Nel casolare con mio cugino
di
minkanku91
genere
gay
Quando sentii la voce di mio cugino nel cortile fuori da casa dei miei genitori, mi precipitai a salutarlo era un po' di tempo che non lo vedevo, sto andando nel casolare di mio padre in montagna dormo lì, domattina presto devo aiutare mio zio a fare dei lavoretti, vabbè divertiti dissi, di rimando mi chiese che se volevo potevo andare anche io con lui, ci pensai su non avevo altro da fare e le risposi sono già eccitato, e che aspetti allora prenditi l'occorrente io sto per partire, buttai dentro una borsa tutto ciò che serviva con in più una busta in cui nascosi due cosette per farli uno scherzo. Partimmo col suo fuoristrada, dopo circa un'ora eravamo su, scaricó tutta l'attrezzatura che li serviva per aiutare lo zio, e poi ci dirigemmo verso il casolare, lo zio a quanto pare era fuori forse sarebbe rientrato sul tardi o forse direttamente l'indomani, non sarebbe stato un problema perché comunque aveva una casa sua a 500 metri dal casolare, eravamo soli a quanto pare, era la prima volta che stavamo soli da quando lui aveva una storia con la ragazza che poi avrebbe sposato, alla prima occasione le dissi che avevo voglia di scoparlo, e lui rispose calandosi i pantaloni che aspetti mettendosi alla pecorina, me lo scopai penetrandolo con molta calma volevo farli sentire il mio cazzo il più possibile, dopo che venni pensai che volesse fare con me lo stesso, invece si rivestì e preparò per cena, forse da quando aveva la ragazza non li interessava più scopare e voleva solo essere scopato pensai, cenammo con molta calma mangiando e bevendo, fino a che mi stesi su un divano, si mise a riordinare e visto che non prendeva nessuna iniziativa me lo scopai nuovamente, a quanto pare a prenderlo in culo era sempre pronto, ricordo che un giorno mi disse uno dei suoi sogni era andare con un trans, le chiesi se poi aveva avuto l'occasione, mi disse di no, mai dire mai ribattei, andai in bagno prendendo la busta che avevo messo in borsa nella quale c'era una minigonna che indossai senza mutande, un reggiseno con due palline da tennis e una parrucca bionda, come trans ero credibile, entrai nella cucina dicendo ciao sono Micaela, quando mi vide esplose dalle risate, mi venne incontro e mi baciò a lungo toccandomi ripetutamente il culetto e infilandomi un dito nell'ano in profondità e ripetutamente, mi fece mettere alla pecorina mi sollevò la minigonna e mi penetrò selvaggiamente, non ricordavo in lui una foga del genere, mi ritrovai a gemere senza volerlo, c'era un armadio con uno specchio in cui mi vidi per la prima volta vestito da donna che prendevo un cazzo nel culo, anche lui guardó lo spettacolo e questo lo fece venire spingendo il suo cazzo dentro il mio ano fino a quando si vuotó completamente. Insistette perché non mi togliessi la minigonna e quando andammo a dormire mi fece per la prima volta un pompino completo, l'avevo già scopato due volte quel giorno e nonostante tutto riuscii a venire ancora. Crollammo esausti e ci addormentammo, l'indomani quando mi svegliai era già uscito. Andai a passeggiare nei boschi intorno, presi la decisione che quando sarebbe rientrato indossando la minigonna gli avrei succhiato il cazzo fino a farlo venire ingoiando sino all'ultima goccia di sperma, in effetti era lui il ragazzo delle prime volte, il primo pompino completo l'avrei fatto a lui. Tornò verso l'ora di pranzo dicendo che il lavoro era finito e che avremmo pranzato dallo zio e così fu. Finito il pranzo, quando ci dirigemmo verso il casolare non vedevo l'ora di indossare nuovamente la minigonna.
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