La moglie ceduta ad un’asta particolare (parte 10)

Scritto da , il 2021-08-31, genere dominazione

Fu eccitato tutto il giorno nel pensare che a casa, incatenata, lo aspettava una giovane schiava.
Doveva però essere chiaro sin dall’inizio che lei ora era solamente un oggetto. Non voleva farle scendere i gradini della sottomissione in modo graduale.
Voleva che si sentisse gettata nella buca della sua schiavitù, di colpo, senza modo di pensare.
Da libera a schiava totale immediatamente.
Mandò al marito una foto della moglie incatenata in cantina.
Se avesse superato la prova avrebbe avuto di che divertirsi.
La schiava ebbe modo a lungo di confrontarsi con le proprie fantasie.
Quando il Padrone tornò a liberarla le venne istintivo leccargli le scarpe.
Lì capì che quella attività le sarebbe spettata ogni qual volta lui arrivasse o entrassero in casa.
Alberto si sedette in poltrona e guardò il telegiornale mentre lei gli puliva le scarpe con la lingua.
Quella sera, dopo essersi fatto servire la cena, si divertì molto con la schiava, la frustò, si fece leccare a lungo e poi la scopò.
Terminò la serata guardando la tv con la schiava ai suoi piedi, accucciata come se fosse il suo cane.
Mandò a suo marito tante foto durante ogni utilizzo.
Prima delle frustate e dopo, per far vedere il numero dei segni ed il cambio di colore della pelle.
Non lesinò immagini dell’uso sessuale, mentre la moglie gli stava leccando l’ano i testicoli, magari tenuta saldamente per i capelli.
Una particolare attenzione venne dedicata alle frequenti penetrazioni.
Dopo avere goduto in lei, prefrì invece fare un video del suo sesso pieno e dello sperma che lentamente usciva per fermarsi sul pavimento.
Il marito, sempre in video, ebbe modo di vedere la moglie che si girava e, invitata da una cinghiata sulla schiena, si chinava per leccare il pavimento vicino ai piedi del Padrone.
Non mancò la foto del “riposo” della schiava accucciata ai piede come un cane.
Subito dopo l’ultima foto, mandò un sms al marito dandogli un ordine: “masturbati e fatti un video”.
Qualche minuto dopo arrivò il messaggio contenente il video (evidentemente doveva essere bello “carico” perchè passò poco tempo dall’ordine al ricevimento).
Lui non lo guardò nemmeno, non gli interessava.
Voleva solo che il cane ai suoi piedi assistesse all’atto del marito provocato dall’eccitazione nel vedere la moglie frustata, usata ed umiliata.
Riprese il cellulare, cancellò il video perchè gli dava fastidio averlo in memoria, appoggiò un piede sulla testa dell’animale e, dimenticandosi di lei, si mise a guardare il film, durante il quale si addormentò anche.
Prima di andare a dormire mandò un messaggio al marito: “domani alle 7 vieni a riprenderti la bestia”.
Il marito arrivò puntuale, ma lui gli aprì la porta alle 8.30.
La moglie era a 4 zampe e con qualche calcio la fece uscire, nuda, gettando i vestiti a terra nel cortile.
Chiuse la porta senza salutare nessuno.
Durante il tragitto lei gli raccontò tutto quanto successo e si scambiarono le reciproche sensazioni ed emozioni.
Erano entrambi eccitatissimi e, a casa, fecero subito sesso.
Sarebbero arrivati tardi in ufficio.
Non se ne preoccuparono.

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