Elisa e Lucia
di
Marcolino63
genere
etero
Erano passati alcuni mesi da quando conobbi Elisa, ed un giorno la sorella, moglie del mio capo, venne in ufficio e dandomi un riferimento telefonico, mi disse di chiamare Elisa per gli auguri natalizi.
Non ci eravamo più sentiti da quell’estate, se non in cartolina a seguito dei viaggi che ambedue di tanto intanto facevamo (allora non esistevano i telefonini), e mi fece piacere avere un suo riferimento telefonico che a suo tempo non ritenemmo opportuno darci, essendo entambi impegnati sentimentalmente.
Naturalmente non avevo dimenticato le giornate passate insieme, ne di avergi sverginato il suo bel culetto.
Ormai mancavano pochi giorni alle festività natalizie, durante le quali sarei sceso dai miei, dove risiedeva anche la ragazza che frequentavo in quel periodo.
Euforico di risendirla, andai in una cabina telefonica e la chiamai, la voce che mi rispose non era sua e disse cordialmente
“ciao Marco cercavi sicuramente Elisa, io sono Lucia non sò se ti ricordi di me”
risposi “certo ti devo il pranzo che non mi hai fatto pagare” aggiungendo ”poi le belle ragazze le ricordo sempre volentieri”
“ti ringrazio, ti passo Elisa”
“ciao Marco mi fà piacere risentirti e spero che anche tu ogni tanto pensi alle belle giornate passate insieme” aggiunse “naturalmente non ti ho fatto chiamare solo per gli auguri, ma per invitarti a passare una giornata da noi ai lidi, visto che siamo sole perchè i genitori di Lucy sono fuori, che ne pensi?”
“scendendo per le festività passo dalle tue parti, potrei partire un giorno prima.... ma mi assicuri che ne varrà la pena”
“certo ti ricordi di Lucy, è più bella di me e anche più esperta, vedi un po tu...”
“ma vi avrò entrambe..”
“tu passami a prendere a casa, poi ti spiegherò dal vivo, bacio!”
Ricordavo bene Lucy, bionda con gli occhi chiari, una quarta di seno ed un bel culetto a mandolino, per cui non vedevo l’ora che arrivasse il giorno della partenza, anche se Elisa mi aveva detto che il loro rapporto era esclusivamente di amicizia, in quanto ad ambedue gli piaceva troppo l’uccello, per cui iniziai a fantasticare su come sarebbe andata.
Partii la mattina, ma trovando molto traffico arrivai da Elisa nel primo pomeriggio trovandola avanti casa a chiacchierare con altre persone.
Aveva una gonna corta con un maglioncino di lana, un cappotto sbottonato e degli stivali neri.
Appena vide la mia alfa brera rossa, li salutò e mi venne incontro, salendo subito in auto.
Dopo un bacio di rito disse “ti aspettavo con ansia, ti va se andiamo al nostro posticino, così nel frattempo ti spiego...”
Mi spiegò che Lucy si era lasciata con il ragazzo e per rallegrarla gli disse che io sarei stato il suo regalo di natale, rimanendo a sua disposizione per una intera notte.
Poi mi squadrò con i suoi begli occhi neri cercando di capire la mia reazione, aggiungendo motivandomi “vedrai che sarà una esperienza che ricorderai a lungo”
Un pò deluso dissi “sai mi aspettavo un bel triangolino..”
“no Marco è stata tassativa, ti vuole tutto per se”
Intanto arrivammo al nostro posticino ed iniziandoci a coccolare abbassando gli schienali mi sussurrò “ti va di coccolarmi anche la micetta, troverai due belle sorprese”
Ricordavo ancora il buon sapore e l’odore della sua fichetta ed accettai subito cercando di immaginare quali potevanno essere le sorprese...
Lasciai il motore acceso in modo da avere l’abitacolo alla giusta temperatura permettendo ad Elisa di spogliarsi rimanendo con la sola gonnellina.
Quando gliela alzai notai subito la prima sororesa, era completamente depilata e del suo boschetto fatto di riccioli neri e folti era rimasto solo un ciuffetto sopra il clitoride anch’esso in bella mostra sopra le piccole labbra carnose e pendenti.
Sorridendomi disse “spero ti piaccia” e poggiando i suoi polpacci sulle mie spalle e tenendo le gambe ben aperte aggiunse “guarda più sotto”.
Fra le sue belle chiappe era la seconda sorpresa .... il bottoncino rosso di un dildo che gli copriva l’ano.
Dissi “non mi dire che è quello che ti regalai l’altra volta” lei maliziosa rispose “prova a vedere”.
Iniziando a baciargli e leccargli l’internocoscia, arrivai a sfliorargli il clitoride provocandogli un gemito ed un sussulto, mentre con l’altra mano presi il manico del dildo per sfilarglielo.
Dovetti tirarlo con forza in quanto non era quello che gli regalai di piccole dimensioni, ma un modello molto più grande.
Infatti mentre veniva fuori il suo ano si allargò molto rimanendo poi aperto. Eccitato lo sostituii con il dito medio inserendolo con facilità tutto dentro, mentre con le dita dell’altra mano gli tenevo aperte le piccole labbra iniziando a leccare il suo interno roseo.
Dopo meno di un minuto ebbe un forte orgasmo che gli fece tremare le gambe e stringere fortemente l’ano.
Ci baciammo a lungo poi mi dedicai alle sue tette, massaggiandole e strizzandole mentre gli mordicchiavo a turno i capezzoli provocandogli nuovi gemiti di piacere, poi gli dissi “ora mettiti a pecora”.
Obbedendomi mostrò uno spettacolo stupendo, non l’avevo vista mai così con la sua vulva gonfia da cui sporgevano delle labbra gocciolanti sormontate da un ano ancora aperto posto fra due natiche stupende che muoveva in maniera provocatoria.
Tentai di liberare il mio uccello, ma mi fermò perendoriamente dicendomi che aveva promesso a Lucy di mantenermi in piena efficenza.
Eccitatissimo ed un pò deluso, presi il dildo e lo inserii con forza nel suo culetto che ancora lubrificato lo risucchiò immediatamente, poi dopo avergli massaggiato energicamente il clitoride gli inserii il dito nella vagina andando internamente a smuovergli il dildo.
Iniziò a mugolare pregandomi di non fermarmi, così iniziai a smuovergli il dildo per poi tirarlo fuori nuovamente.
Il suo ano rimase aperto tanto da vedere il rigonfiamento che il dito provocava muovendosi nella vagina.
Infine dicendomi che stava nuovamnte per venire gli misi la lingua dentro, facendola sussultare in un orgasmo ancora maggiore.
Mentre si rivestiva guardando la mia espressione disse “ti capisco, mi starai odiando pensando che sono un’egoista, perchè non ho soddisfatto anche te, ma gliel’ho dovuto promettere....” conoscendola vedrai che lei ti soddisferà a pieno”.
Poi ci avviammo verso i lidi ferraresi dove era la villa di Lucy.
Cosa succederà lo saprete nel prossimo racconto “A casa di Lucy” che è in corso di elaborazione. Vi anticipo che mentre i precedenti racconti rispecchiano a larghe linee, fatti realmente accaduti, nel prossimo saranno integrate dalla mia fantasia.
Come sempre sarebbero graditi da parte di lettrici commenti e anche inconcruenze che in quanto donne potranno essere state notate nel racconto, inoltrandole alla solita email sanimarco961@gmail.com
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