Aperto

di
genere
gay

Simone ha una vera e propria venerazione per il mio culo, continua a ripetermi che non ne ha mai visto uno così bello e così sexy. Quando siamo in casa, mi vuole sempre nudo, al massimo mi concede di indossare un jockstrap, quel perizoma aperto dietro che assomiglia ad un sospensorio. Ogni volta che gli passo vicino, me lo deve toccare, il culo, per lui è una calamita irresistibile. Del mio cazzo non si interessa quasi affatto, non che gli dispiaccia, questo no, ma è dal mio lato B che non può staccarsi. A volte mi chiede di mettere l’uccellino in una gabbietta di castità particolarmente stretta, dice che si eccita al pensiero che tutto il mio piacere dipenda unicamente da quel culo che lui letteralmente adora, e anche a me non dispiace questa idea. In fondo, col cazzo in gabbietta, mi sento più troia, più femmina, un pensiero che, come passivo, mi eccita parecchio. Quando scopiamo, Simone dedica tantissimo tempo al mio culo, pensa più a lui che al suo cazzo. Me lo guarda mentre allarga bene le natiche, lo lecca avidamente con la lingua che spinge più che può sul buco, per forzarlo ed entrare dentro, lo massaggia e lo lubrifica bene all’esterno e all’interno. Adora farmi dei lunghi ditalini prima di incularmi, mi penetra con uno, due, tre dita, solo dopo un po’ si decide ad infilare il cazzo. È lui che mi rade là sotto: lo spalma di crema, passa il rasoio con delicatezza e cura, quando ha finito gli mette della crema idratante che, chissà come, mi finisce sempre nel retto, spinta da un suo dito. Ogni tanto mi regala qualche nuovo giocattolo, che vuole provare lui stesso: un fallo particolarmente grosso, un dilatatore; ultimamente impazzisce per le palline anali. Ne ha comprato diverse, di vari colori e misure, e si diverte a mettermele dentro e tirarle fuori lentamente: mi fa stendere sul letto, mi apre bene le cosce, mi lubrifica prima con la lingua, poi con il lube, e poi inizia il divertimento, suo e mio. Gli piace tirarle lentamente, vedere il buco che si dilata, si spianano le grinze della pelle tutto intorno, poi la pallina esce e il buco si richiude, dopo essere rimasto per poco aperto. Sentirlo armeggiare con il mio sfintere mi eccita parecchio, a volte durante questi suoi giochetti mi capita di sborrare, non sempre con un’erezione completa, tanta è l’eccitazione. Allora lui si infervora ancora di più, me lo bacia, lo stimola, lo lecca. Oggi ha provato un nuovo vibratore anale che ha ordinato online e che è arrivato fresco fresco stamattina. Non vedeva l’ora di farmelo provare. Ha dovuto mettere tanto lubrificante, perché è davvero grosso, se lo accendi si sente vibrare la prostata e viene da spingere sul buco. Quando lo ha sfilato, la fica anale è rimasta particolarmente aperta e allentata, è entrato col cazzo senza quasi che lo sentissi, mi ha montato deciso e ha sborrato quasi subito, tanto si era eccitato con quella operazione. Ho visto che però è ancora arrapato, che la sborrata non gli ha fatto passare del tutto la voglia del mio culo: infatti ha subito infilato dentro le dita, me le ha fatte leccare ricoperte dal suo sperma, ci ha ficcato la lingua. Poi ha continuato a giocarci, masturbandolo con il vibratore, che adesso entra senza fatica. “Infilaci tre dita e muovile, mi piace sentirle dentro” gli dico io. Vedo che si anima e obbedisce. Infila tre dita fino in fondo, le gira, le apre per dilatare lo sfintere. “Metti un bel po’ di lubrificante” faccio io. Lui mi asseconda, poi infila di nuovo le tre dita. “Secondo me ce ne sta anche un quarto, quel nuovo vibratore era enorme!” dico. Lui infila anche il mignolo. Sono steso sul letto, supino, con le cosce aperte come una ragazza dal ginecologo e Simone tra le mie gambe che gioca felice col mio buco. Mi eccito ancora di più, del resto io non ho ancora sborrato, mi faccio coraggio e gli propongo: “Ti va di provare a infilare anche il pollice?” Lui si illumina. “Posso? Dici sul serio?” “Sì, prova, ma fai piano, ok? E se ti dico stop, fermati”. Lui promette, lubrifica di nuovo le dita, le unisce a becco d’anatra e inizia a spingere. Il buco è già allentato dal vibratore e dalla scopata, si dilata subito, e fa entrare la punta di quel cono di dita, ma poi la mano si allarga e lo sfintere si stiracchia, ma non abbastanza. Fa un po’ male ma la sensazione di sentirmi aprire da Simone, saperlo eccitato e felice mi arrapa. Gli dico: “Spingi lentamente, ma spingi, ti dico io se fa troppo male, ok?” Lui ancora una volta obbedisce diligente. Spinge ritmicamente la mano che dilata il buco sempre di più, la sento entrare a poco a poco più profonda, mentre sento sempre più tesi i muscoli dello sfintere. Simone è sempre più preso. “Adoro questo buco, Alessio. Hai una fica stupenda, guarda come si dilata, ha voglia di aprirsi tutta per me!” mi dice. Io annuisco e gli dico di continuare, di non fermarsi. Ma non c’è bisogno che lo inciti, sarebbe difficile costringerlo a interrompersi, ora. Sento la sua mano scivolare sempre più a fondo, aiutata dal lubrificante, mentre la porta anale si spalanca sempre di più, sempre di più, comincia a fare male, ma mi sento pienissimo e non lo voglio fermare. Cerco di spingere sul buco per dilatarlo al massimo, nel fare questo, un po’ per la pressione della sua mano sulla vescica, un po’ per la mia spinta, inizio a pisciarmi addosso, ma questo, anziché fermare me o Simone, ci eccita ancora di più. Lui preso dall’entusiasmo spinge più forte, sento un dolore improvviso e acuto, poi si attenua, la mano mi scivola tutta in culo, lo sfintere si chiude sul suo polso come un braccialetto di carne, e io mi sento la pancia scoppiare, tanto è piena. È entrata, è entrata tutta, Alessio, è stupendo” grida di gioia Simone. “Lo sento, ora muovila piano un po’ e poi prova a sfilarla.” Esegue alla lettera quello che gli dico: gira la mano dentro il mio retto, che si dilata e le fa posto, poi la tira fuori, allargandomi di nuovo il buco, che stavolta cede più facilmente e senza quasi farmi male. Dopo averla lubrificata ancora, la spinge di nuovo dentro, ora entra facilmente, con solo una lieve pressione. “Che spettacolo, Alessio, la tua fica mi vuole dentro, si apre come il burro adesso, è bellissima”. Mi scopa con la mano, la rigira, la sfila e la rificca tutta nella mia pancia, poi di nuovo fuori e dentro. Io sono eccitato al massimo, allargo bene le gambe, spingo sul buco e improvvisamente, mentre sento la grossa mano di Simone muovermisi dentro, sborro a mani libere, senza neppure sfiorarmi il cazzo. Simone sfila la mano, raccoglie il mio sperma e me lo ficca nel retto, poi, con la mano dentro, infila anche il suo cazzo, mi scopa e mi sborra di nuovo in culo. Ora siamo stesi uno accanto all’altro, nudi, sudati, pieni di sperma e bagnati di piscio, io col culo spanato e sfondato ma soddisfatto, lui solo con una espressione di piena, completa, assoluta felicità sulla faccia.
scritto il
2025-12-10
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