Il vicino biricchino
di
FILIPPO
genere
dominazione
Non lo nego, mi piace il cazzo, mi è sempre piaciuto, i maschi mi attirano come poche cose.
Ho sempre preferito il ruolo passivo, sentirmi scivolare dentro il culo un bel cazzo duro, mi dà i brividi, se poi è lungo e grosso meglio ancora.
Se poi abbino il tutto, con il travestimento, ecco che raggiungo il cielo con un dito.
Si amo travestirmi, truccarmi, sentire il naylon sulle cosce mi manda sù di giri, e poi una volta pronta esco e vado a fare quattro passi per la città.
Ho la fortuna di avere un buon lavoro, e un'appartamento con entrata personale, così posso ospitare chiunque senza essere ne vista ne disturbata, ma non tutte le ciambelle escono con il buco.
Pochi mesi fà rientrando a tarda notte in garage, mi sono ritrovata davanti il figlio del vicino, un ragazzotto di vent'anni, l'ho visto nascere e crescere, ma non era al corrente della mia doppia vita, come nessuno del palazzo.
Avevo ritirato l'auto, ero stata a casa del mio ragazzo, e avevamo scopato tutta la sera, e non mi ero cambiata ne struccata, come dicevo era tardi, e sicuramente nessuno sarebbe stato in giro, tantomeno nei garage.
Scendo dall'auto, indosso un vestitino alle ginocchia, a fiori, sotto reggicalze calze slip, e ai piedi un sandalo tacco otto, parrucca, e il trucco un pò sfatto.
Esco per chiudere la saracinesca, quando alle spalle sento una presenza, mi giro di scatto e mi ritrovo Luca, il figlio dei vicini, mi viene un colpo, lui mi sorride, ma che bella signora, abita quì?, io ho sessant'anni, e lui venti, deglutisco, mi ha riconosciuta, lo sò, mi vuole tenere sulle spine, dico, sì abito quì da poco, mi tende la mano, piacere Luca, io rispondo, piacere Paola, Luca mi guarda, la trovo in gran forma signora, bel vestito, e scarpe stupende, lo ringrazio, e ad un tratto rientra un'auto, e subito entriamo nel mio garage, ho il cuore in gola, ci mettiamo dietro l'auto, la luce è spenta e l'auto prosegue nel corsello dopo, e così Luca che è vicinissimo a mè, mi bacia.
Non riesco ad impedirlo, non posso fare casino, non siamo soli, e mi abbraccia, lo lascio fare, poi infila la mano sotto il vestito, e afferra il mio cazzo duro negli slip, lo sapevo che eri frocio, è da un pò che ti curo Paola, ti prego non sputtanarmi, sputtanarti?, ma sei matta mi piaci eccome, ti ho seguita alcune sere quando uscivi trav e devo dire che sei figa eccome, ravana alla cintura si abbassa i pantaloni, e mi dà in mano il suo cazzo, bello duro e consistente, succhia troia, e io mi inginocchio e lo succhio.
Poi mi alza, mi gira, mi mette a pecora appoggiata al cofano della mia auto solleva il vestito, mi strappa lo slip, e me lo infila nel culo, scivola dentro senza resistenza, ho ancora lo sperma del mio ragazzo, mmmm dice lui lubrificata vedo, sì è lo sperma del mio ragazzo, ma dai, che bello scivolare con la sborra di un'altro, e mi scopa facendomi venire.
Poi ci ricomponiamo, dai troia, ti accompagno a casa, e così entra si guarda in giro, e poi mi dice, ora riposati, domani ci incontriamo dopo cena, fatti rovare figa, e prende il suo celluare e scatta alcune foto, ciao troia.
Rimangosolo, mi spoglio e mi strucco, tutto sommato è andata bene, anche se prevedo giorni di fuoco, e così sarà Luca và e viene a tutte le ore, è diventato un amante da favola, dopo un mese ha le chiavi di casa mia, e io mi innamoro come una scema.
Ora sono la sua troia, usciamo insieme andiamo al ristorante, scopiamo con altre coppie, e io sempre più presa da lui.
Ho lasciato il mio ragazzo, e vivo per Luca, anche se sò che durerà poco
Ho sempre preferito il ruolo passivo, sentirmi scivolare dentro il culo un bel cazzo duro, mi dà i brividi, se poi è lungo e grosso meglio ancora.
Se poi abbino il tutto, con il travestimento, ecco che raggiungo il cielo con un dito.
Si amo travestirmi, truccarmi, sentire il naylon sulle cosce mi manda sù di giri, e poi una volta pronta esco e vado a fare quattro passi per la città.
Ho la fortuna di avere un buon lavoro, e un'appartamento con entrata personale, così posso ospitare chiunque senza essere ne vista ne disturbata, ma non tutte le ciambelle escono con il buco.
Pochi mesi fà rientrando a tarda notte in garage, mi sono ritrovata davanti il figlio del vicino, un ragazzotto di vent'anni, l'ho visto nascere e crescere, ma non era al corrente della mia doppia vita, come nessuno del palazzo.
Avevo ritirato l'auto, ero stata a casa del mio ragazzo, e avevamo scopato tutta la sera, e non mi ero cambiata ne struccata, come dicevo era tardi, e sicuramente nessuno sarebbe stato in giro, tantomeno nei garage.
Scendo dall'auto, indosso un vestitino alle ginocchia, a fiori, sotto reggicalze calze slip, e ai piedi un sandalo tacco otto, parrucca, e il trucco un pò sfatto.
Esco per chiudere la saracinesca, quando alle spalle sento una presenza, mi giro di scatto e mi ritrovo Luca, il figlio dei vicini, mi viene un colpo, lui mi sorride, ma che bella signora, abita quì?, io ho sessant'anni, e lui venti, deglutisco, mi ha riconosciuta, lo sò, mi vuole tenere sulle spine, dico, sì abito quì da poco, mi tende la mano, piacere Luca, io rispondo, piacere Paola, Luca mi guarda, la trovo in gran forma signora, bel vestito, e scarpe stupende, lo ringrazio, e ad un tratto rientra un'auto, e subito entriamo nel mio garage, ho il cuore in gola, ci mettiamo dietro l'auto, la luce è spenta e l'auto prosegue nel corsello dopo, e così Luca che è vicinissimo a mè, mi bacia.
Non riesco ad impedirlo, non posso fare casino, non siamo soli, e mi abbraccia, lo lascio fare, poi infila la mano sotto il vestito, e afferra il mio cazzo duro negli slip, lo sapevo che eri frocio, è da un pò che ti curo Paola, ti prego non sputtanarmi, sputtanarti?, ma sei matta mi piaci eccome, ti ho seguita alcune sere quando uscivi trav e devo dire che sei figa eccome, ravana alla cintura si abbassa i pantaloni, e mi dà in mano il suo cazzo, bello duro e consistente, succhia troia, e io mi inginocchio e lo succhio.
Poi mi alza, mi gira, mi mette a pecora appoggiata al cofano della mia auto solleva il vestito, mi strappa lo slip, e me lo infila nel culo, scivola dentro senza resistenza, ho ancora lo sperma del mio ragazzo, mmmm dice lui lubrificata vedo, sì è lo sperma del mio ragazzo, ma dai, che bello scivolare con la sborra di un'altro, e mi scopa facendomi venire.
Poi ci ricomponiamo, dai troia, ti accompagno a casa, e così entra si guarda in giro, e poi mi dice, ora riposati, domani ci incontriamo dopo cena, fatti rovare figa, e prende il suo celluare e scatta alcune foto, ciao troia.
Rimangosolo, mi spoglio e mi strucco, tutto sommato è andata bene, anche se prevedo giorni di fuoco, e così sarà Luca và e viene a tutte le ore, è diventato un amante da favola, dopo un mese ha le chiavi di casa mia, e io mi innamoro come una scema.
Ora sono la sua troia, usciamo insieme andiamo al ristorante, scopiamo con altre coppie, e io sempre più presa da lui.
Ho lasciato il mio ragazzo, e vivo per Luca, anche se sò che durerà poco
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il venditore porta a porta
Commenti dei lettori al racconto erotico