Per sempre tuo
di
FILIPPO
genere
incesti
Ho avuto la fortuna, di avere un cugino meraviglioso, più grande di mè, di dieci anni, abitavamo nello stesso palazzo, e sin da piccolo, mi ha sempre accudito.
Ii miei uscivano presto per lavorare e rientravano tardi, così, passavo le giornate dalla zia, in compagnia di mio cugino, spessoe sovente.
Andavo a scuola e al rientro, andavo a pranzare con loro, e poi facevo i compiti, e anche lì, spesso mi aiutava Francesco, mio cugino.
Il rapporto che c'era trà lui e mia zia, poi comprese anche mè, era meraviglioso, più di amicizia che di parentela, si raccontavano tutto, e trà loro non c'erano tabù, spesso vedeva la madre nuda, e viceversa, e fù la prima a sapere delle tendenze gay del figlio.
Lo incoraggiava a farsi una vita che lo rendesse libero e appagato, e poi arrivai io.
Aveva ventisei anni, la prima volta che mi accorsi di essere attratto da lui, lo vidi nudo uscire dalla doccia, e notai il suo cazzo duro, un bel cazzo di buone dimensioni, era già da un annetto, che mi sentivo attratto dal pene, osservavo i miei compagni di ginnastica nudi, dopo la doccia, e avevo dele erezioni pazzesche, tanto che un mio compagno, se ne accorse, e così mi convinse a fargli una sega, e fatta fù come una rivelazione.
Iniziai a fargli pompini, una volta fuori scuola, lo succhiavo e bevevo il suo nettare, godevo senza toccarmi.
Così quel pomeriggio rimasi ad osservarlo, lui vide il mio sguardo, e aprì meglio l'accappatoio, e iniziò a masturbarsi, sentimmo la zia arrivare, ma lui non smise, e appena la zia arrivò vicino a lui, ci sorrise, diede un bacio sulla guancia a Francesco, e disse, meglio in camera tua no?, poi rivolta a mè, dai andate in camera.
Una volta in camera Francesco chiuse la porta, fece cadere l'accappatoio a terra e si mostrò a mè, un bel corpo, loscio senza peli, un accenno di seno, capezzoli duri e aureola grossa, come quella delle donne, ventre piatto, più da ragazza che da ragazzo.
Si avvicninò e mi diede un bacio sulla bocca, lo abbracciai e ci limonammo a lungo, e poi mi aiutò a spogliarmi, e una volta nudo, si complimentò, sei una ragazzina, mi piaci, è da un pò che ti noto.
Per prima cosa si stese sul letto, e io gli feci un pompino da urlo, e mi venne in gola, e bevvi tutto, poi lo fece lui a mè, e io in pochi minuti venni.
Rimanemmo abbracciati nudi a lungo, e ci baciavamo, poi si aprì la porta e la zia entrò, si sedette sul letto, allora signorine cosa volete di cena?, mamma disse Francesco, domani compri dell'intimo e delle scarpe per la mia cuginetta? certo tesoro e se ne andò, lo guardai, davvero? chiesi, certo se devi diventare la mia ragazza devi vestirti da tale, e poi scusa vuoi perdere la tua verginità al maschile?, certo che nò risposi.
Il giorno dopo avevo slip e reggiseno, autoreggenti, e tacchi dieci, ero stupenda, la zia mi fece i complimenti, poi mi accarezzò il viso, sei sicjura tesoro?, farà un pò male, Francesca ha un bel cazzo, era la prima volta che sentivo la zia chioamare al femminile il figlio, lo voglio zia, lo desidero da molto, resterai con noi, certo se lo volete.
Mi accompagnò in camera sua dove Mia cugina giaceva sul letto, in reggicalze calze e tacchi, ben truccata e con i suoi capelli lunghi, mi mandò un bacio, vieni tesoro, la raggiunsi.
Ci baciammo a lungo, ci toccammo, e succhiammo a vicenda, la zia era seduta sulla poltroncina, a gambe larghe, sollevata la gonna si masturbava infilandosi due dita nella vaggina.
Poi Francesca mi mise supina a pancia in sù, mi sollevò le gambe e mi leccò il buchetto, infilò la loingua e poi un dito, e con saliva il secondo, era pazzesco.
Poi prese della crema e me la mise dentro, ruotando le dita, e poi sul suo cazzo, e si appoggiò a mè, io avevo le gambe larghe e sollevate, lo sentii violarmi, e scivolò dentro la cappella.
Il bruciore era forte, cercai di farlo uscire, lo pregai, e urlai, la ziasi sedette al mio fianco, era nuda, mi prese la mano, tranquilla piccola poi passa, le toccai un seno, e mi tranquillizzò, lei avvicnò la tetta, dai bevi il latte che ti calmi, iniziai a succhiare il capezzolo e mi calmai.
Francesca spinse ed entrò, sentii uno schiocco, un forte dolore, e poi caldo, dai amore sono dentro.
Iniziò a scoparmi, la ziaera seduta a fianco, mi accarezzava, dai sei diventata donna tesoro, sei contenta?, hai perso la tua verginità come tutte noi, si zia, grazie cugina.
Lei mi pompava io godevo, e poi mi venne dentro, sentivo gli schizzi di sperma sulle pareti del mio intestino, e schizzai anch'io.
Una volta scivolato fuori vidi il sangue, la zia mi disse, puoi dire che sei stata sverginata e ridemmo tuttetrè, poi mi aiutò ad andare in bagno e mi fece degli impacchi, vedrai che trà un paio di giorni passa tutto.
Trè giorni dopo, ero apecora in camera di Francesca intenta a gustarmi il suo cazzone nel culo, e godevo come non mai.
Passati sei mesi Fancesca mi chiede se volevo essere la sua donna, l'abbracciai e con le lacrime agli occhi dissi di sì, e andammo dalla zia ad annunciareil nostro fidanzamento, ne fù felice, si inginocchiò, e ci fece un pompino a tutte e due, e le venimmo sul seno.
Mamma disse Francesca poi, ricordati la promessa fatta, lei sorrise, la tua ragazza lo sà?, no andiamo di là e spieghiamo tutto, una volta sul letto tutte trè nude, la zia mi disse, ora tocca a mè, voglio rimanere gravida di voi, insieme mi scoperete fino a quando non sarò incinta, e sarà vostro figlio, allargò le gambe, inizia tù Paola, poi toccherà a Francesca, e poi andremo a gettare gli anticoncezionali nel water, infilai il mio cazzo per la prima volta in una figa, e le venni immediatamente dentro, poi toccò a Francesca che la scopò a lungo, e poi andammo alla cerimonia di rinuncia a qualsiasi bariera trà noi e il bambino.
Tutti i giorni, scopavo lazia mentre Francesca scopava mè, e viceversa, fino alla dolce notizia.
Ii miei uscivano presto per lavorare e rientravano tardi, così, passavo le giornate dalla zia, in compagnia di mio cugino, spessoe sovente.
Andavo a scuola e al rientro, andavo a pranzare con loro, e poi facevo i compiti, e anche lì, spesso mi aiutava Francesco, mio cugino.
Il rapporto che c'era trà lui e mia zia, poi comprese anche mè, era meraviglioso, più di amicizia che di parentela, si raccontavano tutto, e trà loro non c'erano tabù, spesso vedeva la madre nuda, e viceversa, e fù la prima a sapere delle tendenze gay del figlio.
Lo incoraggiava a farsi una vita che lo rendesse libero e appagato, e poi arrivai io.
Aveva ventisei anni, la prima volta che mi accorsi di essere attratto da lui, lo vidi nudo uscire dalla doccia, e notai il suo cazzo duro, un bel cazzo di buone dimensioni, era già da un annetto, che mi sentivo attratto dal pene, osservavo i miei compagni di ginnastica nudi, dopo la doccia, e avevo dele erezioni pazzesche, tanto che un mio compagno, se ne accorse, e così mi convinse a fargli una sega, e fatta fù come una rivelazione.
Iniziai a fargli pompini, una volta fuori scuola, lo succhiavo e bevevo il suo nettare, godevo senza toccarmi.
Così quel pomeriggio rimasi ad osservarlo, lui vide il mio sguardo, e aprì meglio l'accappatoio, e iniziò a masturbarsi, sentimmo la zia arrivare, ma lui non smise, e appena la zia arrivò vicino a lui, ci sorrise, diede un bacio sulla guancia a Francesco, e disse, meglio in camera tua no?, poi rivolta a mè, dai andate in camera.
Una volta in camera Francesco chiuse la porta, fece cadere l'accappatoio a terra e si mostrò a mè, un bel corpo, loscio senza peli, un accenno di seno, capezzoli duri e aureola grossa, come quella delle donne, ventre piatto, più da ragazza che da ragazzo.
Si avvicninò e mi diede un bacio sulla bocca, lo abbracciai e ci limonammo a lungo, e poi mi aiutò a spogliarmi, e una volta nudo, si complimentò, sei una ragazzina, mi piaci, è da un pò che ti noto.
Per prima cosa si stese sul letto, e io gli feci un pompino da urlo, e mi venne in gola, e bevvi tutto, poi lo fece lui a mè, e io in pochi minuti venni.
Rimanemmo abbracciati nudi a lungo, e ci baciavamo, poi si aprì la porta e la zia entrò, si sedette sul letto, allora signorine cosa volete di cena?, mamma disse Francesco, domani compri dell'intimo e delle scarpe per la mia cuginetta? certo tesoro e se ne andò, lo guardai, davvero? chiesi, certo se devi diventare la mia ragazza devi vestirti da tale, e poi scusa vuoi perdere la tua verginità al maschile?, certo che nò risposi.
Il giorno dopo avevo slip e reggiseno, autoreggenti, e tacchi dieci, ero stupenda, la zia mi fece i complimenti, poi mi accarezzò il viso, sei sicjura tesoro?, farà un pò male, Francesca ha un bel cazzo, era la prima volta che sentivo la zia chioamare al femminile il figlio, lo voglio zia, lo desidero da molto, resterai con noi, certo se lo volete.
Mi accompagnò in camera sua dove Mia cugina giaceva sul letto, in reggicalze calze e tacchi, ben truccata e con i suoi capelli lunghi, mi mandò un bacio, vieni tesoro, la raggiunsi.
Ci baciammo a lungo, ci toccammo, e succhiammo a vicenda, la zia era seduta sulla poltroncina, a gambe larghe, sollevata la gonna si masturbava infilandosi due dita nella vaggina.
Poi Francesca mi mise supina a pancia in sù, mi sollevò le gambe e mi leccò il buchetto, infilò la loingua e poi un dito, e con saliva il secondo, era pazzesco.
Poi prese della crema e me la mise dentro, ruotando le dita, e poi sul suo cazzo, e si appoggiò a mè, io avevo le gambe larghe e sollevate, lo sentii violarmi, e scivolò dentro la cappella.
Il bruciore era forte, cercai di farlo uscire, lo pregai, e urlai, la ziasi sedette al mio fianco, era nuda, mi prese la mano, tranquilla piccola poi passa, le toccai un seno, e mi tranquillizzò, lei avvicnò la tetta, dai bevi il latte che ti calmi, iniziai a succhiare il capezzolo e mi calmai.
Francesca spinse ed entrò, sentii uno schiocco, un forte dolore, e poi caldo, dai amore sono dentro.
Iniziò a scoparmi, la ziaera seduta a fianco, mi accarezzava, dai sei diventata donna tesoro, sei contenta?, hai perso la tua verginità come tutte noi, si zia, grazie cugina.
Lei mi pompava io godevo, e poi mi venne dentro, sentivo gli schizzi di sperma sulle pareti del mio intestino, e schizzai anch'io.
Una volta scivolato fuori vidi il sangue, la zia mi disse, puoi dire che sei stata sverginata e ridemmo tuttetrè, poi mi aiutò ad andare in bagno e mi fece degli impacchi, vedrai che trà un paio di giorni passa tutto.
Trè giorni dopo, ero apecora in camera di Francesca intenta a gustarmi il suo cazzone nel culo, e godevo come non mai.
Passati sei mesi Fancesca mi chiede se volevo essere la sua donna, l'abbracciai e con le lacrime agli occhi dissi di sì, e andammo dalla zia ad annunciareil nostro fidanzamento, ne fù felice, si inginocchiò, e ci fece un pompino a tutte e due, e le venimmo sul seno.
Mamma disse Francesca poi, ricordati la promessa fatta, lei sorrise, la tua ragazza lo sà?, no andiamo di là e spieghiamo tutto, una volta sul letto tutte trè nude, la zia mi disse, ora tocca a mè, voglio rimanere gravida di voi, insieme mi scoperete fino a quando non sarò incinta, e sarà vostro figlio, allargò le gambe, inizia tù Paola, poi toccherà a Francesca, e poi andremo a gettare gli anticoncezionali nel water, infilai il mio cazzo per la prima volta in una figa, e le venni immediatamente dentro, poi toccò a Francesca che la scopò a lungo, e poi andammo alla cerimonia di rinuncia a qualsiasi bariera trà noi e il bambino.
Tutti i giorni, scopavo lazia mentre Francesca scopava mè, e viceversa, fino alla dolce notizia.
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