Ridotto a un WC
di
FILIPPO
genere
pissing
Sono omosessuale, lo sono da che mi ricordi, ho sempre avuto la passione di essere usato e abusato dai maschi, più erano decisi, più godevo.
Ho quasi sessant'anni, e di cazzi ne ho visti, e ne ho presi, ho bevuto litri di caldo sperma, e il mio corpo, ha subito ogni tipo di violenze, dalle più dolci alle più dolorose.
Sono stato, e sono tuttora il giocattolo di più uomini allo stesso tempo, ho potuto essere scopato in contemporanea da due cazzi di notevoli dimensioni, riducendomi il culo da non poterlo usare per diversi giorni.
Quindi, quando alcuni frequentatori, mi invitarono ad una festa speciale, accettai.
Mi dissero di mettermi da vera troia, reggicalze, calze tacchi minigonna, trucco pesantissimo, e di prepararmi mentalmente ad essere usata come un oggetto.
Appena entro nella villa mi trovo davanti un buon numero di maschi, e alcune donne, molto belle, e molto nude, reggicalze calze e tacchi, intente a dare piacere a chi ne faceva richiesta.
Mi presentano, come un vecchio frocio, un omosessuale, e tutti ridono, bene il giocattolo della serata sono io, mi svesto e rimango in reggicalze calze e tacchi, iniziano a toccarmi, chi, mi scopa, chi me lo mette in bocca, e ogni volta che mi vengono dentro, mi pisciano nell'intestino, era un'esperienza che non avevo mai provato, e chiaramente rilascio tutto dove mi trovo.
A metà serata, mi portano in una camera, dove c'è un lettone, con lenzuola bianche candide, sotto ad esse una cerata, mi fanno mettere a pecora, e a turno, mi usano come water, e una volta ripieno, mi infilano un plung, e mi fanno mettere a letto.
Rimangono tutti a bordo letto, i crampi iniziano a sentirsi, non resisto, e spingo, esce il plung e innondo il letto di tutto quello che ho nell'intestino.
L'odore è forte, ma mi eccito, diventa duro, tutti ridono, e poi a turno le donne spostano il lenzuolo lordo, si mettono a cavalcioni, e urinano sù di mè, e poi defecano, io con le mani mi ungo dei loro residui, sono come impazzito, poi, una delle donne, si infila con mè nel letto, afferra il mio cazzo e ci si siede sopra, e scopiamo, ci rotoliamo in una latrina, le accarezzo il viso con le mani lorde, e ci baciamo, siamo sporchi e puzzolenti, le vengo dentro, godiamo.
Rimaniamo sotto le lenzuola, tutti escono, chiudono a chiave la camera, sul tavolino due bicchieri con una purga fortissima, lo beviamo, e dopo una mezzora, ci svuotiamo una sull'altra.
Le chiedo di infilarmi la mano nel culo, e di svuotarmi, lo fà, toglie manate di escrementi, e mi accarezza i capelli, io poi le lecco la figa sporca e il culo, ricevendo spruzzi piacevoli di cioccolata sul viso.
Ci abbracciamo e ci addormentiamo.
Alla mattina riaprono e assistono alla nostra scopata, fotografandoci, e filmandoci, poi andiamo in bagno, e facciamo una doccia, lei mi accarezza, sei stato meraviglioso, ripetiamo sabato?.
sono mesi che divertiamo amici e conoscenti, sono la puttana dei maschi, e poi il cesso di Martina, viviamo costantemente nelle nostre feci.
Ho quasi sessant'anni, e di cazzi ne ho visti, e ne ho presi, ho bevuto litri di caldo sperma, e il mio corpo, ha subito ogni tipo di violenze, dalle più dolci alle più dolorose.
Sono stato, e sono tuttora il giocattolo di più uomini allo stesso tempo, ho potuto essere scopato in contemporanea da due cazzi di notevoli dimensioni, riducendomi il culo da non poterlo usare per diversi giorni.
Quindi, quando alcuni frequentatori, mi invitarono ad una festa speciale, accettai.
Mi dissero di mettermi da vera troia, reggicalze, calze tacchi minigonna, trucco pesantissimo, e di prepararmi mentalmente ad essere usata come un oggetto.
Appena entro nella villa mi trovo davanti un buon numero di maschi, e alcune donne, molto belle, e molto nude, reggicalze calze e tacchi, intente a dare piacere a chi ne faceva richiesta.
Mi presentano, come un vecchio frocio, un omosessuale, e tutti ridono, bene il giocattolo della serata sono io, mi svesto e rimango in reggicalze calze e tacchi, iniziano a toccarmi, chi, mi scopa, chi me lo mette in bocca, e ogni volta che mi vengono dentro, mi pisciano nell'intestino, era un'esperienza che non avevo mai provato, e chiaramente rilascio tutto dove mi trovo.
A metà serata, mi portano in una camera, dove c'è un lettone, con lenzuola bianche candide, sotto ad esse una cerata, mi fanno mettere a pecora, e a turno, mi usano come water, e una volta ripieno, mi infilano un plung, e mi fanno mettere a letto.
Rimangono tutti a bordo letto, i crampi iniziano a sentirsi, non resisto, e spingo, esce il plung e innondo il letto di tutto quello che ho nell'intestino.
L'odore è forte, ma mi eccito, diventa duro, tutti ridono, e poi a turno le donne spostano il lenzuolo lordo, si mettono a cavalcioni, e urinano sù di mè, e poi defecano, io con le mani mi ungo dei loro residui, sono come impazzito, poi, una delle donne, si infila con mè nel letto, afferra il mio cazzo e ci si siede sopra, e scopiamo, ci rotoliamo in una latrina, le accarezzo il viso con le mani lorde, e ci baciamo, siamo sporchi e puzzolenti, le vengo dentro, godiamo.
Rimaniamo sotto le lenzuola, tutti escono, chiudono a chiave la camera, sul tavolino due bicchieri con una purga fortissima, lo beviamo, e dopo una mezzora, ci svuotiamo una sull'altra.
Le chiedo di infilarmi la mano nel culo, e di svuotarmi, lo fà, toglie manate di escrementi, e mi accarezza i capelli, io poi le lecco la figa sporca e il culo, ricevendo spruzzi piacevoli di cioccolata sul viso.
Ci abbracciamo e ci addormentiamo.
Alla mattina riaprono e assistono alla nostra scopata, fotografandoci, e filmandoci, poi andiamo in bagno, e facciamo una doccia, lei mi accarezza, sei stato meraviglioso, ripetiamo sabato?.
sono mesi che divertiamo amici e conoscenti, sono la puttana dei maschi, e poi il cesso di Martina, viviamo costantemente nelle nostre feci.
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