Confessioni di fuoco
di
Angelo B
genere
prime esperienze
Aurora e Angelo si abbandonano a un gioco
di desiderio e potere, spingendosi oltre
ogni limite in un'esplorazione ardente e
indimenticabile che segna un nuovo
capitolo della loro passione.
Aurora, con i suoi ventidue anni e un sorriso malizioso che avrebbe potuto far sciogliere anche il ghiaccio più
resistente, varcò la soglia della stanza di Angelo. L’aria era carica di tensione, un mix di attesa e desiderio che
aleggiava come una promessa non detta. Indossava una gonna corta che lasciava intravedere le sue gambe
lunghe e toniche, e una camicetta aderente che metteva in risalto il suo seno sodo. La sua figa era già umida,
pronta per essere scopata, e il suo sguardo tradiva un’eccitazione che non cercava di nascondere.
Angelo, sessant’anni ma con un fisico ancora robusto e un cazzo sempre duro come un sasso, la osservò con
occhi pieni di desiderio. Seduto sul bordo del letto, indossava solo un paio di pantaloni della tuta, che lasciavano
intravedere il rigonfiamento del suo membro. “Sei pronta, Aurora?” le chiese con una voce roca, carica di
aspettativa.
Lei si avvicinò con passi lenti e sinuosi, sollevando la gonna appena abbastanza da mostrare il suo culo perfetto.
“Sono pronta, Angelo,” sussurrò, la sua voce dolce ma carica di promessa. “Sei pronto tu?”
Senza dire una parola, Angelo si alzò e la afferrò per i fianchi, spingendola contro il muro con una forza che la
fece ansimare. Il calore del suo corpo contro il suo era elettrizzante, e Aurora sentì il suo cuore accelerare. Lui le
sollevò la gonna, scoprendo il suo culo sodo, e con un movimento rapido le abbassò le mutandine, lasciando la
sua figa esposta e pronta per essere invasa.
“Sei già bagnata, troietta,” sibilò Angelo, la sua voce bassa e pericolosa. “Non vedi l’ora di sentire il mio cazzo,
vero?”
Aurora non rispose, ma il suo respiro affannoso era tutta la conferma di cui aveva bisogno. Lui le afferrò il viso
con una mano e le infilò il suo cazzo pulsante nella bocca, guidandola in un pompino profondo. Lei si aggrappò ai
suoi fianchi, la sua lingua che accarezzava la punta del suo membro mentre le sue mani stringevano i suoi glutei.
“Sei una pompinara nata, Aurora,” ringhiò Angelo, mentre le afferrò i capelli e la guidò con forza, sentendo il
suo naso premere contro i suoi peli pubici. “Succhialo come se fosse l’ultima cosa che fai.”
Lei obbedì, succhiando con avidità, la sua bocca calda e umida che avvolgeva il suo cazzo come un guanto.
Angelo gemette, sentendo il pre-sperma scivolare lungo il suo membro, e le riempì la bocca di saliva e desiderio.
“Brava, troietta,” sussurrò, mentre le liberò i capelli e la spinse indietro, il suo cazzo lucido e pulsante.
Senza perdere tempo, Angelo la girò di scatto, spingendola contro il letto. Le divaricò le gambe con forza,
esponendo la sua figa gonfia e pronta, e senza esitare, le infilò il suo cazzo fino in fondo. Aurora gemette, il suo
corpo che si arcuava per incontrare il suo, mentre lui iniziava a pomparla con una forza che la fece urlare di
piacere.
“Oh, cazzo, Angelo, scopami come solo tu sai fare!” gridò Aurora, le sue unghie che si conficcavano nelle
lenzuola mentre il suo corpo si contorceva sotto di lui. Lui le afferrò i seni sodi, strizzando i suoi capezzoli duri
tra le dita, mentre il suo cazzo sbatteva contro il suo utero con ogni spinta.
“Voglio sentirti urlare, troia,” ringhiò Angelo, aumentando il ritmo. Il sudore iniziava a ricoprirli, i loro corpi che
si muovevano all’unisono in un ballo di lussuria e passione. Aurora sentì l’orgasmo avvicinarsi, la sua figa che si
stringeva intorno al suo cazzo, e con un ultimo colpo potente, Angelo le riempì la passera di sperma bollente.
“Angelo!” urlò Aurora, il suo corpo scosso da contrazioni di piacere mentre il suo nome le usciva dalle labbra. Lui
la baciò con passione, i loro sapori che si mescolavano mentre il loro respiro si calmava. Il suo cazzo era ancora
pulsante dentro di lei, e per un momento, rimasero immobili, i loro corpi uniti in un abbraccio caldo e appagante.
Ma Angelo non era ancora soddisfatto. Con un sorriso malvagio, si girò, posizionando il culo perfetto di Aurora
di fronte a sé. “Ora, troietta, è il momento di provare il mio cazzo nel tuo culo stretto,” sussurrò, la sua voce
carica di promessa.
Aurora lo guardò con occhi pieni di desiderio e paura. “Non l’ho mai fatto prima,” ammise, la sua voce tremante.
“E allora è ora di provare qualcosa di nuovo,” rispose Angelo, mentre le applicava un po’ di lubrificante sul buco
del culo. “Fidati di me, Aurora. Sarà indimenticabile.”
Con cautela, le infilò il suo cazzo nel suo culo vergine, sentendo la sua resistenza iniziale cedere al suo avanzare
inesorabile. Aurora ansimò, il suo corpo che si irrigidiva per un momento prima di rilassarsi. “Oh, cazzo, Angelo,
è così stretto,” sussurrò, la sua voce piena di meraviglia.
“Lo so, troietta,” rispose lui, iniziando a pomparla con cautela. Il suo cazzo si adattava lentamente al suo nuovo
giocattolo, e presto, il ritmo aumentò. Il letto iniziò a scricchiolare sotto i loro corpi mentre Angelo la scopava
con forza, il suo cazzo che sbatteva contro il suo culo con ogni spinta.
“Sì, Angelo, scopami il culo, fammi sentire il tuo cazzo fino in fondo,” gridò Aurora, il suo viso arrossato e il suo
corpo tremante di piacere. Lui afferrò i suoi fianchi con forza, pompandola con un ritmo incalzante, il suo cazzo
che si muoveva dentro di lei come se fosse fatto su misura.
Con un ultimo sforzo, Angelo le diede tutto se stesso, riempiendo il suo culo di sperma caldo. Aurora urlò di
nuovo, il suo corpo scosso da un orgasmo travolgente, mentre lui crollava su di lei, i loro corpi sudati e
soddisfatti.
Il suo cazzo scivolò fuori dal suo culo, lasciando una scia di liquido caldo. “Sei stata una troietta perfetta,
Aurora,” sussurrò Angelo, baciandole la fronte, mentre lei sorrideva, il suo viso raggiante di piacere.
E con questo, il capitolo si chiuse, lasciandoli esausti ma appagati, pronti per la prossima avventura di passione e Lussuria
di desiderio e potere, spingendosi oltre
ogni limite in un'esplorazione ardente e
indimenticabile che segna un nuovo
capitolo della loro passione.
Aurora, con i suoi ventidue anni e un sorriso malizioso che avrebbe potuto far sciogliere anche il ghiaccio più
resistente, varcò la soglia della stanza di Angelo. L’aria era carica di tensione, un mix di attesa e desiderio che
aleggiava come una promessa non detta. Indossava una gonna corta che lasciava intravedere le sue gambe
lunghe e toniche, e una camicetta aderente che metteva in risalto il suo seno sodo. La sua figa era già umida,
pronta per essere scopata, e il suo sguardo tradiva un’eccitazione che non cercava di nascondere.
Angelo, sessant’anni ma con un fisico ancora robusto e un cazzo sempre duro come un sasso, la osservò con
occhi pieni di desiderio. Seduto sul bordo del letto, indossava solo un paio di pantaloni della tuta, che lasciavano
intravedere il rigonfiamento del suo membro. “Sei pronta, Aurora?” le chiese con una voce roca, carica di
aspettativa.
Lei si avvicinò con passi lenti e sinuosi, sollevando la gonna appena abbastanza da mostrare il suo culo perfetto.
“Sono pronta, Angelo,” sussurrò, la sua voce dolce ma carica di promessa. “Sei pronto tu?”
Senza dire una parola, Angelo si alzò e la afferrò per i fianchi, spingendola contro il muro con una forza che la
fece ansimare. Il calore del suo corpo contro il suo era elettrizzante, e Aurora sentì il suo cuore accelerare. Lui le
sollevò la gonna, scoprendo il suo culo sodo, e con un movimento rapido le abbassò le mutandine, lasciando la
sua figa esposta e pronta per essere invasa.
“Sei già bagnata, troietta,” sibilò Angelo, la sua voce bassa e pericolosa. “Non vedi l’ora di sentire il mio cazzo,
vero?”
Aurora non rispose, ma il suo respiro affannoso era tutta la conferma di cui aveva bisogno. Lui le afferrò il viso
con una mano e le infilò il suo cazzo pulsante nella bocca, guidandola in un pompino profondo. Lei si aggrappò ai
suoi fianchi, la sua lingua che accarezzava la punta del suo membro mentre le sue mani stringevano i suoi glutei.
“Sei una pompinara nata, Aurora,” ringhiò Angelo, mentre le afferrò i capelli e la guidò con forza, sentendo il
suo naso premere contro i suoi peli pubici. “Succhialo come se fosse l’ultima cosa che fai.”
Lei obbedì, succhiando con avidità, la sua bocca calda e umida che avvolgeva il suo cazzo come un guanto.
Angelo gemette, sentendo il pre-sperma scivolare lungo il suo membro, e le riempì la bocca di saliva e desiderio.
“Brava, troietta,” sussurrò, mentre le liberò i capelli e la spinse indietro, il suo cazzo lucido e pulsante.
Senza perdere tempo, Angelo la girò di scatto, spingendola contro il letto. Le divaricò le gambe con forza,
esponendo la sua figa gonfia e pronta, e senza esitare, le infilò il suo cazzo fino in fondo. Aurora gemette, il suo
corpo che si arcuava per incontrare il suo, mentre lui iniziava a pomparla con una forza che la fece urlare di
piacere.
“Oh, cazzo, Angelo, scopami come solo tu sai fare!” gridò Aurora, le sue unghie che si conficcavano nelle
lenzuola mentre il suo corpo si contorceva sotto di lui. Lui le afferrò i seni sodi, strizzando i suoi capezzoli duri
tra le dita, mentre il suo cazzo sbatteva contro il suo utero con ogni spinta.
“Voglio sentirti urlare, troia,” ringhiò Angelo, aumentando il ritmo. Il sudore iniziava a ricoprirli, i loro corpi che
si muovevano all’unisono in un ballo di lussuria e passione. Aurora sentì l’orgasmo avvicinarsi, la sua figa che si
stringeva intorno al suo cazzo, e con un ultimo colpo potente, Angelo le riempì la passera di sperma bollente.
“Angelo!” urlò Aurora, il suo corpo scosso da contrazioni di piacere mentre il suo nome le usciva dalle labbra. Lui
la baciò con passione, i loro sapori che si mescolavano mentre il loro respiro si calmava. Il suo cazzo era ancora
pulsante dentro di lei, e per un momento, rimasero immobili, i loro corpi uniti in un abbraccio caldo e appagante.
Ma Angelo non era ancora soddisfatto. Con un sorriso malvagio, si girò, posizionando il culo perfetto di Aurora
di fronte a sé. “Ora, troietta, è il momento di provare il mio cazzo nel tuo culo stretto,” sussurrò, la sua voce
carica di promessa.
Aurora lo guardò con occhi pieni di desiderio e paura. “Non l’ho mai fatto prima,” ammise, la sua voce tremante.
“E allora è ora di provare qualcosa di nuovo,” rispose Angelo, mentre le applicava un po’ di lubrificante sul buco
del culo. “Fidati di me, Aurora. Sarà indimenticabile.”
Con cautela, le infilò il suo cazzo nel suo culo vergine, sentendo la sua resistenza iniziale cedere al suo avanzare
inesorabile. Aurora ansimò, il suo corpo che si irrigidiva per un momento prima di rilassarsi. “Oh, cazzo, Angelo,
è così stretto,” sussurrò, la sua voce piena di meraviglia.
“Lo so, troietta,” rispose lui, iniziando a pomparla con cautela. Il suo cazzo si adattava lentamente al suo nuovo
giocattolo, e presto, il ritmo aumentò. Il letto iniziò a scricchiolare sotto i loro corpi mentre Angelo la scopava
con forza, il suo cazzo che sbatteva contro il suo culo con ogni spinta.
“Sì, Angelo, scopami il culo, fammi sentire il tuo cazzo fino in fondo,” gridò Aurora, il suo viso arrossato e il suo
corpo tremante di piacere. Lui afferrò i suoi fianchi con forza, pompandola con un ritmo incalzante, il suo cazzo
che si muoveva dentro di lei come se fosse fatto su misura.
Con un ultimo sforzo, Angelo le diede tutto se stesso, riempiendo il suo culo di sperma caldo. Aurora urlò di
nuovo, il suo corpo scosso da un orgasmo travolgente, mentre lui crollava su di lei, i loro corpi sudati e
soddisfatti.
Il suo cazzo scivolò fuori dal suo culo, lasciando una scia di liquido caldo. “Sei stata una troietta perfetta,
Aurora,” sussurrò Angelo, baciandole la fronte, mentre lei sorrideva, il suo viso raggiante di piacere.
E con questo, il capitolo si chiuse, lasciandoli esausti ma appagati, pronti per la prossima avventura di passione e Lussuria
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