La mia prima orgia

di
genere
esibizionismo

Ho conosciuto Luca un paio di mesi fà, aveva pubblicato una richiesta in un sito particolare, cercava una trav avanti con gli anni, lui ha trentacinque anni, disponibile a giochi particolari, e a sua disposizione quando ne avesse avuto voglia, una schiavetta insomma, il sito era di quel genere.
Io ho 64 anni, amo essere sottomessa, sono trav, ed esco a volte di sera al femminile, e sono omosessuale.
Ho risposto e ci siamo incontrati una settimana dopo, è venuto da mè, io l'ho aspettato in reggicalze calze e tacchi, con una vestaglia di pizzo, ben truccata con parrucca capelli neri.
Appeno l'ho visto l'ho riconosciuto, lavorava da un mio carissimo amico, era un suo dipendente, bello, e sexi, mi è sempre piaciuto, ma non ho mai fatto il primo passo, non volevo che mi si scoprisse.
Lui mi ha scrutata a lungo, poi mi ha detto, tu sei Paolo l'amico del mio titolare vero? annuii, e parlai, sì ti riconosco dalla voce, lo sapevo che eri un frocio, me lo sentivo.
Bene troia aiutami a spogliarmi e andiamo a letto, e così dieci minuti dopo succhiavo il suo cazzo duro come il ferro.
Poi mi gira e mi sfonda, mi infila il suo cazzone nel culo, e mi sbatte con violenza insultandomi e facendomi venire più volte.
Mi riempie di sperma, e mi lascia esausta nel letto, prende il cellulare e mi scatta foto e fà filmati, sono devastata non riesco ad impediglielo.
Decide di rimanere a dormire, cosa che io non permetto a nessuno, ma non mioppongo.
Inizia cos' una relazione a senso unico, lui vuole le chiavi di casa, entra ed esce a suo piacimento, mi usa a suo piacimento, e mi sottomette in poche settimane, rendendomi una serva ubbidiente.
La mia bocca e il mio culo sono suo appannaggio, specialmente il mio buco, si diverte ad infilarci di tutto, e anche se sono larghina, visto gli anni di troiaggine, a volte esagera e mi fà male, io mi lamento, e lui mi punisce con schiaffi, amo essere picchiata e lui lo sà.
Poi settimana scorsa, mi dice di trovarmi pronta truccata e vestita da troia alle 21, e di scendere in strada.
Ma sei matto, e se mi vedono i vicini? sapranno che sei un frocio mi rispose, e così alle 21 precise ero in strada, indozzavo una camicetta aderentissima, che mostrava il mio seno ho una seconda e i capezzoli duri spingevano il tessuto, non avevo reggiseno, poi una gonna sopra il ginocchio, con uno spacco pazzesco che mosrava la calza sorretta dal reggicalze, e ai piedi una decoltè tacco dieci.
Il trucco era da battona, e il rossetto da succhiacazzi, parrucca biondo platino, sembravo una vera puttana da strada.
Iniziai a camminare verso il parcheggio ero inbarazzata, e quando incontravo qualcunp abbassavo lo sguardo, mi fissavano come se volessero scoparmi lì, sul marciapiede.
Ero eccitatissima il cazzo svettava e faticavo a nasconderlo, non avevo slip, lui non li voleva, e ritardava, io sempre più imbarazzata cercavo di nascondermi.
Arrivò dopo 20 minuti, mi precipoitai in auto e partimmo.
Arrivammo in un casolare appena fuori città, e mi accompagnò all'interno dove trovai seduti al tavolo a cenare cinque uomini, ce appena mi videro esultarono, finalmente il dolce.
Non capivo, il più vicino si alzò, e mi palpò il seno, era rude, mani grandi, poi sotto la gonna, e urlò, ei ragazzi, ha il cazzo, è un frocione, un pederasta, dai che lo sfondiamo stò frocio, e in un baleno mi strapparono camecetta e gonna.
Inizia asucchiare cazzi enormi, e poi a riceverli, ed erano veramente lunghi e grossi.
Mi feci sfondare per circa quattro ore a turno, il mio buco del culo era distrutto, e pieno di sborra come la mia bocca.
Poi Luca cominciò a malenarmi, sberle al cazzo, alle palle, schiaffi sul viso, io piangevo e lui mi picchiava, e io godevo, mi rannicchiai a terra, ppoi mi scaraventarono in cortile, e mi pisciarono addosso tutti e cinque, men tre poi Luca mi prendeva a calci le palle e il culo.
Poi milegarono a croce e iniziarono a defecarmi sul corpo, in faccia dappertutto, poi Luca non contento arrivò con una sacaposh, la riempì di quello che c'era e me la iniettò tutta dentro, mi riempì di merda, molta merda, mi scoppiava l'intestino, e poi mi inculò.
Finito di scoparmi mi presero, mi slegarono e mi portarono a letto, mi misero le coperte e io iniziai a rilasciare il contenuto del mio intestino, in breve divenni una discarica, e a turno si misero a scoparmi, in breve eravamo sporchi e puzzolenti.
Mi legarono al letto e ci rimasi fino a mattina, poi a turno, defecarono e pisciarono nel letto, sotto alle coperte c'era la cerata, così io galleggiavo nella fogna, e a mezzogiorno, io mi liberai dalla pipìn e dal resto.
Nel pomeriggio a turno si infilarono nel letto e mi incularono, era pazzesco e stupendo allo stesso modo, venivo filmata e fotografata, l'odore era diventato un profumo per mè, e verso sera mi slegarono, andai a fare una doccia e a mangiare.
Poi Luca mi riportò a letto, mi adagiai nello sterco e piscio come se fossero dei fiori, mi legò ancora e poi mi disse, rimarrai altri trè giorni e si alterneranno i cazzi, e tutti ti useranno come cesso ok? annuii certo mio amore risposi, ti chiedo solo se potresti farmi altri clisteri come ieri, certo e me ne fecero trè al giorno.
Avevo il corpo ricoperto di escrementi, chiesi di non slegarmi e di imboccarmi, ero arrivata ad avere solo le labbra e gli occhi puliti.
Il giono che decisero, mi slegarono, mi buttarono in cortile e mi lavarono con il getto della canna, chiesi loro di continuare ad usare il letto come cesso, sarei ritornata due giorni dopo, entrai mi spogliai, e mi tuffai nel letto.
scritto il
2025-09-21
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