Il sogno coronato due
di
FILIPPO
genere
corna
Come ho già scritto, dopo il nostro incontro a trè, mia moglie mi chiese il divorzio, era intenzionata a vivere con lui.
Le condizioni che lui pose non furono semplici, per prima cosa, lei si sarebbe stabilita a casa con lui, e avrebbe accettato di assistere ai suoi incontri con altre donne, li avrebbe serviti durante le scopate, e se c'erano dei mariti a guardare, lei li avrebbe accuditi, con pompini, e scopate, poi saeebbe stata la sua schiava per sempre, in casa avrebbe indossato solo reggicalze calze e tacchi, e se qualcuno suonava alla oprta per consegnare pacchi o altro, non poteva coprirsi, e poi molte altre richieste, per ultima, quando voluto io dovevocorrere da loro, ma sempre en femme, accettò, e io con lei.
L'aiutai nel trasloco, poi finito lui la fece denudare, ecco frocio, è l'ultima volta che vedrai tua moglie, da oggi è mia, le disse, fatti un ditalino, e godi, lì davanti alla porta aperta, e guarda il frocio negli occhi mentre vieni, e così fù, mi guardava dritta negli occhi, e iniziò ad ansimare, godi vacca le disse, muoviti troia, e lei venne bagnandosi le dita, se ne era infilate quattro, l'aveva dilatata molto, poi me le porse e le ripulii con la lingua, e mi chiusero la porta in faccia.
I mesi seguenti, mi raccontò la mia ex moglie, furono terribilmente fantastici, lui si portava a casa oltre le trè amanti chiunque capitasse, persino delle prostitute, e sputtanava la sua nuova compagna in tutti i modi, e lei ne traeva piacere, un immenso piacere.
nel palazzo ormai la chiamavano la troia, e spesso anche solo per vederla, vicine e vicini suonavano alla porta, e lei con occhi bassi apriva in reggicalze calze e tacchi, mostrando le sue nudità.
Quando usciva a fare la spesa, vestita, di poco, i maschi si avvicinavano e le davano della troia, e le palpavano il culo, le proponevano scopate o altro,e lei diceva, che dovevano chiedere a suao marito.
Io nel frattempo ero andata a convivere con il mio uomo, e tutte le sere dopo avergli cucinato la cena e rimesso in ordine la casa, lo soddisfavo con la mia bocca e poi mi facevo inculare, il suo cazzone mi devastava ma godevo come una troia.
Poi dopo cira trè mesi la mia ex mi chiamò, lui vuole che vieni questa sera preparati.
Lo dissi al mio uomo che acconsentì, e mi preparai ben truccata e vestita, gonna e camicetta reggiseno slip reggicalze calze e tacchi, scesi in garage, mi videro i miei vicini, li salutai, mi squadrarono prr bene, e salli in auto e li raggiunsi.
A casa c'era lui, con trè suoi amici, la mia ex era praticamente sfatta, il rimmel le scendeva a sporcarle le guance, i capelli pieni di sperma, se l'erano ripassata tutto il pomeriggio, mi salutò, e delle lacrime le scesero sulle guance, la baciai, poi la mia mano scese trà le sue gambe, e i accorsi che la figa era dilatata, e toccai il culo, era una caverna, sì mi disse mi hanno fistata, è stato stupendo.
Andai a baciare il suo uomo, e a presentarmi, o almeno lo fece lui, eccovi l'ex marito della puttana, un frocio rottoinculo pompinaro, io sorrisi, bene divertitevi, stessa cosa che avete fatto con lei, in un attimo iniziarono a palparmi, mi strapparono la camicetta e sfilata la gonna, strappati gli slip, e in un attimo avevo un cazzo in bocca e uno nel culo.
Mi violentarono per diverse ore, alternavano i loro cazzi alle loro dita, io bevevo sperma e godevo, il cazzo penzolava duro e sbatteva avanti e indietro sotto i loro colpi.
Poi fecero avvicinare lei, e lentamente, mi infilò la sua manina nel culo, arrivata al polso scivolò dentro di mè, era fatta.
Iniziò a scoparmi, era sublime, faceva male ma era meraviglioso, iniziai a masturbarmi, gli altri filmavano, e le chiesi di entrare di più, e lei entrò, fino al gomito.
Sborrai come una cavalla, e le chiesi di rimaneredentro.
Chiamai il mio uomo e gli raccontai tutto, con lei dentro di mè, e gli inviammo delle foto e dei video, ti aspetto amore mi disse e mi mostrò la sua mano.
A tarda notte rientrai, devastata ma felice, mi spogliai e raggoinsi il mio uomo, mi misi al suo fianco, sollevai la gamba, e lui appoggiò la sua mano con la crema e iniziò ad entrare.
Adifferenza della mano della mia ex la sua era grande e sentii dolore, ma lo incitai a spingere, e finalmente entò, superò il muscolo rettale, e scivolò dentro.
Poi gli chiesi di fare il dugno e spingere, lo fece, lo vidi alzarmi il pancino, sbattimi amore e lui iniziò a scoparmi entrando sempre di più.
Il cazzo era morto, e grazie a lui rimase per sempre molle, ma godevo lo stesso, afferrai il suo cazzo duro e lo segai, fino a farlo venire, poi uscì e ci addormentammo felici.
Le condizioni che lui pose non furono semplici, per prima cosa, lei si sarebbe stabilita a casa con lui, e avrebbe accettato di assistere ai suoi incontri con altre donne, li avrebbe serviti durante le scopate, e se c'erano dei mariti a guardare, lei li avrebbe accuditi, con pompini, e scopate, poi saeebbe stata la sua schiava per sempre, in casa avrebbe indossato solo reggicalze calze e tacchi, e se qualcuno suonava alla oprta per consegnare pacchi o altro, non poteva coprirsi, e poi molte altre richieste, per ultima, quando voluto io dovevocorrere da loro, ma sempre en femme, accettò, e io con lei.
L'aiutai nel trasloco, poi finito lui la fece denudare, ecco frocio, è l'ultima volta che vedrai tua moglie, da oggi è mia, le disse, fatti un ditalino, e godi, lì davanti alla porta aperta, e guarda il frocio negli occhi mentre vieni, e così fù, mi guardava dritta negli occhi, e iniziò ad ansimare, godi vacca le disse, muoviti troia, e lei venne bagnandosi le dita, se ne era infilate quattro, l'aveva dilatata molto, poi me le porse e le ripulii con la lingua, e mi chiusero la porta in faccia.
I mesi seguenti, mi raccontò la mia ex moglie, furono terribilmente fantastici, lui si portava a casa oltre le trè amanti chiunque capitasse, persino delle prostitute, e sputtanava la sua nuova compagna in tutti i modi, e lei ne traeva piacere, un immenso piacere.
nel palazzo ormai la chiamavano la troia, e spesso anche solo per vederla, vicine e vicini suonavano alla porta, e lei con occhi bassi apriva in reggicalze calze e tacchi, mostrando le sue nudità.
Quando usciva a fare la spesa, vestita, di poco, i maschi si avvicinavano e le davano della troia, e le palpavano il culo, le proponevano scopate o altro,e lei diceva, che dovevano chiedere a suao marito.
Io nel frattempo ero andata a convivere con il mio uomo, e tutte le sere dopo avergli cucinato la cena e rimesso in ordine la casa, lo soddisfavo con la mia bocca e poi mi facevo inculare, il suo cazzone mi devastava ma godevo come una troia.
Poi dopo cira trè mesi la mia ex mi chiamò, lui vuole che vieni questa sera preparati.
Lo dissi al mio uomo che acconsentì, e mi preparai ben truccata e vestita, gonna e camicetta reggiseno slip reggicalze calze e tacchi, scesi in garage, mi videro i miei vicini, li salutai, mi squadrarono prr bene, e salli in auto e li raggiunsi.
A casa c'era lui, con trè suoi amici, la mia ex era praticamente sfatta, il rimmel le scendeva a sporcarle le guance, i capelli pieni di sperma, se l'erano ripassata tutto il pomeriggio, mi salutò, e delle lacrime le scesero sulle guance, la baciai, poi la mia mano scese trà le sue gambe, e i accorsi che la figa era dilatata, e toccai il culo, era una caverna, sì mi disse mi hanno fistata, è stato stupendo.
Andai a baciare il suo uomo, e a presentarmi, o almeno lo fece lui, eccovi l'ex marito della puttana, un frocio rottoinculo pompinaro, io sorrisi, bene divertitevi, stessa cosa che avete fatto con lei, in un attimo iniziarono a palparmi, mi strapparono la camicetta e sfilata la gonna, strappati gli slip, e in un attimo avevo un cazzo in bocca e uno nel culo.
Mi violentarono per diverse ore, alternavano i loro cazzi alle loro dita, io bevevo sperma e godevo, il cazzo penzolava duro e sbatteva avanti e indietro sotto i loro colpi.
Poi fecero avvicinare lei, e lentamente, mi infilò la sua manina nel culo, arrivata al polso scivolò dentro di mè, era fatta.
Iniziò a scoparmi, era sublime, faceva male ma era meraviglioso, iniziai a masturbarmi, gli altri filmavano, e le chiesi di entrare di più, e lei entrò, fino al gomito.
Sborrai come una cavalla, e le chiesi di rimaneredentro.
Chiamai il mio uomo e gli raccontai tutto, con lei dentro di mè, e gli inviammo delle foto e dei video, ti aspetto amore mi disse e mi mostrò la sua mano.
A tarda notte rientrai, devastata ma felice, mi spogliai e raggoinsi il mio uomo, mi misi al suo fianco, sollevai la gamba, e lui appoggiò la sua mano con la crema e iniziò ad entrare.
Adifferenza della mano della mia ex la sua era grande e sentii dolore, ma lo incitai a spingere, e finalmente entò, superò il muscolo rettale, e scivolò dentro.
Poi gli chiesi di fare il dugno e spingere, lo fece, lo vidi alzarmi il pancino, sbattimi amore e lui iniziò a scoparmi entrando sempre di più.
Il cazzo era morto, e grazie a lui rimase per sempre molle, ma godevo lo stesso, afferrai il suo cazzo duro e lo segai, fino a farlo venire, poi uscì e ci addormentammo felici.
1
voti
voti
valutazione
1
1
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il sogno coronato
Commenti dei lettori al racconto erotico