Mia sorella la mia dolce magnaccia

di
genere
dominazione

I particolari rapporti con la mia “sorellina” sono iniziati molti anni fa in maniera un poco confusa.
Adesso, che siamo adulti i ruoli si sono molto ben definiti.
Io sono la sua puttana e lei è la mia sfruttatrice.
Lei mi fa prostituire raccogliendo il denaro ed io mi offro ai clienti per farla guadagnare.
A me piace, a lei pure; otteniamo quanto ci serve per vivere e siamo contenti.
Lei passa ore al computer od al telefono per procurarmi i clienti.
Sono clienti speciali, perché non sono una semplice puttana; ma una troia che accontenta i desideri più particolari degli utenti.
Mia sorella mi espone come una troia masochista disposta a sopportare ogni sevizia; una depravata che ingoia di tutto, piscio e merda da uomini e donne.
Ed è vero; io mi sento realizzata solamente quando subisco tutte queste violenze ed umiliazioni.
Nel mio profilo su internet, mia sorella evidenzia il mio corpo coperto da ematomi, striature delle frustate ed altre lesioni al mio povero corpo.
Mi espone mentre ingoio piscio e merda da donne e uomini.
Io sono orgoglioso del profilo che mia sorella ha creato che manifesta la mia indole.
Fatto sta che numerosi clienti richiedono le miei prestazioni; ed io passo gran parte della mia giornata seviziata.
Per me è un paradiso.
Un doppio paradiso; sono esaltata mentalmente, come una bestia dall’essere sfruttata come una puttana, ed il mio uccello e sempre duro per questo; godo dalle sofferenze ed umiliazioni che mi vengono inflitte; ed il mio uccello rimane altrettanto duro.
Sono duro quando mi torturano, quando mi fanno mangiare la merda.
Rimango duro per tutte le sessioni a pagamento a cui sono costretta.
E poi quando a tarda sera quando il mio compito da puttana finisce, mia sorella con pochi e sapienti colpi di mano come quando faceva nella nostra primissima giovinezza, mi fa godere.
Con dolcezza di parole accompagna il lavoro della mano, e mi fa godere una prima volta, facendomi sborrare prepotentemente; poi sempre con dolcezza continua a masturbarmi una e più volte, finché le mie sborrate divengono sempre più fluide e lente.
A quel punto la stanchezza prende il sopravvento ed io comincio a scivolare lentamente nel sonno.
Nuda vengo coperta da un lenzuolo e dormo per qualche poca ora in attesa della nuova giornata di puttana masochista.
scritto il
2025-09-10
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