Tutta colpa di Felix 4

di
genere
incesti

Tutta colpa di Felix 4
Scusate per eventuali errori ed il mio modo di scrivere
Una voce mi stava svegliando, mi trovai mia cugina Elena china su di me che cercava di svegliarmi, quello che non capiva era che la scollatura mi regalava una bella visuale del suo reggiseno e come risveglio di certo non era male. Zia l’aveva mandata a farsi il suo primo giorno di mare e la sera dopo la sarebbe passata a prendere per andare ad una cena organizzata nelle nostre vicinanze. Tornando avevano portato un po' di fritti e pizza per non mettesi a cucinare, tutto condito con del buon vino nero che aveva portato da casa, anche per brindare ai suoi 18 anni fatti due seettimane prima a cui non riuscimmo a partecipare.
Avevamo finito di cenare da poco, stavamo preparando il caffè e il vino si faceva sentire, ad un tratto abusarono alla porta, aprendo mi trovo Felix, con in mano una bottiglia di liquore regalo per noi da parte di suo padre che lo aveva acquistato assieme ad altri regali quel mattino, la vista della nuova ospite per un attimo sembro disorientare Felix ma di certo non lo fece perdere d’animo. Mamma lo invitò a sedersi il liquore sembrava ideale per fare un altro brindisi dopo il caffè, lui appoggiò i suoi occhiai da sole sul tavolinetto d’ingresso e prese l’occasione al balzo, facendo qualche domanda qua e là, Felix prendeva spunto per nuovi brindisi, alzando l’alcol che già era abbastanza presente.
Presto il vento porto la musica di una piccola festa privata in una villa poco distante, Felix decise di usarla per fare la nostra festa privata. Fece alzare tutti spostando il tavolo, cercava di ballare strusciandosi o su mia madre o su mia sorella, che puntualmente trovavano una scusa per ballare con me, sentendosi a disagio nei suoi confronti, l’aria si stava scaldando mi trovai entrambe avvinghiate e speravano che Felix non reclamasse qualche strusciata. Un po' per il caldo u po' per la stazza un po' per il ballo Felix era grondante di sudore, e con quello che sperava fosse un gesto sensuale si tolse la maglietta facendo sobbalzarne fuori la sua pancia. Dopo quello spettacolo, mamma cerando di essere più diplomatica possibile andò verso di lui, spiegando che era stanca per il viaggio e per la giornata, poneva fine alla festa invitandolo a tornare a casa. Nel frattempo Elena facendo lo osservava e tenendomi ancora stretto nel suo abbraccio che le dava sicurezza, teneva la sua mano sui miei addominali, quasi a farne un paragone.
Una volta fuori, ballammo ancora per un po' e loro continuarono in quell’accerchiarmi che prima usavano per allontanarsi da Felix ma che ora trovavano divertente. Un po' ciondolanti per le bevute ci dirigemmo tutti nella solita stanza. Mamma dando l’esempio per prima si tolse maglietta e gonna invitando a fare lo stesso, che era caldo e tanto l’indomani ci saremmo visti in costume, la seguì a ruota spogliandomi e coricandomi con lei sul letto, Elena rimase per un attimo attonita e rossastra in volto, e dandoci un ultimo sguardo ci diede le spalle, si tolse gli indumenti, non che la vista fosse altrettanto bella anzi mise ancora un po' di curiosità e eccitazione a alla serata.
Elena coprendosi un po' il seno si mise al mio fianco lasciandomi tra loro 2, facemmo qualche chiacchiera, e poi quando l’eccitazione sembrava scemare mi voltai prima a dare il bacio della buona notte a mamma sfiorandole leggermente le labbra e poi feci lo stesso con Elena, mamma con voce cantilenante quasi fosse una bambina disse- Elena non lo dai un bacio alla tua zietta! – mamma si avvicinò di poco, attendendo distesa il suo bacio, nella penombra Elena mi scavallò traballante con un braccio cercando un appoggio tra me e mamma, e mentre cercava di avvicinarsi alla mamma avevo praticamente il reggiseno sulla mia faccia, mamma fece come per avvicinarsi per facilitarne il compito e per farlo urtò involontariamente sulla sua mano d’appoggio mi ritrovai il suo seno in viso, mente il bacio atteso da mamma, le arrivò direttamente in bocca.
Elena si raddrizzo paonazzo balbettando diverse scuse e mamma prendendola in giro diceva –hai capito la porcellina mette il suo seno sul viso del cugino mentre bacia in bocca la zietta- anche se non sembrava possibile Elena divenne ancora più rossa, e io continuando la situazione calda e comica aggiunsi –ho capito mi volete male a me solo baci sulla guancia, mamma ridendo si chinava su di me dicendo –ecco almeno con me sei alla pari, e per primo struscio il suo reggiseno sul viso per poi darmi un bacio sulle labbra che durò qualche secondo, mamma guardo Elena raggomitolata su se stessa che osservava la situazione –dai Elena se continui a vergognarti non conquisterai mai un ragazzo, almeno se baci Alex sarai meno impaurita qui non corri alcun pericolo- Sicuramente l’alcol stava facendo la sua parte, mamma prese una delle mani di Elena. E pian piano la portò su di me, lei si arrestò come in sospensione sopra i me ancora incerta, il suo volto con la flebile luce lunare era bellissimo, le accarezzai il viso dicendole che era bellissima, sciolta da quel gesto di tenerezza, si abbandono su di me con un bacio casto, la mamma le mise una mano sulla schiena suggerendole -cerca di non pensare che è Alex, sciogliti un po’-
Io le cinsi la vita donandole piccole carezze e lei lentamente dischiudeva le labbra permettendomi di dare un bacio più profondo. Mamma non contenta, intanto le slaccio il reggiseno, e lei subito impaurita rotolò tra noi due incrociando le braccia per tenere a sé quel lembo di stoffa. Mamma per solidarietà si slacciò il reggiseno rimanendo a seno nudo, e puntando la mia erezione disse –non devi vergognarti, come vedi sei bellissima, sei al sicuro mostraci per come sei. - mentre le accarezzava i capelli per darle prima un bacio sulla testa, disseminandone altri tra fronte naso per tornare alle sue labbra, con cenno di sguardi mi fece capire di scendere e occuparmi delle sue mutandine.
Scesi ai piedi di Elena non perdo mai di vista le effusioni che mamma le stava regalando, accarezzando le gambe arrivai allo slip che era un impregnato dalla sua eccitazione, e come feci per toglierli le serrò sia le gambe che le braccia sul suo seno, mamma le continuò ad accarezzarla lasciandogli un sibilo vicino al suo orecchio –shhhhhh- che era un mix tra il rilassante e seducente, come finì il suo sibilo le mordicchiò i lobi giocherellando tra baci e carezze lungo il suo collo, intanto le mutande scesero lungo le sue gambe e ritornando alla sua vita, le baciai e le leccai tutto il suo interno coscia. Elisa lanciò un rantolo che fece sorridere mamma che poi si appropriò di un seno che rilassandosi Elena aveva lasciato indifeso, -toglilo, tanto non ti serve più- disse mamma mentre come esempio si stava togliendo le sue mutante per dedicarsi ancora a Elena.
Io mi fermai mi abbassai di qualche centimetro dandole sempre baci e guardando fisso Elena come in attesa, Elena lanciò il reggiseno in terra e si appropriò della mia nuca, cercando di farla approdare dove era diretta, non mi feci pregare e cominciai a leccarle la fica, e poco dopo tra il mio lavoro e i baci e le carezze di mamma presto arrivò al suo climax, il mi serrò sempre spingendomi a sulla nuca, pima contro la sua esplosione, e poi lungo tutto il torace dove non ebbi parsimonia di baci soprattutto alle sue tette, per poi farle assaporare il suo stesso sapore. Mamma leggendo la situazione, mi diede il cambio lasciandomi ai baci su Elena lei ne esplorava il sesso ancora gocciolate dei suoi umori.
Lentamente dopo qualche carezza cominciò a sondare con le sue dita la fica, Elena gemeva mentre la baciavo, lasciandosi sempre più andare, presto senti le mani umide della mamma lubricarmi il cazzo, questa volta gemetti io, mamma poi afferrandomi saldamente il cazzo lo portò alle porte delle labbra vaginali di Elena che sentendolo si immobilizzò, continuai il mio lavoro coadiuvato con le mani sul suo seno, e mamma comincio a far scivolare la mia cappella per tutta la fica per poi titillarla nella sua aperura, pesto la fece rilassare, sentii spingere i suoi fianchi come cercare di più di quel contatto, lentamente la penetrai sentendo la lingua di mamma diversi tra ciò che le era disponibile della fica di Elena ed il mio cazzo.
Elena aveva perso la verginità giocando da sola in camera in uno di quei pochi momenti in cui si era abbandonata ai propri istinti e un pennarello arrivò fino dove nessuno prima era giunto, ma la sua fica rimaneva comunque stretta, e tra spasmi e rantoli di dolore e godimento arrivai fino in fondo, per poi muovermi gradualmente più veloce per la felicità di Elisa che spruzzò su di me il suo succo contraendomi nel suo antro, ad un pelo dallo sborrarle dentro, mi sfilai da lei, facendole recuperare il suo affanno mentre ci baciavamo –ehi ma ame ora chi ci pensa ci sono anch’io- mamma cantilenante dal fondo del letto rivendicava la sua parte.
Mi alzai e baciandola l’adagiai sul letto per poi scenderle a lappare la fica, lei raggiunse il mio ciuffo di capelli e staccandomi mi guardò negli occhi –ho voglia di riprovare una cosa e forse con l’aiuto di Elisa…-
Io la guardavo senza capire, mamma si girò mettendosi a pecora, senza dire nulla cominciò a giocare col suo ano, per poi fermarsi e dire -per favore continua tu- io cominciai a baciala attorno all’orifizio giocando con le dita nella fica, per poi con le dita umide cominciare a sonare il suo culetto, mamma era tutta un gemito, mentre le leccavo la fica e le lavoravo il culo, tutto di un tratto, si scostò da me- provaci ne ho bisogno provaci- non ci furono bisogno altre parole. Mi posizionai dietro lei, che mi agguantò il cazzo passando tra le sue cosce aperte, usufruì del mio cazzo prima ber stuzzicarlo sulla sua fica bagnandolo, poi inserendolo, per togliersi una momentanea voglia, si staccò e andando a baciare Elisa disse –Eli amore, non è che mi aiuteresti, non è che giocheresti con la mia fica mi faresti sentire meno dolore-
Elisa la bacio e si infilò sotto mamma fino a scorgerne lo sguardo sotto lo spettacolo del culo che mamma mi stava regalando, mamma mi guardò intensamente con piccolo cenno del capo, con la verga bagnata e tesa cominciai a entrare lentamente in lei cingendole i fianchi, quando senti i suoi fianchi accompagnare i miei movimenti alzai un po' il ritmo, mi sembrava di sentire a tratti la lingua di Elena sulle mie palle , ma non vedendola non sapevo, mi persi nel penetrare il culo di mia mamma, -ci sono quasi Fottimi, fottimi forte- ansimava mamma, io aumentai il ritmo e sentii le dita di Elena mente anche loro martellavano mamma in quegli ultimi attimi, solo che io stavo per cedere, stavo per sfilarmi, ma mamma si lamentò –dentro ti prego riempimi dentro è sicuro- non ci pensavo, che scemo! e allora reinserii e martellai con tutto quello che avevo le sborrai copiosamente dentro muovendo il mio cazzo finché potevo e in quelle ultimi colpi anche lei venne e cascammo entrambi di fianco Elena.
Ci demmo dolci baci nell’attesa dell’arrivo di Elisa in un confuso stato di chi accarezzava chi o cosa, finimmo per abbandonarci sul seno di mamma come piccoli bambini che si addormentano dopo una poppata.

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2025-08-14
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