Un'estate in alto mare 4
di
AleXxX
genere
incesti
Un’estate in alto mare 4
Mi scuso per gli eventuali errori e per il mio modo di scrivere
Avevamo avuto la conferma della vacanza, le due settimane servirono per prenotare subito il traghetto e la stanza, la bassa stagione ci permise di risparmiare e trovare posto senza problemi, poi al mare dopo il rituale del sup, sapevamo di non trovare le nostre vicine lesbiche, e non capivo se la cosa dispiaceva o tranquillizzava Claudia. Nelle nostre sessioni di sup Chiara dimostrava più voglia e sicurezza nel farmi bocchini, e stava cominciando ad abbandonarsi alle mie carezze anche sul suo inguine, ma senza togliersi le mutandine, ancora non era pronta.
Al rientro Claudia faceva un riassunto di quello che finora avevamo stabilito, viaggio zona hotel ecc. poi mostrò le cose che avremmo potuto fare spiagge città feste ecc. per dar modo di scegliere di comune accordo un programma di base condiviso. Delle mezze giornate le accompagnavo a fare shopping per costumi vestiti creme, che sarebbero stati utili al viaggio, mentre loro prenotarono insieme anche un appuntamento dall’estetista e parrucchiere, ma a questo le lasciai sole, e la cosa consolidò ulteriormente il loro rapporto.
Arrivò la partenza caricate le valigie andammo a prendere Claudia, p genitori ci aspettavano con una faccia intrisa di preoccupazione e insicurezza, Claudia uscì felicissima, tentò di contagiare i genitori che la congedarono con un –divertititi, ma mi raccomando! - l’adrenalina presto consumò le mie passeggiere che si assopirono durante il viaggio, le svegliai, quando fu ora di salire nel traghetto. Il viaggio era di notte in maniera di trovarci sbarcati alla mattina con un giorno a disposizione, arrivammo in albergo, e mia sorella per prendermi in giro posizionò la sua borsa sul letto matrimoniale, io la guardai stranito e lei punzecchiando disse –questo è mio, d’altronde i genitori di Claudia sanno che dormirà con me, per cui rassegnati, ringrazia che ti abbiamo fatto venire come autista e accompagnatore- Claudia ridendo si avvicinò mi accarezzò e cavalcando l’onda disse –hai capito ringrazia di avere il tuo angolino, e se fai arrabbiare, non è detto che ti facciamo dormire fuori-
Le risate riempirono la camera mentre Chiara andò in bagno per cambiarsi, mentre io e Claudia ci scambiavamo un po' di effusioni. Quando Chiara uscì ci trovò ancora così e si lamentò dicendo –ehi io sono qui, e il mare ci aspetta! - ci staccammo, diedi una sculacciata giocosa a Chiara e Claudia, -hai capito l’autista si ribella- disse Chiara, altra risata. Con la coda dell’occhio mentre Claudia la vidi cambiarsi in camera, feci lo stesso entrambi davamo le spalle a Chiara, mi girai a prendere il costume, la notai rossa in viso mentre attonita osservava la situazione.
Finalmente mare, distesi sotto l’ombrellone a Chiara e a me mancava il sup, ma in queste vacanze non potevamo lasciare indietro Claudia, così con l’idea di prendere un pedalò notammo che affittavano anche dei gommoni, sicuramente più comodi se avessimo voluto rilassarci al largo, così lo affittammo e ci dirigemmo verso il largo, in un primo momento Chiara come abitudine si slacciò lei lacci sul collo, fermandosi quando si ricordò di Claudia, che dal canto suo la stava osservando e si avvicinò a mo’ di predatrice accarezzandole le scapole, -uau Chiara l’abbronzatura al largo ha dato i suoi frutti senza segni stai proprio bene, sono quasi gelosa, autista non ti scandalizzi se due belle ragazze prendono il sole in topless vero?- io guardavo emozionato con il cuore in gola incapace di proferire parola.
Claudia si slacciò il reggiseno e noi immobili spettatori adoranti osservavamo la sua bellezza fiorente essere portata alla luce, se un seno abbronzato è bello, a me intrigava e non poco quel gioco tra abbronzatura e non ma i seni sono seni i suoi erano spettacolari. Claudia finito lo spettacolo, ne cominciò un altro si mise a frizionare il petto biancastro con la crema solare, e notò mentre il suo pubblico era ancora fermo e adorante. Con un sorriso si avvicinò a Chiara slacciandole il reggiseno –dai non ti vergognerai mica e poi Alex ormai l’ha bello che visto- Chiara si lasciò sfilare il pezzo paonazza e meccanica come se fosse un burattino in balia del suo burattinaio.
Claudia punzecchiò col suo dito il seno di Chiara lasciandola l’impronta dalla crema sparsa ancora nelle sue dita, rendendola ancora più rossa e in balia di quella tensione che cominciava ad aleggiare nel gommone, Claudia guardandomi come a chiedere man forte disse –guarda Alex, dovevi convincere anche me, guarda come sono belle! -risposi -sono decisamente belle ma saranno buone? - mi distesi accanto a Chiara prendendola tra due fuochi e lentamente e inesorabilmente mi chinai prima a tastarle poi a lambirle con la lingua e poi succhiarne i capezzoli come fosse un gelato.
-come sono? - interruppe Claudia –a me piacciono molto ma non so se a te piacerebbero- claudia non aspettò altro cominciando tremante ad accarezzarle il seno, Chiara stava come svegliandosi dalla sua inziale sorpresa, provando a farfugliare i suoi timori. Io abbandonai il seno le bisbigliai parole dolci per tranquillizzarla mentre lei affannata voleva chiudersi in sé, la girai baciandola con un lento gioco di lingua che da lì a poco divenne famelico, Claudia attacco si appropriò del Seno di Chiara appena dopo che cominciai a baciala, ormai era in nostra balia, aveva abbandonato ogni remora, e aveva offerto il suo corpo come quando si metteva abbandonata a prendere il sole inerme.
Claudia provava a raggiunger il pube ma Chiara mostrava ancora qualche difesa, io capì, scesi tra le sue gambe e cominciai a baciarle l’interno coscia fino a risalire verso il suo inguine, Chiara cominciò a mugolare più forte, Claudia provò a baciarla ma lei era sfuggente, le tolsi le mutandine, cominciai a giocare tra baci e lingua sul suo mote di venere, Chiara muta mi afferrò la nuca come implorante, - se lo vuoi baciala- le schioccai un ultimo bacio appena sopra il clitoride e la guardai negli occhi. Ansimante col fiato corto si abbandono stesa sul gommone, in segno di resa, Claudia comici teneramente il loro bacio, il loro primo bacio, io cominciai il mio Chiara riceveva contemporaneamente il suo primo bacio da una ragazza il primo bacio sulla sua fica e quei giochi combinati presto la portarono all’orgasmo.
La mano che prima era ancorata e bisognosa sulla mia nuca ora esplorava Claudia ormai erano tutte due in topless, e le loro mani si erano impossessate del seno altrui, Chiara aveva bisogno di un attimo di pausa, ne approfittammo per perdere anche noi tutti gli indumenti, mentre Chiara ancora ansimante si godeva quello spettacolo messo in scena per lei. La prima a scendere su Chiara fu Claudia che si mise ad osservare la fica dell’amica cominciando a delinearne i margini con le dita,
il cazzo non ne poteva più e lo avvicinai al viso di Chiara, che incerta non sapeva se farlo davanti alla mia ragazza che era ignara dei nostri giochi, Claudia stuzzicandola come me poco prima –fallo Chiara, facciamoci sentire bene- apri la bocca cominciando titubante a lavorarmi con la lingua, cosa che fece anche Claudia, presto quei giochi si trasformavano in bocchino, il mio primo bocchino stimolato dai mugolii di una ragazza che stava godendo, non resistetti da troppo ero duro e dovevo liberarmi di quelle palle piene, sfilai il cazzo sborrando copiosamente, ci baciavamo mentre anche mia sorella la stava arrivando all’orgasmo.
Claudia mi raggiunse mentre tutti giocavamo l’uno con l’altro, Chiara interruppe il silenzio disse –Chiara sei vergine vero? Ti ho sentita tremendamente stretta- chiara annui –non è che vorresti provare con Alex lui saprebbe essere dolce e lui ti ama- le disse mentre le baciava una spalla e le accarezzava un seno Chiara mi guardava tra un misto di attesa e vergogna, mi chinai baciandola lussuriosamente –se lo vuoi ti voglio anche io- Chiara prese il volto rispondendomi con bacio carnale, quasi come se con esso volesse darmi tutto se stessa, scesi darle qualche leccata per riportarla in temperatura e per preparala alla penetrazione, ma ora di giochi Chiara non ne aveva bisogno, voleva altro, raggiunse il mio mento obbligandomi a guardarla negli occhi famelica, per favore ne ho bisogno.
Claudia che nel frattempo stava giocando con se stessa, raggiunse un orgasmo per liberarsi anche lei dalla tensione accumulata anche grazie a quell’ultimo spettacolo, mi adagiai su di lei e cominciai a varcare il suo angolo segreto che mia aspettava umido, lento centimetro dopo centimetro arrivai al suo imene, mi fermai guardandola negli occhi e lei mi sorprese mentre baciandomi e muovendosi verso di me diceva ti voglio bene, varcai anche quell’ingresso mentre coadiuvato da Claudia tra baci e carezze provavamo a fala rilassare, ero arrivato alla mia radice continuando in quei movimenti dolci, e presto Chiara ponendo le gambe dietro di me mi fece capire che potevo aumentare il ritmo, lentamente perdemmo le nostre remore ondeggiando nel mare delle nostre emozioni, Chiara rantolando mi fece capire che era vicina, strinsi denti riuscendo a portarla all’orgasmo, mi sfilai e Claudia si volle appropriare di quel membro che sapeva di me e Chiara cominciando un pompino sontuoso, ma io ero al limite e liberei tutto in lei sfinito.
Ci abbandonammo uno sull’atra stremati ma felici, poi lentamente mi accinsi a remare per tornare a riva.
Mi scuso per gli eventuali errori e per il mio modo di scrivere
Avevamo avuto la conferma della vacanza, le due settimane servirono per prenotare subito il traghetto e la stanza, la bassa stagione ci permise di risparmiare e trovare posto senza problemi, poi al mare dopo il rituale del sup, sapevamo di non trovare le nostre vicine lesbiche, e non capivo se la cosa dispiaceva o tranquillizzava Claudia. Nelle nostre sessioni di sup Chiara dimostrava più voglia e sicurezza nel farmi bocchini, e stava cominciando ad abbandonarsi alle mie carezze anche sul suo inguine, ma senza togliersi le mutandine, ancora non era pronta.
Al rientro Claudia faceva un riassunto di quello che finora avevamo stabilito, viaggio zona hotel ecc. poi mostrò le cose che avremmo potuto fare spiagge città feste ecc. per dar modo di scegliere di comune accordo un programma di base condiviso. Delle mezze giornate le accompagnavo a fare shopping per costumi vestiti creme, che sarebbero stati utili al viaggio, mentre loro prenotarono insieme anche un appuntamento dall’estetista e parrucchiere, ma a questo le lasciai sole, e la cosa consolidò ulteriormente il loro rapporto.
Arrivò la partenza caricate le valigie andammo a prendere Claudia, p genitori ci aspettavano con una faccia intrisa di preoccupazione e insicurezza, Claudia uscì felicissima, tentò di contagiare i genitori che la congedarono con un –divertititi, ma mi raccomando! - l’adrenalina presto consumò le mie passeggiere che si assopirono durante il viaggio, le svegliai, quando fu ora di salire nel traghetto. Il viaggio era di notte in maniera di trovarci sbarcati alla mattina con un giorno a disposizione, arrivammo in albergo, e mia sorella per prendermi in giro posizionò la sua borsa sul letto matrimoniale, io la guardai stranito e lei punzecchiando disse –questo è mio, d’altronde i genitori di Claudia sanno che dormirà con me, per cui rassegnati, ringrazia che ti abbiamo fatto venire come autista e accompagnatore- Claudia ridendo si avvicinò mi accarezzò e cavalcando l’onda disse –hai capito ringrazia di avere il tuo angolino, e se fai arrabbiare, non è detto che ti facciamo dormire fuori-
Le risate riempirono la camera mentre Chiara andò in bagno per cambiarsi, mentre io e Claudia ci scambiavamo un po' di effusioni. Quando Chiara uscì ci trovò ancora così e si lamentò dicendo –ehi io sono qui, e il mare ci aspetta! - ci staccammo, diedi una sculacciata giocosa a Chiara e Claudia, -hai capito l’autista si ribella- disse Chiara, altra risata. Con la coda dell’occhio mentre Claudia la vidi cambiarsi in camera, feci lo stesso entrambi davamo le spalle a Chiara, mi girai a prendere il costume, la notai rossa in viso mentre attonita osservava la situazione.
Finalmente mare, distesi sotto l’ombrellone a Chiara e a me mancava il sup, ma in queste vacanze non potevamo lasciare indietro Claudia, così con l’idea di prendere un pedalò notammo che affittavano anche dei gommoni, sicuramente più comodi se avessimo voluto rilassarci al largo, così lo affittammo e ci dirigemmo verso il largo, in un primo momento Chiara come abitudine si slacciò lei lacci sul collo, fermandosi quando si ricordò di Claudia, che dal canto suo la stava osservando e si avvicinò a mo’ di predatrice accarezzandole le scapole, -uau Chiara l’abbronzatura al largo ha dato i suoi frutti senza segni stai proprio bene, sono quasi gelosa, autista non ti scandalizzi se due belle ragazze prendono il sole in topless vero?- io guardavo emozionato con il cuore in gola incapace di proferire parola.
Claudia si slacciò il reggiseno e noi immobili spettatori adoranti osservavamo la sua bellezza fiorente essere portata alla luce, se un seno abbronzato è bello, a me intrigava e non poco quel gioco tra abbronzatura e non ma i seni sono seni i suoi erano spettacolari. Claudia finito lo spettacolo, ne cominciò un altro si mise a frizionare il petto biancastro con la crema solare, e notò mentre il suo pubblico era ancora fermo e adorante. Con un sorriso si avvicinò a Chiara slacciandole il reggiseno –dai non ti vergognerai mica e poi Alex ormai l’ha bello che visto- Chiara si lasciò sfilare il pezzo paonazza e meccanica come se fosse un burattino in balia del suo burattinaio.
Claudia punzecchiò col suo dito il seno di Chiara lasciandola l’impronta dalla crema sparsa ancora nelle sue dita, rendendola ancora più rossa e in balia di quella tensione che cominciava ad aleggiare nel gommone, Claudia guardandomi come a chiedere man forte disse –guarda Alex, dovevi convincere anche me, guarda come sono belle! -risposi -sono decisamente belle ma saranno buone? - mi distesi accanto a Chiara prendendola tra due fuochi e lentamente e inesorabilmente mi chinai prima a tastarle poi a lambirle con la lingua e poi succhiarne i capezzoli come fosse un gelato.
-come sono? - interruppe Claudia –a me piacciono molto ma non so se a te piacerebbero- claudia non aspettò altro cominciando tremante ad accarezzarle il seno, Chiara stava come svegliandosi dalla sua inziale sorpresa, provando a farfugliare i suoi timori. Io abbandonai il seno le bisbigliai parole dolci per tranquillizzarla mentre lei affannata voleva chiudersi in sé, la girai baciandola con un lento gioco di lingua che da lì a poco divenne famelico, Claudia attacco si appropriò del Seno di Chiara appena dopo che cominciai a baciala, ormai era in nostra balia, aveva abbandonato ogni remora, e aveva offerto il suo corpo come quando si metteva abbandonata a prendere il sole inerme.
Claudia provava a raggiunger il pube ma Chiara mostrava ancora qualche difesa, io capì, scesi tra le sue gambe e cominciai a baciarle l’interno coscia fino a risalire verso il suo inguine, Chiara cominciò a mugolare più forte, Claudia provò a baciarla ma lei era sfuggente, le tolsi le mutandine, cominciai a giocare tra baci e lingua sul suo mote di venere, Chiara muta mi afferrò la nuca come implorante, - se lo vuoi baciala- le schioccai un ultimo bacio appena sopra il clitoride e la guardai negli occhi. Ansimante col fiato corto si abbandono stesa sul gommone, in segno di resa, Claudia comici teneramente il loro bacio, il loro primo bacio, io cominciai il mio Chiara riceveva contemporaneamente il suo primo bacio da una ragazza il primo bacio sulla sua fica e quei giochi combinati presto la portarono all’orgasmo.
La mano che prima era ancorata e bisognosa sulla mia nuca ora esplorava Claudia ormai erano tutte due in topless, e le loro mani si erano impossessate del seno altrui, Chiara aveva bisogno di un attimo di pausa, ne approfittammo per perdere anche noi tutti gli indumenti, mentre Chiara ancora ansimante si godeva quello spettacolo messo in scena per lei. La prima a scendere su Chiara fu Claudia che si mise ad osservare la fica dell’amica cominciando a delinearne i margini con le dita,
il cazzo non ne poteva più e lo avvicinai al viso di Chiara, che incerta non sapeva se farlo davanti alla mia ragazza che era ignara dei nostri giochi, Claudia stuzzicandola come me poco prima –fallo Chiara, facciamoci sentire bene- apri la bocca cominciando titubante a lavorarmi con la lingua, cosa che fece anche Claudia, presto quei giochi si trasformavano in bocchino, il mio primo bocchino stimolato dai mugolii di una ragazza che stava godendo, non resistetti da troppo ero duro e dovevo liberarmi di quelle palle piene, sfilai il cazzo sborrando copiosamente, ci baciavamo mentre anche mia sorella la stava arrivando all’orgasmo.
Claudia mi raggiunse mentre tutti giocavamo l’uno con l’altro, Chiara interruppe il silenzio disse –Chiara sei vergine vero? Ti ho sentita tremendamente stretta- chiara annui –non è che vorresti provare con Alex lui saprebbe essere dolce e lui ti ama- le disse mentre le baciava una spalla e le accarezzava un seno Chiara mi guardava tra un misto di attesa e vergogna, mi chinai baciandola lussuriosamente –se lo vuoi ti voglio anche io- Chiara prese il volto rispondendomi con bacio carnale, quasi come se con esso volesse darmi tutto se stessa, scesi darle qualche leccata per riportarla in temperatura e per preparala alla penetrazione, ma ora di giochi Chiara non ne aveva bisogno, voleva altro, raggiunse il mio mento obbligandomi a guardarla negli occhi famelica, per favore ne ho bisogno.
Claudia che nel frattempo stava giocando con se stessa, raggiunse un orgasmo per liberarsi anche lei dalla tensione accumulata anche grazie a quell’ultimo spettacolo, mi adagiai su di lei e cominciai a varcare il suo angolo segreto che mia aspettava umido, lento centimetro dopo centimetro arrivai al suo imene, mi fermai guardandola negli occhi e lei mi sorprese mentre baciandomi e muovendosi verso di me diceva ti voglio bene, varcai anche quell’ingresso mentre coadiuvato da Claudia tra baci e carezze provavamo a fala rilassare, ero arrivato alla mia radice continuando in quei movimenti dolci, e presto Chiara ponendo le gambe dietro di me mi fece capire che potevo aumentare il ritmo, lentamente perdemmo le nostre remore ondeggiando nel mare delle nostre emozioni, Chiara rantolando mi fece capire che era vicina, strinsi denti riuscendo a portarla all’orgasmo, mi sfilai e Claudia si volle appropriare di quel membro che sapeva di me e Chiara cominciando un pompino sontuoso, ma io ero al limite e liberei tutto in lei sfinito.
Ci abbandonammo uno sull’atra stremati ma felici, poi lentamente mi accinsi a remare per tornare a riva.
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