Cambio generazionale 4 fine

di
genere
incesti

Cambio generazionale 4 fine
Mi scuso per gli eventuali errori e per il mio modo di scrivere
Passarono qualche settimana, e ricevetti un messaggio da Sara per sapere se sarei andato in discoteca quella settimana, non ci sarebbe stata la mia musica preferita, ma di certo ci sarebbe stata la mia ragazza preferita, le dissi che si poteva fare, mi passò sua madre nonché mia sorella per mettersi d’accordo riguardo il dormire da me, ringraziandomi per non doverla fare alzare di notte, e per darle l’occasione per una serata libera con suo marito, non disse altro sapendo che avrei capito. Successivamente Sara mi mandò un messaggio tranquillizzandomi che le loro sfide erano terminate, la scorsa volta per diverse di loro si era corso di subire atteggiamenti troppo audaci, e non volevano incorrere il qualche problematica, l’alcol aveva portato i giochi troppo in là.
Arrivò quella sera notai l gruppo di amiche con qualche elemento mancante, mentre chiacchieravano su un divanetto, vidi un sorriso quando Sara mi scorse, lo stesso su Roby, che mi salutò, ricambiai senza sapere il perché. Ero tra i più grandi nella sala mentre giovani puledre ballavano e transitavano nella sala sculettando nei loro giovani corpi, la musica poteva essere noiosa, lo spettacolo di certo no. Mentre ero in pista cercando di adattarmi a quelle sonorità, osservavo i sinuosi corpi giovani liberi e gioiosi in quel ritmo, era la loro musica e sapevano esprimerla riempiendola di sensualità. Vidi Roby alzarsi invitando Sara a ballare, scesero in pista non tropo lontane da me, prima in maniera normale, poi Roby mentre mi guardava dritto negli occhi si muoveva sinuosa su Sara, di certo la cosa servì a rendere la serata più calda.
Verso le 3 Sara mi si avvicinò, mi chiese se per me andava bene andare via di lì a poco, neanche a loro la serata aveva preso un granché, accettai senza problemi poi seriosa e titubante continuò –inoltre c’è un’altra cosa Roby viene con noi, ha convinto la madre a dormire con me, e non potevo dire di no poi ti spiego- disse tutto d’un fiato con uno sguardo preoccupato. Finì il mio drink e quando era ora del nostro appuntamento andai verso la macchina per prendere le ragazze. Sara era taciturna, mentre interagivo con Roby lungo il tragitto. Arrivati a casa le mostrai la camera il bagno, il cassetto dove avrebbero potuto sceglie qualche t-shirt o indumento per la notte.
Stavo armeggiando in cucina controllando e preparando la colazione dell’indomani quando vidi arrivare Roby con una camicetta semi abbottonata che mostrava senza tanti problemi parte del suo seno libero, mentre i capezzoli, accarezzati dalla seta mettevano in evidenza la loro posizione, si avvicinò dandomi una pacca sul sedere giocosa –cosa combina la nostra casalinga- disse, ridendo alla battuta risposi- controllavo per la colazione di domani, la casalinga propone latte caffè qualche biscotto fette biscottate e cornetti vuoti da farcire con marmellata o nutella spero possa andar bene- -sembra buono- rispose lanciando uno sguardo languido. Ci dirigemmo verso il divano in attesa di Sara. –Lia non mi ha det…- -Roby mi interruppe con una risata e disse –puoi smettere di fingere, so chi sei, ero sicura di averti visto, e guardando il profilo di Sara ho trovato le foto di famiglia, e in cambio del mio silenzio, le ho chiesto di provare se tutto quello che si dice sul suo zietto è vero- si mise a cavalcioni su di me baciando prima giocosamente e poi con passione mentre la tenevo per i glutei e lei mugolava nella mia bocca.
Nel frattempo arrivò Sara –oh eco la nostra principessa, ora possiamo andare tutti in camera da letto, perché come ho spiegato anche a zio Alex stasera decido io- Roby si alzò trascinandoci dietro sé verso la stanza, nel tragitto si era sbottonata la camicia e di fronte al letto come un colpo teatrale fece scivolare la camicia ai suoi piedi, regalandomi la visione del suo tanga che si perdeva nelle sue chiappe e le linee armoniose del suo corpo. Voltandosi appena mi chiamò –Alex ho una gran voglia di baci- la raggiunsi accarezzandole i fianchi baciandole le scapole e le spalle, mentre una mano solleticandola tracciava una scia nel suo addome sino a serrarle un seno nudo.
Sara era spettatrice immobile che cominciava subire le voglie che lo spettacolo dava, cominciando a spogliarsi, Roby si girò ci scambiando un bacio famelico finché la nostra irruenza ci portò avvinghiati sul letto. –ho saputo che in bagno Sara ha sbattuto forte contro qualcosa di duro, beh lo voglio anche io e lo voglio forte e lo voglio duro- disse, le diedi un altro bacio e poi scesi lungo il suo corpo, quel profumo che sapeva di freschezza e giovinezza inebriava le mie narici, e la mia bocca voleva assaporarne più possibile, soffermandomi u po' più su suoi seni per poi arrivare alle sue labbra –girati- le dissi dandole un bacio nel suo interno cosce.
Roby sembrava un po' succube di quella libido che stava crescendo posizionandosi come le avevo detto, le alzai fianchi per farle capire la posizione, lecca la sua fica sino a lambirne a tratti anche l’ano mentre lei gemeva sempre più forte –Roby vuoi che sbatta bene questa fichetta? - lei annui incapace di parlare nei suoi rantoli, le diedi altri baci e continuai –beh se voi che cominci devi fare una cosa per me, devi leccare Sara- mi alzai e comincia a picchiettare la mia asta sula sua fica, per percorrerla poi strusciante lungo la sua asta per poi staccarmi –allora cosa vuoi fare?- Roby tese la sua mano come invito verso Sara che si liberò velocemente del suo intimo posizionandosi in maniera che l’amica potesse fare il suo lavoro – non comincio finché non sento che stai facendo un buon lavoro- le dissi mente le schioccavo un bacio sul culo giocherellando con le dita sulla sua fica grondante.
Roby si tuffò tra baci e carezze sulla fica dell’amica che ben presto manifestò il proprio entusiasmo tra gemiti e lamenti, mi posizionai dietro Roby inserendo lentamente la mia verga, prendendo poi velocità in quell’antro bisognoso e fradicio di umori, presto mi trovai a schiaffeggiare con le mie palle la sua fica, attratto da quelle pesche infilai un dito durante gli affondi, finché Roby eccitata non fremette ululando il suo orgasmo, mi sfilai da lei perché per poco non rischiavo di venirle dentro. Sara coccolava Roby in estasi che mi osservava, ancora eretto luccicante dei suoi umori, si alzò mentre con una mano teneva ancor duro il mio cazzo mi baciava languida, ho bisogno di sentirlo in culo mi hai stuzzicato troppo, ora provvedi- disse.
La posizionai come prima, poi suggerì a Sara di mettersi negli spazi concessi da quel corpo mentre le ciucciava le tette e le lavorava la fica con le dita, diedi qualche colpo alla fica per riportare i suoi fluidi sul mio cazzo, lavorandole il culo con le dita per prepararlo alla visita, come sentii che era pronta la penetrai lentamente mentre Roby ringhiava contro il cuscino, una volta arrivato a fine corsa le dieti una pacca su quelle pesche, Roby emise un urletto compiacente mentre stavo cominciando e aumentando poi la mia andatura, sentivo le dita di Sara farmi compagnia in quell’esplorazione, stavo arrivando al limite e portai quegli ultimi colpi decisi e forti fino ad abbandonare tutto il mio carico al suo interno.
Roby mi raggiunse poco dopo, e dopo aver condiviso col cuscino i suoi gemiti si girò lamentandosi –noooo io rivolevo assaggiare la tua sborra- io le portai il mio lecca lecca da pulire cosa ce fece volentieri, mentre lo leccava vorace, la sentii gemere sorpresa, Sara di sua iniziativa le stava facendo il bidet, e cercando di raccogliere più sborra possibile dal suo culo, poi la portò a condividere in un bacio dolce e lento fatto di lingua e complicità mentre si accarezzavano dolcemente. La situazione mi fece diventare nuovamente duro, Sara non era ancora venuta io cominciavo a subire un po’ di stanchezza mi sedetti ai bordi del letto e invitandola con una mano a impalarsi sopra di me cingendomi con le sue gambe, scivolò bagnata com’era per i primi centimetri per poi scendere lentamente cominciando la sua danza secondo i propri desideri, io le baciavo seni mentre la abbracciavo sopra le sue natiche.
Roby ci raggiunse e accarezzava Chiara quasi gelosa di me, mente provava a prendere per sé un seno, pizzicandone poi il capezzolo, con l’altra le massaggiava la schiena, e attirata da quelle pesche le volle esplorare con un dito, Sara si blocco sorpresa e ansante, Roby rapi quella bocca sbalordita per condividerne un bacio focoso, io cercai di martellare quel corpo a mezz’aria dandole colpi profondi, Chiara riecheggiò il suo climax nella bocca dell’amica stringendomi tra i suoi spasmi, io mi sfilai, ero vicino glielo dissi mentre mi portavo con la mano verso l’apice, le ragazze assetate mi aspettavano bisognose una di fianco all’altra a fauci aperte, abbandonai su di loro il mio carico cercando di spruzzarle alla pari, loro poi si pulirono a vicenda baciandosi avidamente, ci abbracciammo addormentandoci insieme sfiniti.
Il giorno dopo mi svegliò non so cosa e stropicciandomi vidi le ragazze che richiedevano la colazione direttamente alla fonte, mi abbandonai a godere del loro servizio fino a sborrare in balia di entrambe, si arrampicarono su di me coccolandomi il petto, e mentre le ragazze facevano una doccia veloce io mettevo la colazione in tavola mi affacciai per chiamarle , la porta del bagno era aperta su quei corpi giovani sodi e angelici, quell’avventura avrebbe cambiato il mio panorama erotico, i miei sogni sporchi, tutte le mie fantasie avevano compiuto un cambio generazionale.
di
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2025-11-16
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