Per gioco
di
AleXxX
genere
incesti
Per gioco 1
Mi scuso per gli eventuali errori e per il mio modo di scrivere
Sono Alex sposato con Anna, lei 38 io prossimo 40 anni, siamo persone comuni, ne santi ne eroi, il corso della nostra relazione ha avuto alti e bassi come tanti senza mai però tradirci l’un l’altro, e Anna raccogliendo un po' di chiacchiere con le amiche cercava di capire come aggiungere un po' di pepe e mettere ogni tanto del fuoco nella nostra relazione. Avevamo sperimentato sia il cambio di lingerie che accettai di buon grado, il corpo di mia moglie forse non ne aveva bisogno, in effetti riesce a tenersi in forma e la sua pelle è sempre bella e dolce da baciare assieme ai suoi floridi seni, ma se una pasta la trasformi in lasagna ti porta ad avere più fame, cercando quell’equilibrio giusto per non stancarsi mai, ma di avere sempre fame di noi.
Abbiamo una figlia Chiara, per tutti Kya neo diciottenne croce e delizia della nostra casa, per quanto sia timida ultimamente sta diventando più sfrontata, da quando esce con un gruppetto di amiche più emancipate di lei che la stanno lentamente plasmando, ma per quanto la si metta in guardia lei non ne vuole sapere. Da un anno aveva trasformato i suoi capelli da castani in biondi, e diversi pomeriggi li passava a fare shopping o jogging o chissà cosa con le sue amiche.
Era un sabato pomeriggio io e Anna sapevamo di essere soli, lei aveva passato la mattina a fare delle cose, dovevo solo mandarle un messaggio quando Sara avrebbe varcato la soglia di casa per il suo jogging, così salutai il suo caschetto biondo e quel fondoschiena perfetto nei suoi leggings rosa mentre usciva, mandai un messaggio a mia moglie e mi recai in camera, in attesa di capire che diavolo aveva in mente. poco dopo sentii chiudere il portone, armeggiare con delle buste, la porta si aprì nella penombra, e non riuscivo a capire, Anna aveva cambiato colore e pettinatura proprio come Kya, e a parte le scarpe aveva lo stesso completino da jogging, che però riempiva in maniera diversa. L’osservavo senza capire in che direzione volesse andare.
Dopo l’entrata scenografica cercava di cambiare la sua voce rendendola anche nel suo slang più giovanile, si avvicinò seducente facendo dondolare le sue tettone davanti i miei occhi, mentre il mio cazzo si faceva bartozzo, poi Anna disse –ciao papino, ti va di fare le coccole alla tua Chiaretta- mentre strusciava su di me portandosi una mano al seno –Anna amore sai che ti amo, ma possiamo lasciare fuori Chiara per favore- le dissi limonandola per un momento, si stacco un po' seccata e rispose- ma lo sai quanto mi ci è voluto per organizzarmi trovare questo vestito, il parrucchiere, dai fammi contenta, chiamami Chiara, fammi vedere quanto ami la tua figlioletta- ero titubante ma eccitato, non volevo farla arrabbiare, e per quanto contrario continuai quel gioco, cercando quanto possibile di tirare in ballo il nome di nostra figlia.
-certo che ti voglio bene piccola mia, vieni qui e tatti accarezzare- lentamente ci stavamo accarezzandoci a vicenda mentre pomiciavamo, la regia era in mano a mia moglie, -vuoi vedere come sono cresciuta bene papà- continuava, con la bocca impastata non riuscivo a rispondere muovendo il viso mo’ di conferma, mentre Anna si toglieva il top portando alla luce i suoi magnifici seni –guarda come sono cresciuti bene i seni di tua figlia- diceva portandomi le mani ai seni, quelle parole mi portarono alla luce quelle immagini rubate per sbaglio del seno di Kya, un ingresso in camera sua senza bussare, quelle volte che usciva dal bagno con solo un asciugamano stretto appena sopra i suoi capezzoli, che premevano oppressi con la voglia di esplodere fuori, o quella volta che comprò un costume che le piaceva e che una volta uscita dall’acqua si rilevo molto rilevatore, ricordo che dovemmo subito lasciare la spiaggia mentre Kya era rossa pomodoro.
Quelle immagini mi continuavano a tormentare in uno stato tra l’eccitato e l’essere colpevole, di immagini e idee che non avrei dovuto avere, Anna andava avanti come un treno, in piena libido orma si era spogliata, sbraitando ogni genere di oscenità mentre ero perso nei miei pensieri, si strusciava su di me per impalalarsi, mentre le succhiavo il seno, e quando poi amava aumentare il ritmo staccandosi andavo a giocare col suo clitoride, lei lo amava, e la sentivo praticamente fradicia e dopo diversi colpi ben assestati gorgogliò il suo orgasmo, di solito poi lasciava campo a me lasciandosi in mia balia. Stesa affianco a me mentre ci baciavamo e le massaggiavo i seni disse- allora dimmi papà cosa vuoi fare alla tua bambina? - alte immagini, altri sensi di colpa mi bloccai –amore io non ce la faccio, non mi sento a mio agio possiamo farlo normalmente? - non lo avessi mai detto, si alzò sudata e furiosa vestendosi con i vestiti appena tolti –devi sempre rovinare tutto, cos’ è pensi che non posso essere ancora bella e sexy come nostra figlia? io vado a fare una passeggiata, e pensare che avevo fatto questo per te, tutto questo per noi- sapeva bene che mi avrebbe fatta avere sensi di colpa, e che questi mi avrebbero porto poi ad accettare le sue scenografie.
Restai un attimo combattendo contro i miei fantasmi, mentre sentivo del rumore in salotto mi alzai così com’ero, lei era appoggiata al divano nella penombra del salotto, la abbracciai appoggiandole il mio membro semi eretto, sulla coscia e baciandole il collo le dissi, -scusa amore, ma questa idea su Kya… mi ha scosso un po' non ero preparato, e lo sai che ti trovo bella e sexy e lo sei quanto lei, ti prego torniamo a letto, lo sai che ti amo- fino a quel momento era stranamente silente poi si voltò, mi prese un colpo era nostra figlia Chiara nella penombra con gli stessi vestiti e capelli non ci avrei pensato, ma soprattutto perché era già a casa, di solito tornava poco prima di cena, la guardavo stupito mentre il mio amico alzava la testa e lei osservava entrambi, in attesa di proferire una risposta
Mi scuso per gli eventuali errori e per il mio modo di scrivere
Sono Alex sposato con Anna, lei 38 io prossimo 40 anni, siamo persone comuni, ne santi ne eroi, il corso della nostra relazione ha avuto alti e bassi come tanti senza mai però tradirci l’un l’altro, e Anna raccogliendo un po' di chiacchiere con le amiche cercava di capire come aggiungere un po' di pepe e mettere ogni tanto del fuoco nella nostra relazione. Avevamo sperimentato sia il cambio di lingerie che accettai di buon grado, il corpo di mia moglie forse non ne aveva bisogno, in effetti riesce a tenersi in forma e la sua pelle è sempre bella e dolce da baciare assieme ai suoi floridi seni, ma se una pasta la trasformi in lasagna ti porta ad avere più fame, cercando quell’equilibrio giusto per non stancarsi mai, ma di avere sempre fame di noi.
Abbiamo una figlia Chiara, per tutti Kya neo diciottenne croce e delizia della nostra casa, per quanto sia timida ultimamente sta diventando più sfrontata, da quando esce con un gruppetto di amiche più emancipate di lei che la stanno lentamente plasmando, ma per quanto la si metta in guardia lei non ne vuole sapere. Da un anno aveva trasformato i suoi capelli da castani in biondi, e diversi pomeriggi li passava a fare shopping o jogging o chissà cosa con le sue amiche.
Era un sabato pomeriggio io e Anna sapevamo di essere soli, lei aveva passato la mattina a fare delle cose, dovevo solo mandarle un messaggio quando Sara avrebbe varcato la soglia di casa per il suo jogging, così salutai il suo caschetto biondo e quel fondoschiena perfetto nei suoi leggings rosa mentre usciva, mandai un messaggio a mia moglie e mi recai in camera, in attesa di capire che diavolo aveva in mente. poco dopo sentii chiudere il portone, armeggiare con delle buste, la porta si aprì nella penombra, e non riuscivo a capire, Anna aveva cambiato colore e pettinatura proprio come Kya, e a parte le scarpe aveva lo stesso completino da jogging, che però riempiva in maniera diversa. L’osservavo senza capire in che direzione volesse andare.
Dopo l’entrata scenografica cercava di cambiare la sua voce rendendola anche nel suo slang più giovanile, si avvicinò seducente facendo dondolare le sue tettone davanti i miei occhi, mentre il mio cazzo si faceva bartozzo, poi Anna disse –ciao papino, ti va di fare le coccole alla tua Chiaretta- mentre strusciava su di me portandosi una mano al seno –Anna amore sai che ti amo, ma possiamo lasciare fuori Chiara per favore- le dissi limonandola per un momento, si stacco un po' seccata e rispose- ma lo sai quanto mi ci è voluto per organizzarmi trovare questo vestito, il parrucchiere, dai fammi contenta, chiamami Chiara, fammi vedere quanto ami la tua figlioletta- ero titubante ma eccitato, non volevo farla arrabbiare, e per quanto contrario continuai quel gioco, cercando quanto possibile di tirare in ballo il nome di nostra figlia.
-certo che ti voglio bene piccola mia, vieni qui e tatti accarezzare- lentamente ci stavamo accarezzandoci a vicenda mentre pomiciavamo, la regia era in mano a mia moglie, -vuoi vedere come sono cresciuta bene papà- continuava, con la bocca impastata non riuscivo a rispondere muovendo il viso mo’ di conferma, mentre Anna si toglieva il top portando alla luce i suoi magnifici seni –guarda come sono cresciuti bene i seni di tua figlia- diceva portandomi le mani ai seni, quelle parole mi portarono alla luce quelle immagini rubate per sbaglio del seno di Kya, un ingresso in camera sua senza bussare, quelle volte che usciva dal bagno con solo un asciugamano stretto appena sopra i suoi capezzoli, che premevano oppressi con la voglia di esplodere fuori, o quella volta che comprò un costume che le piaceva e che una volta uscita dall’acqua si rilevo molto rilevatore, ricordo che dovemmo subito lasciare la spiaggia mentre Kya era rossa pomodoro.
Quelle immagini mi continuavano a tormentare in uno stato tra l’eccitato e l’essere colpevole, di immagini e idee che non avrei dovuto avere, Anna andava avanti come un treno, in piena libido orma si era spogliata, sbraitando ogni genere di oscenità mentre ero perso nei miei pensieri, si strusciava su di me per impalalarsi, mentre le succhiavo il seno, e quando poi amava aumentare il ritmo staccandosi andavo a giocare col suo clitoride, lei lo amava, e la sentivo praticamente fradicia e dopo diversi colpi ben assestati gorgogliò il suo orgasmo, di solito poi lasciava campo a me lasciandosi in mia balia. Stesa affianco a me mentre ci baciavamo e le massaggiavo i seni disse- allora dimmi papà cosa vuoi fare alla tua bambina? - alte immagini, altri sensi di colpa mi bloccai –amore io non ce la faccio, non mi sento a mio agio possiamo farlo normalmente? - non lo avessi mai detto, si alzò sudata e furiosa vestendosi con i vestiti appena tolti –devi sempre rovinare tutto, cos’ è pensi che non posso essere ancora bella e sexy come nostra figlia? io vado a fare una passeggiata, e pensare che avevo fatto questo per te, tutto questo per noi- sapeva bene che mi avrebbe fatta avere sensi di colpa, e che questi mi avrebbero porto poi ad accettare le sue scenografie.
Restai un attimo combattendo contro i miei fantasmi, mentre sentivo del rumore in salotto mi alzai così com’ero, lei era appoggiata al divano nella penombra del salotto, la abbracciai appoggiandole il mio membro semi eretto, sulla coscia e baciandole il collo le dissi, -scusa amore, ma questa idea su Kya… mi ha scosso un po' non ero preparato, e lo sai che ti trovo bella e sexy e lo sei quanto lei, ti prego torniamo a letto, lo sai che ti amo- fino a quel momento era stranamente silente poi si voltò, mi prese un colpo era nostra figlia Chiara nella penombra con gli stessi vestiti e capelli non ci avrei pensato, ma soprattutto perché era già a casa, di solito tornava poco prima di cena, la guardavo stupito mentre il mio amico alzava la testa e lei osservava entrambi, in attesa di proferire una risposta
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