Sara cap. 4

di
genere
trio

Si dice che venticinque anni sia un’età da festeggiare in modo particolare, e non volendomi fare un regalo banale avevo deciso di ‘donarmi’ un bel pomeriggio di sesso con due notevoli esemplari di maschi.
La scelta era ricaduta su Brad e Luke, due ragazzi conosciuti in palestra, e che avevano saputo darmi momenti di puro piacere sessuale. Il primo era il classico californiano biondo e abbronzatissimo che non perde occasione di metter in mostri i suoi muscoli, mentre il secondo si faceva notare per i lunghissimi riccioli neri, che quasi gli coprivano il volto.
All’inizio entrambi erano restii alla mia proposta, forse più per paura che li volessi in competizione per poi sceglierne uno, ma poi avevano accettato se non altro per non lasciare il posto a qualcun altro.
Così passai un tranquillo sabato sera a festeggiare con amiche e amici, per poi andare la domenica pomeriggio in un piccolo resort, dove avevo prenotato una doppia con balcone all’ultimo piano, in modo da non avere problemi di privacy.
Una volta giunta a destinazione salii da sola in camera, per poi farmi raggiungere dai due ragazzi che feci sistemare sul balcone, non avendo avuto il tempo di prepararmi come volevo.
“Cavolo ma io credevo ci fosse almeno la piscina!” sbottò Brad “Non per niente ma ho messo il costume !”
“Anch’io !” gli fece eco Luke “Ma poi cosa dobbiamo aspettare dato che ci siamo tutti e tre ?”
“Non abbiate fretta, e poi oggi è il mio compleanno e quindi comando io, però se volete potete mettervi in costume e prendere un po’ di sole mentre mi preparo.”
Li lasciai spogliarsi per andare in bagno dove mi tolsi quello che avevo messo poco prima, per indossare un costume bianco a dir poco scandaloso, fatto di sottili strisce di stoffa che non mi coprivano tutto il seno ma di fatto solo i capezzoli, e che lasciavano all’aria il sedere.
Prima di tornare dai due ragazzi aprii il frigo e per prendere una bottiglia di champagne, e tre flûte in modo da poter brindare con loro.
Non appena mi videro con quel costume così audace, fischiarono entrambi come se dovessero esternare la loro ammirazione, poi Brad si offrì di stappare la bottiglia e quindi bevemmo un paio di bicchieri quasi in silenzio. Le mie labbra passarono però molto velocemente dal bicchiere a quelle di Luke prima e Brad poi, col risultato che mi trovai in mezzo ai due ragazzi che mi misero le mani su tutto il corpo, approfittando anche del fatto che era ben poco coperto. Il biondo però mi scoprì del tutto il seno per poi prenderlo in mano come a soppesarlo, mentre l’altro s’era di fatto impossessato delle chiappe che palpava con deciso vigore.
Il costume finì presto per terra, e fu meglio così, altrimenti l’avrebbero certamente strappato, e quando Luke s’abbassò per baciarmi la passera, erano già presenti le prime gocce d’eccitazione.
Quasi senza rendermene conto infilai una mano dentro il costume di Brad, finendo coll’abbassarglielo sino a tirargli fuori la mazza ancora floscia, ma che sapevo diventerà più grande e dura.
“E a me non pensi ?” mi disse Luke sfilandosi i pantaloncini e rimanendo così anche lui nudo.
“Sì ma entriamo dentro, farlo sul letto è sempre più comodo.” gli risposi per poi sculettare all’interno.
Una volta dentro li feci sedere vicini sul letto, in modo da aver a disposizione le loro mazze, che ricoprii di saliva per poterle segare quando non le avevo in bocca. Mi divertii non poco guardarli in faccia mentre gli davo piacere, e poco m’importava che fossi in ginocchio davanti a loro perché in realtà chi comandava ero io.
Ero io, infatti, che decidevo chi far godere facendo scorrere le mie labbra sul suo bastone, sul quale facevo girare in tondo la lingua per eccitarlo ancor di più, e chi masturbare più o meno velocemente, soffermandomi sempre più a lungo sulla cappella più che sulla mazza.
Non ci fu neanche bisogno che mi toccassero fra le gambe, perché lì avevo già un lago, e del resto il solo pensiero che presto avrei goduto anch’io dei loro peni, era il migliore degli afrodisiaci. Quando decisi di scivolare in avanti per mettermi sopra Brad già sentii la sua mazza dentro di me, e quando finalmente fu dove deve stare, ci entrò senza alcuna difficoltà nonostante le dimensioni ragguardevoli.
Più che salire e scendere, roteavo il basso ventre, permettendo così alla mia passera d’abituarsi alla presenza del membro del biondino, che però ben presto iniziò a spingere dal basso non capendo quanto avrei potuto farlo godere se solo fosse rimasto fermo.
Luke invece si mise in piedi piazzandosi proprio davanti a me, o meglio col suo cazzo davanti alla mia faccia, e non gli diedi il tempo di dire che nulla che glielo presi in bocca, fosse solo per farlo stare buono.
Iniziai a salire ora sopra l’uno, ora sull’altro, cercando d’accontentare chi non avevo sotto di me con perversi giochetti di lingua, per poi fare quasi la stessa cosa stando sdraiata, ma ben presto i ragazzi vollero esser loro a condurre il gioco, così mi ritrovai carponi con tutti e due che di fatto mi scopavano la passera e la bocca. A me andò bene anche perché nessuno dei due divenne mai particolarmente violento o brutale, ed in fondo godevo d’entrambi come loro di me.
Luke fu quello che arrivò prima all’orgasmo venendomi sul seno, seguito poco dopo dall’altro che lo imitò schizzandomi il suo piacere nello stesso posto.
“Vado un attimo in bagno a pulirmi.” dissi loro dirigendomi verso i servizi “Voi vedete di non fare troppo casino.”
La semplice verità era che odio sentirmi lo sperma addosso, e così mi chiusi in bagno per poterlo togliere con tutta calma, dandomi anche una rinfrescata alla passera ben sapendo che non sarebbe finita li.
Infatti, appena uscii i due mi circondarono per mettermi le mani ovunque, ma non feci in tempo a dire qualcosa che fu Brad a farmi capire come sarebbe andata a finire.
“Lo sai che hai un culo da favola e che finora abbiamo fatti i bravi ragazzi, però adesso inizi a fare la porcellina, anche perché altrimenti non c’avresti portato qui tutti e due.”
Il suo ragionamento non faceva una piega, e del resto non potevo certo pretendere di comandarli come due soldati tutto il giorno.
“Per me va bene basta che non facciate gli stronzi.” gli risposi quasi poggiando le chiappe contro la mazza di Luke.
“Tranquilla siamo due galantuomini.” mi replicò quello che avevo dietro “E poi perché fare le merde quando si ci può divertire tutti quanti insieme.”
Le parole di Luke ebbero il merito di tranquillizzarmi, e di conseguenza mi sciolsi in mezzo a loro, che quasi mi schiacciarono coi loro corpi. Ripresi così a baciarli entrambi mentre i due ragazzi mi palpavano tette e culo con sempre più ardore, con le mie mani che alla fine scivolarono sulle loro mazze ancora flosce, ma con sulla cappella qualche goccia del precedente orgasmo, che usai come se fosse un lubrificante per poterle maneggiare meglio.
Fra i miei due amanti iniziò quasi una gara a chi mi eccitava di più toccandomi sulle parti più sensibili, sino a quando Luke non s’impadronì di fatto della mia passera, infilandoci due dita dentro. Con un movimento quasi riflesso mi piegai in avanti, col risultato di ritrovarmi davanti alla faccia la mazza di Brad, che non aspettava altro per farla finire nella mia bocca.
Non volendo però fare alcuna distinzione fra i due, m’inginocchiai fra di loro per poter succhiare entrambe le nerchie, che ben presto tornano turgide come i miei capezzoli.
Avendo iniziato prima da Brad, decisi che questa volta sarà l’altro ragazzo il primo a prendermi, così mi sdraiai sul letto, invitandolo in modo fin troppo esplicito a fare la sua parte
“Luke che ne dici d’iniziare a scoparmi.” gli dissi allargandomi la passera con le mani.
“Che lo faccio subito.” mi rispose saltandomi letteralmente addosso per poi infilarmi il membro dentro, quasi senza trovare alcuna resistenza.
Il biondo ovviamente non voleva rimanere lì a fare lo spettatore in attesa del suo turno, così s’avvicinò a me per rimettermi la mazza in bocca.
Com’era successo poco prima, i due ragazzi mi presero ognuno diverse volte, facendomi cambiare spesso posizione, con la stanza che si riempì dei nostri gemiti di piacere che si fecero sempre più udibili.
Ad un certo punto mi ritrovai sopra quello coi riccioli che decisi di passare a qualcosa di più spinto, così gli presi la mazza in mano per dirigerla verso il mio buchetto, che quel giorno era ancora inviolato. Nonostante mi muovessi con tutta calma, infilarmi quella mazza nel retto fu tutto tranne che una passeggiata, nonostante l’avessi ben ricoperta di saliva, e non fossi certo una verginella per quello che riguardava i rapporti anali.
Sorprendendomi Brad mi mise una mano sotto il sedere come per accompagnarmi nella discesa verso il paradiso, che in quel momento era più che altro un mezzo inferno. Col suo aiuto riuscii non solo a sodomizzarmi sino ad avere tutto il bastone del suo amico nello sfintere, ma anche a muovermi, se pur molto lentamente, iniziando così anche a godere. Come se tutto ciò non bastasse, lui portò l’altra mano sulla passera, ed iniziò un delicatissimo lavoro di dita che, pur non entrando quasi mai dentro, mi fecero letteralmente colare umori in quantità industriale.
“Non credi che una fica così non possa rimanere senza un bel cazzo dentro ?” mi chiese sapendo già che la mia risposta è del tutto inutile.
“Tu l’hai ridotta a un lago, tu provvedi.” gli risposi cercando d’allargare il più possibile le gambe.
Lui s’inginocchiò davanti a me, per poi dirigere la cappella contro il mio sesso, quindi con un paio d’affondi mi penetrò sino in fondo.
La primissima sensazione fu quella di un pugno al basso ventre, ma durò giusto un attimo per poi lasciare posto ad una sorta di torpore, che si trasformò in piacere non appena Brad prese a far scorrere il suo randello dentro di me.
Cominciai a parlare, ma non so neanch’io cosa stessi dicendo, così come non capivo una sola parola detta dai due ragazzi. Mi sentii come sospesa in aria, ma poi bastarono un paio di stantuffate da parte di Brad, per farmi tornare sulla terra.
Sotto i suoi colpi non riuscivo più a rimanere stabile, ma mi agitavo così tanto che quasi lo spinsi via, nonostante volessi il perfetto opposto.
Iniziammo così tutti e tre una strana danza dove io ero sempre in mezzo, e loro due cercavano quasi di domarmi neanche fossi un cavallo selvaggio. Solo quando mi girarono come un calzino, e Brad fu dietro di me per prendermi usando l’orifizio più peccaminoso, che riuscii a stare abbastanza ferma peccato che urlassi il mio piacere senza alcun freno o pudore.
“Certo che il cazzo ti piace davvero tanto !” mi disse Brad che oramai era un toro infuriato
“Invece a te invece il mio culo fa proprio schifo !” gli risposi per prenderlo in giro “Quindi ora o usi il cazzo o lasci il posto a chi ha voglia di scopare.”
Alla fine i due ragazzi si contesero il mio posteriore con troppo vigore, ma soprattutto chi era sotto non riusciva a combinare molto, così per risolvere almeno un problema mi sdraiai su un fianco, in modo che potessero muoversi quasi allo stesso modo.
Luke che all’inizio si era dimostrato il più calmo della coppia, finì col diventare quello più irruento, pur mantenendo una certa decenza almeno nel linguaggio, mentre l’altro era un fiume in piena in quanto ad insulti, che non smise mai di dirmi anche quando sarebbe meglio rimanere in silenzio.
Feci però finta di non sentirlo per godermi solo la sua mazza, che va detto sapeva usare molto bene comunque sia posizionato, e quasi mi dispiacque che arrivino entrambi all’inesorabile orgasmo che concluderà la giornata.
Come prima mi vennero più che altro sul seno, anche se qualche schizzo m’arrivò sul collo, mentre io mi toccavo fra le gambe come se non volessi smettere mai di fare sesso.
Ci ritrovammo alla fine tutti e tre sdraiati e senza fiato, esausti ma appagati di un pomeriggio di fuoco.
“L’anno prossimo festeggi ancora così ?” mi chiese Luke facendo esplodere una risata che sembrò non avere mai fine.
“Direi proprio di sì, ma si ci può sempre vedere anche prima.” gli risposi già pregustando la prossima volta che sarei stata con loro due.
E non sarebbe stata certo per parlare di filosofia.


Per commenti : miss.serenasdx@yahoo.com
(quelli volgari saranno subito cestinati)

Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
scritto il
2025-07-29
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