Una famiglia porca - Nuora e suocera 1
di
Gio85
genere
dominazione
Mi chiamo Giovanni e sono un ingegnere che lavora nei cantieri in giro per l’Italia. Quanto sto per raccontarvi è iniziato due anni fa, quando l’ultimo cantiere volgeva al termine e stava per iniziarne un altro. Da ragazzo ho frequentato l’università a Roma e il nuovo cantiere era proprio a Roma. Purtroppo la nostra ditta non fornisce alloggi per noi trasfertisti ma ci fornisce un extra nella quota trasferta sullo stipendio. Gli affitti a Roma sono proprio alti e nonostante avessi pubblicato annunci, non riuscivo a trovare nulla di economico e decente come monolocale. Conoscevo un amico di Roma dei tempi dell’università e lo contattai per chiedergli aiuto. Mi risponde dopo qualche ora dicendomi che una soluzione lui ce l’aveva ma dovevo condividere la casa con i suoi genitori e la moglie che aveva da poco partorito. Inizio a pensare che sarebbe stata difficile la convivenza con un neonato e della gente matura, ma quando mi dice che i genitori volevano solamente 200€ come affitto, accetto immediatamente. La sera stessa mi ci trasferisco e quando suono alla porta, viene ad aprirmi la signora Elena, la mamma di Nicola il mio amico. Appena mi apre la porta, resto ammaliato dalla bellezza della signora che credevo fosse bella matura invece ai tempi aveva soltanto 45 anni. Entro in casa e nel soggiorno trovo il padre che avevo conosciuto ai tempi universitari che aveva 60 anni e mentre mi presentavo, ci raggiunge la moglie del mio amico con una canotta molto larga e con un neonato in braccio. Anche la moglie del mio amico è una bella donna di 25 anni e nonostante la gravidanza, ha un fisico da urlo. Mentre la mamma di Nicola era intenta a prepararci la cena, Angela la moglie di Nicola apparecchiava la tavola. Angela non è molto alta, ma ha una quarta di seno e un bel culo tondo e mentre apparecchiava la canotta larga mi permetteva di sbirciare dentro la scollatura. Il padre di Nicola è una persona grande d’età e lavorando in acciaieria da molti anni è leggermente sordo.
Non avendo ancora degli uffici, sono costretto a lavorare in casa mentre Angela ed Elena gironzolano in casa tra un servizio e l’altro. Spesso entrando in cucina vedo Angela che allatta il figlio e cercando di non disturbare o farla sentire a disagio velocizzo le manovre di pausa per tornare a rinchiudermi nella stanza.
La signora Elena ha lo stesso fisico di Angela, sembrano madre e figlia ma invece sono nuora e suocera. A dire il vero il culo della signora Elena, nonostante fosse 20 anni più grande si tiene su meglio di quello di Angela. E’ estate ed in casa si sta con abiti larghi e leggeri, così mentre mi ritiro nella mia stanza passo dal bagno e vedo la signora Elena piegata a 90 gradi che pulisce il gabinetto. Lei non si accorge che io ero sull’uscio della porta ad ammirare il suo bel culo e quando la vedo alzarsi corro subito nella mia stanza con il cazzo bello duro. Mi chiudo in camera e mi stendo sul letto e mentre rivivevo le scene di Angela che allattava e Elena piegata a 90 con il culo in bella mostra, inizio a farmi un bella sega. Dopo aver sborrato e pulitomi con dei fazzoletti inizio a pensare che la convivenza con quelle due belle donne sarebbe stata molto dura per il mio cazzo. Durante la notte mi venivano molte fantasie su quelle donne ma non sapevo come fare per poterne realizzare almeno una. Una notte mentre ero in bagno vedo nel cestino della biancheria sporca il reggiseno di Angela che puzzava di latte, l’eccitazione mi salì all’improvviso e dopo qualche minuto sborrai nel reggiseno e lo rimisi nel cestino dei panni sporchi. L’indomani mattina, era andata via la luce e la signora Elena non aveva potuto lavare i panni sporchi, così Angela lamentandosi che non aveva altri reggiseni puliti, riprese quello sporco dalla cesta e se lo rimise, ignara che la notte precedente ci avevo sborrato dentro. Appena la sentì che riprendeva il reggiseno dalla cesta, mi salì nuovamente l’eccitazione ma questa volta non potevo chiudermi in stanza dicendo di dover lavorare visto che non c’era la luce. Verso mezzogiorno la luce tornò e proposi alle signore di preparare io il pranzo per loro. Mentre preparavo il pranzo, sentivo le due donne chiacchierare in soggiorno ed ogni tanto le spiavo per ammirare le tette di Angela mentre allattava. Stavo preparando la pasta al sugo e per l’occasione avevo comprato una mozzarella di bufala da servire come secondo. Mentre tagliavo la mozzarella vidi che fuoriusciva molto latte e mi venne l’idea di sborrarci nei loro piatti. Mescolai bene nei loro piatti la mia sborra con il latte fuoriuscito e mentre mangiavamo il primo, i due liquidi si erano ben mescolati. Terminato di mangiare il primo, servo a tavola i tranci della mozzarella con i piatti pieni della mia sborra alle donne. Le donne mangiano la mozzarella ed entrambe commentano dicendo che ha un sapore forte ma comunque gustosa. Sentendole e vedendole mangiare le mozzarelle con la mia sborra mi sale nuovamente l’eccitazione e mi viene in mente che nel frigo c’è lo sciroppo d’orzata.
Io: “Signore, visto il grande caldo di oggi che ne pensate se vi vado a preparare una bella orzata fresca?”
Entrambe accettano e mentre sto per andare in cucina, la signora Elena si propone di aiutarmi ma io la invito a rimanere in salone con Angela e che me la sarei vista da solo. Sentivo dalla cucina che la signora Elena mi riempiva di complimenti mentre io riprendevo a masturbarmi e sborrare nei loro bicchieri. Ritornai in soggiorno con i tre bicchieri ed entrambe le donne bevettero la loro orzata senza accorgersi di nulla.
Nei giorni seguenti sborrai altre volte sulla loro biancheria sporca e nei loro cibi senza che loro se ne accorgessero, così appena mi si creava l’occasione sborravo a loro insaputa. I giorni passavano e le licenze per avviare il cantiere ritardavano ad arrivare ma io adoravo rimanere in casa con le due donne. Un giorno avevo nuovamente preparato il pranzo e ci avevo sborrato dentro i loro piatti, ma questa volta subito dopo aver finito di pranzare, la signora Elena doveva uscire per delle commissioni. Ero in stanza steso sul letto con il pc addosso mentre cercavo su internet una possibile meta di viaggio da fare nella chiusura estiva del cantiere e subito dopo aver messo a letto il bambino, Angela apre la porta della mia stanza senza bussare. Preso d’assalto faccio un sussulto e subito dopo le dico “Cosa ti salta in mente? Non si bussa più?”
Angela con un volto molto serio: “Come ti sei permesso? Mio marito ti fa un favore e tu come lo ricambi? Sborrando sui piatti della moglie e della madre?”
Rimasi impietrito, non sapevo cosa dire, dalla mia bocca uscivano solo versi e lei continuò, avvicinandosi sempre di più
A: “Ti sei preso la libertà di sborrare anche nel mio reggiseno, che porco che sei”
Continuavo a guardarla fissa negli occhi senza parlare e lei giunta a pochi metri da me, sale sul mio letto e si toglie la maglietta mettendo in mostra i suo meraviglioso seno
A: “La prima volta che hai sborrato sulla mozzarella mi sono accorta che qualcosa non andasse, poi la conferma l’ho avuta con l’ozata. Puoi fregare mia suocera ma io non sono fessa, all’inizio ero arrabbiata ma allo stesso tempo eccitata, così ti ho spiato tutte le volte che hai sborrato nei nostri piatti. Amo il gusto di sborra e quando finivamo di mangiare correvo in camera a toccarmi”.
Mentre parlava si avvicinava sempre più, mi toglie il pc di dosso appoggiandolo al comodino e raggiunta la mia mia bocca, mi bacia appassionatamente.
La fermo, la guardo e lei fissandomi mi dice: “Che c’è, sono mesi che mio marito non mi tocca e non immagini che voglia di cazzo io abbia”
Mentre dice ciò, con le tette che gocciolano latte, con le mani gliele afferro ed inizio a succhiare avidamente. Lei urla di godimento ed io la zittisco dicendole “Non urlare troia che se si sveglia il bambino ti trombo anche se lo stai allattando”
Angela sentendomi chiamarla troia, abbassa la voce e dice “Si chiamami troia, voglio il tuo bel cazzone tutto dentro e questa volta voglio bere la tua sborra direttamente dal tuo cazzo”
Me la scopo per bene due volte e mentre la sto scopando la seconda volta, riceve la chiamata da Nicola.
Lei prende il telefono e prima che io la fermassi, risponde mentre ha il mio cazzo nella figa.
A: “Ciao amore, che fai? Tutto bene? … Ah non vieni neanche questo week end? … ok va bene”
Appena chiude la chiamata, mentre ho ancora il mio cazzo dentro di lei “Ma sei impazzita? Hai risposto a tuo marito mentre stai scopando con un altro uomo?”
A: “mi ha eccitato da matti farlo”
Io: “Cazzo anche a me, sto per venire troia”
Angela scende dal letto e si inginocchia ai mei piedi ed io “Ora ti sborro su quel bel visino ed in bocca, poi se non la ingoi tutta, invece della sborra ci piscerò nel tuo bicchiere stasera”
A: “E’ una minaccia o una proposta?”
Io: “Non stuzzicarmi che poi lo faccio veramente”
A: “Tranquillo la ingoierò tutta”
Vengo copiosamente in faccia e nella sua bocca, poi lei con le mani e con la lingua si avvicina tutta la sborra alla bocca ed ingoia tutto.
A: “Sono stata brava? Era così che te lo immaginavi?”
Io: “Sei stata fenomenale, non immaginavo fossi così troia”
A: “Era da tanto che volevo essere scopata come una troia, con Nicola il sesso è sempre stato standard ma prima di lui mi piaceva fare la troia”
Mentre chiacchieriamo, sentiamo che la signora Elena è rientrata ed Angela si riveste velocemente e corre nella sua camera.
Durante la cena, sborro nel piatto di Elena mentre non sborro nel piatto di Angela e quando servo i piatti, Angela se ne accorge subito, lanciandomi uno sguardo di sfida. Mentre sparecchiamo, Angela mi sussurra “Perché non hai sborrato anche nel mio piatto?”
Io: “Perché una troia nel pomeriggio mi ha svuotato le palle e non ne avevo abbastanza per entrambe stasera”
Angela, soddisfatta dalla mia risposta, mi aiuta a sparecchiare tutta contenta. Mentre sparecchiavamo, domando ad Angela: “Secondo te la signora Elena se ne è accorta che nei suoi piatti ci sborro sempre?”
Angela non risponde, ma alzando le spalle capisco che neanche lei lo sa.
Non avendo ancora degli uffici, sono costretto a lavorare in casa mentre Angela ed Elena gironzolano in casa tra un servizio e l’altro. Spesso entrando in cucina vedo Angela che allatta il figlio e cercando di non disturbare o farla sentire a disagio velocizzo le manovre di pausa per tornare a rinchiudermi nella stanza.
La signora Elena ha lo stesso fisico di Angela, sembrano madre e figlia ma invece sono nuora e suocera. A dire il vero il culo della signora Elena, nonostante fosse 20 anni più grande si tiene su meglio di quello di Angela. E’ estate ed in casa si sta con abiti larghi e leggeri, così mentre mi ritiro nella mia stanza passo dal bagno e vedo la signora Elena piegata a 90 gradi che pulisce il gabinetto. Lei non si accorge che io ero sull’uscio della porta ad ammirare il suo bel culo e quando la vedo alzarsi corro subito nella mia stanza con il cazzo bello duro. Mi chiudo in camera e mi stendo sul letto e mentre rivivevo le scene di Angela che allattava e Elena piegata a 90 con il culo in bella mostra, inizio a farmi un bella sega. Dopo aver sborrato e pulitomi con dei fazzoletti inizio a pensare che la convivenza con quelle due belle donne sarebbe stata molto dura per il mio cazzo. Durante la notte mi venivano molte fantasie su quelle donne ma non sapevo come fare per poterne realizzare almeno una. Una notte mentre ero in bagno vedo nel cestino della biancheria sporca il reggiseno di Angela che puzzava di latte, l’eccitazione mi salì all’improvviso e dopo qualche minuto sborrai nel reggiseno e lo rimisi nel cestino dei panni sporchi. L’indomani mattina, era andata via la luce e la signora Elena non aveva potuto lavare i panni sporchi, così Angela lamentandosi che non aveva altri reggiseni puliti, riprese quello sporco dalla cesta e se lo rimise, ignara che la notte precedente ci avevo sborrato dentro. Appena la sentì che riprendeva il reggiseno dalla cesta, mi salì nuovamente l’eccitazione ma questa volta non potevo chiudermi in stanza dicendo di dover lavorare visto che non c’era la luce. Verso mezzogiorno la luce tornò e proposi alle signore di preparare io il pranzo per loro. Mentre preparavo il pranzo, sentivo le due donne chiacchierare in soggiorno ed ogni tanto le spiavo per ammirare le tette di Angela mentre allattava. Stavo preparando la pasta al sugo e per l’occasione avevo comprato una mozzarella di bufala da servire come secondo. Mentre tagliavo la mozzarella vidi che fuoriusciva molto latte e mi venne l’idea di sborrarci nei loro piatti. Mescolai bene nei loro piatti la mia sborra con il latte fuoriuscito e mentre mangiavamo il primo, i due liquidi si erano ben mescolati. Terminato di mangiare il primo, servo a tavola i tranci della mozzarella con i piatti pieni della mia sborra alle donne. Le donne mangiano la mozzarella ed entrambe commentano dicendo che ha un sapore forte ma comunque gustosa. Sentendole e vedendole mangiare le mozzarelle con la mia sborra mi sale nuovamente l’eccitazione e mi viene in mente che nel frigo c’è lo sciroppo d’orzata.
Io: “Signore, visto il grande caldo di oggi che ne pensate se vi vado a preparare una bella orzata fresca?”
Entrambe accettano e mentre sto per andare in cucina, la signora Elena si propone di aiutarmi ma io la invito a rimanere in salone con Angela e che me la sarei vista da solo. Sentivo dalla cucina che la signora Elena mi riempiva di complimenti mentre io riprendevo a masturbarmi e sborrare nei loro bicchieri. Ritornai in soggiorno con i tre bicchieri ed entrambe le donne bevettero la loro orzata senza accorgersi di nulla.
Nei giorni seguenti sborrai altre volte sulla loro biancheria sporca e nei loro cibi senza che loro se ne accorgessero, così appena mi si creava l’occasione sborravo a loro insaputa. I giorni passavano e le licenze per avviare il cantiere ritardavano ad arrivare ma io adoravo rimanere in casa con le due donne. Un giorno avevo nuovamente preparato il pranzo e ci avevo sborrato dentro i loro piatti, ma questa volta subito dopo aver finito di pranzare, la signora Elena doveva uscire per delle commissioni. Ero in stanza steso sul letto con il pc addosso mentre cercavo su internet una possibile meta di viaggio da fare nella chiusura estiva del cantiere e subito dopo aver messo a letto il bambino, Angela apre la porta della mia stanza senza bussare. Preso d’assalto faccio un sussulto e subito dopo le dico “Cosa ti salta in mente? Non si bussa più?”
Angela con un volto molto serio: “Come ti sei permesso? Mio marito ti fa un favore e tu come lo ricambi? Sborrando sui piatti della moglie e della madre?”
Rimasi impietrito, non sapevo cosa dire, dalla mia bocca uscivano solo versi e lei continuò, avvicinandosi sempre di più
A: “Ti sei preso la libertà di sborrare anche nel mio reggiseno, che porco che sei”
Continuavo a guardarla fissa negli occhi senza parlare e lei giunta a pochi metri da me, sale sul mio letto e si toglie la maglietta mettendo in mostra i suo meraviglioso seno
A: “La prima volta che hai sborrato sulla mozzarella mi sono accorta che qualcosa non andasse, poi la conferma l’ho avuta con l’ozata. Puoi fregare mia suocera ma io non sono fessa, all’inizio ero arrabbiata ma allo stesso tempo eccitata, così ti ho spiato tutte le volte che hai sborrato nei nostri piatti. Amo il gusto di sborra e quando finivamo di mangiare correvo in camera a toccarmi”.
Mentre parlava si avvicinava sempre più, mi toglie il pc di dosso appoggiandolo al comodino e raggiunta la mia mia bocca, mi bacia appassionatamente.
La fermo, la guardo e lei fissandomi mi dice: “Che c’è, sono mesi che mio marito non mi tocca e non immagini che voglia di cazzo io abbia”
Mentre dice ciò, con le tette che gocciolano latte, con le mani gliele afferro ed inizio a succhiare avidamente. Lei urla di godimento ed io la zittisco dicendole “Non urlare troia che se si sveglia il bambino ti trombo anche se lo stai allattando”
Angela sentendomi chiamarla troia, abbassa la voce e dice “Si chiamami troia, voglio il tuo bel cazzone tutto dentro e questa volta voglio bere la tua sborra direttamente dal tuo cazzo”
Me la scopo per bene due volte e mentre la sto scopando la seconda volta, riceve la chiamata da Nicola.
Lei prende il telefono e prima che io la fermassi, risponde mentre ha il mio cazzo nella figa.
A: “Ciao amore, che fai? Tutto bene? … Ah non vieni neanche questo week end? … ok va bene”
Appena chiude la chiamata, mentre ho ancora il mio cazzo dentro di lei “Ma sei impazzita? Hai risposto a tuo marito mentre stai scopando con un altro uomo?”
A: “mi ha eccitato da matti farlo”
Io: “Cazzo anche a me, sto per venire troia”
Angela scende dal letto e si inginocchia ai mei piedi ed io “Ora ti sborro su quel bel visino ed in bocca, poi se non la ingoi tutta, invece della sborra ci piscerò nel tuo bicchiere stasera”
A: “E’ una minaccia o una proposta?”
Io: “Non stuzzicarmi che poi lo faccio veramente”
A: “Tranquillo la ingoierò tutta”
Vengo copiosamente in faccia e nella sua bocca, poi lei con le mani e con la lingua si avvicina tutta la sborra alla bocca ed ingoia tutto.
A: “Sono stata brava? Era così che te lo immaginavi?”
Io: “Sei stata fenomenale, non immaginavo fossi così troia”
A: “Era da tanto che volevo essere scopata come una troia, con Nicola il sesso è sempre stato standard ma prima di lui mi piaceva fare la troia”
Mentre chiacchieriamo, sentiamo che la signora Elena è rientrata ed Angela si riveste velocemente e corre nella sua camera.
Durante la cena, sborro nel piatto di Elena mentre non sborro nel piatto di Angela e quando servo i piatti, Angela se ne accorge subito, lanciandomi uno sguardo di sfida. Mentre sparecchiamo, Angela mi sussurra “Perché non hai sborrato anche nel mio piatto?”
Io: “Perché una troia nel pomeriggio mi ha svuotato le palle e non ne avevo abbastanza per entrambe stasera”
Angela, soddisfatta dalla mia risposta, mi aiuta a sparecchiare tutta contenta. Mentre sparecchiavamo, domando ad Angela: “Secondo te la signora Elena se ne è accorta che nei suoi piatti ci sborro sempre?”
Angela non risponde, ma alzando le spalle capisco che neanche lei lo sa.
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