Obbligati ad avere una schiava in Congo 2
di
Gio85
genere
dominazione
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Questo è uno dei racconti richiesti, si accettano eventuali suggerimenti
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Gli accordi erano che durante la settimana Yana era al mio servizio mentre la domenica era libera a meno che non pagassi un extra di 100.000 Franchi congolesi (Circa 30€), ma Yana in settimana mi svuotava completamente e quindi non trovavo necessità di farla venire anche di domenica. Durante la settimana era con me a lavoro e dormiva a casa mia, mentre la domenica se ne stava con il marito. Mi sistemava la casa e mi preparava la cena, sempre completamente nuda. Aveva un fisico spettacolare, un po’ di pancetta ma nel complesso era uno spettacolo. Sentendo i commenti dei miei colleghi, lei si riteneva fortunata perché non le chiedevo nulla troppo spinto e la sera cenava con me mangiando quasi sempre piatti che per lei in passato erano rari.
Le altre donne invidiavano Yana perché i miei colleghi se ne stavano approfittando esaudendo ogni loro perversione e questa voce è arrivata all’orecchio di Hakim che un week end mentre ero al supermercato a fare la spesa, mi si presenta davanti con altri 2 energumeni e Yana era alle loro spalle che piangeva.
Hakim: “Tu non mi piaci, tu se vuoi rimanere ancora qui devi cambiare”
Io: “Le chiedo scusa ma non ho capito a cosa si riferisce”
Hakim sorridendo mi si avvicina ancora di più e quando mi è vicino, incurante della presenza di altre persone, mi sferra un pugno allo stomaco facendomi piegare in due dal dolore e poi mi si avvicina all’orecchio e mi sussurra: “Tu mi rovini il mercato se fai bravo ragazzo, le altre donne vogliono te e io perdo soldi e questo non va bene”
Io: “Cosa devo fare non ho capito”
Hakim: “Tu devi diventare come tuoi amici e così donne non avere più richieste folli”
Io: “Ma io …”
Mentre stavo cercando di dare una spiegazione, uno dei due energumeni sempre incurante delle altre persone, afferra per i capelli Yana e la spinge vicino a me.
Hakim: “Se questa donna non eccita te come le altre eccitano i tuoi amici, allora non vale investimento e noi la facciamo fuori, chiaro?”
Io mentre Yana piangeva: “Chiaro chiarissimo”
Hakim: “Ricorda, io sapere tutto e prossima volta io non buono con voi due. Ora tu vai da lui, oggi offerta da me”
Dolorante mi rialzo mentre i tre uomini vanno via senza Yana che mi aiuta a portare la spesa a casa.
Arrivati a casa, le domande cosa era successo e come aveva reagito il marito dopo che quei due energumeni erano andati a prelevarla
Rimasi stupito quando Yana mi disse che proprio quello che l’aveva strattonata per i capelli era il marito e che doveva ubbidire ai voleri di Hakim. Le chiesi il motivo e lei mi rispose che lì la povertà era troppa e che facendo questi lavori si guadagnava bene.
Non le avevo mai posto domande sul suo passato, ma dopo quello che era successo al supermercato, decisi di approfondire.
Io: “Da quanti anni fai questa vita? Cosa ti chiedeva il padrone che avevi prima di me?”
Yana: “ Sono quasi 10 anni che faccio la schiava per il signor Hakim, lui ha pagato nostri debiti in cambio della mia servitù e di quella di mio marito. Il mio vecchio padrone era molto porco, era vecchio 60 anni quasi, ma voleva sempre fare cose strane con me”
Io: “Strane in che senso?”
Yana: “Mi faceva dormire per terra sotto suo letto come cagnolino. Pagava extra per fare sesso con me mentre mio marito guardava. Manette me e legata al muro e sfrustava mio culo con cinta. Mangiava spesso sopra di me facendo sdraiare me sul tavolo e cibi sopra me. Masturbavo lui e lui sborrava miei cibi mentre acqua a tavola era suo piscio”
Io: “Addirittura? Era un vero depravato”
Yana: “Molto ma era amico di Hakim e spesso faceva fare sesso me con altre donne”
Io: “Sei sempre riuscita a fare tutto?
Yana: “No, una volta lui chiesto di mettere le sue 2 mani intere dentro mio culo, ma io non essere riusciuta e lui arrabbiato molto. Chiamato Hakim e io non più sua schiava. Altra volta rinunciare me, io rischiare vita con Hakim”
Io: “Tranquilla non rinuncerò mai a te, ma come hai visto stamattina dobbiamo fare cose più porche altrimenti a rischiare la vita siamo in due”
Yana: “Tu piacere molto quindi io fare tutto quello tu volere con piacere”
Io: “Il problema è che mi vergogno a chiederti di fare quello che facevi con il tuo ex padrone”
Yana: “Non preoccupare, lui brutto ma tu bella persona. Cosa a te piacere tanto?”
Io: “Mi piaccino le tue tettone, te le farei saltellare per ore pur di vederle muoversi”
Yana senza farselo ripetere, si toglie il vestito e reggiseno restando solo con gli slip ed inizia a saltare più in alto che poteva, facendo saltare le sue tettone in alto e di lato. Quando si urtavano tra loro si sentiva anche quel rumore di schiaffeggio che mi piaceva tantissimo
Io: “Wow che spettacolo”
Yana: “Schiaffeggiamele padrone”
Questa volta, io senza che me lo facessi ripetere mi avvicino a lei che continuava a saltellare e mentre le tettone saltellavano da una parte all’altra, io gliele schiaffeggiavo facendole emettere gemiti misti tra piacere e dolore. Mentre saltella, gli afferro forte una tetta e con i denti gli mordicchio il capezzolo, poi faccio la stessa cosa con l’altra e lei che mi urla “Si padrone continua”.
Lei si inginocchia e mi esce fuori il cazzo dai pantaloni, poi afferra le mie mani e se li porta dietro la sua nuca.
Y: “Ora padrone le farò vedere quello che al mio ex padrone gli piaceva farmi”
Inizia a prendere tutto in gola il mio cazzo e spingendo le mie mani dietro la sua testa, si spingeva sempre più il mio cazzo in gola e ci rimaneva giù, più tempo che poteva per poi staccarsi quando era al limite.
Y: “Continua tu a spingere padrone, non preoccuparti a me piacere”
Preso dalle sue parole, le afferrai la sua nuca e spinsi forte la sua testa contro di me, ficcandole tutto il mio cazzo in gola e tenendola in quella posizione per almeno 10 secondi. Quando la liberai lei tossi molto ed i suoi occhi erano lucidi dallo sforzo, ma aveva un sorriso stampato in faccia
Y:” Se tu fare sempre così, non avere più problemi con Hakim”.
Scopai con Yana per tutta la sera, ma questa volta più selvaggiamente rispetto al solito e lui sembrava apprezzare il mio cambiamento, non solo per paura di Hakim, ma proprio perché le stava piacendo. La stavo scopando in cucina e stavo per venire quando lei dopo avermi chiesto il permesso, prese una delle brioche che avevo in dispensa e si mise in ginocchio vicino a me
Y: “Padrone può riempiermi la brioche?”
Mi masturbai per qualche secondo e quando stavo per venire le spruzzai tutta la mia sborra sul cornetto e lei se lo mangiò tutto leccandosi i le dita.
Dopo essersi pulita le dita, mi guarda e mi dice: “Questa brioche era buona ma ora ci vuole qualcosa da bere per digerirla”
Io avevo capito le sue intenzioni, ma le chiesi comunque: “Sei sicura?”
Y: “Certo padrone, questo cornetto non riesco a digerirlo se non ci bevo qualcosa di buono”
Yana si alza e dalla cucina prende una brocca grande e la mette vicino al mio cazzo.
Y: “Avanti padrone, apri rubinetto”
Iniziai a pisciare dentro la brocca e mentre lo facevo la guardavo fissa, mentre lei tenendo con una mano la brocca e con l’altra il mio cazzo per direzionare il getto, guardava fisso la brocca riempirsi.
Quando ebbi finito, lei mi baciò il cazzo, ripulendo le ultime gocce di piscio, prese la brocca ed iniziò a berla come fosse un boccale di birra. Ad un certo punto iniziò a buttarsela addosso facendola cadere addosso alle sue belle tettone nere. Lo spettacolo mi stava piacendo un casino, così tanto che mi era venuto di nuovo duro e lei sorridendo se lo riprese nuovamente in bocca.
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Gli accordi erano che durante la settimana Yana era al mio servizio mentre la domenica era libera a meno che non pagassi un extra di 100.000 Franchi congolesi (Circa 30€), ma Yana in settimana mi svuotava completamente e quindi non trovavo necessità di farla venire anche di domenica. Durante la settimana era con me a lavoro e dormiva a casa mia, mentre la domenica se ne stava con il marito. Mi sistemava la casa e mi preparava la cena, sempre completamente nuda. Aveva un fisico spettacolare, un po’ di pancetta ma nel complesso era uno spettacolo. Sentendo i commenti dei miei colleghi, lei si riteneva fortunata perché non le chiedevo nulla troppo spinto e la sera cenava con me mangiando quasi sempre piatti che per lei in passato erano rari.
Le altre donne invidiavano Yana perché i miei colleghi se ne stavano approfittando esaudendo ogni loro perversione e questa voce è arrivata all’orecchio di Hakim che un week end mentre ero al supermercato a fare la spesa, mi si presenta davanti con altri 2 energumeni e Yana era alle loro spalle che piangeva.
Hakim: “Tu non mi piaci, tu se vuoi rimanere ancora qui devi cambiare”
Io: “Le chiedo scusa ma non ho capito a cosa si riferisce”
Hakim sorridendo mi si avvicina ancora di più e quando mi è vicino, incurante della presenza di altre persone, mi sferra un pugno allo stomaco facendomi piegare in due dal dolore e poi mi si avvicina all’orecchio e mi sussurra: “Tu mi rovini il mercato se fai bravo ragazzo, le altre donne vogliono te e io perdo soldi e questo non va bene”
Io: “Cosa devo fare non ho capito”
Hakim: “Tu devi diventare come tuoi amici e così donne non avere più richieste folli”
Io: “Ma io …”
Mentre stavo cercando di dare una spiegazione, uno dei due energumeni sempre incurante delle altre persone, afferra per i capelli Yana e la spinge vicino a me.
Hakim: “Se questa donna non eccita te come le altre eccitano i tuoi amici, allora non vale investimento e noi la facciamo fuori, chiaro?”
Io mentre Yana piangeva: “Chiaro chiarissimo”
Hakim: “Ricorda, io sapere tutto e prossima volta io non buono con voi due. Ora tu vai da lui, oggi offerta da me”
Dolorante mi rialzo mentre i tre uomini vanno via senza Yana che mi aiuta a portare la spesa a casa.
Arrivati a casa, le domande cosa era successo e come aveva reagito il marito dopo che quei due energumeni erano andati a prelevarla
Rimasi stupito quando Yana mi disse che proprio quello che l’aveva strattonata per i capelli era il marito e che doveva ubbidire ai voleri di Hakim. Le chiesi il motivo e lei mi rispose che lì la povertà era troppa e che facendo questi lavori si guadagnava bene.
Non le avevo mai posto domande sul suo passato, ma dopo quello che era successo al supermercato, decisi di approfondire.
Io: “Da quanti anni fai questa vita? Cosa ti chiedeva il padrone che avevi prima di me?”
Yana: “ Sono quasi 10 anni che faccio la schiava per il signor Hakim, lui ha pagato nostri debiti in cambio della mia servitù e di quella di mio marito. Il mio vecchio padrone era molto porco, era vecchio 60 anni quasi, ma voleva sempre fare cose strane con me”
Io: “Strane in che senso?”
Yana: “Mi faceva dormire per terra sotto suo letto come cagnolino. Pagava extra per fare sesso con me mentre mio marito guardava. Manette me e legata al muro e sfrustava mio culo con cinta. Mangiava spesso sopra di me facendo sdraiare me sul tavolo e cibi sopra me. Masturbavo lui e lui sborrava miei cibi mentre acqua a tavola era suo piscio”
Io: “Addirittura? Era un vero depravato”
Yana: “Molto ma era amico di Hakim e spesso faceva fare sesso me con altre donne”
Io: “Sei sempre riuscita a fare tutto?
Yana: “No, una volta lui chiesto di mettere le sue 2 mani intere dentro mio culo, ma io non essere riusciuta e lui arrabbiato molto. Chiamato Hakim e io non più sua schiava. Altra volta rinunciare me, io rischiare vita con Hakim”
Io: “Tranquilla non rinuncerò mai a te, ma come hai visto stamattina dobbiamo fare cose più porche altrimenti a rischiare la vita siamo in due”
Yana: “Tu piacere molto quindi io fare tutto quello tu volere con piacere”
Io: “Il problema è che mi vergogno a chiederti di fare quello che facevi con il tuo ex padrone”
Yana: “Non preoccupare, lui brutto ma tu bella persona. Cosa a te piacere tanto?”
Io: “Mi piaccino le tue tettone, te le farei saltellare per ore pur di vederle muoversi”
Yana senza farselo ripetere, si toglie il vestito e reggiseno restando solo con gli slip ed inizia a saltare più in alto che poteva, facendo saltare le sue tettone in alto e di lato. Quando si urtavano tra loro si sentiva anche quel rumore di schiaffeggio che mi piaceva tantissimo
Io: “Wow che spettacolo”
Yana: “Schiaffeggiamele padrone”
Questa volta, io senza che me lo facessi ripetere mi avvicino a lei che continuava a saltellare e mentre le tettone saltellavano da una parte all’altra, io gliele schiaffeggiavo facendole emettere gemiti misti tra piacere e dolore. Mentre saltella, gli afferro forte una tetta e con i denti gli mordicchio il capezzolo, poi faccio la stessa cosa con l’altra e lei che mi urla “Si padrone continua”.
Lei si inginocchia e mi esce fuori il cazzo dai pantaloni, poi afferra le mie mani e se li porta dietro la sua nuca.
Y: “Ora padrone le farò vedere quello che al mio ex padrone gli piaceva farmi”
Inizia a prendere tutto in gola il mio cazzo e spingendo le mie mani dietro la sua testa, si spingeva sempre più il mio cazzo in gola e ci rimaneva giù, più tempo che poteva per poi staccarsi quando era al limite.
Y: “Continua tu a spingere padrone, non preoccuparti a me piacere”
Preso dalle sue parole, le afferrai la sua nuca e spinsi forte la sua testa contro di me, ficcandole tutto il mio cazzo in gola e tenendola in quella posizione per almeno 10 secondi. Quando la liberai lei tossi molto ed i suoi occhi erano lucidi dallo sforzo, ma aveva un sorriso stampato in faccia
Y:” Se tu fare sempre così, non avere più problemi con Hakim”.
Scopai con Yana per tutta la sera, ma questa volta più selvaggiamente rispetto al solito e lui sembrava apprezzare il mio cambiamento, non solo per paura di Hakim, ma proprio perché le stava piacendo. La stavo scopando in cucina e stavo per venire quando lei dopo avermi chiesto il permesso, prese una delle brioche che avevo in dispensa e si mise in ginocchio vicino a me
Y: “Padrone può riempiermi la brioche?”
Mi masturbai per qualche secondo e quando stavo per venire le spruzzai tutta la mia sborra sul cornetto e lei se lo mangiò tutto leccandosi i le dita.
Dopo essersi pulita le dita, mi guarda e mi dice: “Questa brioche era buona ma ora ci vuole qualcosa da bere per digerirla”
Io avevo capito le sue intenzioni, ma le chiesi comunque: “Sei sicura?”
Y: “Certo padrone, questo cornetto non riesco a digerirlo se non ci bevo qualcosa di buono”
Yana si alza e dalla cucina prende una brocca grande e la mette vicino al mio cazzo.
Y: “Avanti padrone, apri rubinetto”
Iniziai a pisciare dentro la brocca e mentre lo facevo la guardavo fissa, mentre lei tenendo con una mano la brocca e con l’altra il mio cazzo per direzionare il getto, guardava fisso la brocca riempirsi.
Quando ebbi finito, lei mi baciò il cazzo, ripulendo le ultime gocce di piscio, prese la brocca ed iniziò a berla come fosse un boccale di birra. Ad un certo punto iniziò a buttarsela addosso facendola cadere addosso alle sue belle tettone nere. Lo spettacolo mi stava piacendo un casino, così tanto che mi era venuto di nuovo duro e lei sorridendo se lo riprese nuovamente in bocca.
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