Le corna saffiche - Parte prima viste da lui

di
genere
tradimenti

Questa è una serie di tre racconti, coi primi due basati sulle reali esperienze di una coppia di lettori, e l’ultimo frutto solo della mia fantasia. La differenza dai “soliti” racconti a stampo cuckold, è che per una volta la lei della coppia non va col “solito” uomo molto dotato, ma con un’altra donna, e per fare un’ulteriore variazione sul tema le storie saranno raccontate dal punto di vista di lui, poi di lei, ed infine dall’altra.

Non so neanch’io come trovai il coraggio di dire a mia moglie qual era la mia più segreta fantasia sessuale, anche se forse è quella di tutti gli uomini, e cioè vederla a letto con un’altra donna.
Lei all’inizio si mise a ridere, poi una volta tornata seria mi chiese come mai avessi questa fantasia pur sapendo che lei era tutto tranne che lesbica.
“Magari è per vederti mentre fai un’esperienza nuova, insomma so che non ho sposato una vergine, e poi se proprio non ti piace non si va avanti.” risposi cercando di non arrampicarmi troppo sugli specchi.
“E tu che faresti solo il guardone ?” mi chiese mia moglie Anna.
“Sì anche perché non vedo perché mettermi in mezzo, non che l’idea non m’alletti, ma a quel punto sarebbe tutta un’altra cosa.”
“Se trovi una che ci stia perché no, solo prima devo vederla perché a modo mio mi deve piacere.”
Così cominciai la ricerca di una donna single, possibilmente che fosse “solo” lesbica, per mettere in atto quella che era diventata la nostra fantasia.
All’inizio trovai solo coppie dove anche l’altro lui voleva solo assistere, e donne che non mi volevano neanche vedere, sino a quando non trovai Franca, una quarantenne d’aspetto comune che corrispondeva in pieno alle nostre richieste. Ci scambiammo così alcune foto all’inizio a volto coperto, poi senza più filtri, sino a quando non girai un breve video ad Anna nel quale lei si masturbava usando un dildo.
Quello che spiccava subito agli occhi, era che in fondo le due donne erano piuttosto simili, se non per l’età essendo Anna più giovane. Le corporature erano però praticamente simili, così come le misure di seno, fianchi e vita, e i lineamenti del viso. Quello che le rendeva diverse erano soprattutto i capelli, perché Anna li aveva tinti di biondo per poi portarli sempre piuttosto corti e lisci, mentre Franca li aveva lasciati castani e ricci, anche se era chiaro che aveva fatto la permanente.
Decidemmo insieme di avere il primo incontro in casa di Franca, e subito nacque in mia moglie il dubbio su cosa indossare. Non voleva sembrare troppo sexy, ma allo stesso tempo non aveva alcuna intenzione di vestirsi in modo banale, come se dovesse andare a fare la spesa al supermercato, per finire con lo scegliere il più classico dei tubini, sotto la quale però mise la lingerie delle “grandi occasioni” con tanto di autoreggenti.
Durante il viaggio in macchina nessuno dei due disse una parola, e non so chi fosse più nervoso, se lei che doveva provare ad andare a letto con una donna, oppure io che potevo solo assistere senza poter muovere un solo muscolo.
Franca c’accolse come due vecchi amici, indossando un semplice maglione molto ampio e dei jeans per nulla attillati, portandoci subito in soggiorno dove stava guardando un canale di moda. Quello che mi colpì subito era la presenza di un gran numero di candele profumate, con ben poche ancora nuove, come se le avesse comprate non solo per far figura, ma anche per il loro scopo.
Vedendo mia moglie in grande imbarazzo chiesi dov’era il bagno per lasciarle un po’ sole, ma quando tornai la situazione era ancora di gelo totale, anche se Anna non era più seduta in modo composto, ma coi piedi scalzi sul divano.
“Roberto mi puoi dare una mano in cucina.” mi chiese Franca alzandosi quasi all’improvviso.
“Sì cosa ti serve ?”
Una volta giunti in cucina lei mi disse che Anna è un po’ restia nel lasciarsi andare, e che forse è la mia presenza a metterla in imbarazzo.
“Guarda che per lei è la prima volta.” le risposi cercando di spingerla a prendere l’iniziativa “Comunque rimango qui cinque minuti e poi m’affaccio.”
“Va bene l’importante è che non ti veda.”
Non sapendo che fare diedi un’occhiata allo smartphone, ma dopo un paio di minuti sentii dei mugolii inequivocabili così mi sporsi alla porta per capire cosa succede, e quel che videro i miei occhi aveva quasi del divino
Franca era sì ancor vestita, ma aveva scoperto il seno di Anna e giova con dita e bocca coi capezzoli, che immaginai fossero duri come chiodi. Lentamente mia moglie aprì le gambe e una mano della sua nuova amica s’infilò fra le cosce, per poi iniziare a baciarsi ma senza foga, anzi sembrava quasi che le labbra una volta che si erano toccate, poi fuggissero di lato, per ritornare a cercarsi un attimo dopo.
Quel che più mi sconvolse era lo stato di completo abbandono di mia moglie, che era quasi incapace di muoversi, come se Franca le avesse tolto ogni spirito d’iniziativa. Più la padrona di casa scopriva il corpo di mia moglie, più lei si lasciava andare diventando sempre più passiva, atteggiamento che con me non aveva mai avuto.
“Andiamo di là, così siamo più comode.” le disse Franca prendendola per mano per portarla nella sua camera.
Una volta arrivate davanti al letto, le vidi spogliarsi a vicenda senza mai smettere di baciarsi, sino a rimanere con la sola lingerie. A quel punto salirono entrambe sul letto mettendosi poi in ginocchio una davanti all’altra, continuando le loro effusioni facendo come se io non ci fossi.
“Sdraiati voglio vederti godere.” disse Franca ad Anna lasciandole il centro del letto, ma solo dopo averle tolto il reggiseno.
Mia moglie fece quanto le aveva chiesto l’altra donna, che le fu sopra in un baleno, per poi far scorrere la bocca da quella di Anna sui capezzoli, e quindi sopra le mutandine che volarono via subito dopo.
Avevo sempre considerato il leccare la passera di mia moglie un bel preliminare, ma con Franca lo stesso gesto assunse ben altro significato, ma soprattutto Anna godeva in modo incredibile, contorcendosi per il piacere come con me non aveva mai fatto, facendomi sentire a tratti inadeguato a quel tipo di rapporto. Anche quando la nostra nuova amica iniziò ad usare le dita, la mia donna divenne tutto un gemito, in un crescendo di mugolii e respiri sempre più affannosi che di solito erano il preludio all’orgasmo.
La musica non cambiò quando Franca si sdraiò per farsi mettere la passera in faccia, e poterla leccare dal basso, con Anna che quasi sembrava volesse scoparsi l’altra donna per come si muoveva avanti ed indietro. Nonostante fossi a pochi metri da lei, e per giunta proprio davanti, lei non mi degnò di alcuna intenzione, facendo come se io non fossi in quella stanza, e quello il suo primo rapporto saffico della sua vita.
Franca però voleva continuare a farla godere ancora a lungo, così la fece mettere carponi in modo che le vedessi bene il sedere, per poi inginocchiarsi al suo fianco e riprendere il suo sapiente lavoro fatto di lingua e dita. A tratti sembrava che quella donna avesse tre mani, con una oramai fissa sulla passera di Anna con tre dita che la masturbavano in modo costante ma non troppo veloce, e l’altra che con la lingua le stimolava l’ano. Quando questo fu ben lubrificato la lesbica c’infilò dentro un dito, facendo venire quasi all’istante mia moglie che non aspettava altro che fare l’ultimo passo verso l’orgasmo.
A quel punto m’aspettavo che mia moglie volesse riprendere fiato, invece quasi spinse Franca sul letto, per poi mettersi sopra di lei nel più classico dei sessantanove. Le due donne iniziarono così a leccarsi la passera a vicenda con sempre più foga, come se volessero solo far godere l’altra senza dare alcuna importanza al proprio piacere, finendo coll’usare anche le dita per portare l’amante all’orgasmo.
Anche se ero eccitato all’inverosimile non ebbi il coraggio di fare nulla, quasi rapito dalla visione di mia moglie che leccava la fica di un’altra donna, che ricambiava con la stessa passione. Le vidi godere insieme per poi abbandonarsi a perverse coccole fatte di sfioramenti con la lingua e le dita, proprio in mezzo alle gambe dove erano ben visibili gli umori degli orgasmi.
“Voglio scoparti.” disse Franca una volta che mia moglie si tolse da sopra di lei “Quanto ce l’ha grosso tuo marito.”
“Sui venti centimetri perché ?”
“Perché così prendo uno strap-on più grande del suo cazzo, direi che un venticinque va bene.”
Con una naturalezza che mi lasciò di sasso, Franca mise prima una sorta d’imbragatura di pelle, alla quale fissò poi un fallo finto che secondo me era di dimensioni ben superiori a quelle preannunciate, tanto che ebbi paura che potesse far male a mia moglie. La quale invece di rimanere stupita, si mise in ginocchio per simulare un pompino in piena regola mentre l’altra donna le diceva frasi sconce, sino a quando non volle usare lo strap-on per quello che in fondo era il suo scopo.
“Come vuoi che ti scopi, come una signora o come una troia ?” le chiese mentre si sistemava dietro di lei.
“Come una troia !” rispose Anna senza pensarci un attimo “Sfondami la fica e fammi godere punto.”
Franca all’inizio fu fin troppo delicata, penetrando mia moglie con calma, ma una volta che si rese conto che il fallo era ben lubrificato dagli umori di Anna, alzò il ritmo sino renderlo una cavalcata da premio ippico.
“Allora quanto ti piace il mio cazzo puttana che non sei altro.” disse Franca tirando a sé la mia donna per i capelli.
“Tanto e sì sono la tua troia quindi scopami come vuoi, sono la tua cagna in calore.” rispose mia moglie che mai a me aveva detto quelle frasi.
Più Franca andava veloce ed era a modo suo violento, più Anna godeva e chiedeva a gran voce di andare ancore più forte, che si sentiva una puttana e voleva esser trattata come tale.
Davanti a quello spettacolo mi sbottonai i pantaloni ed inizia a segarmi, venendo più volte senza mai smettere di masturbarmi.
Le due donne invece iniziarono a cambiare posizione, finché mia moglie non si mise sopra Franca e la cavalcò sino a quando non ebbe l’ultimo orgasmo della serata, piegandosi poi su di lei per darle piccoli baci come se volesse ringraziarla per quello che le aveva fatto provare. Con calma le tolse lo strap-on per poterle leccare la passera pregna dei suoi umori, e fare avere anche a lei un orgasmo non violento come il suo, ma non per questo carico di passione.
Mentre io rimanevo col mio pene oramai floscio in mano, loro due si sdraiarono una vicina all’altra per scambiarsi altre effusioni, come per non dare mai una fine a quel rapporto.
“Quando vuoi datti pure una pulita che così torniamo a casa.” mi disse mia moglie ridacchiando, prestandomi un minimo d’attenzione dopo aver passato tutta la serata come se io non ci fossi.
Franca mi disse dov’era il bagno, così andai a pulirmi, seguito subito dopo da Anna che ne uscì ancora provata, ma con uno strano sorriso che non avevo mai visto.
Le due donne si salutarono con un lungo bacio in bocca, poi lasciammo Franca per tornare a casa nostra, e se il viaggio d’andata fu in silenzio per la tensione, quello di ritorno lo fu perché nessuno dei due aveva voglia di aprire bocca.
Rimanemmo senza parlare anche una volta arrivati a casa, e solo il mattino seguente Anna mi disse che per lei era stata un’esperienza devastante, e che intendeva ripeterla, però non subito ma di voler lasciare almeno due settimane.
“Va bene come vuoi tu, tanto credo che anche Franca sarà d’accordo con te, al limite poi le mando un messaggio per farle sapere la tua decisione.”
La nostra vita tornò suoi soliti binari, solo ogni volta che facevamo sesso ripensavo a quella sera e come avevo visto godere una donna che credevo di conoscere a fondo, e che invece aveva ben più d’un lato ancora da scoprire.


Per commenti : miss.serenasdx@yahoo.com
(quelli volgari saranno subito cestinati)

Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
scritto il
2025-07-14
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