Piazza dei Mirti pt14
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
confessioni
A Piazza dei Mirti le due ragazze si incontrano, Federica che sembra una iena per come ride e Carmen che è ancora frastornata.
"Dai cugina, racconta, sono curiosa".
Carmen voleva mantenere un tono di serietà ma alla fine rimane contagiata dalla risata della cugina.
Poi, però, comincia il racconto: "Appena uscita dalla pizzeria stavo per prendere il telefono per controllare se avevo ricevuto chiamate in quant'altro.
Poi realizzo di non aver preso le chiavi, qualche secondo di mente locale e mi ricordo che mi erano cadute, le ho raccolte e messe dentro l' armadietto senza metterle in borsa.
Ritorno indietro, entro dal retro e, per arrivare agli armadietti devo percorrere una scala a chiocciola e passare per il magazzino. Ecco, mentre scendevo le scale, sentivo dei gemiti. Inizialmente mi ero preoccupata ma poi ho visto la principale in mezzo a due cazzi, quello del pizzaiolo e quello del lavapiatti, che se li ciucciava a turno".
Federica ascolta con estremo interesse.
"Il mio istinto era quello di andarmene ma poi alla fine sono rimasta".
Federica, sempre più curiosa, domanda come fossero i cazzi dei due uomini.
"Certo che sei proprio curiosa!, comunque quello del pizzaiolo, ad occhio e croce sarà una ventina di centimetri, ma quello di Oumar, il lavapiatti...".
Federica: "Beh?"
Carmen: "Sembrava una proboscide con la consistenza di una lastra di marmo, qualcosa di assurdo. Una cosa allucinante, saranno stati più di 25cm, poi la circonferenza, una proboscide di un elefante".
Federica: "Non è che per caso hai il numero del lavapiatti?".
Carmen: "Lo sapevo che me lo avresti chiesto, ad ogni modo NO".
Federica: "E ti pareva".
Carmen, dopo una piccola risata continua il racconto: "Dopo averli ciucciati per bene Laura si è impalata sul cazzo di Oumar mentre ciucciava quello di Franco, io avevo la patata sempre più simile ad un lago, mi sono toccata, andavo a ritmo e, credimi, era un ritmo moooolto veloce. Poi alla fine l' hanno fatta alzare in piedi. Franco da dietro la fotteva, dalle urla che faceva ho pensato che le fotteva il culo, Oumar invece le dava il cazzo da leccare. Dovevi vederli Fede con quale sincronia i due se la sbattevano".
Federica: "Quindi non era la prima volta...".
Carmen: "No, non credo, erano troppo affiatati i tre".
Federica: "E te?".
Carmen: "Beh io sarò venuta due o tre volte, ma qui arriva il bello, Oumar si è sdraiato per terra, Laura è salita sopra, ogni centimetro del cazzo che spariva Laura urlava come un ossesso, io credevo che sarebbe iniziata la solita cavalcata ma invece Franco, da dietro..." Pure se Carmen non aveva finito la frase Federica ha capito subito: "Wow una doppiaaa!".
Carmen: "Si, una doppia, Laura ha cominciato ad urlare, io con le mie dita ormai ero entrata in profondità. Poi i due hanno cominciato a pomparla, Laura sembrava una che stava per essere spaccata in due, quel mix di urla mi stava facendo venire un'altra volta, rimanevo incantata a guardarli immaginando Laura quali picchi di godimento stava raggiungendo".
"Godeva tanto la scrofa", commenta Federica.
"Si, poi non puoi immaginare come la chiamavano, Troia, Scrofa, le dicevano che una troia così non l' avevano mai trovata, e li mi sono immaginata che quelle frasi le avessero detto a me, poi, dopo tre o quattro minuti ma saranno stati pure dieci, avevo perso ogni cognizione del tempo, Laura penso che abbia avuto un orgasmo potente, i due uomini, soddisfatti le hanno tolto i cazzi, l' hanno fatta inginocchiare e l' hanno totalmente innaffiata, lei, senza fare una piega, prendeva tutto in faccia. Ora capisci perché non ho potuto recuperare le chiavi?".
Federica fa un sospirone: "Beh, direi di sì, e dico pure che invidio Laura, una doppia è una cosa che non ho mai provato e mai visto".
Carmen le risponde che lei non avrebbe il coraggio, visto che ancora è vergine nel culo.
"Beh, ora hai Lollo, puoi provare...".
La faccia di Carmen diventa buia, Federica le chiede se c'è qualche problema e Carmen: "Si, da quando ho iniziato a lavorare Lollo è più freddo, non ha mai approvato il fatto che lavorassi lì, prima ha detto che questo mi avrebbe distratto dallo studio, poi ha accampato la scusa che stacco tardi ed è pericoloso, insomma le cose non vanno bene, all' Università mi saluta a malapena, beh ci sto male, ma se te la devo dire tutta, secondo me tutte queste scuse nascondono della gelosia".
"Ecco, il solito Lollo, tanto intelligente ma molte volte non arriva al di là del proprio naso, si, è geloso ma questo te lo dissi, ma il problema è un altro, io lo conosco bene ed è testardo come un mulo, riesce a mantenere il punto per mesi e mesi, poi capisce ma ha un orgoglio smisurato".
Carmen: "Io lo amo, e so benissimo che ci sono questi momenti, quindi avrò pazienza".
Federica: "Fra un po' incomincia la sessione estiva, fagli vedere che il lavoro non inficia sullo studio".
Carmen e Federica si abbracciano e si congedano.
"Dai cugina, racconta, sono curiosa".
Carmen voleva mantenere un tono di serietà ma alla fine rimane contagiata dalla risata della cugina.
Poi, però, comincia il racconto: "Appena uscita dalla pizzeria stavo per prendere il telefono per controllare se avevo ricevuto chiamate in quant'altro.
Poi realizzo di non aver preso le chiavi, qualche secondo di mente locale e mi ricordo che mi erano cadute, le ho raccolte e messe dentro l' armadietto senza metterle in borsa.
Ritorno indietro, entro dal retro e, per arrivare agli armadietti devo percorrere una scala a chiocciola e passare per il magazzino. Ecco, mentre scendevo le scale, sentivo dei gemiti. Inizialmente mi ero preoccupata ma poi ho visto la principale in mezzo a due cazzi, quello del pizzaiolo e quello del lavapiatti, che se li ciucciava a turno".
Federica ascolta con estremo interesse.
"Il mio istinto era quello di andarmene ma poi alla fine sono rimasta".
Federica, sempre più curiosa, domanda come fossero i cazzi dei due uomini.
"Certo che sei proprio curiosa!, comunque quello del pizzaiolo, ad occhio e croce sarà una ventina di centimetri, ma quello di Oumar, il lavapiatti...".
Federica: "Beh?"
Carmen: "Sembrava una proboscide con la consistenza di una lastra di marmo, qualcosa di assurdo. Una cosa allucinante, saranno stati più di 25cm, poi la circonferenza, una proboscide di un elefante".
Federica: "Non è che per caso hai il numero del lavapiatti?".
Carmen: "Lo sapevo che me lo avresti chiesto, ad ogni modo NO".
Federica: "E ti pareva".
Carmen, dopo una piccola risata continua il racconto: "Dopo averli ciucciati per bene Laura si è impalata sul cazzo di Oumar mentre ciucciava quello di Franco, io avevo la patata sempre più simile ad un lago, mi sono toccata, andavo a ritmo e, credimi, era un ritmo moooolto veloce. Poi alla fine l' hanno fatta alzare in piedi. Franco da dietro la fotteva, dalle urla che faceva ho pensato che le fotteva il culo, Oumar invece le dava il cazzo da leccare. Dovevi vederli Fede con quale sincronia i due se la sbattevano".
Federica: "Quindi non era la prima volta...".
Carmen: "No, non credo, erano troppo affiatati i tre".
Federica: "E te?".
Carmen: "Beh io sarò venuta due o tre volte, ma qui arriva il bello, Oumar si è sdraiato per terra, Laura è salita sopra, ogni centimetro del cazzo che spariva Laura urlava come un ossesso, io credevo che sarebbe iniziata la solita cavalcata ma invece Franco, da dietro..." Pure se Carmen non aveva finito la frase Federica ha capito subito: "Wow una doppiaaa!".
Carmen: "Si, una doppia, Laura ha cominciato ad urlare, io con le mie dita ormai ero entrata in profondità. Poi i due hanno cominciato a pomparla, Laura sembrava una che stava per essere spaccata in due, quel mix di urla mi stava facendo venire un'altra volta, rimanevo incantata a guardarli immaginando Laura quali picchi di godimento stava raggiungendo".
"Godeva tanto la scrofa", commenta Federica.
"Si, poi non puoi immaginare come la chiamavano, Troia, Scrofa, le dicevano che una troia così non l' avevano mai trovata, e li mi sono immaginata che quelle frasi le avessero detto a me, poi, dopo tre o quattro minuti ma saranno stati pure dieci, avevo perso ogni cognizione del tempo, Laura penso che abbia avuto un orgasmo potente, i due uomini, soddisfatti le hanno tolto i cazzi, l' hanno fatta inginocchiare e l' hanno totalmente innaffiata, lei, senza fare una piega, prendeva tutto in faccia. Ora capisci perché non ho potuto recuperare le chiavi?".
Federica fa un sospirone: "Beh, direi di sì, e dico pure che invidio Laura, una doppia è una cosa che non ho mai provato e mai visto".
Carmen le risponde che lei non avrebbe il coraggio, visto che ancora è vergine nel culo.
"Beh, ora hai Lollo, puoi provare...".
La faccia di Carmen diventa buia, Federica le chiede se c'è qualche problema e Carmen: "Si, da quando ho iniziato a lavorare Lollo è più freddo, non ha mai approvato il fatto che lavorassi lì, prima ha detto che questo mi avrebbe distratto dallo studio, poi ha accampato la scusa che stacco tardi ed è pericoloso, insomma le cose non vanno bene, all' Università mi saluta a malapena, beh ci sto male, ma se te la devo dire tutta, secondo me tutte queste scuse nascondono della gelosia".
"Ecco, il solito Lollo, tanto intelligente ma molte volte non arriva al di là del proprio naso, si, è geloso ma questo te lo dissi, ma il problema è un altro, io lo conosco bene ed è testardo come un mulo, riesce a mantenere il punto per mesi e mesi, poi capisce ma ha un orgoglio smisurato".
Carmen: "Io lo amo, e so benissimo che ci sono questi momenti, quindi avrò pazienza".
Federica: "Fra un po' incomincia la sessione estiva, fagli vedere che il lavoro non inficia sullo studio".
Carmen e Federica si abbracciano e si congedano.
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