La rubrica dei lettori

di
genere
feticismo

Ci scrive M4ss1m0 da Cremona, 45 anni, tramviere.

“Cara Rubrica dei lettori di ER,

Scrivo a voi questa missiva perché sono sfinito. I finti feticisti dei piedi hanno rovinato l’autenticità del feticcio dei piedi. Ormai, essere feticista dei piedi è stato accettato dalla società come una buffa bizzarria da salotto, normalizzata e resa inefficace. Vi spiego perché è diventata una assoluta tragedia.

Un tempo, l’attrazione sessuale nei confronti delle estremità caudali del corpo umano si teneva nascosta, confidenziale, primitivamente legata al proprio inconscio, negata a se stessi e alla propria dignità di uomini. Era proprio lì che si annidava la forza diabolica di tale usanza: Il mondo appariva come un eden biblico all’interno del quale i piedi potevano zompettare senza problemi in giro per le piscine, per le spiagge e per le case con la moquette! Tutti potevano guardarli, nessuno li monetizzava e solo i veri feticisti come me instauravano con la loro immagine idilliaca artrodattila un rapporto profondo e segreto.
Adesso, se venissi sorpreso a guardare in basso, tutti capirebbero che sono attratto dai piedi, che sono un “semplice” feticista dei piedi. Magari dubiterebbero perfino della mia autenticità, pensando che abbia sviluppato una finta attrazione solo perché fa moda! Siamo al paradosso, forse?
Per cui, adesso, tutte le volte che qualcuno incrocia il mio sguardo colpevole, io lo rivolgo ancora più in basso, verso le piastrelle fredde del pavimento, con vergogna per il mio desiderio che ha assunto tanto il sapore del conformismo. Essì, perché non importa davvero quanto forte una persona possa amare i piedi caldi e arrossiti, magari lievemente umidicci per via del calzino che li ha tenuti nascosti e costretti solo pochi istanti prima, adesso l’unica cosa che importa è fuggire dalla logica di massa, la stessa logica che giorno dopo giorno ci riacciuffa, ci espone al pubblico giudizio e ci assimila al resto della folla, ci obbliga a lasciare perdere il nostro unico aggrappo identitario.
Una folla che sfrutta il fetish dei piedi e lo manipola solo per poterci indicare col dito e pronunciare la frase peggiore di tutte: Sei come tutti gli altri.”

cigno2017@gmail.com
scritto il
2025-12-06
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