Piazza dei Mirti pt9
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
prime esperienze
Ormai stava sparendo ogni traccia della Carmen chiusa in sé stessa per lasciare posto ad una persona più intraprendente, inoltre la sessione invernale è andata alla grande con tre esami da trenta e lode da mettere in archivio.
Con Lollo il rapporto andava avanti, senza la spada di Damocle degli esami che aveva penduto negli ultimi due mesi si sentivano più liberi.
Con l' arrivo di Marzo Lollo invita Carmen ad uno spettacolo della natura, la fioritura dei Sakura giapponesi.
In mezzo al parco Lorenzo, tenendole la mano, le spiega la storia di questi alberi e di come sono stati portati a Roma.
Carmen, senza staccare gli occhi di dosso a lui, lo ascolta totalmente attratta.
Ad un certo momento Carmen comincia a manifestare un po' di stanchezza: "Senti ma che ne dici di trovarci un posto tranquillo?, cominciò un po' a stancarmi di camminare".
Lollo accetta.
Quei due alberi sembravano fatti proprio al caso loro, disposti uno di fronte all' altro garantiscono un minimo di privacy.
Seduti sul telo Carmen appoggia la testa sul petto del ragazzo sentendone chiaramente il battito accelerato.
"Qui abbiamo bisogno di un calmante".
I due passano qualche momento a prendersi in giro quando, quasi in automatico, si abbandonano al bacio.
Le loro lingue cominciano ad intrecciarsi tra loro.
Lollo sente la sua virilità salire mentre Carmen gli divora il collo.
"Carmen sei bellissima".
La ragazza infila la mano sotto la maglia, gli accarezza il petto.
"Non mi pare il caso, qui... Per strada", più che un invito a fermarsi Lorenzo vuole far capire a Carmen che se continua così la situazione potrebbe "degenerare".
La ragazza toglie la mano dal petto di Lorenzo e la porta direttamente sul pacco.
Il cazzo del ragazzo preme contro i jeans, Carmen ci prende gusto e comincia a tastare più forte, Lorenzo, ben volentieri, si arrende liberando l' arnese sotto i petali dei Sakura che sono in caduta libera.
Per Carmen è la prima volta che vede un pene in carne ed ossa e quello di Lorenzo ha dimensioni e circonferenza di tutto rispetto.
Timidamente comincia a toccarlo, lo accarezza e, guidata da Lorenzo, comincia a masturbarlo.
Pian piano comincia a prendere sicurezza e lo capisce dai gemiti di Lollo che le dice di continuare così.
Carmen è fiera di sé nel vedere Lorenzo in quello stato di beatitudine, sotto si sente la mutandina bagnata e lo dice.
Lorenzo la ferma, la fa mettere sotto e comincia a sua volta a masturbarla. Carmen gode tantissimo, infatti l' orgasmo non tarda ad arrivare.
"Mm si Lollo, è bellissimoooo", Lorenzo sente più distintamente le contrazioni della ragazza.
"Siiii Dio che bellooooo".
Lorenzo si porta le dita, ancora pregne, in bocca.
"Sembrerebbe che hai un buon sapore".
Carmen si sente sempre più lusingata e poi torna a guardare l' asta svettante di Lollo, la riprende in mano e comincia di nuovo a maneggiare.
Lollo non ci mette molto a venire. Carmen guarda quel liquido biancastro uscire con una forza allucinante tanto da arrivargli pure in faccia.
Lorenzo, guardando quella scena, scoppia a ridere, Carmen, dandogli una botta sul fianco: "Cosa ridi!".
"Si, ok ma ora come ci puliamo?".
"Sono o non sono una ragazza?, tieni e pulisciti scemo", gli dice Carmen porgendogli una salvietta umidificata.
Rimangono ancora un po' in quella posizione stando abbracciati ed in silenzio.
Senza saperlo avevano tutte e due lo stesso pensiero e avevano entrambi lo stesso dubbio.
Nella testa di Lorenzo, repentino, si fa strada un pensiero: "O la và o la spacca".
"Carmen ti devo dire una cosa, Ti amo".
La ragazza lo guarda negli occhi, vorrebbe rispondere ma i suoi pensieri si ritrovano incastrati in una porta immaginaria troppo piccola per poter passare.
"Carmen tutto bene?".
Carmen ritorna in sé, con un sorriso pieno di gioia risponde: "Anche io ti amo". Il bacio che ne consegue è lungo, intenso e pieno di amore.
Mano nella mano si incamminano verso casa, parlano tanto.
Arrivati verso casa passano per Piazza dei Mirti, si fermano per un caffè, ci sono anche altri amici che sono lì, li invitano per il 25 Aprile a casa di uno di loro appena fuori città per poi dividersi e ognuno andare per farti loro.
Carmen invita Lorenzo a salire in casa.
Prima di entrare dentro casa si baciano di nuovo, entrambi hanno voglia, Carmen apre la porta, sempre con le labbra attaccate, i due entrano.
Appena chiusa la porta e accesa la luce un coro urla: "Sorpres....".
Carmen e Lorenzo si girano spaventati, i genitori di Carmen invece rimangono immobili come statue sopraffatti dalla vergogna.
"Mamma! Papà!, ma che ci fate qui?".
"Volevamo farti una sorpresa ma a quanto pare...".
Lorenzo, con encomiabile tatto, capisce la situazione, si avvicina ai genitori, li saluta e si inventa un fantomatico impegno.
Con Lollo il rapporto andava avanti, senza la spada di Damocle degli esami che aveva penduto negli ultimi due mesi si sentivano più liberi.
Con l' arrivo di Marzo Lollo invita Carmen ad uno spettacolo della natura, la fioritura dei Sakura giapponesi.
In mezzo al parco Lorenzo, tenendole la mano, le spiega la storia di questi alberi e di come sono stati portati a Roma.
Carmen, senza staccare gli occhi di dosso a lui, lo ascolta totalmente attratta.
Ad un certo momento Carmen comincia a manifestare un po' di stanchezza: "Senti ma che ne dici di trovarci un posto tranquillo?, cominciò un po' a stancarmi di camminare".
Lollo accetta.
Quei due alberi sembravano fatti proprio al caso loro, disposti uno di fronte all' altro garantiscono un minimo di privacy.
Seduti sul telo Carmen appoggia la testa sul petto del ragazzo sentendone chiaramente il battito accelerato.
"Qui abbiamo bisogno di un calmante".
I due passano qualche momento a prendersi in giro quando, quasi in automatico, si abbandonano al bacio.
Le loro lingue cominciano ad intrecciarsi tra loro.
Lollo sente la sua virilità salire mentre Carmen gli divora il collo.
"Carmen sei bellissima".
La ragazza infila la mano sotto la maglia, gli accarezza il petto.
"Non mi pare il caso, qui... Per strada", più che un invito a fermarsi Lorenzo vuole far capire a Carmen che se continua così la situazione potrebbe "degenerare".
La ragazza toglie la mano dal petto di Lorenzo e la porta direttamente sul pacco.
Il cazzo del ragazzo preme contro i jeans, Carmen ci prende gusto e comincia a tastare più forte, Lorenzo, ben volentieri, si arrende liberando l' arnese sotto i petali dei Sakura che sono in caduta libera.
Per Carmen è la prima volta che vede un pene in carne ed ossa e quello di Lorenzo ha dimensioni e circonferenza di tutto rispetto.
Timidamente comincia a toccarlo, lo accarezza e, guidata da Lorenzo, comincia a masturbarlo.
Pian piano comincia a prendere sicurezza e lo capisce dai gemiti di Lollo che le dice di continuare così.
Carmen è fiera di sé nel vedere Lorenzo in quello stato di beatitudine, sotto si sente la mutandina bagnata e lo dice.
Lorenzo la ferma, la fa mettere sotto e comincia a sua volta a masturbarla. Carmen gode tantissimo, infatti l' orgasmo non tarda ad arrivare.
"Mm si Lollo, è bellissimoooo", Lorenzo sente più distintamente le contrazioni della ragazza.
"Siiii Dio che bellooooo".
Lorenzo si porta le dita, ancora pregne, in bocca.
"Sembrerebbe che hai un buon sapore".
Carmen si sente sempre più lusingata e poi torna a guardare l' asta svettante di Lollo, la riprende in mano e comincia di nuovo a maneggiare.
Lollo non ci mette molto a venire. Carmen guarda quel liquido biancastro uscire con una forza allucinante tanto da arrivargli pure in faccia.
Lorenzo, guardando quella scena, scoppia a ridere, Carmen, dandogli una botta sul fianco: "Cosa ridi!".
"Si, ok ma ora come ci puliamo?".
"Sono o non sono una ragazza?, tieni e pulisciti scemo", gli dice Carmen porgendogli una salvietta umidificata.
Rimangono ancora un po' in quella posizione stando abbracciati ed in silenzio.
Senza saperlo avevano tutte e due lo stesso pensiero e avevano entrambi lo stesso dubbio.
Nella testa di Lorenzo, repentino, si fa strada un pensiero: "O la và o la spacca".
"Carmen ti devo dire una cosa, Ti amo".
La ragazza lo guarda negli occhi, vorrebbe rispondere ma i suoi pensieri si ritrovano incastrati in una porta immaginaria troppo piccola per poter passare.
"Carmen tutto bene?".
Carmen ritorna in sé, con un sorriso pieno di gioia risponde: "Anche io ti amo". Il bacio che ne consegue è lungo, intenso e pieno di amore.
Mano nella mano si incamminano verso casa, parlano tanto.
Arrivati verso casa passano per Piazza dei Mirti, si fermano per un caffè, ci sono anche altri amici che sono lì, li invitano per il 25 Aprile a casa di uno di loro appena fuori città per poi dividersi e ognuno andare per farti loro.
Carmen invita Lorenzo a salire in casa.
Prima di entrare dentro casa si baciano di nuovo, entrambi hanno voglia, Carmen apre la porta, sempre con le labbra attaccate, i due entrano.
Appena chiusa la porta e accesa la luce un coro urla: "Sorpres....".
Carmen e Lorenzo si girano spaventati, i genitori di Carmen invece rimangono immobili come statue sopraffatti dalla vergogna.
"Mamma! Papà!, ma che ci fate qui?".
"Volevamo farti una sorpresa ma a quanto pare...".
Lorenzo, con encomiabile tatto, capisce la situazione, si avvicina ai genitori, li saluta e si inventa un fantomatico impegno.
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