Piazza dei Mirti pt8
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
etero
Nel frattempo Federica aveva conosciuto un suo compagno di corso, Manuel. Sin dal primo momento che si sono stretti la mano Federica ne era rimasta attratta, tanto che si era ripromesso di farlo suo.
La sua bellezza e l' esplosività ormonale che si ha a 20 anni hanno permesso alla ragazza di riuscire a farlo suo in meno di una settimana ma le situazioni non erano adatte per andare oltre.
Grazie alla complicità della cugina Federica invita Manuel a casa di Carmen.
Appena arrivato Manuel rimane sull'uscio della porta, Federica indossa un top che va a risaltare i suoi seni e sotto degli short che coprivano il minimo indispensabile.
I capezzoli e le labbra vaginali che si vedono al di sopra degli indumenti erano un chiaro indizio che non indossava nulla sotto i vestiti.
Manuel, toccandosi il pacco, la fissa e, la ragazza, ricambia con certe occhiate che lasciavano presagire che gli avrebbe succhiato pure il midollo.
Dopo qualche secondo Federica si avvicina a Manuel, i due si baciano e si toccano dappertutto.
Federica con la sua mano tasta la consistenza della virilità del ragazzo, il pensiero che quella mattina l' avrebbe assaggiata fino in fondo la mandava in libidine vortiginosa.
Con un guizzo felino Fede si inginocchia e si tira indietro i capelli. Manuel nel frattempo si era tirato giù pantaloni e mutande e lasciava al vento il suo cazzo di dimensioni. Federica non perde tempo, avvolge la cappella attorno alla sua bocca, lo succhia come un calippo. Piano piano nella stanza si sente il rumore della bocca della ragazza in pieno regime.
Manuel, nonostante la casa fredda, suda e gode. Federica è assatanata e lo vede. Il ragazzo si complimenta apostrofandola come una vera troia. Anche le palle non venivano risparmiate da quella bocca vorace, belle gonfie, Federica si divertiva a passarci la lingua e a metterle in bocca segandolo in maniera forsennata.
Manuel invita la ragazza a fare più piano, non vuole venire subito ma Federica lo ignora e così il ragazzo le spara tutto il suo sperma in faccia.
Tirandosi fuori la lingua Fede si pulisce la faccia ed ingoia.
"Io te l' avevo detto di fare piano...".
Federica, mentre baciava la cappella del ragazzo, le risponde: "Meglio, così duri di più".
Ma la fortuna di Manuel è la sua età, giovane, infatti, nemmeno il tempo di pulirsi che ha già di nuovo il cazzo in tiro.
Federica, sdraiata di schiena sul letto, a gambe larghe lo invita a servirsi della sua patata.
Con la stessa foga della ragazza Manuel comincia a leccare le grandi labbra, lappare il clitoride e infilarle due dita dentro che uscivano puntualmente bagnate.
Federica geme e lo incita contorcendosi con il corpo e stuzzicandosi i capezzoli.
Il primo orgasmo arriva quasi subito, Federica, con una mano, preme la faccia del compagno di università contro il pube e gode.
Pieno di umori Manuel rialza la testa, prende le gambe di Federica e le porta le ginocchia al petto.
Federica asseconda il movimento ed agevola la penetrazione. Manuel sente di potersela scopare per ore, è in forma ed infatti prende subito a scoparla velocemente.
Federica incoraggia a scoparla più velocemente e Manuel accoglie l' invito, ormai era un animale da monta.
"Dai porco che sto venendoooo".
Manuel fa finta di non sentirla e la pompa. L' orgasmo della ragazza tira fuori ulteriori energie a Manuel.
Il clitoride ormai è gonfio come una mongolfiera, le labbra vaginali assomigliavano ad un cellulare con la vibrazione per quanto si stavano contraendo e Fede aveva dipinto il volto della lussuria sentendo che l' orgasmo era prossimo.
Accompagnato da urla arriva.
Mentre veniva Manuel le diceva quanto fosse troia, Fede si limitava solo a dire Si.
Manuel sfila il cazzo, glielo porge in bocca e le domanda se le piacesse quel mix di sapori.
Ma Federica lo vuole ancora.
Esibendosi in una pecorina comincia a masturbarsi da sotto.
"Dai porco, tanto ogni buco è quello giusto".
Un messaggio più esplicito di così non poteva riceverlo, quindi indirizza la punta del cazzo verso il buco del culo non prima di averlo lubrificato.
Manuel ha un attimo di esitazione nel vedere che Fede sta provando dolore ma lei le dice di continuare.
Quando la ragazza capisce che il dolore comincia a fare spazio al piacere, con una sola parola: "Spaccamelo" ordina a Manuel di scoparla brutalmente.
Il ragazzo, oltre che a pomparla, le prende a schiaffi le chiappe. Federica apprezza, dentro ha le interiora in festa, la fica ormai stava sbrodolando, un altro orgasmo è in arrivo.
"Mmm siiii che cazzo che hai...".
Come nel primo anche questo viene ignorato o meglio, viene interpretato da Manuel come un segnale per poter andare più forte.
Ormai lo sfintere di Federica assomiglia più al Gran Canyon.
Manuel se ne accorge e gli domanda chissà quanti cazzi avrà visto questo culo da troia.
Federica, dal canto suo, aumenta il ritmo della stimolazione del clitoride. Vuole un altro orgasmo.
Manuel continua alternando colpi decisi a colpi ripetuti di nerchia.
Federica ha l' orgasmo che la devasta, una scarica di adrenalina pura, non riesce a trattenere la voce e lo urla.
Smaltito l' orgasmo si sfila il cazzo. Con un misto di autocompiacimento Manuel guarda il solco che l' aveva lasciato ma ora stava a lui venire.
Federica prende la cappella in bocca mentre Manuel se lo mena per poi esplodere.
Con grande sorpresa del ragazzo Federica ingoia tutto non sprecando nemmeno una goccia di quel prezioso nettare.
Accasciati nudi sul letto riprendono fiato.
La sua bellezza e l' esplosività ormonale che si ha a 20 anni hanno permesso alla ragazza di riuscire a farlo suo in meno di una settimana ma le situazioni non erano adatte per andare oltre.
Grazie alla complicità della cugina Federica invita Manuel a casa di Carmen.
Appena arrivato Manuel rimane sull'uscio della porta, Federica indossa un top che va a risaltare i suoi seni e sotto degli short che coprivano il minimo indispensabile.
I capezzoli e le labbra vaginali che si vedono al di sopra degli indumenti erano un chiaro indizio che non indossava nulla sotto i vestiti.
Manuel, toccandosi il pacco, la fissa e, la ragazza, ricambia con certe occhiate che lasciavano presagire che gli avrebbe succhiato pure il midollo.
Dopo qualche secondo Federica si avvicina a Manuel, i due si baciano e si toccano dappertutto.
Federica con la sua mano tasta la consistenza della virilità del ragazzo, il pensiero che quella mattina l' avrebbe assaggiata fino in fondo la mandava in libidine vortiginosa.
Con un guizzo felino Fede si inginocchia e si tira indietro i capelli. Manuel nel frattempo si era tirato giù pantaloni e mutande e lasciava al vento il suo cazzo di dimensioni. Federica non perde tempo, avvolge la cappella attorno alla sua bocca, lo succhia come un calippo. Piano piano nella stanza si sente il rumore della bocca della ragazza in pieno regime.
Manuel, nonostante la casa fredda, suda e gode. Federica è assatanata e lo vede. Il ragazzo si complimenta apostrofandola come una vera troia. Anche le palle non venivano risparmiate da quella bocca vorace, belle gonfie, Federica si divertiva a passarci la lingua e a metterle in bocca segandolo in maniera forsennata.
Manuel invita la ragazza a fare più piano, non vuole venire subito ma Federica lo ignora e così il ragazzo le spara tutto il suo sperma in faccia.
Tirandosi fuori la lingua Fede si pulisce la faccia ed ingoia.
"Io te l' avevo detto di fare piano...".
Federica, mentre baciava la cappella del ragazzo, le risponde: "Meglio, così duri di più".
Ma la fortuna di Manuel è la sua età, giovane, infatti, nemmeno il tempo di pulirsi che ha già di nuovo il cazzo in tiro.
Federica, sdraiata di schiena sul letto, a gambe larghe lo invita a servirsi della sua patata.
Con la stessa foga della ragazza Manuel comincia a leccare le grandi labbra, lappare il clitoride e infilarle due dita dentro che uscivano puntualmente bagnate.
Federica geme e lo incita contorcendosi con il corpo e stuzzicandosi i capezzoli.
Il primo orgasmo arriva quasi subito, Federica, con una mano, preme la faccia del compagno di università contro il pube e gode.
Pieno di umori Manuel rialza la testa, prende le gambe di Federica e le porta le ginocchia al petto.
Federica asseconda il movimento ed agevola la penetrazione. Manuel sente di potersela scopare per ore, è in forma ed infatti prende subito a scoparla velocemente.
Federica incoraggia a scoparla più velocemente e Manuel accoglie l' invito, ormai era un animale da monta.
"Dai porco che sto venendoooo".
Manuel fa finta di non sentirla e la pompa. L' orgasmo della ragazza tira fuori ulteriori energie a Manuel.
Il clitoride ormai è gonfio come una mongolfiera, le labbra vaginali assomigliavano ad un cellulare con la vibrazione per quanto si stavano contraendo e Fede aveva dipinto il volto della lussuria sentendo che l' orgasmo era prossimo.
Accompagnato da urla arriva.
Mentre veniva Manuel le diceva quanto fosse troia, Fede si limitava solo a dire Si.
Manuel sfila il cazzo, glielo porge in bocca e le domanda se le piacesse quel mix di sapori.
Ma Federica lo vuole ancora.
Esibendosi in una pecorina comincia a masturbarsi da sotto.
"Dai porco, tanto ogni buco è quello giusto".
Un messaggio più esplicito di così non poteva riceverlo, quindi indirizza la punta del cazzo verso il buco del culo non prima di averlo lubrificato.
Manuel ha un attimo di esitazione nel vedere che Fede sta provando dolore ma lei le dice di continuare.
Quando la ragazza capisce che il dolore comincia a fare spazio al piacere, con una sola parola: "Spaccamelo" ordina a Manuel di scoparla brutalmente.
Il ragazzo, oltre che a pomparla, le prende a schiaffi le chiappe. Federica apprezza, dentro ha le interiora in festa, la fica ormai stava sbrodolando, un altro orgasmo è in arrivo.
"Mmm siiii che cazzo che hai...".
Come nel primo anche questo viene ignorato o meglio, viene interpretato da Manuel come un segnale per poter andare più forte.
Ormai lo sfintere di Federica assomiglia più al Gran Canyon.
Manuel se ne accorge e gli domanda chissà quanti cazzi avrà visto questo culo da troia.
Federica, dal canto suo, aumenta il ritmo della stimolazione del clitoride. Vuole un altro orgasmo.
Manuel continua alternando colpi decisi a colpi ripetuti di nerchia.
Federica ha l' orgasmo che la devasta, una scarica di adrenalina pura, non riesce a trattenere la voce e lo urla.
Smaltito l' orgasmo si sfila il cazzo. Con un misto di autocompiacimento Manuel guarda il solco che l' aveva lasciato ma ora stava a lui venire.
Federica prende la cappella in bocca mentre Manuel se lo mena per poi esplodere.
Con grande sorpresa del ragazzo Federica ingoia tutto non sprecando nemmeno una goccia di quel prezioso nettare.
Accasciati nudi sul letto riprendono fiato.
8
voti
voti
valutazione
7
7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Piazza dei Mirti pt7racconto sucessivo
Piazza dei Mirti pt9
Commenti dei lettori al racconto erotico