Sapori forti
di
G.I.B
genere
feticismo
Dario aspettava, sdraiato sul letto completamente nudo, il rientro a casa di sua moglie Carla.
“Sono tornata tesoro, sei pronto? Oggi ho sudato veramente come una vacca, guarda”, si sentì dire da sua moglie tornata dalla corsetta domenicale, mostrandosi a lui.
Vestita con dei pantaloncini attillati grigio chiaro, una canottiera molto aderente di colore azzurro, scarpe da ginnastica senza calze e niente mutandine.
Dario si eccitò subito nel vederla con la pella imperlata di sudore e la forma del suo seno bagnato che si intravedeva da sotto la canottiera, per non parlare della vistosa macchia di umido tra le sue gambe.
Il cazzo gli divenne subito duro.
“Sei eccitante da fare impazzire” le disse, menandosi l'uccello.
“Ti piaccio vero, mio bel porco?
Vediamo se ti piace anche il mio sapore”, gli disse la bella Carla spogliandosi.
Con passo da gatta morta la donna andò da lui, salì sul letto e si mise sopra suo marito nella posizione del 69, mettendo le sue parti intime sudate davanti al suo volto.
“Dai, assaggiami tutta” disse Carla con voce calda e sensuale, avvicinando il sedere verso la sua bocca.
Dario fu subito investito dall' intenso e pungente odore della figa di sua moglie, un mix di muschio, sudore e urina che lo fece inebriare come un cane in calore.
Le allargò leggermente le natiche, infilandoci la faccia in mezzo, iniziando a leccarle la figa intensamente, muovendo la lingua su ogni centimetro del suo sesso, infilandola dentro al suo intimo buco e muovendola come se stesse baciando alla francese.
“Siii così continua, mi fai godere come una troia” gemette Carla, travolta dal piacere che il marito le sapeva dare, mentre gli prendeva il cazzo in bocca e iniziava a succhiarglielo.
Dario si soffermò a leccarle con foga il clitoride, e lei ebbe un forte orgasmo. I suoi umori colavano fuori dalla figa, direttamente nella bocca del suo depravato marito che, arrapato come un porco, li ingoiò come se fossero la cosa più buona al mondo.
Dario godeva, e sempre più eccitato, continuava a leccarle la figa con frenesia, salendo fino al suo buco del culo sudato, infilando la punta della lingua dentro.
L'odore e il sapore di Carla urtarono l'uomo, ma la sua eccitazione era talmente forte che presto divenne tutto afrodisiaco per lui.
Come un cane che lecca la ciotola del cibo, fino all'ultima briciola, Dario leccava le parti intime sporche di sua moglie intensamente, riempiendosi la bocca e il naso dei suoi piacevolmente disgusti sapori.
Carla godeva come una porca, implorava il marito di non smettere e farla venire ancora e ancora.
Ebbe un altro intenso orgasmo, quando Dario le infilò due dita nel culo e due nella figa, masturbandola fino a farla venire.
“Sii cazzo sii sto venendo!!” Urlò la donna sporcando nuovamente il volto del marito con i suoi umori bianchi e densi.
“Aspetta tesoro, mi scappa” disse ad un tratto Maria, andando con la figa sopra il cazzo di Dario e pisciandogli addosso.
Un'intensa pioggia dorata, bagnò completamente il cazzo di Dario e Carla tornò a succhiarlo con foga, gustandosi il sapore della sua stessa urina.
L'uomo arrapato non ce la fece più.
Prese la moglie e la fece mettere a gambe aperte, penetrandola subito con forza.
“Ohhh siii così così, scopami tutta come una troia” gridò Carla, mentre suo marito la scopava con frenesia e succhiava le dita dei suoi piedi sudati e maleodoranti.
“Vengo tesoro vengo!!!!” urlò Dario, alcuni minuti dopo, sborrando copiosamente nella figa di Carla.
Il perverso Dario tornò con la faccia sulla figa della moglie e la leccò nuovamente tutta, gustandosi i suoi umori misti al suo sperma.
“Sono tornata tesoro, sei pronto? Oggi ho sudato veramente come una vacca, guarda”, si sentì dire da sua moglie tornata dalla corsetta domenicale, mostrandosi a lui.
Vestita con dei pantaloncini attillati grigio chiaro, una canottiera molto aderente di colore azzurro, scarpe da ginnastica senza calze e niente mutandine.
Dario si eccitò subito nel vederla con la pella imperlata di sudore e la forma del suo seno bagnato che si intravedeva da sotto la canottiera, per non parlare della vistosa macchia di umido tra le sue gambe.
Il cazzo gli divenne subito duro.
“Sei eccitante da fare impazzire” le disse, menandosi l'uccello.
“Ti piaccio vero, mio bel porco?
Vediamo se ti piace anche il mio sapore”, gli disse la bella Carla spogliandosi.
Con passo da gatta morta la donna andò da lui, salì sul letto e si mise sopra suo marito nella posizione del 69, mettendo le sue parti intime sudate davanti al suo volto.
“Dai, assaggiami tutta” disse Carla con voce calda e sensuale, avvicinando il sedere verso la sua bocca.
Dario fu subito investito dall' intenso e pungente odore della figa di sua moglie, un mix di muschio, sudore e urina che lo fece inebriare come un cane in calore.
Le allargò leggermente le natiche, infilandoci la faccia in mezzo, iniziando a leccarle la figa intensamente, muovendo la lingua su ogni centimetro del suo sesso, infilandola dentro al suo intimo buco e muovendola come se stesse baciando alla francese.
“Siii così continua, mi fai godere come una troia” gemette Carla, travolta dal piacere che il marito le sapeva dare, mentre gli prendeva il cazzo in bocca e iniziava a succhiarglielo.
Dario si soffermò a leccarle con foga il clitoride, e lei ebbe un forte orgasmo. I suoi umori colavano fuori dalla figa, direttamente nella bocca del suo depravato marito che, arrapato come un porco, li ingoiò come se fossero la cosa più buona al mondo.
Dario godeva, e sempre più eccitato, continuava a leccarle la figa con frenesia, salendo fino al suo buco del culo sudato, infilando la punta della lingua dentro.
L'odore e il sapore di Carla urtarono l'uomo, ma la sua eccitazione era talmente forte che presto divenne tutto afrodisiaco per lui.
Come un cane che lecca la ciotola del cibo, fino all'ultima briciola, Dario leccava le parti intime sporche di sua moglie intensamente, riempiendosi la bocca e il naso dei suoi piacevolmente disgusti sapori.
Carla godeva come una porca, implorava il marito di non smettere e farla venire ancora e ancora.
Ebbe un altro intenso orgasmo, quando Dario le infilò due dita nel culo e due nella figa, masturbandola fino a farla venire.
“Sii cazzo sii sto venendo!!” Urlò la donna sporcando nuovamente il volto del marito con i suoi umori bianchi e densi.
“Aspetta tesoro, mi scappa” disse ad un tratto Maria, andando con la figa sopra il cazzo di Dario e pisciandogli addosso.
Un'intensa pioggia dorata, bagnò completamente il cazzo di Dario e Carla tornò a succhiarlo con foga, gustandosi il sapore della sua stessa urina.
L'uomo arrapato non ce la fece più.
Prese la moglie e la fece mettere a gambe aperte, penetrandola subito con forza.
“Ohhh siii così così, scopami tutta come una troia” gridò Carla, mentre suo marito la scopava con frenesia e succhiava le dita dei suoi piedi sudati e maleodoranti.
“Vengo tesoro vengo!!!!” urlò Dario, alcuni minuti dopo, sborrando copiosamente nella figa di Carla.
Il perverso Dario tornò con la faccia sulla figa della moglie e la leccò nuovamente tutta, gustandosi i suoi umori misti al suo sperma.
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