Sottomissione 2: Fanny (cap. 4)

di
genere
dominazione

“Pronto…” Fanny rispose al telefono “ciao Marta… sì, sono tornata da Londra…” stette ad ascoltare quello che Marta le diceva.
“Sì, ma non capisco… ok… sì… va bene… ma se vengo… ok… no, ho paura che succeda quello dell’altra volta… ok… tra 2 ore…”.

Fanny aveva ricevuto una telefonata da Marta che le chiedeva di passare da lei prima possibile perchè le voleva parlare ed il suo tono di voce non era un invito, ma perentorio, non poteva fare diversamente.
Si preparò ed andò nella villa di Marco. Per entrare dovette come al solito passare al controllo dei vigilantes e, dopo aver fatto vedere il documento a quello che controllava la sbarra, notò che l’ufficio delle guardie era pieno, forse una riunione tra di loro.
“Vieni Fanny” le disse Marta facendola entrare “appoggia pure qui le tue cose” e l’accompagnò in sala dove stava anche Olga.
“Ciao Marta, come stai?” disse Fanny “Buonasera Olga…” disse cercando di nascondere l’imbarazzo e il timore che le incuteva quella donna.

“Tutto bene, Fanny” le disse Marta… “Buonasera Fanny…” le rispose Olga con il suo accento.

“Ti porto qualcosa da bere…” le disse Marta e fece un cenno a Olga che si allontanò un attimo portando subito da bere a Fanny.
“Allora, ti ho chiamato perchè ho visto che hai incominciato a seguire Marco e Stefano nei viaggi… nei loro viaggi…” disse Marta ponendo l’accento sui “loro” viaggi.
Fanny notò come aveva pronunciato la frase e immaginò che Marta sapesse cosa succedeva durante i viaggi di lavoro… i regali particolari che facevano ai clienti pagando loro una notte con delle escort.
Lei non riuscì a nascondere un certo imbarazzo soprattutto ricordando quello che era successo a Londra pochi giorni prima, quando era stata presa nella toilette dell’hotel dal cliente che poi in cambio aveva accettato di firmare il contratto.
“Fanny, cerco di andare subito al sodo…” le disse Marta.
“Sì… credo che sia meglio” rispose Fanny “perchè mi hai fatto venire qui?”
“Ok… certo…ti spiego subito…” cominciò Marta.
“Vedi… noi sappiamo tutto di te, quello che facevi e come lo facevi quando eri a T….. e quello che ti abbiamo fatto riprovare qui ci ha molto impressionato…”
Fanny guardava Marta fissa negli occhi, ogni tanto si voltava verso Olga che nel frattempo la osservava con un sorriso ambiguo, come a volerla provocare e sfidare.
“Ah… vi ha impressionato…” le rispose Fanny.
“Noi abbiamo deciso che tu sarai la nostra schiava…la nostra sottomessa!” le disse Marta a bruciapelo.
Fanny quasi sbarrò gli occhi, fu sconvolta da quanto aveva sentito… “schiava…sottomessa”…
Non fece in tempo a replicare che Marta la anticipò “Hai sentito bene… e non ammettiamo repliche o rifiuti…abbiamo deciso… anche perchè non puoi rifiutare… abbiamo foto, filmati… che se andassero in mani sbagliate per te sarebbe un problema” finì Marta.
Intanto Olga si era alzata e diretta verso la camera da letto.

Fanny rimase ancora in silenzio, poi dopo aver riflettuto ebbe la forza di chiedere a bassa voce “…e…che cosa dovrei fare?…”.

“Vedremo… farai tutto quello che ti chiederemo… e non potrai rifiutarti… ma tranquilla…per quello che sappiamo di te, vedrai… ti piacerà…eccome se ti piacerà!” concluse Marta. Intanto Olga era tornata e nascondeva qualcosa in mano.

Fanny stava per rispondere, in fondo quello che le aveva detto Marta era possibile e certo non era lontano dalla realtà, ma prima che potesse replicare Marta la anticipò “e adesso alzati e piegati in avanti!” le ordinò.
Fanny la guardò perplessa… “avanti! obbedisci!” le intimò Marta e facendosi davanti a lei le prese un braccio la fece alzare e dandole uno schiaffo la obbligò a voltarsi!
Fanny fu costretta a piegarsi in avanti. Subito Olga le si portò dietro e sollevandole la gonna le abbassò lo slip divaricandole le natiche.
Fanny si voltò, vide che aveva in mano un oggetto a cuneo…un dildo!
Olga lo avvicinò verso la sua bocca… capì… lo prese in bocca bagnandolo di saliva.
Poi lo vide diretto dietro di lei e lo sentì spingere sul culo… una spinta più decisa ed entrò tutto dentro!
Fanny si voltò in avanti “aahhh…” non riuscì a trattenere un gemito.
“Vedi che ti piace?…” le disse Marta.
Lei la guardò… “stronza” pensò dentro di sè, poi sentì sollevare lo slip e la gonna e con una sonora pacca sul culo Marta la fece girare.
“Bene! questo lo porterai dentro di te tutte le volte che te lo chiederemo, servirà a tenerti pronta per quello che ti faremo fare” le spiegò Marta, mentre Olga la squadrava soddisfatta per averle inserito quell’oggetto nel culo.
“Adesso andrai nell’ufficio dei vigilantes per prendere il pass, così non dovrai più fermarti per i controlli e consegnerai questa busta al capo”
“Ma…” accennò Fanny
“Sì…con quel coso nel culo! dovrai abituarti, cara!” le disse Marta e l’accompagnò verso la porta.

Fanny aveva difficoltà a camminare con quel dildo inserito, ma dovette sottostare a quanto richiesto da Marta.
Arrivò all’ufficio dei vigilantes dove erano in riunione. C’erano una decina di guardie che stavano discutendo di turni, di paghe… una specie di riunione sindacale.
Fanny entrò e chiese del principale. Fu fatta entrare e venne portata da un tipo che conosceva… era quello che l’aveva sodomizzata a casa di Marta!

Ne fu imbarazzata, ma dovette consegnargli la busta.
Lui la aprì…lesse! poi si portò dietro la scrivania e compilando un modulo le consegnò il pass.
“Questo è suo… adesso può entrare senza controllo” le disse.
“Grazie…” rispose Fanny con un certo imbarazzo visto che quell’uomo l’aveva inculata in casa di Marta con lei e Olga presenti…
Ma non fu tutto!
L’uomo le consegnò un’altra busta che era dentro a quella che aveva dato al capo dei vigilantes.
“Questa è per lei…”
Fanny la prese, aprì e lesse anche lei quello che c’era scritto.
“Fai tutto quello che ti chiede! altrimenti…”
L’uomo la osservò… attese qualche istante poi facendo cenno ad uno dei suoi dipendenti, fece accomodare Fanny in una stanzetta dove i vigilantes riposavano.
“Venga…” le disse.
Fanny dovette seguirlo perchè così le aveva ordinato Marta in quella lettera.
Venne fatta entrare… l’uomo come al solito non perse tempo.
“La signora Marta ha scritto che posso fare con te quello che voglio…” le disse
“E io devo obbedire…” disse Fanny provocatoriamente e a bassa voce.
Si avvicinò lei stessa ad un mobile che si trovava lì vicino e porse le spalle all’uomo.
Sollevò lei stessa la gonna abbassando lo slip.
Intanto l’uomo si era portato dietro di lei aprendo la lampo dei pantaloni e già aveva il sesso pronto a penetrarla.
L’uomo le aprì le natiche e trovò il dildo!
“Troia! così vai in giro…” lo afferrò per la base e lo sfilò di colpo
“Mmhh…” alitò subito Fanny
Immediatamente fu sostituito dal cazzo di lui che cominciò a penetrarla…
Prese a montarla rapidamente… bastarono già pochi colpi che lui eccitatissimo cominciò a dirle “ti piace eh? troia?…”
Fanny non rispondeva… “Eh? dillo che ti piace… se no Marta non sarà soddisfatta di te…”
Fanny ne ebbe paura… “mi piace…” disse sottovoce
Lui sempre più affannato “non sento…più forte…” e le diede uno schiaffo sul culo
Fanny cominciava a sentire quel cazzo dentro di lei
“Mi piace…” disse un po’ più forte
“Devi urlare troia!” le ordinò
Fanny sapeva che se avesse urlato l’avrebbero sentita tutti gli altri vigilantes che si trovavano nell’ufficio accanto.
“Mi piace!”

“Più forte troia!” ormai l’uomo la stava sbattendo e mancava poco a venire
“MI PIACEE!” urlò questa volta Fanny
“Dove??” le chiese lui
“NEL CULOOO! MI PIACEEE…NEL CULOOO!…” ebbe il coraggio di urlare Fanny sapendo che tutti avrebbero sentito e capito quello che le era stato fatto.
Subito i fiotti di sperma cominciarono a riversarsi dentro… lui finì di venire e subito riprese in mano il dildo
Fanny fece per rialzarsi, ma lui la tenne bloccata!
“Ferma!” le ordinò e le ripiantò quell’oggetto nel culo impedendo così allo sperma di uscire.
“Aaahhh” Fanny emise un rantolo soffocato… quel gesto la umiliò ancora di più! Lo guardò… quell’uomo che neanche conosceva aveva avuto la possibilità di incularla già due volte!
Ne fu sconvolta!
La fece rivestire e l’accompagnò fuori della stanza… entrò nell’ufficio dove regnava un silenzio imbarazzante.
Guardò per una frazione di secondo quegli uomini che evidentemente avevano sentito tutto
Chinò il capo, accelerò il passo più che poteva, ma la sua andatura non le consentì un passo veloce visto l’ingombro che portava dentro.
Allora fece piano, quasi cominciò ad ancheggiare facendo ammirare il suo culo a quegli uomini, scese i gradini ed entrando in macchina volse lo sguardo verso due di loro che la osservavano sbalorditi.
Ne fu coinvolta… sentì chiaramente contrarre i muscoli interni intorno al dildo… ne fu eccitata!!

per commenti: mastercam63@tiscali.it

scritto il
2025-03-27
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