Alba, la puttanella sadica

di
genere
etero

Questo racconto è scritto a 4 mani con un'altra autrice del sito: Veronica90.

Mirko pensa a quella puttanella mentre è sotto la doccia coi suoi
compagni nudi. Non gli esce più dalla testa quel culetto e l'atmosfera
goliardica dello spogliatoio non lo aiuta, si vantavano insieme di
fighe, scopate e pompini mitici.
Mirko è un atleta di nuoto agonistico, un giovane 25enne, ben
piazzato come tutti i nuotatori, ha il torace ampio, spalle larghe e
addome piatto col disegno dei bei muscoli ed è completamente glabro, si
rade e depila gambe e torace per evitare l’attrito con l’acqua. Mirko
sa di avere un bel fisico ed è a suo agio nudo con gli altri atleti
nudi, tutti con l'uccello penzolante, ma cerca di non pensare al
culetto di quella puttanella, se lo sente già tirare. Riderebbero
tutti, capita spesso che qualche deficiente racconta la sua ultima
scopata col cazzo stretto in mano. Un cazzo ritto lo turba, è troppo
esplicito. A Mirko piace stare nudi insieme, può sbirciare i corpi
degli altri atleti con la scusa di valutare muscolature e potenza e
nessuno può dargli del frocio, a lui non interessano i ragazzi , ne è
sicuro.
Mirko studia per diventare un giorno istruttore di nuoto e la sera
lavora in un pub come barista. Il lavoro gli consente di essere
indipendente, da poco si è trasferito in una casa che era dei nonni,
non paga nulla, riesce a vivere discretamente concedendosi qualche
sfizio anche perché il nonno gli ha lasciato un gruzzolo. Per tornare a
casa deve fare una strada frequentata dalle prostitute, un paio di
volte si è fermato per caricarne una. Non ha nulla che gli manca per
trovare una ragazza con cui stare e non gli mancano le occasioni di
scopare, al pub ragazze e donne gli chiedono quando smonta e gli danno
il numero, ma Mirko è un imbranato e un poco represso, ha la fissa del
culo e se ne vergogna, ma con le puttane è semplice. Una stronza che
giocava a fare la troia s'era messa a urlare che era un porco e che
voleva denunciarlo quando aveva cercato di sodomizzarla. Mirko c'era
rimasto di sale, era straconvinto che quella troia lo voleva in culo.
Meglio le puttane. Ci andava quando doveva scaricare tutta la tensione
che accumulava con gli allenamenti. Ma lui non voleva diventare un
puttaniere, faceva solo con le puttanelle giovani e davvero carine e
passava e ripassava prima di convincersi. Si eccitava a valutarle, un
po' come negli spogliatoi.
Era un po’ di notti che di ritorno dal pub vedeva una nuova arrivata in
mezzo alle altre che già conosceva di vista. Una bella ragazza,
giovane, avrà avuto non più di 18-19 anni, castana con una lunga coda,
coperta solo da un top che lasciava vedere un seno abbondante ma
naturale, e pantaloncini inguinali o gonnellina svolazzante che
lasciavano ben poco all’immaginazione. Un culetto tondo e sodo ancora
più eccitante, ci mancava solo il cartellino col prezzo.
Rallentava e passava davanti a lei guardandola, ma senza dirle nulla,
né proporre qualcosa. Ogni volta lei faceva qualche passo verso l'auto,
ma Mirko non si fermava. Le volte successive la puttanella lo
riconosceva subito, mandava baci e si metteva in posa per lui,
sollevava leggermente la gonna facendo intravedere la sua fichetta
liscia e depilata e tirava fuori la lingua per dirgli scopami sono tua.
Ma l'ultima notte, visto che intanto non si fermava mai, la puttanella
appena vista la sua auto si è voltata di schiena e si è piagata a
squadra col culetto a nudo sotto la gonnellina bianca e il braccio
alzato col dito medio. Mirko aveva rallentato fino quasi a fermarsi di
fianco a quel culo spaziale ma la stronza s'era messa a urlare: “Torna
dalla mamma, frocio! Segaiolo di merda!” S'era girata e batteva sul
finestrino chiuso: “Cazzo guardi? Fammi vedere se hai le palle!”
Le altre ridevano tutte, Mirko è ripartito di scatto, era scioccato, ma
dopo un chilometro si è fermato eccitatissimo e s'è sborrato in mano.
Una cosa mai provata prima, era incazzato, doveva tornare e spaccarle
il culo, ma essere umiliato da quella troietta lo aveva eccitato
dentro, gli era mancato il respiro.


Alba, la puttanella, era albanese, era stata iniziata dai due fratelli
che l'avevano poi mandata a lavorare da un magnaccia loro amico. Alba
non era schiava, una bella fetta di quel che guadagnava rimaneva a lei,
metteva da parte molto e presto avrebbe smesso. Non sarebbe mai tornata
a casa a fare la puttana di papà e fratelli, contava di trovare un
lavoro qui. E magari un bel fidanzato come il biondino della Golf. Non
capiva perché ma le piaceva un casino quel coglione e s'era pentita
d'averlo mandata fanculo, guardava se vedeva la sua macchina.
Il giorno dopo Mirko è tornato da Alba, ce l'aveva auto duro un giorno
ma non si era più segato, doveva assolutamente ficcarglielo in culo e
aveva inventato una palla e s'era fatto sostituire al pub, non poteva
aspettare l'una o le due, è uscito dopo cena, appena s'è fatto un po'
buio. Ma cazzo non la trova! Le altre puttane lo riconoscono, non gli
rompono le palle, sanno che è venuto per quella troietta. Ripassa due
volte e finalmente la vede, ma cazzo è già salita su un'altra auto che
si è infilata in una stradina sterrata. La cosa strana è che non
s'incazza, Mirko è quasi contento di dover aspettare, si massaggia
mentre guida in giro. C'è un'auto ferma, decide di mettersi in coda se
no non la becca più. Vede uscire l'altra macchina e scendere la sua
troietta.
Alba lo vede, ha una botta di felicità. Si sistema top e capelli, fa la
figa per lui, ondeggia sui tacchi alti con le natiche tese, si china al
finestrino schiena ritta e culo in alto e sale sull'auto davanti. Mirko
sta già godendo, quella puttanella lo devasta. È così fissato a farle
il culo che nemmeno si sposta quando passa una volante con le luci
azzurre. Eccola, hanno fatto in fretta, viene verso di lui, minchia che
figa, ha anche il viso bellissimo. Abbassa il finestrino.
'Finalmente ti sei deciso, amore.'
Mirko non sa che dire, Alba gli carezza i capelli corti, da nuotatore.
'Sei carino, hai voglia di scopare?' S'infila nel finestrino per
baciarlo sensuale e lo tocca. 'Mmm, hai un cazzo da cavallo, amore,
andiamo in una camera?'
'No, non mi va, facciamo qui.'
'Non vuoi vedermi nuda?'
'Non ho dietro abbastanza soldi.' Mirko mente, sono tre giorni che
sogna di romperle il culo a novanta. 'Fai culo?'
'Certo amore. Aspetta un minuto.'
Alba si allontana. Mirko la vede nello specchietto retrovisore andare
verso l'auto dietro. Apre e sale senza nemmeno mettersi d'accordo col
tipo. L'auto lo sorpassa e gira nella stradina. Alba guarda verso lui
dal finestrino e ruota l'indice, dopo, gli dice di aspettarla, ma Mirko
fissa l'ombra alla guida, è un colosso, un gorilla.
Aspetta più di mezz'ora, soffre da cani, non ha la forza d'andarsene,
non ce l'ha nemmeno più duro, è perso per una puttanella che sta
scopando con un gorilla. Finalmente vede le luci uscire dalla stradina
e gli torna duro. Alba cammina davanti all'auto. 'Fanculo porco!!!'
Il tizio la segue a passo d'uomo con la testa fuori. 'Troia, ricordati
che sei solo una puttana.'
'Ma scopati tua sorella, coglione!'
'No, mi scopo una pecora, mi fa godere più di te, vacca! '
L'auto sgomma via, Alba è già su con Mirko. 'Andiamo.' In silenzio
Mirko guida fino in fondo alla stradina. 'Allora, cosa vuoi fare?'
'Il culo.'
'Sei frocio?'
'NO!'
'Se hai la fissa per il culo sei frocio! Sono cento, li hai? Non posso
per meno, hai un cazzo da cavallo.'
Mirko paga. 'Ma cos'è successo con quello?'
Alba ride, lo bacia appassionata saltandogli sopra. 'cazzo amore tu le
hai proprio tutte!'
Mirko tira indietro al massimo il sedile, non ci stanno, Alba gli
abbassa i pantaloni della tuta. 'Le hai tutte!'
'Cos'è che ho?'
'Tutto! Sei segaiolo, frocio, guardone e scommetto anche masochista.'
'Non fare la stronza.'
'Non t'incazzare, mi piaci, come ti chiami ? io Alba.'
'Mirko... ma non sono gay.'
'Tu non mi freghi, sei uno che gode male, sei stato ad aspettarmi... Ci
sono quelli che mi cercano per farsi calciare nei coglioni. Anche
ragazzi, vuoi provare?'
Mirko si eccita all'idea, il cazzo è di marmo. 'Non pensarci nemmeno!'
Alba è tuffata di testa tra le sue cosce. 'Peccato, hai palle
fantastiche, fammi sentire se sei frocio.' Spinge la mano sotto e gli
infila il dito nel culo. 'No, non sembri un rottoinculo... ti piace.'
'Mmm, ferma, basta!'
Alba lo bacia di lingua. 'Vuoi impazzire? Io ti faccio godere da
paura.'
'Sì sì...'
Alba lo prepara, un lungo e lento pompino bavoso e poi gli infila il
preservativo. 'sei bellissimo, amore, e hai un cazzone favoloso... E
due coglioni da latte, sborri tanto?'
'Si, ti piscio in culo.'
'Vieni,' Scende e se lo tira dietro tirandolo per le palle. Mirko ha i
pantaloni di felpa mezzi abbassati e un'erezione che lo stordisce. 'Io
ti do il culo ma tu mi dai le palle.'
Gli va dietro, gli palpa il culo nudo, 'sei prorio un frocio.' e gli
serra i coglioni da dietro. 'Dimmi che mi vuoi inculare'
'Ti rompo il culo.' Una strizzata lo fa urlare.
'Ancora.'
'Ti inculo a sangue.' Le strizza più forte e a lungo.
'Arghh.. Voglio il tuo culo, puttana.' Questa volta non resiste, si
piega dal male.
'Se vuoi ti faccio schizzare spremendoti le palle. Ahaha, come il
dentifricio.'
'No no, basta, ti prego.' È piegato a novanta
Alba lo abbraccia da dietro. 'Ti adoro, sei un frocio troppo bello!'
Gli prende il cazzo mentre finge di scoparlo. 'E hai palle da toro...
Vuoi sborrarmi in culo? Se vuoi te lo levo.'
Mirko ha un capogiro. 'Non prendermi per il culo, puttana.'
Alba gli dice dietro l'orecchio. 'Lo faccio davvero, mi inculi a pelle,
puoi sborrarmi in culo... ma… voglio le palle.'
'Seee, tu sei pazza'
Alba sempre abbracciandolo da dietro glielo sfila. 'Cinque calci nelle
palle.'
'Fanculo!'
'Non vuoi sborrami in culo?'
'Una.'
'No, cinque.'
'Tre e poi ti violento il culo.'
'Cinque, allarga le gambe.'
Alba ride come una matta, sfila la scarpa e a piede nudo gli tira calci
da dietro, tra le cosce allargate, sempre più bastardi. Tra un calcio e
l'altro gli balla attorno, lo bacia, fa moine, si fa palpare culetto e
tette mentre gli massaggia le palle doloranti e poi torna dietro di lui.
Mirko incassa mugolando e si rimette in posizione ogni volta, ma
l'ultimo ha paura di esserci giocato le palle, si accascia sul cofano
bestemmiando. Mai sentito il cazzo così duro, quella puttanella
gliel'ha paralizzato.
Finito il gioco perverso di Alba, adesso tocca a Mirko. Gliela vuole far pagare!
Gli ha preso a calci le palle divertendosi vedendolo soffrire, lo aveva stuzzicato durante tutto il tempo dicendogli di incularla a pelle…
Adesso sarebbero stati cazzi suoi.
Mirko con non poca fatica si rimette dritto, il cazzo svetta, sembra un pezzo di marmo pronto a colpire. Afferra Alba per un braccio e la fa passare davanti a lui, la fa appoggiare di schiena al cofano della macchina, le solleva la gonna e vedendo che è senza mutandine le passa una mano sulla fica depilata da puttana. Sente che è fradicia, la troia! si è eccitata a prendergli a calci le palle…punta tre dita sulla fica e le inserisce profondamente, cominciando a muoverle dentro…lei continua a divertirsi… “perchè non ci metti il cazzo dentro…” gli dice strafottente.
“Non voglio la tua fica di troia! voglio il tuo culo, ma adesso mi diverto io…” e continua a rovistarla nella fica. “Apri la bocca, troia!”.
Alba esegue… ppùùù…Mirko le sputa in bocca. Lei per niente schifata chiude e ingoia…Lui, continuando a manovrarla in fica, con l’altra mano inizia a schiaffeggiarle le tette…sono alte, sode, quindi prendono bene gli schiaffi…intanto le dita nella fica diventano 4…Alba non si aspetta questo trattamento…inizia a perdere il controllo, quel tipo le piace troppo e decide di lasciarsi andare…non è come tutti gli altri clienti, l’attizza… “mmmhhh…” si lascia sfuggire.
“Cos’è comincia a piacerti? guarda che è solo l’inizio, puttana!”
Sfila la mano dalla fica. l’afferra di nuovo per un braccio e la fa voltare. Adesso è lei riversa sul cofano a 90, la troia e tra poco lo prenderà nel culo!
Mirko sembra impazzito, è giunto il momento di farsi quel culetto di troia, le strappa quella cazzo di gonnellina che porta e che si diverte a sollevare per eccitare i clienti, poi le afferra la camicetta e facendole sollevare le braccia gliela sfila.
Alba è nuda sul cofano della macchina! sente il freddo della lamiera sul petto e sulla pancia…
Mirko con i piedi le fa allargare le gambe così che il culo è ben esposto in fuori, poi le passa la mano bagnata degli umori della sua fica e…giù! tutto nel culo, di botto, secco!
“Aaaahhh…” mugola Alba inarcando la testa e il busto, non si aspettava questo trattamento, ma le piace. Mirko lo spinge tutto dentro.
“Senti se è tutto dentro, troia!” e le prende una mano portandola dietro a farglielo sentire.
Alba sente che il cazzo è tutto piantato nel suo culo.
“Allora?” le chiede
“Sììì…è tutto dentro, bastardo…”.
Mirko inizia a spingere, ha il cazzo di marmo, vuole spaccarglielo il culo a quella troietta, ma vuole anche divertirsi. Le afferra i capezzoli e comincia a martoriarli, li tira, li stringe, li graffia e intanto sta sfondando il culo con un avanti e indietro da vero toro.
Alba sente che la sta inculando a dovere, le piace come la sta trattando, da troia come lei è, ma sente che c’è qualcosa di diverso…
Ha sentito che è tutto dentro…vorrebbe afferrargli le palle, di nuovo stringerle per farlo sborrare tutto nel suo culo, tanto glielo sta dando senza preservativo, sposta la mano in mezzo alle cosce, ma… ciaff, uno schiaffo le colpisce una natica, poi un altro, e giù una scarica di manate aperte sulle sue chiappette da puttanella!
“Te lo faccio rosso questo culo di troia!, ti lascio i segni, te lo voglio marchiare…” le dice mentre continua a incularla.
Alba sente che le piace, ma non vuole perdere il suo stato di puttanella sadica, non vuole dargliela vinta nel farsi vedere che gode, ma sta godendo! molto… e le piace!
“Tuttooo…qui quello che saiii…fareee??” gli chiede con la voce strozzata cercando di mascherare quello che sta provando.
“Non ti basta, troia?” le dice lui dandole due colpi di mano ancora più forti sulle chiappe.
Lei si volta…lo guarda…finge di prenderlo in giro “non mi bastaaa…maiii…” gli risponde.
Mirko le si appoggia sulla schiena e come un sibilo nell’orecchio “ti sistemo io adesso, troietta!”.
Si sfila dal suo culo, ha il cazzo ancora dritto, intorno non c’è nessuno…
“Rimani ferma così!” le intima.
Lei vuole sfidarlo… “non ce la fai più??” e inizia a sorridere…
Mirko entra due secondi in macchina, ne esce subito con una corda…
le afferra un polso e lo lega ad uno specchietto retrovisore, poi passa sull’altro lato e le assicura anche l’altra mano sull’altro specchietto. Alba è piccolina, non è altissima, così distesa deve sollevare i piedi da terra.
Lo guarda… “ma…che cazzo fai?” le chiede incuriosita più che spaventata.
Mirko le afferra una caviglia e la assicura ad un paraurti, poi fa la stessa cosa con l’altra…Alba, la puttanella sadica adesso e distesa a X su un cofano della macchina.
La cosa le scatena un lampo di eccitazione nel cervello, Mirko la sta scopando più nel cervello che nel culo…le piace, la intriga…così non era mai stata trattata…
Non immagina ancora quello che Mirko le farà.
Lo vede salire in macchina ancora con il cazzo di fuori e duro, accende il motore!
“Ma che cazz…” esclama lei “Tu sei fuoriii!!” inizia a voce più alta in modo che la senta. Mirko inizia ad andare con lei legata sul cofano, prima piano…prende una stradina dove non c’è nessuno…
Alba comincia a sentire il vento della velocità della macchina attraversarle tutto il corpo, la pelle…il culo…guarda Mirko dal vetro…la sensazione di freddo dappertutto le scatena un’eccitazione estrema…mai provata…e poi sapersi nuda, sdraiata su un cofano! che attraversa la strada…sì…le piace, è eccitata!
Non capisce che succede, ma riconosce la via che stanno percorrendo…è quella dove di solito va a battere!
Alba continua ad osservare Mirko, sa che non si fermerà…lui imbocca proprio “quella” strada…lì ci sono le sue colleghe.
Ed è proprio lì che Mirko vuole passare, la vuole “mostrare”, nuda, legata, già inculata…
Inizia la strada, cominciano a vedersi le puttane colleghe di Alba e lui rallenta, la fa vedere bene…è lei, Alba, in quelle condizioni.
Qualcuna inizia a ridere, qualcuna si allarma, urla…ma Alba non si lamenta…ha capito, la vuole mostrare…e a lei piace…sente che l’eccitazione è al massimo, mai capitato!
Ormai la strada delle puttane è stata attraversata tutta, Mirko da una sgommata e accelera! Una sferzata di vento colpisce lei sulla pelle e sul culo!
Dopo aver percorso un centinaio di metri, Mirko di ferma, scende dalla macchina, ha ancora il cazzo dritto, deve finire quello che ha iniziato.
Alba lo vede, capisce che adesso lui la prenderà di nuovo.
Lui si porta dietro di lei, ancora legata, le passa una mano sul culo. “Si è rinfrescato con l’aria!” le dice e subito le da uno schiaffo sul culo. E poi continua a schiaffeggiarla fino a farlo diventare rosso di nuovo. Poi le allarga le natiche e la incula, di nuovo! è già la seconda volta che la penetra. Ormai non ce la fa più, inizia a sbatterla forte, lei è sconvolta da quello che sta subendo e le piace sempre di più. Le puttane non godono quando vengono scopate, ma questa volta Alba non è una puttana, è Alba! si lascia andare, riceve le spinte dell’inculata e… “aaahhhh…aaaahhhh…” esplode in un orgasmo che non aveva mai provato. Si sente libera… e sente dentro di sé riversarsi tutta la sborra delle palle di Mirko. Una quantità enorme, le ultime spinte sono profonde, le devastano il culo e il cervello!
Finito di venirle dentro, Mirko non si retrae, lei è legata, non può fare nulla. Aspetta qualche secondo ancora inserito dentro di lei e…una sensazione di calore invade il culo di Alba. All’inizio non si rende conto, ma poi ha la conferma. Mirko le sta urinando nel culo! la sta riempiendo! si volta e lo guarda “bastardo! questa te la faccio pagare!” e cerca di liberarsi dalle corde.
Mirko ormai è soddisfatto, finalmente si è tolto il capriccio di sfondare il culo a quella puttanella!
Si ricompone, poi inizia a slegarla, quando è libera, ma ancora nuda le gira il volto verso di lui e la bacia in bocca. “Vieni via con me…” le dice.
Alba lo guarda, non sa cosa dire, per lei è stata un’esperienza devastante. Portata in giro nuda, legata sul cofano della macchina, esposta alle sue colleghe puttane che l’avevano vista in quelle condizioni. Come avrebbe potuto ritornare a battere?
Sarebbe diventata la barzelletta di tutte.
Alba lo guarda fisso negli occhi… “non hai paura di me??”.

per commenti: mastercam63@tiscali.it


scritto il
2025-06-12
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