Alla villa del boss

di
genere
gay

E’ passato qualche giorno dal ritorno dalla vacanza in agriturismo dove sono stato preso da quattro giovani di colore, quando riceviamo una telefonata dal principale del garage.
Dana risponde dal suo cellulare mettendo in viva voce. Ci dice che devo andare alla villa del loro boss per una serata con dei suoi amici e gli hanno parlato di me…del mio culo!
Prima che lei possa rispondere, dice che paga molto bene… sentiamo la cifra e ci guardiamo…è molto alta, per una serata a farsi scopare può anche andare.
Ci dice il posto e lo rassicuriamo che sarò presente.

E’ la sera dell’incontro e arriviamo in macchina in villa, ci viene aperto ma ci viene detto che posso entrare solo io, lei dovrà rimanere fuori ad aspettarmi in macchina. Accettiamo e entro nel viale che porta all’ingresso della villa.

Sono passate due ore e ritorno da Dana che mi sta aspettando in macchina. Prima di partire mi chiede “allora? come è andata? mi devi raccontare tutto!...”.
Mette in moto e so che devo raccontarle tutto nei minimi particolari…

“Sono entrato in casa, grande ma veramente esagerata e di cattivo gusto…lui un uomo con la pancia, un tipo viscido, dall’aspetto non gradevole. Mi fa accomodare e mi chiede se sono veramente aperto come gli è stato detto dai suoi sottoposti. Gli faccio cenno di sì… “Sì, sembra di sì” gli rispondo.
“Adesso vediamo…” mi dice. Mi chiede di abbassare i pantaloni e le mutande e mi indica una specie di inginocchiatoio dove mi fa sistemare. Mi piego in ginocchio e mi abbasso in modo da fargli vedere il culo. Lui allarga un po’ e poi mettendo un guanto mi spruzza un lubrificante e lo spande sul buco.
Poi vedo che prende una scatola e inizia a tirare fuori dei cazzi finti… vedo che ne prende uno piccolo e lo prova…scivola subito dentro…
“mmhhh…” dice e ne prende uno più grosso…lo appoggia, non serve forzare e pure questo entra subito… allora prende il più grosso, tipo quello nero oppure il nostro apriculo… questo forza un po’, mi dilata ma poi spingendo entra…
“Sei aperto…ti hanno aperto per bene…sei stato anche fistato mi hanno detto…”. Rispondo di sì lasciandomi scappare un lamento mentre prova quel cazzo dentro facendolo andare avanti e indietro.
“Bene…gli amici si divertiranno…” e lo sfila. Mi fa alzare, mi dice di togliere tutto e lo faccio. Così mi porta verso una stanza dove c’è una specie di parete con un foro. Mi dice che devo mettere la testa lì dentro con il busto e lasciare fuori le gambe con il cazzo. Inizio ad entrare ma mi fa capire che non devo mettermi a 90 con il culo in fuori, ma devo girarmi a pancia in sù. In pratica sono sdraiato a pancia in sù con le gambe fuori da questo buco della parete.
Sento che le gambe vengono sollevate e divaricate, poi legate a dei ganci. Una volta sistemato e legato mi tocca il culo e il buco… “così sei pronto…” dice, poi sento aprire una porta, non riesco a vedere nulla dalla parte dove mi trovo, ma solo sentire un gran vociare, capisco che sta entrando gente, uomini, non so quanti sono ma immagino parecchi. Subito qualcuno inizia a tastarmi il culo e provare il buco. Riesco solo a vedere da una fessura del buco quando qualcuno si avvicina molto.
Poi intravedo uno che si avvicina e inizia a divaricarmi e di colpo mi penetra…iniziano a farmi…a incularmi…”.
Sto raccontando tutto a Dana che nel frattempo continua a guidare verso casa.
“E poi??” mi chiede.
“Hanno incominciato ad entrare uno dietro l’altro…vedevo qualcosa, qualcuno aveva un tatuaggio sul ventre, c’era pure uno di colore…hanno iniziato a farmi e ho cominciato a non capire più nulla… entravano e uscivano…io ero un continuo lamento…iniziava a piacermi…
Poi si sono fermati, ho sentito che slegavano le caviglie e mi hanno fatto girare… così adesso mi trovo a 90 con il culo esposto e il cazzo fuori dal buco della parete. Hanno ricominciato tutti ad entrare e uscire…uno entrava, dava dei colpi tenendomi e poi cedeva il posto ad un altro…così…a ripetizione…avevo il cazzo dritto e duro…sentivo il mio stesso ansimare e godere per tutti quei cazzi che stavo prendendo…qualcuno entrava, usciva e poi rientrava…a loro piacimento.
Sarà passata almeno un’ora di questo entrare e uscire dal mio culo…ero eccitatissimo…poi qualcuno ha incominciato a sborrare dentro…sentivo anche che qualcuno veniva sul culo perchè sentivo gli schizzi…non li vedevo ma li stavo prendendo tutti…quando hanno incominciato a sbattermi per venire non ho resistito…ho iniziato a sborrare anche io senza che nessuno mi toccasse.
Tutta l’eccitazione è sparita, ma loro hanno continuato a incularmi…sai che non mi piace così…”.
“E allora che hai fatto?” mi chiede Dana.
“Li ho pregati, li ho implorati di smettere perchè non mi piaceva… “basta, vi prego…non voglio più…” gli dicevo, ma loro hanno continuato a farmi…entravano e uscivano…io sempre piegato a sentire loro che mi dicevano troia…ti stiamo sfondando…ho capito che non avrebbero smesso…mi sono rassegnato a subire… dopo la quarta o quinta penetrazione…mi sono lasciato fare…e mi sono eccitato di nuovo…ho sentito il mio cazzo cominciare a diventare duro di nuovo.
Qualcuno se ne è accorto… “ti sei eccitato di nuovo eh?” mi diceva. “Sì…” gli ho risposto con un filo di voce. Hanno ripreso a incularmi a ripetizione…
“sì…continuate…vi pregooo…” gli ho detto.
“Adesso ci preghi di continuare eh? troia!” e hanno iniziato a sbattermi con violenza, quasi venivo sollevato da terra tanto erano violente le spinte…poi di nuovo ho iniziato a sentire che venivano dentro…uno dietro l’altro…man mano che finivano se ne andavano, qualcuno rimaneva e commentava… hanno sborrato quasi tutti dentro…mi hanno riempito… sentivo che colava fuori…poi ho capito che anche l’ultimo mi aveva sborrato dentro….ero pieno…sentivo uno stimolo a spingere… non potevo trattenere per quanta ne avevo dentro…mi è venuto uno stimolo troppo forte…ho iniziato a spingere piano e una colata è uscita fuori… con tutta l’aria che era entrata a furia e entrare e uscire, sono usciti pure dei rumori…è stato umiliante e imbarazzante…
Li sentivo che ridevano…qualcuno si è avvicinato e mi ha accarezzato il culo dando delle pacche… “tranquillo…con quello che ti abbiamo fatto è normale” mi ha detto.
Quando se ne sono andati, il boss mi ha fatto uscire dal buco… e mi ha dato i soldi…”.

“Quanti erano?” mi chiede Dana.
“Non lo so…erano in tanti…sarò stato penetrato venti, trenta volte, forse di più…” le rispondo.
Siamo arrivati a casa.
Entriamo e Dana non perde tempo. “Fammi vedere come ti hanno fatto il culo…”.
Inizia a sbottonarmi i pantaloni che tolgo, abbasso le mutande mostrandole il culo…
“Che sono questi segni??” mi chiede.
“Quali segni??? non mi hanno frustato!” le dico
“Questi!” mi dice
Mi porto verso lo specchio e vedo effettivamente dei segni sul culo fatti con un pennarello, forse… delle linee verticali e una orizzontale che le taglia, alcuni sono sbafati, ma si capiscono ugualmente.
Capiamo tutti e due!
“Ti hanno contato…” mi dice Dana.
Sembra che ognuno che mi ha inculato avesse lasciato il segno e fossi stato numerato.
Su una natica un gruppo di 4 linee verticali e una orizzontale, sotto un altro gruppo…sull’altra natica un altro gruppo di 5 e sotto 3 linee…
“5, 10, 15 e 3…18!” esclama Dana “18 cazzi hai preso!!”.

per commenti: mastercam63@tiscali.it

scritto il
2025-08-20
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