Luana ed il suo marito cuck (2)
di
mastercam
genere
corna
Per sdrammatizzare la situazione ringraziai anch’io l’uomo chiedendogli con i suoi amici di avere un occhio di riguardo, lui mi rassicurò che era in buone mani. Visto che eravamo in discorso dissi a Luana che il proprietario Roberto ci aveva invitato per cena ma subito lei mi disse che non aveva voglia, l’ultima sera la voleva passare con me. Arrivati in camera ci preparammo decidendo di andare a mangiare una pizza nel resort, ci preparammo, faceva molto caldo, come al solito io feci prima avvisandola che la aspettavo giù. Mi sedetti fuori e dopo una buona mezz’ora lei arrivò truccata leggermente con le labbra ben marcate di un rosso fuoco, una gonnellina molto corta bianca ed una camicia attillata nera senza reggiseno con tre bottoni aperti dove il seno era ben in evidenza con l’ultimo bottone che rischiava di aprirsi. Ci incamminammo a piedi e dopo una ventina di minuti arrivammo alla pizzeria con Luana che si lamentava delle scarpe col tacco che,essendo nuove, le facevano un po’ male anche perché il tacco era 12cm . Ordinammo la pizza con birra e trascorremmo la serata tranquillamente parlando di molte cose sul nostro futuro, non ci rendemmo conto era già l’una pagammo e ci incamminammo per rientrare. Tutto d’un tratto su una vietta laterale ci incontrammo fatalità con i tre tizi della piscina che subito si unirono a noi per tornare in albergo.Quando Luana si fermò causa il dolore ad un piede subito quello che l’aveva massaggiata si offrì di aiutarla e si staccarono da noi. Mentre io davanti continuavo a parlare con quello che era stato in acqua con me, ogni tanto mi giravo per guardare ma subito venivo ripreso da quello vicino. Luana aveva le braccia al collo di loro due con il bottone della camicetta saltato, con le tette di fuori, e l’uomo che la stava palpeggiando con gran piacere di lei. Arrivati all’albergo Luana si era sistemata la camicia, ci salutammo, loro vollero dare un bacio a Luana sulla guancia ma mentre mi girai uno le diede un bacio sulla bocca facendole una carezza e sentii Luana dirgli “che caro che sei!”. Ci salutammo e tutti e tre diedero a Luana l’appuntamento per il giorno dopo. La mattina partii e Luana iniziò la sua avventura con quegli uomini!
E’ Luana a raccontare.
Rientrai e nella hall e c’erano già i tre tizi, uno si chiamava Enrico, l’altro Tomas, l’altro Franco ed erano tutti e 3 oltre la sessantina, due erano divorziati e uno vedovo. Luca era appena partito, salii mi feci una doccia svelta, mi depilai, presi il costume sgambato nero, stavo per prendere il reggiseno ma desistetti optando per il pareo nero, lo misi e scesi. Quando mi videro mi vennero incontro abbracciandomi e con mio stupore ognuno mi diede un bacio in bocca che contraccambiai senza esitare. Ci incamminammo verso la piscina ancora vuota, intervenne Tomas dicendo di andare alla piscina termale privata dove potevano accedere in pochi. Tutti d’accordo ci dirigemmo verso il retro, con una scheda aprirono un cancello e ci trovammo in una piccola piscina molto carina con lettini più comodi… subito ci prendemmo i lettini mi levai il pareo rimanendo con le tette di fuori, subito loro misero i lettini accanto al mio, presi la crema e subito Tomas si offrì di spalmarmela ma intervennero Franco ed Enrico lamentandosi. Allora dissi loro scherzando “in tre farete prima!”... non l’avessi mai detto si spalmarono la crema sulle mani iniziando a massaggiarmi tutta… dietro sentivo le loro mani scivolare su tutta la schiena fermandosi spesso sul culo…le mani le avevano insinuate sotto ai lati del costume abbassandolo notevolmente… mi girai sentendo un’eccitazione strana… mi versarono la crema sul seno e sulla pancia iniziando a spalmarla… sentivo 3 - 4 mani che indugiavano sul seno strizzandomi con forza i capezzoli… mi stavo eccitando da morire! sentivo 2 mani scendere verso il basso insinuarsi nell’interno coscia, poi altre 2 scesero nei fianchi insinuandosi sotto il costume e con maestria lo fece scendere completamente massaggiando le gambe. Me lo sfilarono, sentii una voce di uno di loro nell’orecchio che mi sussurrava .. “ti piace…” risposi subito di sì. “Farai la brava con noi”. Risposi di sì. “ Il tuo maritino ti ha lasciato nelle nostre mani, da ora farai tutto quello che ti ordineremo…Rimasi un attimo in silenzio quando sentii deve forti pizzicotti sui capezzoli. Risposi “sì farò tutto quello che volete!” Sentii una bocca appoggiarsi alla mia ed una lingua entrarci… mi lasciai andare baciandolo con passione mentre le loro mani si impossessarono della fica facendomi godere… ero eccitatissima e ci misi poco ad avere il primo orgasmo mentre a turno mi baciavano. Intervenne Tomas “bene ora andiamo alzati va in camera metti la gonna più corta che hai ed una camicetta molto scollata. ti aspettiamo fuori nel parcheggio, andremo a fare shopping” mi disse. Salii in camera feci una doccia veloce frugai nell’armadio, tirai fuori una gonellina nera con le balze, misi un perizoma nero trasparente, la camicetta di pizzo bianco un po’ trasparente con tre bottoni aperti… misi il rossetto, sandali tacco 12… mi guardai allo specchio e mi sembrava che la gonna fosse troppo lunga, le feci un giro sopra la cinta e si accorciò molto di più arrivando appena sotto il perizoma. Scesi, cercai il Pakistano trovandolo in cucina, lo guardai lui, sorrise, mi avvicinai dandogli un bacio nella bocca, gli porsi le chiavi dicendogli “mi hanno ordinato di dartele, tu sai cosa fare”. Lui le prese dicendo “certo signora…o devo chiamarla troia!”. Mi voltai di scatto dandogli un ceffone. Uscii con passo veloce, andai nel parcheggio ma camminando la gonna si era alzata con la parte sotto del perizoma. Dopo dieci minuti di strada arrivò una telefonata a Franco… lo vidi cambiare espressione… riattaccò rivolgendosi agli altri due “sapete cosa fatto, ha dato una sberla al Pakistano…stasera sarai punita per questo!”. Rimasi colpita ma risposi che non sarebbe più successo. Arrivammo in un grande magazzino dove presero dei vestiti che avrei dovuto indossare. Rientrammo giusto per pranzo, mi fecero salire in camera per rinfrescarmi mentre loro diedero tutta la roba per farla lavare eper essere pronta alla sera. Quando entrai in camera trovai l’armadio aperto ed anche le valige con tutti i vestiti erano spariti… c’era solo un micro costumino sul divano con una scatola con scritto “indossa il tutto”, aprii la scatola… c’era un collare di acciaio con un grosso ciondolo…mi spogliai nuda… lo indossai, misi il costume che consisteva in un minuscolo triangolo bianco ed un pareo bianco… mi guardai allo specchio… ero indecente! le tette completamente esposte ed il triangolino non conteneva la fica… mi sistemai meglio possibile ma essendo molto stretto copriva poco…con coraggio uscii scesi per le scale e manco a dirlo il triangolino s’era conficcato nella fica facendo uscire le labbra di lato. Arrivai giù e mi trovai davanti Franco che mi chiese dove stavo andando di corsa, gli risposi che in quelle condizioni ero nuda e non volevo farmi vedere, lui divenne serio dicendomi che non dovevo comportarmi così altrimenti la prossima volta sarei scesa nuda,abbassai lo sguardo chiedendo scusa per l’errore commesso… lui mi prese per mano portandomi nella piscina nel retro dove attendevano. Mi levai il pareo tuffandomi anch’io… si stava benissimo, faceva caldo, quando Tomas mi prese da dietro afferrandomi le tette… iniziò a baciarmi il collo mentre un altro mi venne davanti… afferrò il piccolo costume sfilandolo, mi baciò… Tomas mi divaricò le gambe appoggiando il suo cazzo… lo sentii entrare subito rimanendo con la bocca aperta… trattenni il respiro finchè non lo mise tutto dentro iniziando un lento andirivieni che mi faceva sbrodolare… mentre Franco mi fece chinare la testa per baciarlo e con le mani mi torturava le tette… non potevo mugolare ma una vampata di calore mi avvolse tutta… mi staccai emettendo un urlo… ebbi il primo orgasmo, mentre Tomas continuava a scoparmi alternando colpi profondi… poi rallentava il ritmo. Franco tolse le mani dal seno facendomi divaricare al massimo le gambe, mentre Tomas mi scopava profondamente e con l’aiuto dell’acqua mi teneva su di peso, godevo come una pazza! Arrivò un altro orgasmo violento e non rendendomi conto sentii Franco allargarmi le chiappe appoggiando il suo cazzo al buco del culo iniziando a spingere. Gli stavo per dire che ero vergine quando Tomas mi ficcò la lingua in bocca aumentando i suoi movimenti… sentii il suo cazzo entrare dietro… mi staccai da Tomas per dirgli di fare piano, ma mi tenne ben salda e con un colpo secco me lo mise tutto dentro!... inarcai la schiena emettendo un urlo di dolore. Lo supplicavo di toglierlo, ma iniziò con movimenti veloci un andirivieni che il dolore si trasformava in piacere finché sentii Tomas aggrapparsi alle tette ed emise un grugnito restandomi piantato dentro in fondo. Sentii la sua sborra riempirmi la fica mentre Franco mi scopava con violenza… ebbi un altro orgasmo sentendo venire anche lui. Si sfilarono da me soddisfatti baciandomi teneramente.
Uscimmo, ci coricammo sui lettini… presi sonno quando e mi svegliai era nuvoloso, avevo ancora la fica gonfia ed il culo dolorante ma stavo bene. Tomas si avvicinò accarezzandomi le tette… mi disse che ero magnifica… lo guardai confessandogli che ero pluriorgasmica e non riuscivo a controllarmi. Mi disse di non preoccuparmi perchè a loro faceva piacere, rimanemmo un altro paio d’ore poi Tomas disse che quella sera eravamo invitati dal signor Roberto e non potevamo rinunciare. Mi guardò dicendo che dovevo essere super sexy perchè il signor Roberto era molto esigente. Nel frattempo arrivò Enrico che si mise a parlare con loro… li sentii che gli raccontavano la bella scopata fatta, si girò avvicinandosi, si sedette sul lettino accarezzandomi il seno e mi disse “sono stati bravi”. Gli risposi di sì… “ti piacciono i loro cazzi?”. Gli risposi ancora di sì. “Lo sai che sei una gran poca e ci appartieni per un’altra settimana?” gli risposi “certamente, lo so!” .
per commenti: mastercam63@tiscali.it
E’ Luana a raccontare.
Rientrai e nella hall e c’erano già i tre tizi, uno si chiamava Enrico, l’altro Tomas, l’altro Franco ed erano tutti e 3 oltre la sessantina, due erano divorziati e uno vedovo. Luca era appena partito, salii mi feci una doccia svelta, mi depilai, presi il costume sgambato nero, stavo per prendere il reggiseno ma desistetti optando per il pareo nero, lo misi e scesi. Quando mi videro mi vennero incontro abbracciandomi e con mio stupore ognuno mi diede un bacio in bocca che contraccambiai senza esitare. Ci incamminammo verso la piscina ancora vuota, intervenne Tomas dicendo di andare alla piscina termale privata dove potevano accedere in pochi. Tutti d’accordo ci dirigemmo verso il retro, con una scheda aprirono un cancello e ci trovammo in una piccola piscina molto carina con lettini più comodi… subito ci prendemmo i lettini mi levai il pareo rimanendo con le tette di fuori, subito loro misero i lettini accanto al mio, presi la crema e subito Tomas si offrì di spalmarmela ma intervennero Franco ed Enrico lamentandosi. Allora dissi loro scherzando “in tre farete prima!”... non l’avessi mai detto si spalmarono la crema sulle mani iniziando a massaggiarmi tutta… dietro sentivo le loro mani scivolare su tutta la schiena fermandosi spesso sul culo…le mani le avevano insinuate sotto ai lati del costume abbassandolo notevolmente… mi girai sentendo un’eccitazione strana… mi versarono la crema sul seno e sulla pancia iniziando a spalmarla… sentivo 3 - 4 mani che indugiavano sul seno strizzandomi con forza i capezzoli… mi stavo eccitando da morire! sentivo 2 mani scendere verso il basso insinuarsi nell’interno coscia, poi altre 2 scesero nei fianchi insinuandosi sotto il costume e con maestria lo fece scendere completamente massaggiando le gambe. Me lo sfilarono, sentii una voce di uno di loro nell’orecchio che mi sussurrava .. “ti piace…” risposi subito di sì. “Farai la brava con noi”. Risposi di sì. “ Il tuo maritino ti ha lasciato nelle nostre mani, da ora farai tutto quello che ti ordineremo…Rimasi un attimo in silenzio quando sentii deve forti pizzicotti sui capezzoli. Risposi “sì farò tutto quello che volete!” Sentii una bocca appoggiarsi alla mia ed una lingua entrarci… mi lasciai andare baciandolo con passione mentre le loro mani si impossessarono della fica facendomi godere… ero eccitatissima e ci misi poco ad avere il primo orgasmo mentre a turno mi baciavano. Intervenne Tomas “bene ora andiamo alzati va in camera metti la gonna più corta che hai ed una camicetta molto scollata. ti aspettiamo fuori nel parcheggio, andremo a fare shopping” mi disse. Salii in camera feci una doccia veloce frugai nell’armadio, tirai fuori una gonellina nera con le balze, misi un perizoma nero trasparente, la camicetta di pizzo bianco un po’ trasparente con tre bottoni aperti… misi il rossetto, sandali tacco 12… mi guardai allo specchio e mi sembrava che la gonna fosse troppo lunga, le feci un giro sopra la cinta e si accorciò molto di più arrivando appena sotto il perizoma. Scesi, cercai il Pakistano trovandolo in cucina, lo guardai lui, sorrise, mi avvicinai dandogli un bacio nella bocca, gli porsi le chiavi dicendogli “mi hanno ordinato di dartele, tu sai cosa fare”. Lui le prese dicendo “certo signora…o devo chiamarla troia!”. Mi voltai di scatto dandogli un ceffone. Uscii con passo veloce, andai nel parcheggio ma camminando la gonna si era alzata con la parte sotto del perizoma. Dopo dieci minuti di strada arrivò una telefonata a Franco… lo vidi cambiare espressione… riattaccò rivolgendosi agli altri due “sapete cosa fatto, ha dato una sberla al Pakistano…stasera sarai punita per questo!”. Rimasi colpita ma risposi che non sarebbe più successo. Arrivammo in un grande magazzino dove presero dei vestiti che avrei dovuto indossare. Rientrammo giusto per pranzo, mi fecero salire in camera per rinfrescarmi mentre loro diedero tutta la roba per farla lavare eper essere pronta alla sera. Quando entrai in camera trovai l’armadio aperto ed anche le valige con tutti i vestiti erano spariti… c’era solo un micro costumino sul divano con una scatola con scritto “indossa il tutto”, aprii la scatola… c’era un collare di acciaio con un grosso ciondolo…mi spogliai nuda… lo indossai, misi il costume che consisteva in un minuscolo triangolo bianco ed un pareo bianco… mi guardai allo specchio… ero indecente! le tette completamente esposte ed il triangolino non conteneva la fica… mi sistemai meglio possibile ma essendo molto stretto copriva poco…con coraggio uscii scesi per le scale e manco a dirlo il triangolino s’era conficcato nella fica facendo uscire le labbra di lato. Arrivai giù e mi trovai davanti Franco che mi chiese dove stavo andando di corsa, gli risposi che in quelle condizioni ero nuda e non volevo farmi vedere, lui divenne serio dicendomi che non dovevo comportarmi così altrimenti la prossima volta sarei scesa nuda,abbassai lo sguardo chiedendo scusa per l’errore commesso… lui mi prese per mano portandomi nella piscina nel retro dove attendevano. Mi levai il pareo tuffandomi anch’io… si stava benissimo, faceva caldo, quando Tomas mi prese da dietro afferrandomi le tette… iniziò a baciarmi il collo mentre un altro mi venne davanti… afferrò il piccolo costume sfilandolo, mi baciò… Tomas mi divaricò le gambe appoggiando il suo cazzo… lo sentii entrare subito rimanendo con la bocca aperta… trattenni il respiro finchè non lo mise tutto dentro iniziando un lento andirivieni che mi faceva sbrodolare… mentre Franco mi fece chinare la testa per baciarlo e con le mani mi torturava le tette… non potevo mugolare ma una vampata di calore mi avvolse tutta… mi staccai emettendo un urlo… ebbi il primo orgasmo, mentre Tomas continuava a scoparmi alternando colpi profondi… poi rallentava il ritmo. Franco tolse le mani dal seno facendomi divaricare al massimo le gambe, mentre Tomas mi scopava profondamente e con l’aiuto dell’acqua mi teneva su di peso, godevo come una pazza! Arrivò un altro orgasmo violento e non rendendomi conto sentii Franco allargarmi le chiappe appoggiando il suo cazzo al buco del culo iniziando a spingere. Gli stavo per dire che ero vergine quando Tomas mi ficcò la lingua in bocca aumentando i suoi movimenti… sentii il suo cazzo entrare dietro… mi staccai da Tomas per dirgli di fare piano, ma mi tenne ben salda e con un colpo secco me lo mise tutto dentro!... inarcai la schiena emettendo un urlo di dolore. Lo supplicavo di toglierlo, ma iniziò con movimenti veloci un andirivieni che il dolore si trasformava in piacere finché sentii Tomas aggrapparsi alle tette ed emise un grugnito restandomi piantato dentro in fondo. Sentii la sua sborra riempirmi la fica mentre Franco mi scopava con violenza… ebbi un altro orgasmo sentendo venire anche lui. Si sfilarono da me soddisfatti baciandomi teneramente.
Uscimmo, ci coricammo sui lettini… presi sonno quando e mi svegliai era nuvoloso, avevo ancora la fica gonfia ed il culo dolorante ma stavo bene. Tomas si avvicinò accarezzandomi le tette… mi disse che ero magnifica… lo guardai confessandogli che ero pluriorgasmica e non riuscivo a controllarmi. Mi disse di non preoccuparmi perchè a loro faceva piacere, rimanemmo un altro paio d’ore poi Tomas disse che quella sera eravamo invitati dal signor Roberto e non potevamo rinunciare. Mi guardò dicendo che dovevo essere super sexy perchè il signor Roberto era molto esigente. Nel frattempo arrivò Enrico che si mise a parlare con loro… li sentii che gli raccontavano la bella scopata fatta, si girò avvicinandosi, si sedette sul lettino accarezzandomi il seno e mi disse “sono stati bravi”. Gli risposi di sì… “ti piacciono i loro cazzi?”. Gli risposi ancora di sì. “Lo sai che sei una gran poca e ci appartieni per un’altra settimana?” gli risposi “certamente, lo so!” .
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