Come tutto ebbe inizio... Cap 9

di
genere
corna

La vacanza studio e il primo video.


"Ma che costume avevi? Ora mi racconti tutto! Voglio sapere."

"Va bene!"

"Allora, da dove vuoi che cominci?"

"Da dove vuoi te!"

"Venerdi sono stata a scuola per organizzare con gli altri 3 professori la vacanza studio a Londra. Si parte il 10 e si torna il 24."

"Bene! Poi?"

"Poi ieri siamo state al mare. Io ho indossato il microbikini per la prima volta in pubblico in spiaggia e ho fatto topless. Come tu desideravi. Contento?!"

"Davvero!? E non ti vergognavi!?"

"Beh! Inizialmente ero molto titubante, ma poi sia Marisa che Clara hanno tolto il top e io ho fatto uguale. A proposito! Credevo Marisa le avesse grandi, ma dal vivo, mamma mia, che bombe che ha!"

Dentro di me dicevo: "lo so, cazzo se lo so"!

"Due giorni di mare, che bello! Adoro il mare e il sole sulla pelle. E questo è il risultato. Ti piace?"

"Si, molto! Ma trovo antiestetica quella macchiolina bianca in mezzo le gambe."

"Però vedi, sto facendo di tutto per soddisfarti e non ti accontenti mai, ehh?!"

"Hai ragione, scusa!"

"Poi la sera Marisa ha dovuto andarsene e il mattino al mare siamo andate solo io e Clara. Hanno provato a rimorchiarci."

"Dimmi che ci sono riusciti, dimmi di si?"

"Beh! Ce li abbiamo fatti credere. Due ragazzotti di trent' anni. Clara é stata molto brava a fare l'oca. Ci hanno offerto un gelato e ci siamo messi a parlare. Pensa che quello di fronte a me è stato tutto il tempo con gli occhi puntati sulle tette. A volte mi vedeva leccare il cono. Poi abbassava lo sguardo e andava a mirare sulla micia. Voi uomini pensate sempre a quello! Poi ci siamo salutati e niente. Non gli abbiamo fatto, ne dato nulla. Nisba! Manco un numero di cellulare. "

"Che cattive che siete state. Un bacio potevate darglielo. E tu andavi in acqua e potevi fargli un succhione sommerso."

"Ancoraaa! Non ne faccio quando respiro bene, figuriamoci sott' acqua!"

E cosi il tempo continuava a scorrere, tra le scopate con Marisa, che sessualmente erano fantastiche e quelle sporadiche con mia moglie che mentre la fottevo la immaginavo con il cazzo di Stefano in bocca.
Poi lei partii per Londra e a volte con Marisa ci si incontrava a casa da me.
Al suo rientro solita tiritera.

Poi un giorno la doccia fredda. Marisa doveva partire per andare dalla sorella e dalla mamma in svizzera. E quindi Fede andava al mare con Clara, quando Clara poteva, altrimenti andava da sola perché mi aveva detto che voleva diventare nera nera.
Strano! Mi diceva sempre che il troppo sole faceva male alla pelle e al mare andava con crema protezione 40. E ora invece vuole diventare nera nera!? Nella vita si cambia e si può cambiare. Forse lo stava facendo per me.

Poi la sera, al ritorno, tutta spavalda e altezzosa: "oggi hanno provato a rimorchiarmi di nuovo"!

E io sempre ingenuamente: "Ma dai"? (Con la cazzo di speranza che un giorno mi dicesse: l'ho data!)

"Si, e non solo oggi! Ieri mi hanno offerto una colazione. Cappuccino e cannolo con la crema. Buono! Pensa che al primo morso il cannolo ha perso la crema e sai cosa mi hanno detto? Che sono talmente bella che faccio sghizzare pure il cannolo."

"E te cosa hai risposto?"

"Mi sono messa a ridere e ho ringraziato del complimento."

"Hai capito sta figona di mia moglie. Da quando mette i microbikini tutti la vorrebbero rimorchiare e non ti offendi neanche per i complimenti col doppio senso. "

"É vero! Ma il lato positivo é che non mi vergogno più a mostrarmi in topless. Pensa che l' altro giorno dei miei studenti mi hanno vista e sono venuti a salutarmi. Mai pensavo che da Ancona venissero al mare dove ero io."

"Non mi dire che tu eri in topless?"

"Chiamalo topless! Avevo il micro dorato sotto. Quello che copre poco o niente davanti. Non me ne é fregato nulla. Anzi, erano felici di vedermi cosi! Tutti ragazzi di 16 o 17 anni. Hanno gli ormoni a 1000. Abbiamo chiacchierato un bel po'. Con loro c'erano due ragazze in micro e topless. E sai cosa hanno detto due ragazzi quando stavano andando via?"

"No! Cosa hanno detto?"

"Hanno detto: ragazzi, meglio la prof di Noemi e Samantha. Avete visto che poppe"!?

"E brava maialona! Fai arrapare pure i liceali. Ahahah!"

"Ahahahah! C'era pure il ragazzo che abbiamo visto al casino. Ricordi quando mi legasti?"

"Certo! Il nipote di cazzone Stefano?"

"Esatto! Mi ha fatto i complimenti pure lui. Quando sono andati via, lui, dopo 10 minuti è tornato da solo. Si è avvicinato e mi ha detto che sono molto fotogenica e che se avessi voluto, avrebbe potuto farmi foto molto particolari."

"Ti ha detto cosi?"

"Si, chissà perché?! A proposito del casino di caccia. Sarebbe da rifarlo."

"Perché ti è piaciuto?"

"Ora posso dirtelo. Molto! Sarà stata la paura di essere scoperta nuda o averlo preso nel culo o le foto, però ero eccitatissima."

Presi la palla al balzo pensando a Pascal e Isaac.

"Beh! Se vuoi rifarlo si può rifare. Stavolta però ti bendo gli occhi così ti lascio più ansia e paura. Se l'ansia ti eccita, senza vedere nulla ti dovrebbe eccitare di più. "

"Oddio, in che senso?"

"Tranquilla lo scoprirai quando lo rifaremo. Ora preparati che andiamo a fare un po di spesa."

"Si, faccio una doccia al volo e arrivo."

"Ok, ti aspetto."

Nel frattempo notai che il segno della fede sull'anulare era sparito. La zoccola si toglie la fede al mare. Brava! Ci tiene a far vedere che é single. Puttanona!

Andammo al supermercato.
Fare la spesa è una cosa che odio ma devi pur mangiare. Portavo il carrello. Avanti a me Federica che decideva cosa comprare. Si blocca alla frutta e verdura.

"Ehi, che hai fatto? Ti sei inchiodata?"

"Guarda quella melanzana!"

"Embeh! Allora?!"

"Tu forse non ci crederai ma quello di Stefano e cosi grande e con quella forma."

"Wow! Bello dotato Stefano! Beato lui!"

"Ma che dici? Mi ha detto che tante appena glielo vedono hanno rinunciato. Scappano via per le dimensioni. Capisci?! A me l'avrebbe spaccata in due."

"Ma che dici? Hai partorito 2 volte. Ce l'hai bella larga. Compra quella melanzana e questi due cetrioli."

"Perché, cosa vorresti fare?"

"Tu compra e non preoccuparti. Facciamo un test così ti tranquilizzi e prendi coscienza dei tuoi mezzi. E ce ne sono anche di più grandi di quello di cazzone Stefano."

"più grandi?! Non ci credo!"

"compra la melanzana e i cetrioli."

E cosi fece. Tornammo a casa e mangiammo un boccone al volo. Poi ci mettemmo a vedere un film e andammo a dormire perché il giorno seguente dovevamo andare a lavorare.
Il pomeriggio tornai a casa con una busta in mano. Dissi a mia moglie che io andavo a fare una cosa in camera da letto e che, dandole la busta, lei doveva prepararsi con quello che c'era dentro.

"Un regalino per me?! Cosa c'è dentro?!"

"Tu preparati e indossa il suo contenuto. Ah! Truccati forte, molto forte! Mi raccomando!"

E andai di sopra. Dopo 15 minuti scesi dal piano superiore.

"Sei pronta? Dove sei?"

"Ora sono in cucina!"

Andai in cucina e vidi mia moglie con indosso quello che le avevo comprato. Reggiseno carioca, calze a rete e scarpe con tacco a spillo da 15 cm che la costringevano a camminare in maniera oscena. Stavolta l' abbronzatura c'era, non come quella di Marisa ma era scura. Poi lo smalto giallo sulle unghie era perfetto. E giallo aveva pure il rossetto con l'ombretto per gli occhi. Santa Marisa aveva colpito. In aggiunta al tutto, le avevo comprato due orecchini giganti che davano risalto al viso ed erano perfetti. Sembrava proprio una baldracca da marciapiede!

"Beh, cosa ne pensi?"

"Penso che tu mi abbia fatto vestire come una prostituta. I tacchi, mi ci devo abituare, però mi piacciono anche se sono altissimi. Certo difficile starci un giorno intero, però mi fanno sentire, come dire...più..più... "


"Troia, ti fanno sentire una vera troia. E dillo, mica è vergogna! Pensa se i tuoi studenti ti vedessero così conciata. La prima cosa che farebbero è masturbarsi. Poi direbbero che sei una porca, una puttana!"

"Si, hai ragione. Una vera puttana di strada. Chi sa quanto potrei guadagnare?"

"Beh, se vuoi possiamo provare?!"

"Ma che dici? Stavo scherzando!"

"Spero che tu ora cominci a rivalutarti rispetto a prima? È bastato cambiare il tuo look e vedi cosa sei in grado di fare. Ti sottovaluti sempre. Sono brutta! Non sono un granché! E invece ti rimorchiano da tutte le parti. Se fossi una puttana guadagneresti soldi a palate. Anzi, secondo me potresti fare servizi fotografici e addirittura film porno."


"Dici?! Si! Forse hai ragione! È vero! Ma ho sempre pensato che, che, che..."

"Che il giudizio degli altri ti massacrasse? Che ti frega degli altri. Ragiona per te. Ti piace prendere il sole in topless? Fallo! Vuoi prenderlo nuda? Fallo! Che ti frega degli altri. Vuoi prenderlo nel culo perche' ti piace? Prendicelo! Usa la bocca! Usa la figa! Fai godere tutti i cazzi che vorresti. Prendi il sole nuda qui in giardino. Chi ti vede? E poi se ti vedessero lasciali godere. Prendilo nuda anche se vuoi, in spiaggia. Sai, ti vedo attrice hard. Quanti uomini faresti segare."

"Davvero? Mi stai facendo eccitare."

"E adesso ti mostro che le tue paure non hanno senso di esistere."

Presi la melanzana e il cetriolo e la invitai a salire in camera. Saliva le scale avanti a me sculettando col culo all'indietro come un invito ad essere inculata. Quei tacchi la costringevano a camminare sulle punte. Agli ultimi gradini le sculacciai abbastanza forte le natiche.

"Ahi! Che fai?"

"Ti dà fastidio!?"

"No, assolutamente no! Anzi! È che non me lo aspettavo."

"Piegati e aspettati due belke sculacciate. Forza!"

Mi espose il culo e le mollai altre due sberle sulle chiappe. Le uscii dalla bocca un flebile sii!

"Vai in camera e aspettami."

Scesi di sotto e mi misi un costume da mare e andai in garage. Presi dei cordini che avevo comprato e sfruttato con Marisa e risali' in camera con una maschera di stoffa nera che mi copriva il volto.

Federica mi guardava perplessa.

"Perché hai montato la videocamera? E soprattutto perché hai quella specie di maschera?"

"Ti faccio fare l'attrice hard."

"Eccitante! Ci vorrebbe Stefano come attore. Ahahah! Ti servirebbe il grandangolo. Ahahahah! Ma non è il caso che indossi pure io una mascherina?"


"Ti piacerebbe ci fosse Stefano, vero troia? Per oggi accontentati e poi no! Tu senza mascherina! Sei un' attrice hard e devi mostrarti per intero,senza censura."

"Ok, però non mostrarlo a nessuno, mi raccomando! Tienilo per te. Sai che figura di merda se lo vedessero?!"

"Beh! A Stefano dovresti mostrarlo per far vedere quanto sei troia. Ora zitta e fai quel che ti dico altrimenti rovini il video. Ok! Ciak , si gira!"

Detto questo premetti il tasto di registrazione.


"Bene! Apri la porta finestra ed esci."

"No, dai, sul balcone no!"

"Cosa ti ho detto prima. Devi fare quello che ti dico. Esci e stai zitta!"

Aprii la porta finestra ed uscii sulla terrazza sballottolando il culo a destra e manca su quei tacchi vertiginosi. Arrivo' alla ringhiera e si voltò. Era uno spettacolo! Peccato che la videocamera era fissa sul treppiede.
Uscii dopo dopo di lei, di lato, per non togliere campo alla ripresa.
Le dissi di prendere il materassino e di metterlo vicino alla ringhiera.
Lo fece con disinvoltura, come se stesse realmente recitando.

"Stop! Ok! Per ora va bene. Aspetta che sposto la videocamera."

Presi il treppiede e lo abbassai vedendo nel mirino che prendesse il soggetto interessato e vai...

"Ciak, si gira! Sdraiatici sopra e poggia la testa alla ringhiera."

Le tirai un cuscinetto per metterlo dietro alla testa per non farla sbattere.
Ci si sdraio' poggiando la nuca sul cuscinetto.

"Ora allarga le braccia e stringi con le mani l'ultima stecca della ringhiera."

Lo fece. Cominciai a legarle polsi e braccia ai ferri. Lei stava zitta.

"Alza le gambe ora."

Le presi la sinistra e allargandogliela legai un capo del cordino alla caviglia e l' altro lo legai all'angolo della ringhiera. Feci la stessa cosa con l'altra gamba. Le aveva oscenamente aperte e mostrava i due buchi in maniera vergognosa.
La figa era gia bella umida. Si vedeva il luccichio dei suoi umori al sole. Cominciai a schiaffeggiarle la vulva col clitoride. Dei suoni di piacere uscivano dalla sua bocca. Presi la nivea e cominciai a spalmargliela per bene sul buco del culo. La porca gradiva il trattattamento. Si vedeva dalla vulva bagnata e dal liquido che colava da quel foro mezzo aperto per la posizione in cui stava.

"Cosa vuoi farmi?"

"Niente di particolare. Voglio farti vedere che le tue paure sono infondate."

E cominciai a infilarle un dito nel culo.
Entrò con molta facilità grazie a tutta la crema. Aggiunsi il secondo.
La sentivo biascicare degli aaaahhh di godimento.
Poi presi il cetriolo e le dissi: "dai questo è un cazzo succhialo per bene" e glielo posizionai davanti la bocca."

Non se lo fece ripetere.
Apri le labbra e comincio a spompinare quel cetriolo come se fosse un cazzo vero.

"Ehi, calma, calma! Non è vero! Fai piano. Glielo tolsi dalla bocca."

Lei mi guardava.

"E ora troiona mia, il culo!"

"No per favore nel culo no! Quel cetriolo nel culo no! È piu grande del tuo."

"Appunto!Ma perché il culo no! Lo devi dare. Se vuoi guadagnare per fare la puttana o l'attrice hard, il culo lo devi dare. Stefano lo vuole il culo e lo devi preparare."

"No, il culo a Stefano non lo do'. Me lo spaccherebbe... e poi..."

"Poi cosa? Poggiai la punta del cetriolo all'ingresso dell' ano e spinsi."

Aaaahhhhh! Piano, fai piano aaahhhhh! Mi fa male, mi fa male. Toglilo per favore!"

"Rilassati, fallo entrare. Stai rilassata. Chiudi gli occhi e pensa al cazzo di Stefano."

Chiuse gli occhi, ma non funzionava. Cominciai a giocare col clitoride mentre forzavo per entrare in quel buco semivergine.

"No, per faaa...vooo...reee, noooo! Il cuuuu....loooo noooooooohhh! Ooohhhh"!

"Entrato!"

"Aaaahhhhh! Siiiiiiiii! Siiiiii!"

"Deciditi! O si o no?"

"Siiiiii! Siiiii! Aaaahhh! Bello nel culo, bello. Aahhh!"

Era entrato e ormai il varco era aperto. Lo lasciai fermo un 15 forse 20 secondi per farla abituare e poi iniziai a farlo scorrere avanti e indietro. Praticamente la stavo inculando col cetriolo. Era più grande del mio cazzo. Ogni volta che lo rimettevo dentro lo spingevo sempre di piu fino ad arrivare quasi nella parte centrale dove il cetriolo si allargava per poi restringersi di nuovo. Vedere la rosa anale che si allargava e lei che non si lamentava, ma anzi, sembrava godere di quell'allargamento. Piaceva quella situazione alla vacca, uuhhh, se le piaceva! La micia era tutta bagnata. Grondava di umori. Vabbe! Vediamo fino a che punto arriva e se lo regge. Spinsi di più! Cazzo! Lo aveva preso quasi tutto. Fuori ne erano rimasti forse un 3 cm.

"Brava! Ora hai un culo sfondato."

"Aaaahhh! Siiiiiiiii! Sfondalo, sfondalo, ti prego! Siiiii! Non fermarti!"

"No, ora diamo la pappa alla micetta."

Detto questo le misi davanti la bocca la melanzana e le dissi: "pensa sia il cazzo di Stefano. Fagli vedere cosa sai fare di bocca".

Aprii la bocca senza ritegno. Cominciò a leccarlo come fosse un cazzo vero. Con la lingua cercava il buco dell' uretra che non c'era. Poi provo' a metterlo in bocca. Non credevo potesse entrare, invece lo inghiotti' al primo colpo. Mamma mia, che pornodiva sarebbe stata. Pensavo alla mail e alla proposta. La immaginavo con il cazzo di Stefano in bocca. Provava a spompinarlo e ci stava riuscendo. Le mandibole aperte all' inverosimile.

"Basta ora! Stefano vuole scoparti! "

"Siiii! Scopami, scopami Stefano! Dammi il tuo cazzone!"

Misi un preservativo alla melanzana e la posizionai all' imbocco di quel buco bagnatissimo. Provai ad entrare con lei che insistemente chiedeva di essere sfondata. Feci bagnare per bene la melanzana e spinsi. Entro'! Lei strabuzzo' gli occhi come fosse in estasi.

"ooohhh ca... z... zooooo! Siiiiiiiiii! Ancora di più! Aaaahhh! Che cazzo che hai Stefano!"

La tirai fuori e rientrai spingendola tutta. Si sentiva che non andava di più. Ma non sapevo se non andava per le dimensioni o perché ero arrivato all'utero. Aveva in figa quasi tutta la melanzana. E che melanzana!
Stava sudando, biascicando dei suoni di godimento.

"Ora rimani cosi!"

"Noooo, per favore, ancora, ancora! Fammi godere! Non ce la faccio! Fammi godere!"

"No!"

La slegai e l'aiutai ad alzarsi. Aveva quella melanzana in figa. La vulva rimaneva aperta mostrando il picciolo e la parte terminale dell ortaggio. Si mise seduta sul materassino.

"Aaaahhhhhh! L'ho tutto dentro! L'ho tutto dentro! Aaaahhhh!"

"Cosa hai dentro?"

"Il cetriolo!"

Cazzo, era vero. Mettendosi seduta le era entrato tutto dentro.

"Bene, mettiti a pecora e mostra agli spettatori cosa hai dentro."

Si mise a pecorina. Si vedeva la parte terminale della melanzana e il culo mostrava una piccola apertura con un po di verde. La vidi allungare una mano sul clitoride per masturbarsi. Le urlai:"Nooo!" e le diedi uno sculacciata bella forte.


"Aaaaahhh! Siiiii, fallo ancora."

La schiaffeggiai ancora.

"Siiiiii! Siiiii!"

"No! Ora scendi e vai a cucinare."

"Cosa devo fare ora?"

"Ora scendi e prepari la cena."

"Oddio cosi no, mi stai facendo impazzire."

"Scendi cosi!"

Non aprii più bocca. Ad ogni passo si vedeva il senso di piacere che le portavano quei 2 ortaggi. La melanzana provava ad uscire. Le dissi che se fosse caduta dalla figa gliela avrei messa nel culo. Camminava a gambe strette per evitarlo. Il cetriolo le era leggermente fuoriscito e si bloccava dove si allargava rimanendole dentro. Preparo' la cena e apparecchio' la tavola.

"Ora, cosa devo fare?"

"Ora vai di sopra e mettiti a pecorina sul materassino in balcone."

Saliva le scale con quei tacchi a spillo da 15 cm e ad ogni gradino si vedevano quei 3 cm di cetriolo che facevano capolino tra le chiappe.
Dalla figa colavano sulle gambe gli umori bloccati dalle calze a rete che indossava.
Presi la nikon e cominciai a scattare.
In terrazza si rimise a pecorina sul materassino e premetti il pulsante della registrazione della videocamera. Scattai un bel po' di foto di quella vista superba. Si vedeva benissimo il cetriolo, ma soprattutto la vulva aperta con la melanzana nella vagina e le grandi labbra spalancate. Cominciai a far uscire e entrare la melanzana. Ad ogni movimento il cetriolo si muoveva all' unisono senza toccarlo, segno evidente che i 2 ortaggi all'interno erano a contatto. Poi cominciai a farli uscire e entrare ambedue. La troia godeva e ansimava. Chiamava sempre Stefano dicendogli che la stava sfondando. Dopo 5 minuti godette. Girò gli occhi come fosse in estasi. Non mi fermai e continuai. Lei non mi diceva di smettere. Dopo 10 minuti di quel trattamento dissi stop. Aveva goduto abbastanza! Le stappai il culo tirando via il cetriolo. Le uscii un aaaaahhhhhh! Vedevo il suo buco di quanto si fosse allargato. Poi tocco' alla melanzana. La sfilai e impressionante, lascio' la vagina spalancata con una bella apertura. Si vedeva l'interno. Lei si accascio' sfinita sul materassino.

"Mi hai distrutta! "

"Tu dici? Fammi vedere. Girati e apri le gambe."

Si volto e allargo' le gambe. C'erano due voragini al posto della vagina e dell'ano.
L'aiutai ad alzarsi e l'abbracciai stringendole il culo. Le diedi un bacio e due sculacciate sulle natiche.

"Me li hai rotti! Ma cosa mi stai facendo fare? Non credevo di essere cosi porca, veramente troia. A 33 anni sono una grande troia. Sai, quando ho preso in bocca la melanzana credevo di non riuscirci e invece. Avrei voluto davvero fosse il cazzo di Stefano, ma so già che è un' idea che dura nel momento dell' eccitazione.
Si tolse dall' abbraccio e prese in mano la melanzana e il cetriolo. Guardava le dimensioni. Le scattai un paio di foto.

"Guardami, sorridi e mostrali come trofei."

Con il volto radioso di chi sa di aver fatto una cosa impossibile, sorrise con i 2 trofei ai lati della fica.

E poi: "mi hai messo nel culo questo?"

"Si!"

"Ancora non ci credo, possibile?"

"Prova a rimettertelo."

Nonostante le fosse entrato tutto dentro era incredibilmente pulito.
Si mise a pecora sul letto, lo appoggio' all 'imbocco del culo e spinse. Entro' con facilita' estrema fino quasi la fine.
Scattai altre foto.
Lo tirò fuori e provo' ad infilare la melanzana. Si giro' sul letto e aprii le gambe e infilo' la melanzana dentro. La smuoveva su e giu ansimando di nuovo. Io non resistetti. Mi avvicinai e preso il cetriolo glielo rimisi nel culo.
Le piaceva e si vedeva e allora ci provai. Tirai fuori il mio cazzo e glielo misi davanti la bocca. Desisteva ad aprirla. Poi le diedi un paio di cappellate sulle labbra e le dissi: "aprila"! Cominciò avidamente a succhiare. L'aiutavo con le mani a dare il tempo con la testa. Cazzo , se stava imparando. Ero talmente eccitato che stavo quasi per sborrare.
Oggi le sborro in bocca e se s'incazza non me ne può fregare un cazzo. Le bloccai la testa in contemporanea cominciai a riempirle la bocca. Uno, due, tre, quattro, cinque sghizzi. Aveva gli occhi spalancati come per dirmi che non dovevo farlo. La lascio. Toglie la melanzana dalla figa e la lascia sul letto. Mettendosi seduta il cetriolo le entra di nuovo tutto dentro e lancia un gridolino. Si alza e mentre corre in bagno con quei tacchi, il cetriolo le esce dal culo e cade in terra. Ormai il culo si era allargato per bene. La sentivo sputare e sciacquarsi la bocca. Mi sbrigo a togliere il rullino e lo metto in tasca.
Esce dal bagno e mi guarda.

"Non dovevi?"

"Perché?"

"Perche' sai che non mi piace! Cazzo! Che stronzo! E che schifo!"

"Non ti piace perché è il mio o non ti piace proprio?"

"Silenzio! Muta!"

"Ecco, immaginavo! Vabbè, passiamo ad altro che é meglio! Ora spero tu abbia capito che hai dei buchi da sfruttare per il sesso.
Dalla quella fregna, usala! Fatti scopare da chi ti piace. Usa tutto ciò che hai per far divertire i maschi. Diventa una macchina da sesso."

"Si, cosi poi appena, (e me lo diceva mentre se la toccava per sentire quanto si fosse allargata), io mi concedo e tu lo vieni a sapere, mi lasci."

"Nooooo! Anzi! Mi faresti felice e saresti felice pure te. Cosa fondamentale che tu me lo dica. Pensa se al posto della melanzana ci fosse stato il cazzo di Stefano."

Con un sorrisetto da furba: "Beh! Non sarebbe stato affatto male. Però non me la sento di dargliela. Ho paura me la sfondi. Tu non hai visto che cazzo che ha! E quanto liquido poi tira fuori. Sembra un idrante."

"Mi hai detto che era come la melanzana?"

"Ma non era completamente duro duro."

"Ma tranquilla, più di quello non si può ingrossare."

"Vabbe, pensaci? Intanto un pompino potresti farglielo cosi vedi se le dimensioni rimangono quelle."

"Tu dici?"

"Maiala, ci stai pensando ehh!? È un pompino, che vuoi che sia. Poi torni a casa e mi racconti tutto."

"Non so! Non mi sento pronta. Però toccarglielo e massaggiarglielo mi è piaciuto. Poi toccargli quelle palle é stato stupendo. Liscio, senza peli. Mi piaceva succhiargliele. Ma ti piacerebbe proprio farmi scopare con altri? Sei proprio un porco! Bah! Ma che sto dicendo. Vabbè, mi fai vedere la nikon?"

Gliela diedi e la aprii! Il rullino non c'era.

"Comincio a non fidarmi, lo sai? Stai diventando un porco, un maiale. Saresti capace di vendermi per 100.000 lire."

Mi misi a ridere e dentro di me pensai: pure gratis, bella! Pure gratis.

E arrivo' il 10 luglio. Appuntamento a scuola e poi in pulmann fino a Milano e da li in aereo a Londra. Prese la sua smart e parti' salutandomi con un bacio.
Il giorno seguente corsi a Senigallia a sviluppare il rullino. Stavolta quando le videro rimasero tutti esterreffatti di quanto potesse essere troia quella che ormai tutti chiamavano la puttana romana. Non potevo mostrargli il video sennò svenivano. Io come al solito una volta a casa, scanner e foto spedite al webmaster. Eravamo ormai a oltre le 19.000 visualizzazioni. Stavolta però non resistetti e chiamai Marisa che nel frattempo era ritornata dalla svizzera. Subito corse in mio aiuto. Grande Marisa, mi aiutava sempre a svuotarmi. Gli mostrai il video di Fede. Rimase a bocca aperta.

"Mauro, ma Fede é più troia di me. Potrebbe fare soldi a palate. Cazzo! Le faccio da manager. E poi, mio bel maialino, un bel video alla tua Marisa quando lo fai?"

Esplosi in una risata.

"Se vuoi lo facciamo al casino facendoti scopare da qualche negro. Solo che poi divento geloso."

"Mica male l'idea."

Dai, ciao! Marco mi sta aspettando a casa. Mi saluto' con un bacio e una strofinata con la mano sul pisello e si rivestì.

Poi il solito. Lavoro, casa e telefonata ai ragazzi.
Il giovedi 13 luglio mi telefona lei dicendomi che una prof del gruppo è dovuta rientrare a casa per un problema in famiglia e che avrebbero mandato un altro prof.

"Speriamo venga cazzone, almeno collaudi la micia con quello vero!"

"Smettila di dire cazzate!"

"Non sono cazzate!"

"Va bene. Ho capito! Ciao!"

E chiuse la telefonata incazzata.
Niente, non ci riesco proprio. Bah!
E mi misi su internet a vedere qualche moglie degli altri malati di esibire la moglie come me.

Una sera tornai pure al casino per vedere Pascal e Isaac. Gli portai per regalo dei poster di mia moglie, logicamente a volto coperto per poterli appendere nel casino. Ne furono molto felici e dissero chiaro e tondo che avrebbero pensato a lei mentre si masturbavano.
Poi Isaac vide uno specchio che io gli avevo portato.

"Quello specchio a cosa serve?"

"Mettiti dietro."

"Ehi, vedo tutto. E da davanti. É solo specchio."

"Bene! Fate un buco sulla parete e mettetecelo. Cosi ve la vedete mentre é nell'altra stanza."

"Grande amico, grande! Grazie! "

"Di Niente!"


Il 15 sera mi richiama lei.

"Allora, chi hanno mandato in sostituzione?"

"Nessuno! Siamo rimasti cosi. Tanto i ragazzi sono grandi e li gestiamo lo stesso."

"Ah, bene! Niente cazzone a fare il collaudo della micia allora!?"

"Ancoraaaa! Vabbè chiudo prima che ti mandi a quel paese."

Passarono i giorni e fortuna che Marisa mi accudiva in tutti i sensi.
Il 22 chiamo Fede e le dico che per lavoro il 24 e il 25 non sono a casa. Mi mandano a Roma per risolvere un problema. Sarei passato a trovare i ragazzi. E il 26 di nuovo a casa.

"Ok! Non preoccuparti. Io torno il 24. Ho la macchina a scuola quindi non ho problemi. Ci vediamo il 26. Ciao!"

Il 24 alle 17 mi chiama dicendomi che la macchina non parte e a scuola non c'è nessuno.

"No, no! Aspetta, vedo qualcuno ti saluto. Vado, ciao!"

"Ciao. Fammi sapere!"

Provo a chiamarla verso le 22. Cell spento. Boh! I ragazzi però mi hanno detto che li ha sentiti. Sarà andata a letto!? La chiamo al mattino. Cell spento.
Alle 12 cell spento. Comincio a preoccuparmi.
Alle 15 arriva un sms.

"Tranquillo, tutto ok. Mi sto sdebitando per il passaggio di ieri. Ciao."

Oh cazzo! E che mai avrà fatto?!
Alle 20 richiamo. Squilla. Risponde al 10 squillo.

"Ciao amore, eccomi. Come va?"

Amore!? È una vita che non mi chiama amore.

"Ciao. Tutto ok? Ti ho chiamata ed avevi il cell spento."

"Si, si, tranquillo. Ho dimenticato di caricarlo. Sto preparando la cena, poi sento i ragazzi e vado a letto. Ci vediamo domani. Ciao."

"Ok, ciao e buona serata."

Che strana! É stata molto evasiva. Vabbè!

Finalmente il 26 torno a casa. Saluto mia moglie. Le chiedo cos'era il fatto di sdebitarsi e chi l'aveva aiutata. Ma lei ha detto di stare tranquillo.

"Mi ha aiutata Clara con un suo amico."

"Ah, ok! Stavo pensando a quella cosa al casino. Ti andrebbe bene per dopodomani?"

"Wow! Va benissimo per dopodomani. Avevo proprio voglia di fare un po di porcate.
Venerdi é perfetto! Però andiamo verso le 12. Dopo mezzogiorno non dovrebbe esserci nessuno e dovremmo stare piu tranquilli. E visto che ho la maschera che mi copre il volto, fai le foto con i rullini. "


"Ohh! Menomale! Fantastico! Ok per venerdi, allora."


Continua...
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2025-02-08
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