Come tutto ebbe inizio... Cap 31

di
genere
corna

Come un diamante.



Spiego loro cosa ho in mente e subito Manuela mi dice che ha un amico che può aiutarmi.
Mentre noi siamo al mare, loro due partono per Roma a fare quello che gli ho chiesto.
Tornano prima dell'ora di pranzo e in spiaggia mi chiamano dicendomi che ci vediamo al chiosco di Luca con Fede che non sta capendo nulla.

"Mauro, lo abbiamo visto. É stupendo! Io e Stefania saremmo felicissime se i nostri mariti ce ne regalassero uno uguale."

"Ragazze, se a voi piace, non vedo il motivo del perché non debba piacere a me? E se piace a voi, sono sicurissimo che piacerà anche a Fede. Signore, vado a casa e vi porto l'assegno cosi lo pagate e vi ringrazio.
Ringrazia il tuo amico. Mi ha fatto veramente un buon prezzo Manu."

"Mauro, me lo deve. Troppi gliene ho fatti io di favori."

E cosi di nascosto, con la scusa che devo andare da Luca, porto l'assegno a Stefania che parte insieme a Manuela per andare a Roma.

E ora però, quando darglielo?

Vorrei presenti anche Lino e Clara e Stefano, Andrea e Luisa. Mi piacerebbe proprio. Peccato che Marisa e Marco non ci siano.

Telefono a Stefano e gli racconto tutto. Felicissimo, mi dice di non preoccuparmi per i posti letto. Ha le chiavi della villa di Andrea e loro andrebbero a dormire li. Se servissero ci sono i posti anche per Lino, Clara e Marco con Marisa.
Gli dico che Marco e Marisa non saranno presenti perché la mamma di Marisa si è aggravata e sono a Bellinzona.
Mentre per Lino e Clara abbiamo posto anche noi.
Mandiamo mia figlia da Stefania e mio figlio da Manuela e posso garantirti che li facciamo felici.

"Va bene, allora! I posti ci sono e in abbondanza. Andrea e Luisa tornano sabato e vado a prenderli."

"Ok stefano. Se tardi, dimmelo, che mando Fede in aeroporto? "

"No no. Anzi, se non vi spiace vengo a rubarvi il pranzo? "

"Senza problemi, vieni pure."

Il pomeriggio mi chiamano Manu e Stefania.

Vado da loro senza far capire nulla a Fede.

Me lo mostrano.

"Signore é stupendo come chi dovrebbe indossarlo. Avete veramente scelto bene."

"Adori tua moglie, Mauro. E non é solo questo anello che ce lo fa capire. Sei grande, Mauro."

"Sono un uomo come tutti. Anche i vostri mariti sono grandi, chi per un motivo, chi per un altro.
Bene! Manu, lo tieni te in cassaforte. Grazie a tutte e due. Siete meravigliose! "

Il giorno seguente Alessandro mi chiede di accompagnarlo a Roma. Vado con lui e mi porta in gioielleria.

Appena entriamo...

"Ciao Ale! Mi avete fatto riaprire due volte. Menomale che non sono partito per colpa di mia suocera. Ahahah!"

"Ciao Pietro. Questo signore e colui che ha comprato l'anello che sono venuti a vedere e prendere Manuela con una sua amica.
Ecco Pietro, non dire nulla a Manuela, ma io ne vorrei uno simile per mia moglie."

"Ragazzi, così mi fate chiudere per mancanza di anelli. Ahahahah!"

E cosi anche Ale compra un bell'anello, simile a quello di Fede, per Manuela.

Poi, tornando verso il mare...

"Sai Mauro, mia moglie se lo merita e io non merito lei. Ho fatto troppo il deficiente approfittandomi del lavoro che faccio.
Io, mi vergogno come un cane, ma ti chiedo...si lo so, che mi dici non preoccuparti, ma non è cosi.
Mi vergogno da morire per quello che ho fatto e ti chiedo umilmente ancora perdono.
Oggi, posso dire che te sei uno dei pochi amici che mi apprezza realmente, che mi ha fatto cambiare.
Sono un altro Alessandro. E di questo devo ringraziarti. Senza te non ci sarei mai riuscito. Grazie a te e a Fede ho ricucito il rapporto con mia moglie da ormai quattro anni e le cose vanno una meraviglia.
E Mauro, non so le lo sai, ma Manuela mi ha detto che non sono il padre biologico di mia figlia e lo sa anche lei.
Ma vedendo la tua espressione capisco che già lo sapevi. Anche Fede lo sa?"

"No Ale, Fede non sa nulla. Per me puoi anche non dirlo. Io sto zitto! "


"Non so cosa dirti. Sei proprio un grande uomo. E comunque mia figlia ha detto che io sono e sarò sempre il suo papà e per me lei sarà sempre mia figlia.
Inizialmente ci sono rimasto male, ma poi ho pensato che i figli sono di chi li fa crescere e non di chi li genera.
Allora, approfittando del fatto che tu fai la festa il 14, io vorrei farla il 15 con gli stessi invitati. Perdonami ancora mauro. Tu sei un grande amico."

Lo vedo piangere.

"Ale, tranquillo é tutto passato. Non pensarci più. Devi stare tranquillo. Asciugati le lacrime che siamo quasi arrivati, dai."

Cazzo! Si é messo a piangere. É pentito veramente. Bene! Lui non lo sa, ma io si. Questa sua festa capita a fagiolo. Manu voleva dirglielo domani sera ma a questo punto la blocco e gli dico di dirglielo domenica, a casa loro.


Devo dire che fino al 13 agosto, mia moglie con me, sessualmente, si è sempre comportata molto, ma molto bene.
Sono pure tornato a scoparla a pecorina, a volte con un lieve dolore, ma perfettamente sopportabile e con quasi nulla di difficoltà nel respirare.

Questo mi rende felice e orgoglioso di lei. Poi su tutte le corna che mi ha messo, che mi mette e che mi metterà, parto dal concetto che la colpa è stata mia.

Spesso torno sul discorso della casa e ci penso, ci penso e ci ripenso, ma non so che pesci prendere per capire di quale casa stesse parlando.

Vabbe', ora ho altro da pensare.
Avverto Lino che di buon grado accetta. Andrea e Luisa ha provveduto Stefano. Luca e Stefania, manco a dirglielo, sono già presenti. Alessandro, Manuela e veronica piu la bimba. Chi manca?
Miseria me ne stavo dimenticando!
Richiamo Stefano.

"Stefano, scusa ho dimenticato di dirti che é invitata anche la tua compagna."

"Oh, tranquillo Mauro. É partita per l' India. Questa é piu matta di un matto. Sto seriamente pensando di mandarla a quel paese. Mauro, ci vediamo sabato a pranzo. ahahahah."

"Ok ciao. "

Spiaggia, mare, pizza e arriva il 14 agosto.

A pranzo abbiamo Stefano che poi alle 17. 00 va a prendere sua sorella con Andrea reduci dal viaggio alle canarie.

Arrivano anche Lino e Clara con le piccole pesti.
E siamo tutti in fervida preparazione della serata. Il villino si riempie di persone, di ragazzi e bimbi.
Torna Stefano con Luisa e Andrea. E via con tutte le presentazioni.

A Luisa, presentandogli Luca dico: "é lui che ti ha salvato da quell uomo".

Luisa lo ringrazia e abbracciando Andrea non può fare a meno di dire: "grazie a tutti voi. Grazie infinite".

E poi si parte: al barbecue Luca e Stefano. Ale e lino al resto e una volta tutto cotto si mangia. Finita la cena c'é il tiramisu' fatto da Fede.

E poi ci mettiamo a vedere i nostri ragazzi che ballano.

Manuela si avvicina a me: "Mauro, penso sia il momento".

"Si Manu, hai ragione. Ale é gia pronto. Lo vedo con la telecamera in mano. "

"Si Mauro. Tocca a te. Tieni la scatolina."

Prendo il contenitore vellutato e tutti si isolano da mia moglie che non sta capendo nulla di quello che sta accadendo.

Mi avvicino a lei, mi inginocchio davanti dicendole: "Sai che non sono bravo con le parole, ma credimi, quello che ti sto dicendo ora, te lo dico con il cuore in mano. Sei la mia vita, la donna che amo e che amerò per sempre.
Tu per me brilli più di un diamante e spero che continuerai a brillare al mio fianco per tutto il resto della mia vita.
Con infinito amore Fefe'."

Apro la scatolina che avevo nascosta dietro di me e lei scoppia piangere, inginocchiandosi sul prato.
Non la smette più.
Tutte le donne vanno da lei, che non riesce ad alzarsi e non smette di piangere.

Poi mi avvicino e le dico: "Ma vuoi provare se ti sta bene"?

Mi abbraccia e comincia a riempirmi di baci con delicatezza. Si fa infilare l'anello al dito e...

"Non dovevi Mauro, non dovevi. Io non ti merito! "

"Ok, va bene. Non mi meriti. Vorrà dire che cambieremo. Ahahah! Ma ora smetti di piangere perché gli invitati vogliono un tuo discorso."

"Va bene! Allora, io...io...io non merito un uomo come Mauro e ringrazio il cielo che lo ha messo sulla mia strada.
Poco più di un mese fa ho temuto di perderlo e solo il cielo sa come mi sentissi. Lui é tutto per me, veramente tutto.
So che mi adora e che mi vuole un bene infinito come d'altronde io ne voglio a lui. Ora vi dico una mio pensiero e spero lo capiate. Proprio per l'amore che lui prova per me, ecco se dovesse andare via uno di noi prima dell'altro, spero sia lui. Perche' per l'altro che rimane su questa terra sarebbe troppo straziante piangerlo per il resto della vita. E quella sofferenza deve cadere tutta su di me. Grazie Mauro, grazie di tutto. "

E parte l'applauso dei presenti.
Stappiamo le bottiglie e brindiamo.

Mi avvicino a Fede: "Non é un Dom Perignon, ma un Ferrari va bene lo stesso? "

"Per me va bene tutto quando sono con te. Anche un bicchiere di acqua."

Poi tutte le donne con le ragazze attorno a Fede che mostra quel fantastico gioiello che ha al dito.

La sera, prima di andare via, Alessandro comunica che l'indomani la festa si farà da loro.

Manuela lo guarda.

"Ma Ale, non abbiamo comprato nulla. Non ci siamo organizzati."

"Questo lo pensi te. Abbiamo fatto tutto con Mauro e Luca. "

La sera a letto, Fede mi abbraccia in continuazioneguardando l'anello e poi...

"È bellissimo! É più bello di quello degli arabi. Ma a me, se me lo avessi regalato te, sarebbe bastato un pezzo di vetro."

"Beh, credo che questo sia un po' meglio del pezzo di vetro. Ahahah!"

E così il giorno seguente stessa festa ma alla villetta di Ale e Manu e quando è toccato ad Ale...

"Ringrazio Mauro e Fede perché senza di loro, oggi questa festa non ci sarebbe stata. Grazie, grazie infinite amici miei."

Poi tutti si allontanano da Manu. Luca sta riprendendo con la videocamera.

Ale si inchina e ora comincia a piangere Manuela.
Ringraziando il cielo lei smette prima di mia moglie.

"Grazie Ale, grazie di questo meraviglioso dono. Non me l'aspettavo proprio."

Lo abbraccia e gli da un bacio in bocca.

"Dai ragazzi, stappiamo le bottiglie."

"No, aspetta Ale. Credo che Manu voglia farti un regalo pure lei. Un gran bel regalo."

Alessandro mi guarda stupito.

"Gia' Ale, ora se permetti, voglio farti un regalo io.
Un regalo che qua conosciamo solo in cinque."

Consegna una busta ad Alessandro che comincia ad aprire con trepidazione.
Legge il foglio al suo interno. Comincia a tremare e a piangere e si mette seduto.

"É incinta! É incinta ragazzi! Sarò papà per la seconda volta."

Ale abbraccia la moglie e la figlia.
E partono gli auguri da parte di tutti con tanto di bottiglie stappate.

Poi tutti a nanna, perché domani tornano tutti alle rispettive case.

E finalmente dal lunedi, riposo. Mare, spiaggia, un paio di volte con Ale in studio e al bar dello stabilimento con Luca e Ale.

Insieme diciamo a Luca che forse é il caso di fare come noi e lui giusta cosa dice: "Si, Stefania se lo merita, ma non posso quest'anno. Finisco il mutuo prima e poi Ale mi porta dove li avete comprati voi."

"Giusto!"

E la vacanza finisce. Stavolta si torna tutti a casa. Anche i ragazzi perché i nonni non ci sono.
Ma prima di andarcene Fede fa una proposta alle donne.

"Ragazze, il prossimo anno tutte da noi nel Conero a luglio. Voglio stare insieme a voi, magari gli ultimi 15 giorni di luglio. E poi qui ad Agosto.
Ci organizzeremo e staremo benissimo. Apriremo la nursery per Manuela. Ahaha! "

Cavolo! Generalmente il periodo post scuola lo conserva per fare gli spettacoli con Angelo o altre porcate, e invece ha detto di venire alle donne.
Le ha invitate a stare da noi con i figli.
Forse gli ha fatto bene l'anello e dovrei chiederle perché ha pianto cosi tanto. Dovrei domandarle chi è Luke e di questa benedetta casa di cui parla, ma forse è meglio che io stia zitto.
Lasciare correre per non creare problemi.
Il suo pianto a dirotto, secondo me, é dovutoatutto quello che ha fatto a mia insaputa e si é sentita in colpa.
Ma poi..., colpa di cosa? L'ho invogliata io. La colpa é di tutti e due, non solo sua.

Arriviamo a casa. Sistemiamo tutto e andiamo a mangiare una pizza.

La sera a letto...

"Fede, ma poi per la macchina ti ha fatto sapere più nulla?"

"No. Il proprietario della multipla non gli ha fatto sapere più nulla. Sta vedendo altre soluzioni."

"Meglio cosi! Puoi anche dirgli di lasciare perdere."

"Ma Mauro... "

"Tranquilla Fede! Preferisco cosi, almeno per ora. Per la macchina provvedo io. Ti ringrazio per il pensiero, ma credimi, non mi va di andare ad acquistare un'auto da uno che insieme al nipote ed a un suo amico francese, si sono scopati e scoperanno ancora, almeno credo, mia moglie.
Tu vuoi continuare a prendere la tua mini da lui, puoi farlo. Io, perdonami, non me la sento. "

"Va bene, Mauro. Perdonami tu, hai ragione! Non avrei dovuto neanche proportelo."

"Dai, regina, vieni vicino e abbracciami."

Si accosta a me facendo attenzione a non farmi male, ma le dico che ormai sono passati quasi due mesi e non ho più dolore. La lastra di domani chiarirà se posso tornare a lavoro.

Poi le dico:

"Fede, sai che tra circa un paio di anni finiamo di pagare il mutuo?"

"Davvero?! Abbiamo quasi finito!?"

"Si, ci manca poco. Poi avremmo dei soldi in piu' e penso che qualcosa in beneficenza potremmo anche darla. In fin dei conti ce l'abbiamo fatta. Anzi, in realtà, potremmo saldare già ora il mutuo, ma non toglierebbero gli interessi e allora tanto vale pagarlo mensile. Se non sbaglio ci mancano 22 mesi. Per caso tu hai qualche idea? "

Si mette seduta sul letto e con gli occhi lucidi, quasi piangendo, mi dice: "Mauro, ecco, io ce l'avrei una piccola idea, ma solo se a te sta bene, altrimenti fa nulla".

"Dimmi Fede?"

"A Londra c'è una specie di casa famiglia che si occupa di bimbi e ragazze madri. In più hanno dei bambini in Ecuador e in Africa che aiutano spesso. Hanno bisogno Mauro e...basta poco, anche 100 euro, in man..."

"Basta così Fede. Quando andrai di nuovo a Londra gli porterai 500 euro. Ora penso possano bastare? Poi, più avanti, vedremo."

"500 euro?! Fantastico! Possono comprare un po' di cibo e dei giocattoli per quei bimbi sfortunati."

"Come fai a conoscere questa casa famiglia? "

"Un giorno passeggiando, ho visto delle suore che facevano una raccolta fondi. Ho visto il cartello sulla porta e sono entrata. Mauro io, no, scusa! Tu sai quello che ho passato con i bimbi. I miei due aborti, anzi, perdonami, ormai tre. Ecco io non posso vedere i bimbi con la mancanza di cibo. I bimbi senza un giocattolo. Non ce la faccio.
Ecco, io le aiuto economicamente come posso o almeno ci provo a farlo."

"Va bene Fede, basta cosi. Non devi darmi spiegazioni."

Mi fermo, non le chiedo più nulla e non voglio metterla in difficoltà.

"Mia fantastica donna, il vero diamante non è quello che hai al dito, ma quello che brilla qui, al mio fianco. Sei meravigliosa! "

"Mauro, sei troppo buono! Io, se potessi farlo, ti strapazzerei di baci, ma voglio aspettare domani, dopo la lastra per soffocarti con la mia bocca. Ora se vuoi, scegli: pompino, fica o culo?"

"Doggystyle?"

"Ahahahah! Doggystyle! ok, maschione mio! Doggystyle sia."

Altra notte infuocata.

É fatta per il sesso!

E poi si, sarà malata di cazzo, ma ha un animo nobile. E questo la rende per me, preziosa più di un diamante.
Ringraziando il cielo comincio a non avere più il magone per Shuli.
Forse, anche se ogni tanto ci sentiamo telefonicamente, comincia a essere solo un bel ricordo vissuto. Menomale!

Al mattino seguente, visita in ospedale con relativa lastra. Tutto ok, ma mi mollano altri 15 giorni a casa.

Vabbè, ci sono i ragazzi e Fede.

E infatti i primi 5 giorni passano tra lezioni di salsa e mare.

Poi, purtroppo, ci chiama Marco.

La mamma di Marisa non c'è più e ci prepariamo io, Fede, Lino e Luisa per andare al suo funerale.

Clara rimane ad Ancona con le pesti, insieme ai miei figli.
Tanto noi si fa andata e ritorno.
E infatti finito il funerale ripartiamo per Ancona.

Nei giorni a seguire mi viene il tarlo in testa.
Ha detto alle donne che il prossimo anno tutte qui da noi.

E tutto quello che dovrebbe o potrebbe fare parlando di sesso in quei 15 giorni?

Dovrei andare a vedere la sua posta ma ora non posso. Ho i miei figli a casa e anche i gemelli di Lino e Clara con mia figlia che gli fa da baby sitter.

Tutto procede per il meglio, poi una mattina prima che io torni a lavoro, sono in bagno a farmi la barba ed entra Fede per farsi la doccia e...si mette a cantare.

Si mette a cantare mentre fa la doccia e allora mi riprende la nostalgia di Shuli.

La nostalgia di quando la mamma le cantava la melodia di quando era bambina.

Shuli mi disse che era una canzoncina scritta dalla nonna.
Non lo so.
Sarà stata la canzoncina oppure la voce melodiosa di Shuli che la cantava nella sua lingua, ma io rimanevo in bagno ad ascoltarla fino a quando non usciva dalla doccia.

Perfetto! Credevo di esserne uscito e invece é tornata la nostalgia della mia bambolina.

"Mauro, Mauro, ehi! Stai bene?"

"Ops, scusami Fede. Mi sono imbambolato! "

"Sicuro Mauro di stare bene? Negli ultimi mesi ti ho visto a volte, con la testa da altre parti. Se il problema sono io, dimmelo, te ne prego? "

"Noooo! Non preoccuparti, il problema non sei te. Il problema sono io. Stai serena e tranquilla. Ogni tanto mi prende cosi, ma non preoccuparti. Oggi è una di quelle giornate in cui avrei bisogno di andarmene un paio di ore sulla mia scogliera."

Fede mi guarda.

"Ho capito Mauro! Hai bisogno di un po' di solitudine guardando il mare. Hai qualche ricordo che ti stringe il cuore?"

"Non lo so Fede. Non lo so!"

"Mauro, tu hai bisogno di un'auto. Intanto oggi non devo andare da nessuna parte, manco a scuola. Prendi la mini, vai sulla scogliera e stacci finché vuoi."

"Federica io non ho bisogno di un'auto. L'azienda mi da quella loro. E se ho bisogno di un passaggio, viene Lino che abita a quattro chilometri da qui.'"

"Mauro, tu per me sei un libro aperto. Credo di aver capito il tuo problema, ma preferisco non pensarci. Se non vai da solo, giuro che ti ci porto io. Prendi la mia auto. Vai!"

"Forse hai ragione. Solo un paio di ore Federica, te lo prometto. Solo un paio di ore. Mi vesto e vado, tanto i ragazzi ancora dormono."

Si è intristita. Forse ha capito qualcosa e mi fa male sapere che lei sta cosi per colpa mia.
Prendo l'auto, ma non il cellulare. Lo dimentico proprio.

Arrivo sulla scogliera e rimango ad osservare il mare. C'è una leggera brezza. Rimango forse un' ora, poi ritorno su questo pianeta, salgo in auto e torno verso casa.

Appena rientro mia moglie viene ad abbracciarmi e mi da un bacio.

"Va tutto bene Mauro!? "

"Si Federica, grazie!"

"No! Non va affatto bene! Non mi hai mai chiamato Federica e oggi lo hai fatto. Hai dimenticato nuovamente il cellulare e non é da te. C'è qualcosa che non va e spero di non essere io la causa. Se posso fare qualcosa dimmelo e io lo farò. Ho rischiato di perderti e non voglio che accada ancora."

"Tranquilla Fede. Di ai ragazzi se vogliono andare a mangiare pesce o al Mc Donald's?"

Fare queste domande stupide ai miei figli vuol dire farsi male da soli, quindi patatine e hamburger per pranzo.

La sera a letto Fede mi fa nuovamente la domanda: "Mauro, sei sicuro sia tutto a posto? "

"Si Fede, tranquilla é tutto ok. Tu piuttosto, come è che hai invitato Manu e Stefy a passare 15 giorni da noi?"

"Ho voglia di stare con loro. Mi mancano! Torno da Londra e ci facciamo 15 giorni qui e poi il mese di Agosto al mare e gradirei ci fossi pure te. "

"E le tue uscite con chi sai? Il porno? "

"Chi sarebbe chi so io? Richard? Per me non esiste più a livello sessuale. É solo un collega e basta. Non smetto di andare a Londra perché ho promesso al preside e ai genitori che avrei continuato il programma e perché la casa famiglia sa che vado a dare una mano quando sono in città.
Con Stefano, da quando tu hai fatto quello che hai fatto con Luisa, per lui sei quasi un fratello e non se la sente di fare sesso con me.
Sinceramente?! Non va neanche a me. Andrea é in america.
Il porno?
A te non va che io faccia porno. Forse agli inizi si, ma ora sei cambiato in qualcosa e sono convinta che se mi mettessi a fare l'attrice hard, ti perderei.
Siccome a me interessi te, niente porno. Niente sesso con altri e niente di niente, almeno per ora. Ti ho quasi perso e ho avuto una paura terribile. Solo il cielo sa come sono stata quei giorni. Sono felicissima di averti ancora qui con me, al mio fianco. Qualsiasi cosa tu mi chiederai io la esaudiro'.
Dopo questo stupendo anello che mi hai donato é il minimo che io possa fare per te."

Mi abbraccia, baciandomi in continuazione. Non capisco cosa le sia successo.
Devo controllare la sua mail, ma non so quando farlo.

E comunque le scuole riaprono.
Riparte la solita tolfa escludendo la piscina. Quest'anno i ragazzi si sono divisi. Mia figlia pallavolo e mio figlio karate.

Io torno operativo e finalmente posso andare a lavoro.

Tutto sommato é un bel periodo. Fede non fa sesso, almeno da quello che a me sembra, con nessuno. Sta spesso a casa e quando non c'è , è da Clara o con Luisa. A volte torna pure Marisa e allora escono tutte e quattro insieme.
Ha i suoi meeting a Londra e il professorucolo viene qui ad Ancona. Ma Fede quando c'è lui torna a casa presto o va a prendere i ragazzi.

E a Londra? Non so cosa faccia a Londra. Preferisco non chiederle nulla. Occhio non vede, cuore non duole.

E tornando al sesso, non é vero che non lo fa con nessuno.
Con me lo fa e si scatena.

Non mi ha detto più nulla della gang e manco io glielo dico.

Voglio provare anche io a bloccare questa cazzo di malattia di volerla vedere fare sesso con altri, anche se credo sia difficile fermarsi per lei. Ora non é la stessa Fede. A volte é scontrosa e mi risponde male, ma se questo é dovuto alla carenza di cazzo io non so come poterla aiutare.
Piu di dirle di farlo tranquillamente non posso.

E comunque il tempo scorre e tra i vari compleanni arriviamo a Natale.

Ogni tanto, maledizione, anche io ho dei momenti particolari e per calmarmi vado sulla solita scogliera. Ma cazzo! Quando cavolo mi passerà questa nostalgia?

Il sesso tra noi va, ma è diventato solo sesso e non più un atto sessuale fatto tra due persone che si amano.
É più un momento per svuotarsi per me e un momento di relax per lei.
Non é affatto bello così.

Non ho ancora acquistato un'auto. Non mi serve attualmente. Ho quella della società e la sfrutto. Se casomai si presentasse una buona occasione, allora potrei acquistarla. Stranamente l'assicurazione mi ha già pagato. Cosa anomala, ma l'ha già fatto.

Non voglio toccare i soldi del mutuo.
Quelli rimangono accantonati in banca.
I mesi che sono stato in trasferta più, ahimè, l'incidente, hanno portato in banca una cospicua sommetta, ma d'accordo con Fede li abbiamo messi via per i ragazzi, per l'università e continuiamo a pagare il mutuo.
Meno di un anno e mezzo e finiamo.
Ho messo da parte un po' di soldi per cambiarmi la reflex digitale.
Dando indietro la mia, il negozio, mi ha detto che con l'aggiunta di 1200 euro mi sarei preso una Nikon d2x.

Non ho vizi, l'unica cosa è la fotografia. Cosi decido di cambiarla, ma non subito, aspetto settembre.
E cosi, per il momento, il cambio rimane in attesa.

Che poi che la cambio a fare, non lo so.
A mia moglie non chiedo di più di fare foto nuda e ultimamente la uso pochissimo.

Scorre il tempo e si arriva a Marzo. Al mattino mia moglie e i ragazzi mi fanno gli auguri. Cazzo! Io me ne sono dimenticato.
Ho dimenticato il giorno del mio compleanno!
Vado a lavoro, promettendo loro, che sabato lo avremmo festeggiato in pizzeria.

Arrivo a lavoro e Marco mi dice che mi deve parlare.

"Mauro, mi ha detto Fede che non ti vede come il solito Mauro."

"Se è per questo manco lei é la solita Fede.
"
"No Mauro. Lei é la solita, sei te che spesso sei assente. Se lei é cosi, é perché ti vede su un altro mondo. A volte non sei qui manco a lavoro. Che cazzo hai!? Vuoi dirlo a me o no?! Ci conosciamo da tantissimo tempo. Ti ho fatto scopare mia moglie e io mi sono trombato la tua. Abbiamo fatto belle cazzate insieme. Insomma, non dico che siamo fratelli, ma quasi.
Dimmi la verità : Il problema è Shuli?"

Cazzo! Ha centrato il bersaglio. E ora? Che gli dico?

"Credo proprio di si, amico mio. Credo proprio di si. Forse, anzi senza il forse, ne ero e ne sono innamorato. Sarei andato via con lei, ma i miei figli e anche mia moglie, e anche la mia correttezza, me lo hanno impedito."

"Fai pace con la testa. Ragiona! Shuli ha la sua vita e devi lasciargliela fare. Ormai non la vedi o la senti da quasi due anni. Come è ..."

Si accorge della mia espressione.

"Vi sentite?! Vi sentite telefonicamente? "

"Si Marco, ci sentiamo ed ogni volta sia a lei che a me rimane la nostalgia di stare lontani. Hai ragione. É un brutto momento per me e quello che più mi spiace é sapere che Fede stia così per colpa mia. Non so se é vero, ma credo non faccia piu spettacoli da Angelo. "

"Si, me lo ha detto Angelo. Gli ultimi li ha fatti a luglio e ha anche aiutato Angelo."

"Ha aiutato Angelo? In che senso ha aiutato Angelo, scusami? "

"Ah, Angelo non ti ha detto nulla? Te lo dico io, ma tiettelo per te.
A me, lo ha detto Fede.
Angelo l'ha inculata una notte per un paio di volte e poi Fede ha inculato Angelo con uno di quei cazzi finti che si fissano.
Quei cazzi che si legano al bacino. Uno stripon, strupon, vabbè, non lo so come si chiama, uno di quelli insomma.
Tua moglie mi ha detto che ad Angelo lo ha fatto rizzare con la bocca e poi se lo è fatto mettere in culo per ben due volte quella sera.
Non l'ha scopata in fica, l'ha solo inculata. Più che normale conoscendo le abitudini sessuali di Angelo.
Però vedi tua moglie cosa è stata capace di fare? Ha detto pure che Angelo ha veramente un bel cazzo. Uno spreco mon darlo a una donna. Mi raccomando Mauro, a me Angelo non ha detto nulla."

"Tranquillo Mauro. Sono contento per Angelo! Però i gusti sono gusti e se a lui piacciono gli uomini é un problema suo e non mio.
E poi quello che fa mia moglie sessualmente non é un problema che mi riguarda. Per me lei può fare quello che vuole. Dai, lavoriamo! "

E il tempo scorre.

Fede è andata e va di nuovo a Londra per altre due volte e io ho pensato ai ragazzi. Quando é tornata, non gli ho chiesto mai nulla.
Non sono andato neanche a vedere la sua posta segreta. Non ne ho interesse. Mi sta prendendo proprio male e chi mi sta intorno non può accorgersi della mia, chiamiamola, sofferenza.

Poi a maggio, una sera a letto, Fede mi dice: "Mauro, perché non mi chiedi più di fare foto o altro? "

"Non lo so Fede. Non sto bene, non lo so cosa mi stia accadendo? "

"Mauro, ti prego, dimmi se il problema sono io? Ti prego dimmelo? Non mi hai chiesto nulla di Londra? Perché? Ti giuro che con Richard é solo un rapporto di lavoro e niente altro."

"Oh, noo! Il problema non sei te. Il problema sono io. Qualcosa non va, ma non so cosa. Se tu volessi andare con Richard, non preoccuparti, vai tranquilla e non pensare a me. Anche con gli altri, fai pure. Anche io ti ho vista strana, forse soffri la carenza di sesso e io non voglio vietarti una cosa che a te piace.
In fondo tutta questa storia é cominciata per colpa mia ed é giusto che io ne paghi le conseguenze. Buonanotte! "

Mi volto e mi metto a dormire con lei attonita che mi guarda mentre mi giro.

Cazzo! Ormai sulla scogliera ho la brandina. Quando non devo andare a prendere i ragazzi e ci va lei, sia per la scuola o le attività sportive, io vado li, ad osservare il mare e pensare a lei.
É un'ossessione. Non riesco a togliermela dalla mente. Sembra una telenovela. Qualsiasi cosa faccia mi ritrovo davanti agli occhi la mia bambolina orientale. Forse è meglio che io riparta per un po' di giorni, magari potrebbe cambiare qualcosa dentro di me.

Lo dico a casa. Ai ragazzi l'idea non piace. Pero forti della quasi chiusura scolastica e con il piede pronto per la partenza con i nonni al mare a Passoscuro, non si oppongono più di tanto.

Fede, non é contenta, però accetta la mia decisione e la sera a letto...

"Mauro, non mi va che tu parta, ma se vuoi farlo per riordinare le idee a me sta bene. Non posso fare altrimenti. Mi auguro che questa tua situazione non sia creata da un'altra donna e spero che tu risolva questo conflitto dentro di te e che possa ritornare il vecchio Mauro. Il mio grande maritozzo con la panna.
Però, se tu non riuscissi, dimmelo.
Non voglio altro che la tua felicità, e se per dartela, come a me disse un uomo, se per dartela devo rinunciare alla mia, va bene così."

Le sorrido e le auguro la buonanotte.

Dopo tre giorni mi dicono che sarei partito il 5 giugno e sarei stato di ritorno il 20 luglio.

Comunico a casa.

Mia moglie mi dice che la cosa non le piace, ma va bene.
Lei dovrebbe partire per Londra alla chiusura della scuola e starci un paio di settimane.
E poi dal 16 luglio ci sono le mamme con i ragazzi.

"Mauro, ti prego, fai attenzione. Ho paura! Molta paura! "

Parto e ci sentiamo un giorno si e uno no fino a quando...

"Mauro, tu non ci sei, i ragazzi partono per il mare. Se a te non dispiacesse, rimango fino al 12 luglio a Londra per espletare alcune cose? Ho la scuola e anche la casa famiglia."

"Fede, non devi chiedermi il permesso, puoi fare quello che vuoi e ricordati di portare loro quello che avevamo detto. Ma l'albergo chi te lo paga?"

"É stata fatta una convenzione con l'hotel dove siamo stati insieme. Poi dal 6 vado a casa di Diana. Ok, ora debbo lasciarti. Ciao Mauro. "

Non so cosa farà a Londra e spero che si diverta in tutti sensi.

Io mi sento telefonicamente con Shuli.
Ma non può e non deve continuare cosi.
Devo tornare la persona di sempre e poi Shuli mi ha detto che la storia con il suo capo procede benissimo, debbo capire che dobbiamo spezzare questa cirda invisibile che ancora ci lega.
Ha ragione Marco: devo farle fare la sua vita e io continuare la mia con la donna che ho sposato.
E però quando sono al telefono con la mia bambolina, la sento quando parla.
Credo che sia ancora cotta di me.
Si! È giusto! Devo troncare e non telefonarci più.
E ci ho provato. Ma se non la chiamo io, mi chiama lei.
Eppoi questa benedetta filastrocca. La canzoncina. L' ho sempre in testa.
Non ce la faccio più.
Devo spezzarla, non so come, ma devo spezzare in qualche maniera questa corda.

Per mia fortuna mi dicono che devo tornare prima in azienda. Mi riposo e mi faranno ripartire il 10 luglio per Roma, alla sede centrale, per prendere accordi e a fare un corso di 5 giorni. Quello che non comprendo è perché mandino me e non uno del settore. Neanche Marco lo sa.
Ma il lavoro é lavoro e io eseguo.

Cosi il 30 giugno parto per tornare a casa.

Fede è ancora a Londra e non le ho detto ancora nulla di questa variazione lavorativa.

E ora che farò a casa?
Torno ad Ancona e chiamo Angelo?
Magari un paio di notti con le capoverdiane o con Fatma o con qualche new erntry non me le toglie nessuno.
Si, faccio cosi!
Incredibile sto sfruttando mia moglie per scopare altre donne. Non me lo sarei mai aspettato, specialmente da me.

Mi portano in aeroporto, ma mentre sto per imbarcarmi ci ripenso.

Vado in biglietteria e: "Please, first flight to London."

Spero di non farmi male ancora. Lo spero!

Atterro a Gatwick e prendo il treno che mi porta in città.
Trovo una pensioncina e mi sistemo.
Tanto per cambiare, pioviggina.
Che cazzo di città! Siamo a giugno e piove.
Vabbè, acquisto un ombrello al volo per non bagnarmi.

Ho detto a Fede che poteva fare quello che voleva, ma sinceramente la cosa non mi piacerebbe affatto.

Ho alcune curiosità da vedere e una volta sistemato in pensione, esco.
Voglio andare a vedere questo locale e poi, per sapere, vorrei infilarmi dentro uno di questi condomini.
Uno di quelli con i cartelli 'model'.
E poi, perché no! Visto che sono qui a sua insaputa, vederla ad uno spettacolo.
Mi è tornata la voglia di vederla nuda davanti a tutti. Di vederla che si fa scopare, magari stavolta da un bel cazzo!

E poi...iiii..., un momento! Da qualche parte del portafogli, dovrei avere il biglietto da visita.
Si, il biglietto della signora che mi sono fottuto quella sera al locale.

Apro il portafogli e...

Eccolo! Bingo! La faccio depilare e poi una bella botta gli si da.

Arrivo a Soho e vado a vedere il locale dove Fede si esibisce.
Esternamente é un gran bel locale.
Molto bello! Grandi insegne. Grandi vetrine, con internamente esposti i nomi delle maggiori spogliarelliste e le immagini dei loro corpi quasi nudi.
Tra queste leggo anche 'The teacher' e c'è anche 'Miss pussy'.
Perdippiu', Miss pussy, stasera fa lo spettacolo con tanto di manifesti esposti.
Poi guardo meglio Miss pussy.
Ma! O cavolo! Mi sono fottuto Miss pussy.

É lei! Oh cazzo, l'amica di Fede, Diana é Miss pussy ed é la stessa persona che era al tavolo quella sera e che io ho inculato in bagno.

Io?! Veramente ha fatto tutto lei. Ma guarda un po'.
Un momento!
Perdinci! Non posso telefonarle. Non posso chiamarla, avvertirebbe subito mia moglie.
Miss pussy poi era sulla posta di Fede. Devo aprire la sua posta, ma prima...

Entro nel condominio e busso ad una porta con la scritta model.

Mi apre una biondona.

In un inglese peggio del mio senza poche parole mi dice i prezzi.
La ringrazio e la saluto e lei mi ringrazia mandandomi a quel paese.

Quindi i condomini con i cartelli e la scritta model non sono altro che prostitute che esercitano in appartamento.

Fede fa la prostituta per aiutare la casa famiglia?! No! Questo non posso permetterlo. Cerchero' di aiutarla. Giusto, voglio andare a vedere questa casa famiglia.
Ricordo il nome.
Chiedo, ma nessuno sa darmi indicazioni fino a quando chiedo alla persona giusta.

Una suora!

Mi da le indicazioni e vado in metro.
Scendo, proseguendo a piedi.

Si, ci sono, é questo il posto.
Una palazzina ottocentesca abbastanza malridotta in alcuni punti. Un cartello all'ingresso identifica la sua utilità.

Bene, ho visto la struttura e se tanto mi da tanto ha ragione Fede: hanno bisogno!
Però non voglio che Fede faccia quello che fa per dargli una mano. Cercherò di aiutarla, anche se secondo me lo fa per due scopi: il primo per aiutarli. Sono soldi in più. Il secondo, perché piace a Fede fare quel tipo di attività.

Bene! Ho visto quello che devo vedere e ora? Cosa faccio?

Arriva una suora. Mi osserva dalla testa ai piedi. Forse avrà un settant'anni.
Poi mi parla e riesco a comprederla. Un inglese pulito.
Mi invita ad entrare.
La seguo e una volta dentro mi porta a visitare gli ambienti.
Si, Fede ha ragione! Ma non solo per gli esterni.
Gli interni stanno peggio. Dopo 20 minuti ringrazio e saluto. Ma prima di andarmene, apro il portafogli e gli lascio 300 sterline.
Io di una nuova reflex non ho bisogno, loro hanno bisogno di tutto.
La suora mi ringrazia elargendomi benedizioni in latino in tutte le formule possibili.
La saluto e ringrazio.
La ringrazio perché ho capito la fortuna che ho avuto rispetto ad altri.
Prima di uscire, non me ne ero accorto prima, su una bacheca gigante, ci sono una grande quantità di foto.
Mi metto a guardarle. C'è di tutto e si, è lei! Due foto di mia moglie. In una è attorniata da bambini. E un'altra che sta dando da mangiare a un bambino di forse 2 anni.
La suora mi spiega che quel bimbo ha 5 anni ma era fortemente denutrito e mamma Fefe', provava a farlo mangiare.

L'ha chiamata mamma Fefe'. Che vuoi gli dica a mia moglie? Ringrazio nuovamente e vado via.

Esco e vado a mangiare qualcosa, pensando a mamma Fefe'.
Mi infilo in un pub a Soho e ordino. Non lo so cosa sia, ma non é affatto male.

Squilla il cellulare.

É Fede.

"Ciao Fede."

"Ciao Mauro. Ma cosa è questo casino che sento? "

"Si scusa, c' é un gran casino perché siamo al bar."

"Al bar? Sembra un pub londinese. Perché parlano tutti in inglese?"

"Perché parlano inglese? Ma che domanda mi fai? Lo sai dove mi trovo e dovresti sapere che qui la seconda lingua é l'inglese e in piu stanno vedendo una partita del campionato inglese."

"Ah, ok. Domani torni a casa?"

"Si, ok. Io domani torno ad Ancona. Mi mandano a Roma dal 10 al 15 luglio per un corso."

"Perché non me lo hai detto? Mi spiace aver preso l'impegno qui fino al 12. Ad averlo saputo non avrei protratto il mio soggiorno così a lungo. "

"Scusami. Nella fretta ho dimenticato di dirtelo. Tu rimani fino al 12 a Londra. Cosa stai facendo? "

"Sono ancora in albergo e dopo dovrei uscire con Diana. "

"Bene! Che idea malsana avete? "

"Nessuna. Passeggiatina, mangiamo qualcosa per cena e poi a nanna. Hai sempre da pensare male. Che pensi che andiamo ad esibirci in qualche locale? "

"Ok ok. Sto sempre a pensare male. Ok. Divertitevi. Ti saluto, ciao."

Sempre a pensare male mi dice. Passeggiatina a mangiare qualcosa.
Però , in un certo senso la verità me l'ha detta. Scherzandici, ma me l'ha detta. Certo, mica può dirmi che Diana ha lo spettacolo e lei la segue.

Mi sa tanto che ho fatto una cazzata a venire a Londra.

Forse avrei fatto meglio a tornarmene ad Ancona?

Vabbè, finisco di mangiare eppoi vado al locale, ma non entro subito. Aspetto.

E se mi incontrasse? Che le dico?

Le dico che ho voluto farle una sorpresa?
Ma che cazzo dico! Vabbe', se la incontro qualcosa mi inventero'.

Ma poi é lei che dovrebbe darmi spiegazioni e non io.
Dovrebbe spiegarmi che ci fa in un locale del genere a quest'ora, mia moglie senza di me.

Giusto!

Aspetto le 11 PM e vado in cassa.
Solito biglietto, più un altro credo, anche questo per la lotteria.

Entro nel locale.

Perbacco! Questo é molto, ma molto meglio dell'altro. Un bell' ambiente. Molto curato anche nelle piccole cose.
Anche il costo é stato di poco superiore ma é di un altro livello.

La forma più o meno é la stessa dell'altro. Sala grande con tavoli. Intorno, su piano rialzato, altri tavoli e in aggiunta qua ci sono sei palchetti in alto, tre a sinistra e tre a destra, che guardano il palco.

Credo che sopra di me ci sia una galleria, ma non ne sono sicuro.
Una ragazza ha appena finito lo spettacolo. Cazzo, manco l'ho vista per guardare la disposizione del locale.

Una splendida ragazza vestita da coniglietta viene a prendermi, ma le dico che mi trovo un posto da solo.
Cerco di mettermi in una posizione defilata, poco visibile.
Lo trovo dietro ad una colonna.

L'announcer entra e presenta una nuova ragazza. Stavolta me la gusto perché e bella.
Passa il tempo e sono alla terza ragazza.
Il locale é strapieno. Anche i palchetti sono occupati, tranne uno.
Ad occhio, credo ci siano sulle 350 persone e non so se sopra c'è la galleria.

Però é veramente bello.
Mi piacerebbe proprio. Vedere mia moglie spogliarsi e fare uno spettacolo hard qui sarebbe stato fantastico.

E vai! Volevo non pensarci più e invece dove cazzo mi va la testa? Sempre li.
Non ne posso più.
Sono proprio malato.
Forse è meglio che io vada in terapia?

Quasi quasi me ne vado in un condominio con una modella, almento mi tolgo questi pensieri dal cervello.
Si, esco che è meglio.

Finisce lo spettacolo anche questa ragazza.
Mi volto per guardarla ancora, quando sento un applauso con una specie di boato da stadio.
Sento la gente parlare tra di loro dicendo: è tornata, finalmente è tornata!

Tornata?! Chi é tornata?

L'announcer ringrazia gli spettatori per l'applauso.
Ma noto, dalla mia posizione, che hanno gli sguardi puntati verso un palco.

Palco che non vedo perché sino dietro ad una colonna. Mi sposto leggermente e...

Oh cazzo! É Fede! Sul palco c'é Fede con il biondo.
Fede é insieme a Luke. Ma tu guarda che abito indossa. Quello che gli comprai io per portarla al ristorante di Angelo.
Non ha niente di nascosto.
Le tette sono quasi fuori.
Caro Mauro, le comprasti proprio un miniabito da troia.

Fermati Mauro, dove vai? A questo punto si rimane.

Fede sta sorseggiando qualcosa da un bicchiere e sta mangiando.

Con la poca visibilità che ho credo, si, anzi, sono sicuro: sono fragole.
Beve champagne e mangia fragole.

E brava la mia troietta!

Non poteva di certo farsi mancare il suo cazzo quotidiano. Che scherziamo!
Stasera Luke e magari i giorni passati Luke e Richard con contorno di qualche fortunato spettatore.
Che troia di moglie che ho.
E menomale che mi ama da impazzire.
Se non mi amasse si sarebbe scopata tutti gli inglesi.
Ormai ci siamo. Anche quest'altra ragazza ha quasi finito.

Quando cavolo tocca a Miss pussy?

Io ho gli occhi puntati sul palco. Fede é li, sul palchetto che credo aspetti l'esibizione della sua amica con il bicchiere in mano. Luke gli e affianco. Ogni tanto dialogano e ridono.
Vedo Luke sistemarle le fasce che a malapena coprono il seno.

In questo momento sono molto demoralizzato. Mi sento affranto. Vederla sul palchetto, accanto ad un altro uomo, mi da fastidio. In più gli sta sistemando il mini abito e chissà prima cosa gli ha fatto?

Entra l'announcer e presenta lo spettacolo di Miss pussy accolto da un boato.
Credo che anche lei sia la beniamina del pubblico.

Vicino a me comprendo delle persone che si stanno lamentando. Non capiscono perché 'The teacher' non faccia esibizioni da un bel po' di tempo.

Allora é vero? Ha smesso di fare spettacoli. E però non ha smesso di prendere cazzi. La Panini dovrebbe fare un album di tutti i cazzi che ha preso Fede.

Torno su Diana.
La guardo da dietro la colonna e vedendola bene ha veramente un viso da troia, la cara amica di Fede.

Certo é, che pure il volto di mia moglie e da vera troia. Forse si sono proprio trovate.

Miss pussy continua con il suo spogliarello.
Si, ho visto il suo culo e la sua fica appecorata sui lavandini del bagno, ma non l'ho vista completamente nuda.
Ha un bel seno grande, forse una quinta, ma scendono leggermente.
Solite passeggiate per i tavoli, tastate e tutto il resto.
Tutto già visto.
Toglie la gonna e rimane in reggicalze e calze velate nere con quelle scarpe col tacco. Ha due belle gambe e un bel culotto largo.
Però , ahime, ha ancora quei maledetti peli. Quella foresta che le nasconde l'ingresso del godimento maschile.

Ma perché Fede non le dice di raderla?

Gioca, con diversi uomini, tirandoglielo fuori. Alcuni li sega un poco, ad altri glielo bacia. Si fa infilare le dita nei suoi buchi. Eh si! Vedendola, é troia come Fede.

Finisce lo spettacolo e Diana e al centro del palco.

L'announcer le chiede se vuole concedersi al vincitore della lotteria e lei, ma guarda un po', dice di si.

Le chiede se vuole fare lo star show e lei gli dice di no, oggi no! Risponde: "per quello dovrete aspettare il ritorno di The teacher" .

E certo! Quella famosa per farsi sborrare addosso é solo quella gran vacca di mia moglie.

Scende lo schermo anche qui. Solita pulsantiera data alla modella e via. Partono le immagini dei numeri che scorrono fino a fermarsi al 363.
Sta a vedere che è il mio e manco posso andare.
Dalla galleria sento delle grida.
Allora sopra ci sono altri spettatori. Certo se il biglietto é 363, almeno ci sono 363 persone.

E comunque no! Non sono io.

Dopo un minuto il fortunato é sul palco.

Baci e abbracci con Miss pussy, la quale concede a lui il poter pigiare il pulsante per vedere il servizio che dovrà fargli.

Preme e le immagini scorrono velocente sullo schermo, rallentando piano piano fino a fermarsi su una bocca con la scritta in inglese: Blowjob.

Che sfiga, poverello. Ha vinto un pompino. Un solo pompino!
Magari viene qui da una vita, é stato estratto il suo numero e cosa vince?
Un pompino, un semplice pompino.
Forse sognava di scoparsela o incularsela e che gli capita: un misero pompino.
Bah! Che sfiga!

Lo portano dietro a una tenda e ne esce dopo 5 minuti con il solito accappatoio.

Si mette davanti a Miss pussy e si toglie il tutto sfoderando davanti la bocca della modella un cazzo bello ritto e di buone dimensioni.

Miss pussy, gli indossa un preservativo e comincia a saldare il debito della lotteria. Tre minuti, forse qualcosa di più, ma sicuramente non quattro.
Il ragazzo gode. Lo riportano dietro la tenda mentre Miss pussy ringrazia per l'ovazione e saluta.
Alzo gli occhi e Fede con Luke non ci sono piu.
Ormai è 00.15 AM.
Si abbassa lo schermo grande e proiettano un film porno.
Mi sono rotto le palle, esco.
Fuori dal locale aspetto che passi un taxi, ma nulla.
Poi sento delle voci. Sembra mia moglie che sta salutando.

Niente scopata stanotte? Oooooh, che dico. Forse l'ha fatta nel pomeriggio?

Quando vedo queste cose mi torna in testa la gelosia.

Ma Mauro hai detto non ti fregava più nulla e invece sei geloso?
Forse sei venuto a Londra per scoprire qualcosa e dirle addio definitivamente per andare da Shuli?
Eccola, mi parte nuovamente la nenia della canzone.
Shuli mi ha detto che la scrisse la nonna per suo nonno.
Un militare americano che la mise incinta, promettendole che sarebbe tornato, ma non si è più visto. Morto in guerra? E chi lo sa?

Sa solo che la nonna incontrò notevoli difficoltà per far crescere sua madre. E nonostante tutto ci riuscì con enormi sacrifici.
Poi sua mamma gli cantava sempre questa canzone e alla fine l'ha imparata anche lei.

"Shuli, un giorno, con la musica, potrebbe diventare una canzone?"

Le dissi.

"Ma dai Mauro e una canzoncina cosi."

Sarà pure una canzoncina cosi, ma la sua voce da usignolo mi faceva morire quando la cantava sotto la doccia.

Torno al mondo reale.

Fede sale in una vettura che le hanno chiamato con un tizio che entra dalla parte opposta. Non vedo, é buio.
Partono. Non so dove vanno.

Passa un taxi, alzo il braccio. Si ferma e salgo. Sto per dirgli il nome della via quando vedo la vettura che ha preso Fede fare inversione e tornare indietro e fermarsi nuovamente.
Fede scende, prende una borsetta da una ragazza e risale a bordo.

Ripartono.

Chiedo al tassista di seguire la vettura.
Sbuffa, ma esegue con la promessa di una bella mancia, quello che gli ho chiesto.
Dopo 15 minuti si ferma davanti un albergo.

Hey, ma questo é l'albergo dove siamo stati con Fede un anno fa. Ah, si! Mi aveva detto che hanno stipulato una convenzione con l'hotel.
Convenzione? Se ho capito bene l' albergo é di Luke, quindi pagamento in natura. Alla faccia della convenzione.

Scende l'autista e apre la portiera. Scende Fede e sotto braccio al tizio, entrano in albergo.

Si va avanti ancora a cazzate. Bugie bugie e bugie. Strano non abbia fatto lo spettacolo.
Eh si, Mauro, lo sapevi. Perché hai voluto farti male di nuovo?!

Molto deluso dal comportamento di mia moglie, mi faccio portare alla mia pensioncina.

Salgo in stanza e accendo il pc.
Entro nella sua posta e vado a vedere le mail.

Ci sono sempre quelle dei locali. Di alcuni uomini con nome e cognome.

Ma che cazzo! Si é messa a fare la escort?
Cosi sembra!

Pensare che quando mi raccontavano di alcune storie di donne o di uomini con una doppia vita, persone con una famiglia dietro, io non volevo crederci.
E ora...ora la sto vivendo in prima persona.

Voglio vedere le risposte alle mail o quelle inviate da lei.

Allora questa ad Angelo.
Ah, però ! Gli ha detto che ha raggiunto gli spettacoli che da contratto avrebbe dovuto fare e che pertanto vuole interrompere la collaborazione con la sua agenzia e pertanto lo invita a toglierla dal greenbook.
Le spiega che vuole passare più tempo con me e che ha avuto tanta paura di perdermi. Che é contenta che la notte passata con lui gli sia piaciuta.
Gli spiega che ha fatto un fioretto.
Per un anno niente spettacoli o sesso con altri.

Ah, ecco perché si lamentavano al locale. E quando scade l'anno. Se oggi é andata in albergo accompagnata, probabilmente é scaduto.
Ma si! É partita dal giorno dell'incidente. Il 30 giugno 2004. Oggi é il 1 luglio 2005. L'anno é scaduto.

Ha riaperto la metro e fa entrare i vagoni in deposito.
Se si fa mettere incinta la mollo su due piedi. Prendo i ragazzi e me ne vado.
E pure Angelo non mi ha detto nulla. Anche lui incomincia a nascondere le cose.
Che ci voleva a dire: Mauro, questa notte mi sono inculato tua moglie due volte. Non penso sia così difficile dirlo. Bah!

Atsushi le dice che ha fatto bene a tornare da me e che per lo spettacolo con gli amici e il sesso c'é sempre tempo.

Ah, però. Lo ha mandato in bianco per tornare da me. Anche queste cose mi fanno piacere. Ha rinunciato ad un cazzo che le piace per tornare da me. Solo, che se cosi fosse, perché non é tornata venerdi?

Continuo a leggere le altre. Con Luke predica la stessa cosa. Sta ferma per un anno in tutti i sensi. Lui é molto dispiaciuto per questo. Poi andando avanti gli dice che dopo il 30 giugno 2005 tornera' operativa e che può organizzare tre spettacoli e che con lui si vedranno dopo le sue esibizioni fino all' 11 luglio.
Luke gli comunica che la sua stanza l'aspetta.

E guarda te con Miss pussy quante mail.
Le solite cose tra donne e poi una delle ultime che recita: Diana, se volesse il tuo amico fare quella notte con me, si può fare dopo il tuo spettacolo del 30. Finisco l'anno di fioretto e quella notte, se lui vuole, può farmi quello che vuole? Fammi sapere?

La risposta di Diana è stata, almeno cosi ho tradotto: Glielo comunico e ti dico.
Ma come hai fatto a resistere senza cazzo tutto questo tempo? Senza spettacoli? E soprattutto pochi soldi per quella casa.

Risposta di Fede.

Un fioretto é un fioretto. Ma ti confesso non vedo l'ora di ripartire. Mauro sta via fino al 15 Luglio e io dopo il 1 luglio riparto con tutto. Ho già detto a Luke di mettermi in lista che con gli spettacoli il 7, 8 e 9. Un paio di giorni sto al condominio. E poi un paio di sere scambista con Luke. Se al tuo amico piacesse posso trovargli uno spazio per un altro paio di notti.

RIsposta Miss pussy

Bene. Il mio amico ha detto che non vede l'ora e gli va bene pure se trovassi lo spazietto. Dopo il mio spettacolo andrete nell'albergo di Luke?

Risposta Fede.

Si, andremo nell'albergo di Luke. Poi con te ci vedremo a scuola. Ciao.

Allora ecco chi era il tizio di stasera. Quello che Fede, l'anno passato al locale, gli ha concesso di essere stantuffata con le dita. L'amico di Diana.

Mi sono stufato di leggerle.
Ce ne sono tantissime altre, ma chiudo tutto.
Vorrei chiamare Shuli, ma forse sta ancora dormendo e non voglio svegliarla.

Provo a dormire anche io ma non ci riesco e girandomi in continuazione mi accorgo che si sono fatte le 3.00 AM.

Poi, ringraziando il cielo, mi addormento. Ma cazzo, al mio risveglio, l'orologio segna le 6.30.

Niente, senza di lei o qualcuna che mi piaccia veramente al mio fianco, non riesco a dormire.

E ora che faccio?

Mi alzo, faccio una doccia e mi ricordo che davanti l'albergo dove è rimasta Fede mi è sembrato di aver visto qualcosa per fare colazione.
Mi vesto di corsa e mi avvio verso l'hotel
Almeno oggi non piove.
Arrivo davanti l'albergo e entro in questa specie di bar.
Colazione veloce con qualche schifezza e aspetto che qualcuno esca dall'hotel.

Ma niente. Ormai sono le 10 AM.

Mi sono stufato di aspettarla.
Esco e vado a girozolare un po' per la città.

E mentre vado a spasso la testa mi va a 2000.
Penso, penso e ripenso e poi: Basta! Non si può continuare così. Sono stufo di essere preso per il culo anche se la colpa fondamentalmente é mia.
Forse, avrei preferito...ma che cazzo dico. E ai ragazzi non ci penso? Cosa avrebbero fatto senza di me?

Ci sarebbero stati la mamma con i nonni.

Seeee, la mamma?! Una mamma troia che salta da un letto a l'altro come un capriolo, con la scusa della beneficenza. Sicuramente a quest'ora gia avrebbe iniziato a fare film porno, con il rischio che magari avrebbe portato pure mia figlia a farne.

Forse sto correndo troppo, però io sono stanco di questa situazione.

É deciso! Avrei dovuto farlo due anni fa.

Chiamo Shuli. Una lunga chiacchierata e poi lei mi dice che si è fidanzata con il suo capo.

Mi arriva un'altra doccia fredda.

Amo questa donna e non voglio farle del male. Le faccio i miei migliori auguri facendo finta di essere contento, ma Shuli, dopo tante fatiche sposerebbe un signore ricchissimo, a capo di un mezzo impero nel suo paese.
Non sarò io di certo, povero mortale, a portarla nuovamente a fare sacrifici. No!

Però con mia moglie non può continuare in questa maniera.

Vado all'albergo di Fede.
Voglio farmi male e se la incontro con chi so io é la volta buona che mollo baracca e burattini e la mando a quel paese, stanco delle sue solite bugie.
Non credo proprio si sia trasferita da Diana.

Miseria non ho ancora pranzato e ho un certo languorino allo stomaco.
Sono le 3.00 PM.
Mi metto in attesa leggermente imboscato dentro al pub quasi fronte hotel.
C'è una vetrata e mi seggo al tavolo controllando chiunque entri o esca dall' albergo.
Finisco di mangiare ma di Fede nessuna traccia e sono le 4.20 PM.

Poi...

Eccola! É sola. E sta entrando in hotel.
Ma perché sta correndo?
Un momento! Ma questo é..., si è lui! Il professorucolo.
Sta correndo tutto trafelato in albergo anche lui.

E certo! Non vedono l'ora di scopare.

No! Stavolta no! Li uccido tutti e due. Anzi no, vado e dico a Fede che é finita! Non posso certo rovinarmi la vita uccidendoli.
Esco dal pub e entro in albergo.
Chiedo la stanza della sig.ra C......

La 303.

Salgo a piedi. Sono 3 piani, che ci vuole.
Dalla seconda rampa sento delle voci che discutono animatamente tra di loro.
É mia moglie. È Fede che si sta arrabbiando. E l'altra voce e di Richard.

Parlano in inglese, comprendo quello che dicono. Richard vorrebbe entrare e Fede non vuole. Gli sta dicendo che é finita da un anno. Basta cosi!
Io arrivo all'ultima rampa e mi metto all'angolo ascoltando il loro battibecco.
Richard si arrabbia e sento Fede che gli dice che gli sta facendo male e di lasciarle il braccio.
Continua a dire di lasciarla in pace e poi sento un rumore strano, come di uno schiaffo e la sento lamentarsi per il dolore.

Basta! Ho sentito troppo.

Salgo l'ultimo gradino e volto l'angolo. Richard é più dentro la stanza che fuori. Mi avvicino, sentendo ancora Fede che si lamenta per il dolore e dice a Richard se è impazzito.

Mi metto dietro Richard.
Sono incazzato, incazzatissimo.

Lui non si accorge della mia presenza alle sue spalle.
Lui no, ma Fede si!

"Mauro!"

Richard si gira.
Lo prendo per il bavero e lo faccio entrare in stanza, chiudendo la porta.

Non sono Stefano, ma i miei 186 cm e 90 kg di muscoli si vedono tutti.

Leggo il terrore nei suoi occhi.
Fede é seduta sul letto. Ha una guancia rossa.

"Te lo dico in italiano coglione. Tanto mi comprendi, vero?"

Fa si con la testa.

"L'hai picchiata?"

Lui non risponde. Faccio a Fede la stessa domanda.

"Fede, ti ha picchiata? "

"Non é niente Mauro. Lascialo! Stava andando via."

"Testa di cazzo, le donne non si picchiano neanche con i fiori. E se poi la donna che hai picchiato é mia moglie allora ti sei condannato da solo. Te lo ripeto io, se ancora non lo hai capito: la vostra storia é finita. Hai capito? Finita! "

Fa di si con il capo.

"Bene! Allora stronzo ricordati che quando Fede tornera' a Londra, tu gli devi stare lontano e non importunarla mai più per qualsiasi motivo.
E siccome so che potresti scordartene, ti lascio un ricordino."

Gli do un sinistro e un destro che lo mandano addosso ad un comodino rompendo anche un'abat jour.

Poi lo riprendo per il bavero, con Fede che prova a fermarmi, ma trascino pure lei per quanto sono incazzato.

"Mauro, ti prego basta. Ha capito!"

"Non lo so se questo stronzo ha capito. Do you understand, you dickhead? "

Lui con un piccolo vuoto tra i denti e il labbro sanguinante annuisce con il capo. Abbasso lo sguardo. Ha il pantalone bagnato. Credo proprio abbia capito.

"Te la sei fatta sotto? Uomo di merda. Hai fatto i tuoi porci comodi con mia moglie e sono stato quasi zitto. Ma picchiarla no! A questo punto scateni la bestia che è in me. Se non ci fosse stata Fede qui, ti garantisco che non saresti uscito con le tue gambe. E ora spogliati!"

Mi guarda stupito.

"Se non ti spogli ti massacro di botte che la tua Lilly non ti riconosce più."

Comincia a denudarsi fino a rimanere in boxer.

"Non hai capito, devi togliere tutto. "

Si sfila il boxer.

"Bene! E ora te ne puoi andare a fanculo. "

"Mauro dai, lascialo stare. "

"Ti ha picchiata. E gli sta andando bene. Esci dalla stanza bastardo!"

Apre la porta e rimane sulla soglia e allora a questo punto gli do un calcio al culo che lo spedisce alla porta della stanza di fronte.

"Mauro dai, per favore. Fallo rientrare e fallo rivestire, ti prego. Te lo chiedo io, per favore! Ha sbagliato e stavolta credo abbia capito."

Apro la porta e lui sta per terra inginocchiato. Mi avvicino a lui, lo prendo per i suoi capelli e lo porto in stanza quasi trascinandolo.

"Rivestiti coglione! "

Gli allungo con un calcio i vestiti e lui comincia celermente a rivestirsi. E una volta che lo ha fatto...

"Bene! Ora andiamo alla polizia e lo denunci per maltrattamenti. Questo testa di cazzo la deve finire."

E lui biascicando, in inglese: "No, no. Per favore no. Ho capito! Non chiederò piu nulla a Federica. Ho capito. Vi chiedo perdono."

"Professoressa C...... Per te, testa di cazzo , lei é la professoressa C....... Fa che non senta nulla di questa storia in giro, perché altrimenti la vasectomia te la faccio io. "

L'occhio gli si sta annerando e il labbro é tumefatto. Ha ancora un po' di sangue che gli cola e un incisivo é rotto. Anche il sopracciglio é spaccato e cola sangue.

"Ricorda: se Fede mi dovesse solo dire che gli hai nuovamente rotto i coglioni o che l'hai semplicemente sfiorata con un dito, io torno, so dove abiti e ti massacro da non farti più camminare. E ora vattene e reputati fortunato di aver fatto quello che hai fatto con questa grande cretina di donna. "

La macchia sui pantaloni si é estesa ancora di più. Credo se la sia fatta sotto per bene. Stavolta si é messo paura, almeno lo spero per lui. Ho detto pure cretina a mia moglie, ma é il minimo. Se avesse saputo gestire la cosa forse non saremmo arrivati a questo punto.

Richard apre la porta e esce.

Mi volto é c'é lei sul letto seduta che piange.

"Ora perché piangi?"

"Mauro, ti giuro. Non ho fatto nulla con lui. Non ho fatto nulla. Devi credermi, non ho fatto nulla. Hai ragione! Sono stata una cretina. Proprio una stupida. Mi vergogno, mi vergogno tanto. Te lo giuro! Non ho fatto nulla!"

"Dai, fatti una doccia e riposati un poco che poi andiamo fuori a cena. "

"Tu Mauro, tu come stai? Hai risolto il conflitto che c'è in te? Il tuo problema é una donna, vero? Dimmelo Mauro, dimmelo per favore? "

"Se ti dicessi di si, cosa diresti? "

"Che me lo merito. Perché sono una deficiente. Me lo merito e basta. Ma a me interessa solo che tu stia bene e se dovesse essere, accettero' ogni tua decisione."

Parla con il pianto e a volte la comprendo a fatica.

"Mauro dimmi, dimmi per favore cosa hai deciso? Com' é? É bella?"

Faccio di si con il capo, sorridendo.

E torna a piangere.

"Fede, non piangere! Tutto ciò che è successo in questi ultimi anni non è stata colpa tua. In fin dei conti se non ti avessi spinta io, tu avevi smorzato questa frenesia sessuale che ti ha assalito. Smettila di piangere. "

"Va bene! Però io di colpe ne ho tante. Fai Mauro, fai la tua scelta. É giusto cosi!"

"Mi sembra, se non sbaglio, di essere qui, davanti a te. La scelta l'ho fatta. Avrei potuto essere ad Ancona e invece sono venuto direttamente qui. E vedendo come sono andate le cose menomale posso dire, che sono qui. "

Lei si rasserena e smette di piangere.
Si alza dal letto e mi abbraccia forte.

"Dovresti ponderare meglio gli uomini che ti scegli per fare sesso. Mai nell' ambiente lavorativo, perché non sono cose da botta e via."

"Mauro, é Luisa la donna? "

"No, Fede, non é Luisa e non vive in Italia. Tranquilla! É passata e ti chiedo scusa. É stato un momento di debolezza. Ti prego di perdonarmi."

"Sei incredibile! Dopo tutto quello che ho fatto io, tu mi chiedi perdono? Non ti merito, non ti merito proprio."

Bussano alla porta. É la sicurezza che é venuta a controllare per una segnalazione. Mia moglie gli dice che é tutto a posto e che si è solo rotta un' abat jour.
Salutano e vanno via.

"Mauro, dove alloggi?"

In una pensione a Street........

"Ok, andiamo prendiamo la tua roba e vieni qui, insieme a me."

"No Fede, é meglio che rimaniamo cosi. Tu hai i tuoi impegni. Mantienili. E poi non mi hai detto che saresti stata ospite di Diana? "

"Non me ne frega niente dei miei impegni. Disdico tutto e sto con te. Solo domattina avrei da fare una cosa e la finisco dopo il pranzo.
Torno qui, ti chiamo e facciamo quello che vuoi. Tutto quello che vuoi. Sono disposta a fare tutto, tutto quello che tu mi chiederai."

"Non so se domattina staro' ancora a Londra. Non lo so! "

"Ma Mauro, se tu vuoi, ci facciamo tutta la settimana a Londra, e farò tutto quello che vuoi te. Proprio tutto quello che vuoi, qualsiasi cosa. "

"Io preferirei tornare a casa e stare un 4 o 5 giorni in spiaggia con mia moglie. Mi manca la scogliera Fede. Mi manca! Ma se tu vuoi rimanere, resta pure. Non é un problema. Cerca solo di non metterti nei guai, per favore."

"No! Credo proprio di no. Non ti èancora passata se hai bisogno della scogliera e se stai rifiutando la mia proposta.
Comunque non ti lascio solo.
Vengo via con te. Disdico tutti gli impegni tranne quello di domani sera.
Abbiamo una specie di festa a scuola. Vorrei venissi pure te. Mi farebbe tanto piacere e ne sarei felice?"

"Io? Cosa centro io? E poi non ho abiti consoni per una festa scolastica?"

"Ti vesti casual. Va benissimo cosi! "

"No Fede. Non é per me, vai da sola e divertiti.
Non credo che Richard ti rompa ancora le scatole.
Gli impegni presi vanno mantenuti. Rimani pure a Londra, finisci quello che devi fare e ci vediamo al mio ritorno da Roma."

"No Mauro, tu vieni con me! Eppoi vorrei chiederti una cosa?"

"Dimmi?"

"Come fai a sapere che la moglie di Richard si chiama Lilly?"

"Me lo hai detto te sicuramente in qualche discorso."

Mi osserva titubante.

"Non ricordo proprio di avertene mai parlato."

"Se so che si chiama Lilly da qualche parte l'avrò sentito. E ora ti faccio io una domanda: chi é Luke?"

Spalanca gli occhi come per dire cazzo! E ora che gli dico?
La conosco troppo bene.

"Un bidello! É un bidello della scuola. Anzi in realtà é un tuttofare della scuola. Dove lo hai sentito questo nome?"

"Un anno fa. La sera che siamo andati al locale. Parlando nel sonno sembrava tu stessi scopando, anzi sembrava che Luke ti stesse inculando."

"Ma dai?! Dici davvero? Strano perché è pure anzianotto."

"Dai Mauro, andiamo a prendere le tue cose e portiamole qui?"

Cazzo! Non so perché a questa donna io non riesca mai a dire di no! Nonostante tutto, non riesco mai a dirle di no!

Cosi andiamo a prendere le mie cose per il cambio di hotel e fatto tutto ormai é sera.

Andiamo a cena e dopo...

"Allora Mauro cosa vorresti fare?"

"Mi piacerebbe andare a vedere Soho e i locali che ci sono?"

"Va bene, andiamo!"

Prendiamo la metro e scendiamo alla fermata Leicester Square.
E cominciamo a girare.
Guardiamo i locali, le vetrine, i night club, i porno shop, ma principalmente, io guardo i locali dove si esibiscono le spogliarelliste.
Passiamo davanti a dove lei si é esibita e non posso fare a meno di chiederglielo.

"Fede, lo rifaresti?"

"Se a te è piaciuto Mauro, si lo rifarei! É piaciuto pure a me e avrai capito che sono molto esibizionista. Pero' se dovessi nuovamente chiamarti sul palco, non togliermi la mascherina. Io ci lavoro a Londra e potrei essere riconosciuta."

"Beh, anche questo è un lavoro. Eppoi, se non sbaglio Londra conta circa 10 milioni di abitanti. Si vanno a ricordare del tuo viso con tutte le spogliarelliste che ci sono? Mi spieghi cosa sono questi cartelli con le scritte model? "

"Ahahah! Lo hai notato. Nella maggior parte dei casi sono prostitute. Vai all'interno, suoni e loro ti danno le tariffe in base alla prestazione che vuoi."

"Come fai a sapere tutte queste cose? "

"Ormai é un bel po' che vengo a Londra e sono abbastanza informata."

"Anche nei porno shop a volte ci vanno delle spogliarelliste. Fanno le inaugurazioni dei nuovi oppure per incrementare le vendite, le prendono per una o due serate."

"Alla faccia dell'informata. Noto che sai delle cose che teoricamente non dovresti sapere. Ma hai fatto qualche inaugurazione di pornoshop?"

"Si, di tre! Due sono di Luke, il bidello. A Maurooooo, ma secondo te, chi può avermele dette queste cose?"

"Il tuo caro amante?"

"Non chiamarlo così, per favore. Non ce lo chiamare più ."

"Ok, scusa!"

Continuando a passeggiare la porto davanti al locale di Luke, quello dove lei si esibisce di solito.
Mi prende sottobraccio e cerca di camminare più celermente, ma io mi fermo.

"Dai Mauro. Questi locali sono tutti uguali. Visto uno li hai visti tutti. Continuiamo a camminare."

"Dici? Questo mi sembra migliore degli altri.
Guarda qua che popò di ragazze che ha. Guarda i nomi di chi si esibisce: Miss pussy, Sammy, Madame batterfly, The teacher...The teacher?!
Questa ha utilizzato il tuo stesso soprannome. Ahahah! "

"Vabbè , ci può stare! Sai quante The teacher ci saranno."

"Già, ci può stare. Ma vedo che é stata ferma questa signora.
Se non sbaglio queste scritte in inglese vogliono dire: Prestissimo il grande ritorno di The teacher. Eppoi questa immagine affianco. Se non ci fosse il volto semicoperto e se avesse il neo sulla pancia, cazzo fisicamente ti somiglia tantissimo."

"Ma dai Mauro. Ma cosa stai dicendo?! Basta guardare! Forza, torniamo in hotel che domattina ho da fare."

"Va bene. Come vuoi. Pero... "

"Ma quale però. Cosa ti sta frullando nella testa? "

"Niente niente. Ti somiglia veramente tanto fisicamente. Anche i capelli sono uguali ai tuoi.
Vabbè, non pensiamoci.
Però c'é una The teacher. Dall' immagine, il corpo è molto somigliante al tuo, i capelli idem, non so se... "

"Ma dai Mauro. Allora ti avrei portato qui per lo spettacolo, ragiona?"

"Giusto! Ma...quasi quasi... "

"Quasi quasi, cosa?"

"Approvo! Mi hai detto che eri disposta a fare tutto quello che ti avessi chiesto. Voglio che tu faccia uno spettacolo qui. Entra e guarda se te lo fanno fare? Dai dai Fede, vai."

"Ma Mauro, ho tanti impegni. Non penso proprio che io vada dentro e mi facciano fare lo spettacolo."




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2025-10-24
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