Come tutto ebbe inizio... Cap 37

di
genere
corna

Il rientro.



Una voce maschile!

Lo sapevo. Lo sapevo. Ma cosa volevo aspettarmi che in questi giorni lei diventasse una santa.
Che lasciasse bruciare dal desiderio di cazzo la carne che ha in mezzo alle gambe.

Povero illuso.
Te lo ha detto anche Diana: le piace il cazzo. Le piace spogliarsi e mostrarsi. Ma soprattutto le piace scopare. É una gran troia.
Logico che voglia farsi montare. É malata di sesso quanto lo sono io di mostrarla.

E però pure io non posso lamentarmi.
Gli ho dato sotto in questi giorni con Lilly.
E chi se lo aspettava che diventasse così.

E quel neo! Quello stupendo neo vicino al buchino ex vergine, un giorno potrebbe tornarmi utile.

Richard, sai che mi sono inculato tua moglie?
Ha quel neo fantastico che ho leggermente consumato a forza di incularla. Ahahah! Vorrei proprio vedere la sua faccia.

Ma che dici Mauro!

Tu non sei così. Non infangheresti mai l' onore di una donna.
Ho sbagliato solo a pensarlo.
Che stronzo che sono.
Ho una voglia pazzesca di dire al professorucolo che mi sono inculato sua moglie, ma non ci riesco e non lo farò.

Chiamo Diana.
Vediamo che scusa si inventa.
Voglio solo sapere con chi ha scopato la puttanona.

La puttanona!

E come vuoi chiamarla. Solo puttana puoi chiamarla.
E però se una donna la da é una puttana.
Se l' uomo va a donne è un cacciatore.

Mi pare una gran cazzata.
Questo è un concetto che almeno per me non ha alcun valore, pertanto Fede non é una puttana, ma una cacciatrice di uomini.

Bah, vabbè, non voglio pensarci e chiamo Diana, così sento con chi sta scopando la mia gentil signora.

Squilla. Il cellulare di Diana squilla.

"Hello mauro! How are you?"

"Ciao Diana. Io bene e tu, come stai?"

"Bene Mauro, molto bene. Tutto procede nel migliore dei modi. E a te, come va?"

"Non ci si può lamentare. Grazie.
Diana, ho chiamato Fede, ma il cellulare é spento e quando mi sono fatto passare la sua stanza dal portiere, mi ha risposto un uomo.
Probabilmente ha fatto bisboccia ieri sera ed é andata a dormire tardi.
Tu sai con chi si é divertita?
Tranquilla, se me lo dici non dirò niente a nessuno, tanto ormai dovrò abituarmici."


"Mauro...vuoi sapere Fede cosa ha fatto ieri sera? Vuoi sapere con chi é stata a letto o con chi ha fatto bisboccia?
Caro Mauro, credo tu stia esagerando? "

"Esagerando Diana?"

"Si Mauro, esagerando. Ieri sera Fede ha finito lo spettacolo alle 11.10 pm.
Solo spogliarello e niente altro. Si è cambiata e siamo tornate a casa.
Ci siamo viste notting hill in italiano e dopo aver pianto per due ore, ci siamo fatte una tazza di latte e di corsa a dormire.
In albergo ti ha semplicemente risposto un uomo perché Fede e qui da me da tre giorni e il cellulare, in alcuni punti della casa, non prende.
Ora te la passo. Ciao Mauro e buona domenica."

"Ciao Diana. Scusami."

Porca puttana! Ho rifatto ancora una figura di merda. Ma come cazzo posso essere cosi coglione.

"Mauro! Buongiorno amore mio.
Eccomi, sono tutta tua.
E quando dico tutta tua, lo dico in tutti i sensi.
Capito gelosone?"

"Fede, io non so come chiederti scusa?
Eppoi dirmi gelosone, sinceramente non mi si addice proprio.
Se fossi, gelosone, come dici te, ti avrei fatto fare tutto quello che hai fatto fino ad oggi? "

"Mauroooo... di la verità? Ti piace che tua moglie fa quello che fa?"

"Dipende Fede. A volte si e a volte no.
Però a te piace e l' accetto. Tu sai qual è la mia più grande fobia."

"Lo so! E pensa un po', lo é anche la mia.
E comunque che tu sia geloso, mi piace e mi eccita.
A proposito, lo sai che Lilly é ad Ancona?"

"Si, lo so!"

"Come lo sai? Chi te lo ha detto?"

"Lilly! Mi ha telefonato e siamo andati a mangiare qualcosa insieme."

Silenzio assoluto.

"Fede! Fede! Ci sei?"

"Si, ci sono. E cosa avete fatto?"

"Abbiamo mangiato pesce al nostro ristorante e chiacchierato. Cosa altro avremmo dovuto fare?"

Ancora silenzio dall' altra parte.

"Fede, mi rispondi per favore?"

"Si! Ti rispondo. Ma tu sai che io...che io...no! Non voglio dartela vinta. Ti saluto e ti passo Diana. Ciao!"

"Ma Fede..."

"Mauro, cosa le hai detto? Ha gli occhi pieni di lacrime ed é andata in camera."

"Diana, le ho semplicemente detto che c'è stata Lilly e siamo andati a mangiare insieme. Solo questo."

"Caro Mauro, credo che tua moglie sia gelosa. Molto gelosa!
E lo sei anche te di lei.
Ma non di tutti gli uomini, solo di quelli che potrebbero portartela via. Vero?"

Cazzo! Credo proprio abbia ragione. Ho avuto paura di Richard e ora ne ho di Luke.

"Diana, non abbiamo fatto nulla di male. Se il mio mangiare pesce insieme ad un'altra donna può crearle problemi, allora io, cosa dovrei dire di quello che fa lei?
Ti saluto Diana e dai un bacio a mia moglie. Quando vuole parlarmi basta che mi telefoni. Ciao!"

"Ciao Mauro. Un bacio."

Passano dieci minuti e il cellulare squilla.

É Fede.

"Mauro, scusami. Non so cosa mi sia preso. Ho avuto un momento di crisi. Sai... quella maledetta paura di perderti.
Oh cazzo! Mi è presa brutta. Non vedo l' ora di tornare per stare con te.
Mi manchi! Mi manchi tanto come mi mancano i ragazzi.
Mi manca la mia famiglia."

"Fede, c'è Diana con te. Lei é una tua carissima amica. Lei é la tua sorella londinese. Abbracciati lei ora."

"Si, hai ragione. Scusami per prima, ma ho avuto il timore che..."

"Che fossi andato a letto con Lilly?
Non vale la pena. Ho una moglie che é la più grande troia di Ancona e forse di Londra, che motivo avrei di scopare con Lilly che non fa pompini e non lo prende in culo. "

"Hai ragione Mauro. Hai ragione."

"Dai, ci vediamo il 10 a casa e quando torni mi racconti. Saluta Diana e un bacio a te."

"Ciao Mauro."

Gli ho detto una cazzata ma non potevo farne a meno.
Eppoi la mia é una. Le sue tante. Va bene cosi.

E oggi, che si fa.

Squilla il cellulare.

É Lino.

Mi invita a pranzo da loro.
Risolto il problema del che si fa.
Passo in pasticceria e vado da loro a pranzo.
Ci trovo pure Marco e cosi passiamo la giornata insieme con spaghettata finale per cena.

Prima di tornare a casa, stop al solito posto.

La scogliera!

Poi a dormire o come al solito, ci provo.

Il mattino seguente vado a lavoro.

Nel viaggio del ritorno non posso fare a meno di pensare a Shuli.
Non riesco a togliermela dalla testa.

Devo abituarmici.

Spero soltanto che non me la ritrovi davanti quei tre mesi di corso.
Sarebbe una sofferenza continua. Un supplizio.
Non volevo accettare, ma poi, il lavoro é lavoro.
Oltre ad essere pagato di piu è gratificante per me essere stato scelto.
Devo ancora dirlo a Marco.
Oh cazzo! E se Marco non volesse venire.
Chiedo a Lino.
No! Impossibile. Sono talmente incasinati con le piccole pesti che non credo possa venire.

E chi portarmi.

Vabbè, quando mi chiameranno risolveremo il problema.

Intanto devo pensare a preparararmi la cena o forse mi mangio una stupidaggine.
Vedo a casa, ma tanto sono sicuro che mi faccio la o le solite scatolette.
Che palle star da solo!
Arrivo a casa. Sono le 18.00.
Parcheggio l' auto all' esterno ed entro a casa.

"Cucu'!"

"Fede!"

Le corro incontro e lei fa altrettanto, abbracciandomi.

Mi bacia con passione e io ricambio.

Poi ci guardiamo e ci abbracciamo di nuovo dandoci un altro bacio.

"Fede, cosa è successo? Sei tornata prima, perché?"

"Mi mancavi Mauro e ho avuto paura, la solita mia paura di perderti. Ho avuto paura che ti sentissi solo e che da quella scogliera tu...tu..."

"No Fede, tranquilla. Non sono cosi pazzo.
Almeno credo...
E tu? Non mi hai detto nulla.
Come sono andati gli spettacoli?
Il pubblico cosa ne pensa?
Il manager?
Poi hai deciso dove vorresti andare?
E... e... vabbè... tanto ormai mi ci devo abituare.
Quanti ne hai presi?
E le mance, quante mance hai fatto?
Come ti sei vestita per gli spettacoli e... e... un momento! Se sei qui, non hai terminato il contratto.
Non ti hanno presa o hai rinunciato te?
Cosa è successo?"

"Ehi, piano piano. Rallenta. Troppe domande tutte insieme. Ahahahah! Tu cosa dici?"

"Non lo so, non saprei!"

"A te piacerebbe non mi avessero presa?"

"Mi spiacerebbe per te, però forse un pochino..."

"Un pochino cosa Mauro?"

"No! Forse hai ragione. Ti direi una stronzata. Essere il marito di una spogliarellista hard sta cominciando a piacermi, ma pazienza! Non è un problema. Sono felicissimo che tu sia a casa e se cerchi altri cazzi, oltre al mio, puoi trovarteli pure qui.
Anche se non sono favorevole al cazzo casalingo per ovvie ragioni che tu sai. "

"Ahahah! No Mauro. Sono molto richiesta al.........
Lo dimostrano le mance. Suor Margareth con le 430 sterline ha sistemato diverse cose.
Gli spettacoli hanno avuto un grande successo.
Quanti ne ho presi?
Uno!
Solo uno e pure piccolo. In più scopata veloce.
É durato manco un minuto. Lo ha messo dentro ed é venuto.
Stanno ancora ridendo in sala.
Poi gli altri spettacoli sono stati solo strip.
Il manager ha detto che andava bene cosi e non ha voluto manco fare lo show di chiusura con me.
Ha semplicemente detto di mandargli la disponibilità per poter organizzare le giornate delle mie esibizioni.
Ti porto i suoi saluti e ti ringrazia per essere cosi aperto di mente."

Mi ringrazia si! Io sono aperto di mente e a te, invece, cara moglie, apre tutti i buchi. Vabbè!

"E tu Fede, cosa gli hai detto in merito alle date?"

"Gli ho detto che le date sono quelle inerenti ai periodi che sono a Londra e che se tu lo vorrai, posso aggiungere anche giugno e luglio.
Ma li aggiungerei solo se tu verrai a vedermi e..."

Abbasso lo sguardo e perdo il sorriso.

"Mauro, cosa c'è? "

"Due mesi! Due mesi lontani!"

"Mauro no! Se non vuoi, no! Dobbiamo essere d' accordo entrambi.
Poi si troverà una soluzione.
Ma se tu non vuoi, rimango con te."

"Fede, a te piace e io non posso privarti di una cosa che a te piace fare."

"Mauro, per me le cose più importanti siete i ragazzi e te.
Se la tua ehm... amica, si è privata del tuo amore per noi, non vedo perché io non possa privarmi di una cosa che mi piace per stare con te e i ragazzi.
Vero che loro in quel periodo non ci sono, ma tu si. Tu ci sei.
E comunque, se volessi, acquistando i biglietti molto tempo prima, costerebbero due soldi.
Ma questo é secondario. Si vedrà più avanti.
Inoltre posso dirti ufficialmente che Stefano ha accolto la mia richiesta. Yuhuhuh!
Tornerà a scoparmi!"

"E come lo hai convinto?"

"Come hai detto te. Gli ho semplicemente detto o mi ridai il tuo cazzo o spiffero tutto a Mauro.
E lui ha detto che va bene anche perché ha bisogno di scopare.
Sono stata esaustiva?
Maritozzo mio, stasera a letto, dopo che mi avrai fatto divertire, ti racconto tutto.
Ti svuoto le palle per bene. Sarai carichissimo dopo una settimana di ricarica.
Vado in bagno."

"Si Fede."

Oh cazzo! Con Lilly ho fatto il bello e il cattivo tempo.
Mi sa tanto che stasera avrò una forte emicrania.
Ecchecazzo le dico.
No, grazie Fede. Stasera no perché ho scopato in continuzione con Lilly.
Mi sono cacciato in un bel casino, ma non pensavo proprio che lei tornasse oggi.

Però... é tornata prima perché le mancavo.
Mi vuole bene, molto bene.
Mi ama davvero così morbosamente che ha rinunciato al cazzo di Luke, agli altri spettacoli e a Madrid per l' altra inaugurazione.

Vero il fatto che non mi ha parlato di Berlino, ma ci sta. Oramai la conosco.
É fatta cosi!
Prendere o lasciare e oggi come oggi, prendo e me la tengo stretta.

"Eccomi maritozzo di nuovo con te."

"Fede com'è non hai portato anche i ragazzi?"

"Vediamo se indovini? Forse perché per loro stare 5 giorni in più insieme a chi sai, é fondamentale.
Non hanno voluto venire e papà li riporta lui a casa."

"Ok! Pensavo che non li avessi riportati perché hai in mente qualche porcata?"

"Mauro, tu sai che per i nostri figli io farei di tutto.
E la porcata vorrei farla con te... a meno che tu non ti sia svuotato con un' altra donna?"

Mi guarda con aria minacciosa.

"No Fede, no! Però, capisci da te. Solo, con i pensieri in testa di te che ti esibivi a Londra sul palco, non ce l' ho fatta.
Cosi ieri sera e stamattina, davanti alle tue foto sul pc, ho dovuto sfogarmi.
Se mi avessi detto che saresti tornata avrei tranquillamente aspettato, ma mi hai fatto la sorpresa.
Quindi non mi trovi tanto carico."

Mi osserva dubbiosa.

"Ti sei sfogato da solo!? Mi piacerebbe."


"Cosa ti piacerebbe?"

"Mi piacerebbe vederti, mentre io sto scopando, con il cazzo in mano che ti masturbi. Mmmmmhhhh! Che porcata. Mi sto eccitando al solo pensiero."

Cazzo! Forse mi salvo.

"Potremmo pure... mmmhhhh! Ho una certa idea? Sempre se ti sta bene?"

"Idea? Che idea Mauro? Dimmi?"

"Vuoi passare la notte con Stefano e io non so nulla? Oppure preferisci Samir? Sennò Omar, vuoi Omar? No, Omar hai detto che ti da fastidio come ti tratta."

"Fastidio?! Nooo! Quel giorno, forse, avevo la luna di traverso.
L' esperienza con Omar va ripetuta. Ha un bel cazzo! Dura tanto e... si! Si può rifare. Ma oggi, se a te andasse bene e lui ci fosse, vorrei Samir.
Mi farei sbattere volentieri da Samir con te che ti masturbi davanti ai miei occhi e che alla fine mi sborri in volto o in bocca. Mmmmhhhhh! "

"Vuoi che mi masturbi davanti ai tuoi occhi e continui a svuotarmi le palle o preferisci stare tre ore sola col cingalese e domani sera fare con me?"

"Accetto la seconda. Dobbiamo vedere se lui è disponibile.
Se non lo fosse, passo la notte con Stefano. Ormai mi hai fatto venire una voglia terribile e devo spegnere l' incendio in mezzo alle gambe."

"Si, vedo. Sei rossa in viso. Non ce la fai più, vero?
Poi mi racconterai di Londra. Chiama Samir."

"Lo chiamo subito e prima che mi dimentichi: all' autosalone hanno una macchina per te, cosa vuoi che faccia?"

"Fede, ti avevo detto che non mi andava di..."

"Mauro, é un' Audi ed é quella che ti è sempre piaciuta."

Oh cazzo! Ha detto la parola magica: Audi!

"Ok, poi ne parliamo. Chiama Samir."

Dopo un minuto torna.

"Tutto ok. Ci vediamo alle 20.45 al solito motel. Mangiamo qualcosa e partiamo.
Ha detto che mi smonta. Ahahah! Poverino! Sono io che smonto lui.
Mauro sicuro che non vuoi presenziare?"

"Tranquilla, no! Comincio ad abituarmi al fatto che tu stia scopando con altri e per presenziare si fa sempre in tempo.
Facciamoci un piatto di pasta al volo."

"Si, un piatto di pasta. Poi mi faccio due perette e... no! Cavolo! Quali perette. Talmente l' abitudine. Ma questo è Samir. Mica me lo voglio far rompere. No no!
Mangiamo e poi mi faccio una doccia al volo."

"Ok! Ma sarebbe il caso tu provassi il cazzo di Samir nel culo. Secondo me riusciresti a mettercelo."

"Maurooooo! Faresti rompere il culo a tua moglie per piacere?"

Non ha tutti i torti. Al solo pensiero mi sto eccitando.

Mentre lei va a fare la doccia io preparo la pasta.

Poi sento il suo cellulare che suona per un sms.

Lei scende in accappatoio.

"Mauro, è Samir. Dobbiamo affrettarci. Ha anticipato l' appuntamento alle 20.30."

"Alle 20.30? Ma non ce la facciamo? "

"Dai, dai. Ce la facciamo. Ormai ho la voglia e devo togliermela."

"Ok, andiamo, ma mettiti qualcosa addosso."

"Mi vesto per spogliarmi? Non ha senso. Va bene un copricostume e le scarpe...le scarpe, già. A lui piacciono i tacchi. Tu tira fuori la macchina io le prendo.
Dai dai. Devo scopare, devo scopare."

Entra in auto.

"Fede, ti sei messa questi tacchi. Sono da 12."

"E allora? A Samir piaccono e sinceramente pure a me. Mi fanno più porca.
E piacciono pure a te, quindi zitto!"

Lungo il percorso é ansiosa. Poi...

"Cavolo! Ho dimenticato la borsetta con i condom. Più avanti c'è un distributore automatico di preservativi, attaccato ad una farmacia.
Fermiamoci li e dammi 10 euro."

"Scendo io a prenderli Fede."

"No, vado io. So quali sono. Tu devi trovarli."

Cazzo sono le 20.10, ma qualcuno passa Ancora.

Scende dall' auto e va al distributore mentre io controllo il cellulare.
Alzo gli occhi per vedere se ha fatto e...

Oh cazzo! Questi copricostume a maglie.
É quasi trasparente e contro la luce della vetrina si vede che Fede sotto é nuda.
In più si é impigliato dietro alle maglie superiori e lei non se ne é accorta, ma ha la natica destra con solco anale visibile a tutti quelli che potrebbero passare per la strada. Cazzo! Stiamo pure con la sua auto. Puttana Eva!
Muoviti Fede, prima che venga qualcuno.

Apro il finestrino e le dico: "Fede, hai il copricostume alzato dietro. Sistematelo".

Si volta. Con la mano destra si sistema il copricostume e con la sinistra mi mostra la scatoletta di preservativi.

Entra in auto.

"Fede, hai dato spettacolo."

"Non mi frega nulla. Non ce la faccio più. Ho bisogno di essere sbattuta e non è passato nessuno.
Poi mi sono ricordata che c'è un distributore di condom pure al motel. Pazienza. "

Negli ultimi due minuti di tragitto arriva un messaggio sul suo cellulare.

"É Samir, Mauro. Stanza 22"

"Arriviamo al motel. "

"Vado Mauro. Sicuro tu non voglia venire?"

"No, ti lascio divertire. Vai pure e fammi sapere quando venire a prenderti."

"Dai Mauro, te lo dico per un' ultima volta. Vieni anche te?"

"Tranquilla! Vai e fatti sbattere per bene. Dici che ne hai bisogno. Però aspetta, se non sbaglio dietro la macchina ho un camice da lavoro. Almeno ti copri un po'."

"Lascia stare, lascia stare. Vado! Ecco Samir."

Si, c'è Samir che si sta dirigendo verso la camera 22.

Fede apre la portiera scende e corre verso il cingalese.

Si salutano e Samir abbassa la sua manona cominciando a tastarle il culo.
Alza il copricostume, mostrandolo. Fortuna non c'è nessuno a guardare.
Ma cavolo! La tratta veramente come fosse una puttana.
Sono arrivati alla porta della stanza.
Fede sembra impaziente, ma Samir una volta infilata la chiave la prende e sollevandola quasi di peso, la bacia con mia moglie che ricambia.

Apre la porta e entrano.
Rimane la porta aperta, giusto il tempo di vederla sfilarsi il copricostume e poi guardando verso di me, mi saluta con la mano, facendomi capire che poi mi telefona.

Si cazzo! Va bene. Ma chiudi la porta, sei nuda.

Vedo Samir che si mette dietro di lei e le prende le due bocce, soppesandole, come fossero due meloni.
Fede si gira, lo bacia di nuovo, poi spostandosi di lato, gli prende in mano il cazzo e me lo indica, salutandomi di nuovo.
Chiude la porta.
Menomale che oggi non c'è nessuno qui nel piazzale.

E ora? Mentre lei si fa sbattere io che faccio?
Forse avrei potuto scoparla e sborrare quel poco che ho dentro, ma non ce la faccio proprio.
È stata una settimana intensa, sono stanchissimo e non capisco Fede come non lo sia.
Ma poi questa frenesia di scopare. Non l' ho mai vista così. Sembra drogata di sesso. É sessodipendente.

Eppure credo che a Londra si sia divertita.
E io.
Io che sono geloso di Luke e Richard, ma che non me ne frega un cazzo di farla sbattere da Samir e dagli altri.
Non comprendo proprio questo mio atteggiamento.

Mi sa tanto che Diana ha ragione.

Torno a casa o mi imbosco e rimango qui.
Sono le 20.35.
Ok! Mi imbosco e aspetto.
E mentre lo faccio penso.

La macchina.
Mi ha detto che hanno una macchina per me.
Un' Audi.
Vedo che Audi è, i chilometri e il costo.
Poi se Fede deve contribuire, ma si!
Tanto, come detto altre volte, un cazzo in più o in meno, cosa le cambia.
Almeno stavolta lo so.
Ma si, andiamo a vederla quest' auto.
Cosi vedono la moglie troia e il cornuto che l' accompagna.
Però loro non sanno che io so.
Peccato, avrei voluto farla vestire come una puttana, ma non si può.

Poi dico di Fede. Io non sono meglio di lei.

L' ho portata a scopare con un altro uomo. Oh cazzo! Mi sento come il protettore di una puttana che aspetta che lei finisca il servizio al cliente di turno.

Solo che ora lo fa gratis, per suo piacere e diciamo la verità, pure per quello mio.

E questo perché. Perché ho dovuto spararle la cazzata del fatto di essermi masturbato e che non ne avevo abbastanza.
Sono stato costretto. Mica gli potevo dire che mi sono sbattuto Lilly tutti questi giorni.

Sto veramente scopando tanto.

Mi auguro che nella prossima vita Shuli... già Shuli.
Se nella prossima vita sono con Shuli, con lei non mi interesserebbe scopare, purché sia al mio fianco.

Oh cazzo quanto mi manca.

Amore mio, spero che esista realmente una prossima vita.
Pensa Shuli, che lo ha detto pure Fed...

L' ha detto anche Fede!

Come fa Fede a sapere della prossima vita.
Non mi sembra di averne mai parlato in sua presenza.
Devo vedere le sue mail. Devo chiedere ai ragazzi quando a luglio è andata a casa da loro.
Non vorrei che...
Nooo! Non credo.
Avrebbe fatto il diavolo a quattro se soltanto mi avesse visto in hotel con Shuli.

Reclino il sedile e penso a tutto.
A Shuli, a Fede, a Marisa, ad Angelo.
Torno indietro nel tempo con la testa.
Forse mi addormento pure perché sento squillare il cellulare e guardo che ore sono.

Le 23.20.

É Fede.

"Si Fede!"

"Quando vuoi puoi venire a prendermi."

"Ok. Dammi dieci minuti."

"Dieci minuti!? Ma sei dietro l' angolo?"

"Più o meno."

"Va bene! Ti aspetto in stanza. Samir sta uscendo ora e ti saluta."

"Ok. Ciao. Salutalo e ringrazialo."

Cazzo! Ringrazialo. E lui che dovrebbe ringraziare me. L' ha sbattuta per quasi tre ore. Me l' ha sfondata e io ringrazio lui.
Spero stia bene per un paio di giorni. Cosi almeno io mi ricarico e lei non rompe le palle.
É malata di sesso. Ma sono proprio sicuro che in questi anni di matrimonio abbia realmente fatto la santa.

E mentre parto per tornare a prenderla, mi rimane questo enorme punto interrogativo in testa.

Arrivo al motel e parcheggio l' auto, forse a 20 metri di distanza dalla stanza di questo strano motel o affittacamere, frequentato perlopiù da coppie che trasgrediscono, puttane con clienti e qualche viados.
A volte dei ragazzi si mettono sul piazzale per vedere le coppie entrare in stanza.
Con Omar, sicuramente, anche se aveva il volto celato da quel sottile velo, l' hanno vista nuda.
Poco male. Ormai é andata.
Fortuna sua che oggi il piazzale, a parte qualche macchina, é vuoto.
Scendo dall' auto e vado verso la sua camera. La 22.
Busso.
La porta si apre.

"Fede, ma vuoi coprirti! "

"E chi mi vede? Sono accaldata e mi serve aria.
La doccia l' ho fatta. Mi metto il copricostume, le scarpe e andiamo a casa. Dobbiamo dormire un po' che domattina si va a lavoro."

"E si! Dobbiamo andare a lavorare. Ti sei divertita?"

"Tu che dici? Samir é una garanzia e al contrario di chi si fa le seghe, lui si conserva per le sue amanti."

"E dai Fede. Potevi dirmelo che saresti tornata.
Eppoi le sue amanti. Ma perché, quante ne ha?"

"Sei o sette. Me l' ha detto, ma non ricordo.
Aspetta, prendo i preservativi usati che li gettiamo noi e vado a consegnare le chiavi in portineria.
Tu prendi le buste. Samir mi ha regalato un po' di frutta e verdura."

"Pure la frutta e la verdura.
Cazzo! Ma ti ha portato l' intero negozio. Lascia, vado io a consegnare le chiavi.
Tu sembri una prostituta vestita cosi.
Lasciali qui i preservativi.
Ma chi credi che venga in un motel sulla provinciale? Dei santi?"

"Va bene. Dammi le chiavi della macchina allora e no, i preservativi li butto io. Lo preferisco."

"Fa come vuoi."

Prende la chiave della stanza e me la consegna.
Esco con le buste in mano e vado alla reception per consegnare la chiave mentre lei esce dopo di me, chiudendo la porta e si dirige verso l' auto.

Mi volto e la guardo. Sembra proprio una puttana che torna in auto dopo aver fatto la sua marchetta.

Non poteva dirmelo che sarebbe tornata.

Avrei evitato di fare le olimpiadi con Lilly e cosi avrei... avrei... ma nooooo!
Va bene cosi!
Mi sono scopato e inculato Lilly. Alla faccia del professorucolo.

Tanto ormai Fede é diventata come un taxi. Ci montano tutti.

Consegno la chiave sotto lo sguardo stupito del receptionist.
Giustamente lui le chiavi le ha date a Samir, poi gliele riporto io e qualche dubbio gli viene.
In più mi vede con le buste colme di frutta e verdura a quest' ora.

Mi viene da ridere.

Torno in auto e salgo.
E mentre torniamo verso casa...

"Sei o sette amanti. E tu che numero sei?"

"Non lo so. Non mi considera un' amante."

"E come ti considera?"

"Lasciamo stare. É meglio."

"Va bene. Almeno sei soddisfatta della serata?"

"Si! Ne avevo bisogno. Mi ha rilassato."

"Ok. L' importante è che tu stia bene. Poi domani sera ci sono io e..."

"Domani sera! Oh cavolo! No Mauro, domani sera no!
Vado con Stefano a iscrivermi nella sua palestra e poi passerei il pomeriggio con lui."

"Ah! Pure! Scusa, e a me, che se non sbaglio sono tuo marito, quando toccherebbe?
Devo prendere appuntamento o posso avere un canale preferenziale?
Allora qui, prima di me, ci sono Stefano, Andrea e Samir.
A londra c' era Richard, che spero non ci sia più , e il ............. .
A Roma, sempre Andrea con Stefano e il titolare dell' autosaloane con il nipote e... e non so. Scordo qualcuno? C'è qualcun altro di cui io non so nulla?"

"Mauro, a Stefano gliel' ho chiesto io. Lui mi ha detto che mi avrebbe portato a vedere la palestra e se mi piaceva potevo iscrivermi.
É vicino alla scuola. Poi io gli ho detto che il pomeriggio avremmo potuto fare un paio di scopate.
Mi ha detto subito di si e non ho rinunciato.
Capirai, domani sera, al mio ritorno a casa, l' avrò in fiamme e un po' di riposo non fa male di certo.
Per il resto, lo sai chi sono gli altri."

"Fede, ma tu a Londra, fai solo spettacoli o hai qualcuno fisso?
Togli Richard che spero ormai tu abbia tolto dalla lista, ecco, qualcuno magari di cui tu sia innamorata e che ti piaccia, ma piaccia veramente?
Qualcuno per il quale mi lasceresti? "

"Lasciarti per un altro uomo? No Mauro. Non ho nessuno a Londra.
Si, ci sono dei clienti che ti rompono, ma é normale.
Però non ho nessuno per il quale ti lascerei. Stai tranquillo gelosone."

Non riesco a comprenderla. Non ci riesco.
Vabbe aspettiamo.

Entriamo in garage e poi in casa.

"Fede, ma vai in giro con i preservativi in mano?"

"Ora li getto."

"Ma quanti sono?"

Alza la mano con il mazzetto di condom legati tra loro come un trofeo.
Uno é bello pieno e gli altri due cosi cosi.

"Sono tre. Ne abbiamo fatte tre.
Me l' ha veramente aperta per bene.
Solo che farlo con questi cavolo di cappucci di lattice non ti da la vera sensazione di sentire il suo cazzo a pelle.
Mi piacerebbe farlo senza, ma non posso.
A meno che..."

Mi guarda con gli occhi dolci.

"A meno che...? Che vorresti dirmi?"

"Se gli facessi fare le analisi potremmo farlo senza?"

"E chi ti garantisce che poi lui si comporti da persona seria? Lo hai detto te che ha sei o sette amanti."

"Hai ragione! Scusa! "

"Dai andiamo a dormire dai!"

Al mattino ci svegliamo, facciamo colazione e andiamo al lavoro.

Io torno verso le 17.00 a casa.
Mia moglie farà tardi, me lo ha detto.
Tra ieri e oggi, gliela avranno aperta per bene. Un po' mi rode.
Stasera dovrò ricucirla per stringergliela.

Ok, vada per la fica, ma il culo può darmelo.
Vediamo se dice di no oppure me lo concede?

Nell' attesa, accendo il pc e faccio un salto sulla sua posta.

Entro e giustamente c'è poca roba perché per quel che riguarda Londra, lei era li, quindi telefonava e non mandava mail.

Le altre, sono le solite proposte da escort e dei vari club che manco ha preso in considerazione.

Chiudo e aspetto il suo rientro che avviene alle 19.30.

Entra in casa. Io sono seduto in salone a vedere la tv.

"Ciao Mauro!"

"Ciao!"

"Salgo e mi cambio Mauro. Hai preparato qualcosa per cena?"

Mi rode il culo. Mi sta rodendo di brutto. Cornuto e mazziato no!
Tu stai a scopare e io devo aspettarti e preparare pure la cena.

Risposta secca.

"No!"

"Potevi preparare qualcosa. "

Per non litigare, spengo la tv e vado in giardino.
Alzo gli occhi e vedo sempre quelle due benedette lampade con la scala poggiata in terra.

É il caso io ne compri una decente.
Questa in legno la trovai qui quando acquistammo la casa.

"Mauro, cosa ti preparo?"

"Niente! Io vado a letto. Buonanotte."

"A letto? Buonanotte?! Mauro sono le 19.40.
Non sei mai andato a letto a quest' ora. Aaahhh! Ho capito! Sei arrabbiato con me."

Si avvicina e mi abbraccia, sbaciucchiandomi.

Eccola la! Sa sempre come prendermi.

"Gelosoneeeeee! Mauro gelosone, ci seiiii?"

Abbassa la sua mano e comincia a toccarmi il basso ventre.

"E questo piccolino! lo aiutiamo a crescere? Cosa ho fatto stavolta per giustificare questo tuo atteggiamento?"

"Fede, mi tratti come uno zerbino. Io vengo dopo tutti gli altri.
Ora, a me sta bene che tu dica: Mauro lo hai voluto te. Si, ma io non riesco a reggere questa situazione.
Mi da enormemente fastidio e vorrei capire che idea tu..."

"Che idea di cosa? Oggi non sono stata da Stefano.
E non sono stata neanche in palestra.
Sai dove sono stata? A scuola fino alle 15.45.
Poi sono andata di corsa da Clara a guardare le pesti perché lei doveva andare a fare una visita medica con Lino.
Sono uscita da loro e sono tornata a casa."

Ho fatto un' altra figura di merda. Ecco perché Lino é andato via prima.
E ora! Come mi salvo.

"Fede, avresti potuto dirmelo?"

"Due volte ti ho telefonato e non mi hai risposto. Non mi hai neanche richiamato.
Allora ti ho mandato un messaggio, ma vedendo il tuo comportamento, non lo avrai manco visto."

"Davvero?"

Mi alzo, prendo il cellulare e controllo.
Cazzo! Ha ragione. Due telefonate alle quali non ho risposto e il suo sms.
Sono proprio un coglione.

"Scusami, hai ragione. Forse non l' ho sentito e... e... Fede, sono un coglione. Scusa!"

"E di cosa? Mi piace vederti geloso. Ti adoro quando fai il gelosone.
Ti amo da impazzire, gelosone mio e stasera sarò tutta tua.
Ora, amore gelosone, vuoi mangiare o andiamo subito a letto?"

"Tu cosa vorresti fare?"

"Io avrei fame perché ho saltato il pranzo. Vorrei mangiare e poi salire in camera.
Che ne pensi?"

"Fede, ordino due pizze. A te capricciosa."

"Si si. Buona!"

E mentre aspettiamo le pizze...

"Mauro, devi dirmi cosa vuoi fare con la macchina? Cosa devo dire al titolare dell' autosalone?"

"Fede, tu sai che io non voglio che tu..."

"Mauro, scusa! Su tua richiesta e col tuo permesso, faccio quello che faccio e ora ti crei problemi se per prendere una macchina che a te piace, tua moglie passi un paio di notti con un signore di 60 anni e con il nipote?
E dai! Non mi sembra il caso. Poi fai te. A me non cambia la vita.
Sappi che fra tre anni io ricambierò la mia e allora userò di nuovo il bancomat che ho in mezzo alle gambe o la carta di credito che ho dietro.
Finché dura fa verdura, così mi ha detto Diana.
E io intendo farlo.
Sono solo scambi di favori."

Non posso darle torto. Sotto un certo punto di vista ha ragione.
Cedo.

"Che Audi é?"

"Questo è il messaggio. Guardatelo e dimmi cosa rispondere?"

Mi passa il suo cellulare e leggo il messaggio.

Oh cazzo! Un' Audi a4 avant del 2001 con 12.000 km.

Le ripasso il cellulare.

"Ok. È la vettura che cerco ma non ti ha detto il prezzo?"

"Lo so io il prezzo. ............... euro."

Rimango stupito pensando sempre al fatto di quello che fa lei a queste persone.

"Fede scusa, ma come cavolo fa a costare così un' auto del 2001 come questa e con 12.000 km?"

"Si, hai ragione. Gliel' ho chiesto pure io e lui sai cosa mi ha detto; che era l' auto di un signore che é deceduto senza eredi e lo stato l'ha acquisita e rivenduta all' asta.
Un suo amico di Milano ha acquistato quest' auto e siccome sapeva che a me serviva un' Audi, mi ha chiesto se volevamo andare a vederla.
C' erano solo le gomme, la batteria da sostituire e fare il tagliando.
Cose che hanno già fatto.
Poi non mi dire altro perché non lo so. "

"Quindi, dovremmo andare a Milano per vederla? "

"Esatto! "

"E quando dovremmo andare?"

"Se vuoi, anche sabato mattino. Non lavoriamo.
Prendiamo il treno, un taxi a Milano e andiamo all' autosalone.
I ragazzi tornano domenica mattina. Quindi non avremmo problemi."

Andiamo a Milano. Beh, non dovrei vedere chi se la scopa. É un' altra cosa. Si può anche fare.

"E lui cosa vorrebbe da te?"

"Non lo so! Ma questo non deve essere un problema tuo.
Se il mio bancomat o la mia carta di credito, vengono usati per farti avere una cosa che ti piace, a me sta bene e a te dovrebbe andare bene lo stesso, visto che mi consenti di fare quello che faccio.
Da Roma, mi ha detto di prenderla ad occhi chiusi."

Ci penso un attimo, ma che vuoi pensare. É un' Audi ed é quella che mi piacerebbe avere.

"Va bene! L' andiamo a vedere. Se lui ti ha detto così quasi sicuramente la prendiamo. Anzi, digli che la prendiamo e basta. Senza vederla.
Fatti dare l' iban e la targa. Gli Inviamo i documenti, cosi loro fanno il passaggio e quando è fatto, me lo comunicano, rivado a Milano, la prendo e torno. "

"Va bene, lo chiamo."

Dopo 5 minuti torna da me.

"Mauro, allora questo è l' iban a cui mandare i soldi e come causale ci scrivi il tuo nome e cognome per acquisto vettura audi a4 avant con targa..........
Se gli mandi stasera le copie dei documenti domani fanno il passaggio."

"Il passaggio? Domani? Ma non gli ho ancora mandato i soldi."

"Si fida di me e domani ti da l' ok del passaggio per l' assicurazione, cosi sabato torniamo a casa in auto."

Si fida di lei. Va bene!
Chissà che cazzo dovrà fargli?
Tanto, come dice Fede; fa di tutto con quasi tutti, uno in più o uno in meno cosa cambia.

"Dai Mauro, mandiamo questa roba all' autosalone."

Sembra più contenta lei che io.
Non capisco se lo é per l' auto o per la curiosità di quello che dovrà fare con il suo bancomat.
La sera Fede si dimostra molto disponibile con me regalandomi il suo repertorio completo.

Mi devo far raccontare tutto di Londra, ma presi dall' euforia dell' auto abbiamo per il momento, tralasciato.

Al mattino passo in banca e faccio il bonifico.
Lo comunico a Fede che avverte a Roma.
Poi al ritorno acquisto i biglietti per Milano.
Sabato si parte.
Sono contento!
L' Audi a4 l' ho sempre desiderata.
Mi da fastidio solo il fatto di far fare a mia moglie qualcosa che non volevo facesse, ma lei ha detto che non ci sono problemi.

Che strano che sono.

Se la scopano persone delle quali ho timore lei possa invaghirsi e lasciarmi per loro, sono geloso.
Se invece la scopano gli altri, va bene. Non ho timore.
Non mi comprendo proprio.

Torno a casa la sera.
Lei é a casa e comincia a raccontarmi tutto di Londra, degli spettacoli, del signore che ha vinto, della scuola, del pubblico. Insomma, ha parlato in un paio di ore di quello che c' era da raccontare, ma non mi ha parlato ne di Luke e delle sue rose e ne di Berlino.
Continua a dirmi bugie, ma il fatto sia tornata prima, rinunciando al resto, fa vedere quanto in realtà mi voglia bene.
Non mi frega un cazzo che scopi con altri.
Le piace il sesso, le piace il cazzo!
Ok! Godi del sesso con gli altri, ma sei mia moglie. Va bene cosi!

Al mattino seguente, dopo una bella doccia insieme, colazione e via a lavoro.

Alle 10.30 arriva un messaggio.

"Ti spiace se oggi sto con Stefano e poi palestra? Torno ore 19. "

Rispondo.

"No! Divertiti. Ciao."

Risposta.

"Grazie amore mio."

La comprendo. Da donna, amante del sesso, non si può rinunciare a quell' affare che ho visto.
Peccato solo non lo prenda in culo.
Forse è meglio! Altrimenti ora sarebbe più largo e per me sarebbe un problema.

Torno a casa. Preparo un po' di cena e aspetto che torni.

Alle 18.50 sento il cancello aprirsi e dopo 3 minuti lei viene in cucina.
É raggiante.

"Felice?"

"Wow! Molto. Mi ha letteralmente aperta in due. Mi fa male tutto Mauro.
Stasera, se tu vuoi, ti prendi il culo.
L' ho arrossata parecchio. Ahahah!
E sai cosa ha detto? Che ha fatto una cazzata a non scoparmi più.
Mi ha inondata con due sborrate. Bello! Molto bello.
Poi siamo andati in palestra e mi sono iscritta. Mauro perché non vieni pure te?"

"Non so Fede. Non ho tempo. Poi ci sono i ragazzi, le loro attività e sinceramente preferisco evitare. Tanto già so le chiacchiere che usciranno da la dentro."

"Chiacchiere di cosa? Le chiacchiere si fanno da tutte le parti, non solo in palestra. E per i ragazzi facciamo un po' per uno.
Dai Mauro, vieni pure te?"

"Poi vediamo, ora non so. Mi raccomando Fede, niente cazzate in palestra. Usa la testa e non la fica."

"Scherzi! Siamo a casa e lo sai che qui sto buona. Per questo ti ho detto quali chiacchiere!"

"Brava! Piuttosto non mi avevi detto che mi avresti fatto una sorpresa? Ad oggi non l' ho ancora vista."

"Hai ragione! Ma sono partita prima e non ho fatto in tempo, ma é una cosa che a te piace e tranquillo che te la farò. L' ho vista su un' altra donna ed é bella da vedersi."

"Altra donna: Diana?"

"Noooo! Diana non ci pensa proprio."

"Va bene, attendo."

Chissà che cazzo di sorpresa é?

Sabato mattino partiamo per Milano.

Il tempo non é un granché, ma una volta parcheggiata l' auto, si va.
Volevo dirle di vestirsi un po' osé, ma non c'è stato manco bisogno di chiederglielo.

"Fede, ma non hai freddo vestita cosi?"

"No! Ho lo spolverino, sto bene. Eppoi lo sai che sono una donna calda."

"Si! Specialmente in mezzo le gambe."

"Mauroooo! Zitto! "

É settembre, é vero. Però un miniabito molto scollato e gonna poco sotto i glutei mi sembra esagerato anche per me che mi piace vederla vestita come una puttana.
Ha abbinato l' abito agli stivaletti che acquisto' Atsushi a Firenze.
Sta tutta scosciata in treno.
Mamma mia! Credo che il militare davanti a noi, se non ci fossi io, gli sarebbe saltato già addosso.
E la collana?! La collana con gli orecchini di corallo la fanno proprio sexy.
Le ho chiesto di tornare con i capelli rosso mogano, ma sai che ti dico: bionda cosi e il rossetto rosso brillante con le unghie dello stesso colore, la fanno più puttana.
Ma si! Le dico di restare bionda.

Dai ragazzo, io vado in bagno, tu provaci con mia moglie.

"Fede, io vado a fare un bisogno. Ho un po' di dolori alla pancia. Non preoccuparti se non torno subito."

"Va bene Mauro. É tutto ok? "

"Si, si. Tranquilla."

Poi me la prendo con lei.
Ha proprio ragione Diana. Mi piace mostrarla e farla scopare agli altri.

Torno dopo un quarto d'ora. Niente di anomalo. Occasione persa per lui. Peccato!

Arriviamo a Milano, saliamo a bordo di un taxi e dopo una ventina di minuti siamo all' autosalone con l' autista che aggiusta sempre lo specchietto retrovisore per guardare meglio le cosce di mia moglie.

Pago e scendiamo.
Andiamo all' interno e chiediamo di.........
Ci portano in un ufficio, dicendoci di aspettare.

Dopo due minuti arriva un signore in giacca e cravatta.

Cazzo! É un bell' uomo veramente. Forse intorno ai 50. Non tanto alto, ma un bell' uomo.
Si presenta e dopo i vari complimenti rivolti a mia moglie, ci porta a vedere l' auto.

E qui mi sciolgo, come se avessi Shuli davanti a me.

Bellissima! Mi piace da morire come una inculata a pecora con Fede o una scopata con Shuli.

Mi consegna le chiavi e mi dice: "É sua!
Vada a fare un giro di prova e nel frattempo io offro un the alla signora e preparo i documenti con l' altra chiave.
La mando insieme a un nostro ragazzo, così le spiega alcune cose e non si perde per Milano".

"Ok grazie. Torno fra dieci minuti."

"Lo faccia piu lungo. La provi bene, che se dovesse esserci qualche problema lo risolviamo subito.
Non credo ce ne siano, ma non si sa mai. Signora, lei venga con me. Le offro il the con dei pasticcini."

Fede lo segue, tornando verso l' ufficio, mentre il ragazzo sale in auto con me.

Torno dopo quaranta minuti di guida della stupenda audi a4.

Meravigliosa!

Avrei voluto tornare prima, ma il ragazzo, in tutte le maniere possibili, mi ha fatto girovagare per la città per quaranta minuti.
Ne deduco che mia moglie debba saldare il conto anche qui, oltre che a Roma.

Entro in ufficio e Fede sta sorseggiando il the.

Noto che la parte bassa del miniabito é piu alta del normale e ha la gamba destra scoperta poco sotto l' anca. La parte sopra sta leggermente più bassa, come se avesse tirate fuori le bocce. La scrivania, prima piena di carte e cartine, ora da un lato é pulita e a Fede manca un orecchino.
Sembra come si sia data una sistemata velocemente.

"Ehi, ancora a bere the?"

"Si, é buono. Pensa che il signore si chiama Mauro come te."

"Ah, capperi! "

"Allora signor Mauro, le piace la vettura?"

"Si, moltissimo! Grazie."

"Bene, sono contento l' abbia presa lei."

"Grazie! Siete stati molto gentili ad avvisare mia moglie. Solo non comprendo questo prezzo. Avreste potuto venderla ad una cifra più alta, guadagnandoci di più ."

"Ha ragione. Ma in questo settore ci sono degli scambi di favori e da quel che so Gabriele doveva un favore alla signora, pertanto è andata cosi.
Andate pure. La vettura è vostra e questa è la documentazione. Potete partire. Buon viaggio e grazie."

"Grazie a voi, molto gentili."

"No, grazie a voi. Grazie di tutto. Molte grazie a lei, signora, per la splendida compagnia."

"Fede, ti manca un orecchino! "

"Uh cielo! Hai ragione. E quando può essermi caduto? "

"Forse prima signora, quando è andata in bagno. Ah, no! Eccolo."

Lo prende e lo ridà a Fede che se lo rimette subito.
Salutiamo di nuovo e lui fa il baciamano a mia moglie.
Saliamo in macchina e partiamo.

"Fede!"

"Si Mauro!"

"Cosa hai fatto all' altro Mauro?"

Si volta verso di me.

"Lo hai capito, vero?"

"Beh, dovrei essere stupido per non capirlo. Mi manda a provare l' auto per quaranta minuti, poi entro e trovo te mezza scosciata, con le bocce messe male nel vestito e un orecchino mancante e che casualmente si trova proprio vicino alla scrivania.
Scrivania che prima era piena di carte e che invece ora, da una parte, era pulita.
Non credo che tu sia stata quaranta minuti con il biscotto in bocca, anzi penso che in bocca avessi un' altra cosa."

"Non solo in bocca, Mauro. Ma poco importa. Guarda che bella macchina.
Ti piace?"

"Si, mi piace. Però mi dispiace che tu abbia dovuto fare quello che hai fatto.
Inoltre non credo, siccome il valore dell' auto e più alto rispetto alla cifra pagata, che sia finita oggi, vero?"

"Esatto. Non é finita oggi. Devo presenziare un fine settimana con lui come accompagnatrice ad un gala'. Indovina dove?"

"Non lo so! Dove?"

"A Bologna. C'è un motor qualcosa. Non so.
Quando sarà ci inventeremo qualcosa per i ragazzi.
Poi dovrò accompagnare a Fuerteventura il suo capo. Un signore intorno ai 60.
Starci due settimane per un piccolo raduno di amici di una certa età e lui vuole presentarsi con una donna.
Capirai! Un sessantenne. Saranno due settimane di riposo e di mare. Gli mostrerò un po' della mia merce. Un po' di pompini, un paio di scopate e si torna a casa abbronzata, visto che mi ha detto che è in estate.
Anzi, devo comprare cinque micro bikini super ridotti. Non posso andare a Londra e fare gli spettacoli con i piccoli segni bianchi.
Spero sia a giugno, anche perché gli ho detto che prima non posso e...Mauro perché questa faccia triste?
Stai tranquillo, tu sei e sarai sempre mio marito.
Non preoccuparti con gli altri é solo sesso. Sta tranquillo e goditi questa vettura che è stupenda."

"Mi sento colpevole di averti fatto fare questa cosa per una stupida auto, Fede."

"Avresti preferito lo avessi fatto gratis? Io, sinceramente, sono felice di aver utilizzato il mio bancomat per darti una cosa che a te piace. Veramente tanto felice."

"Te lo ha messo pure nel didietro?"

"No! Gli è bastata la bocca e il bancomat. Roba di venti minuti.
E dai, che ti frega! Goditi l' auto."

"Si, oggi! E la prossima volta?"

"E la prossima volta gli darò pure il culo.
E dai Mauro. Te lo ripeto: guarda che auto!"

"Va bene! Grazie piccola mia, grazie!"

"Di nulla amore. Sono contenta che ti piaccia, molto contenta."

Arriviamo a casa.

"Fede, vogliamo andare a mangiare fuori?"

"Perché no! Ma prima fammi togliere questo dalla borsetta."

Tira fuori un preservativo dalla pochette.

"Ma te lo sei portato dietro per ricordo?"

"No! Mi ha detto che non poteva gettarlo in ufficio. É sposato ed é meglio evitare. Gli ho detto che lo avrei gettato io.
Anzi ricordiamoci di buttare la spazzatura, domani tornano i ragazzi."

"Si, hai ragione."

E così, grazie a Fede, ho la mia Audi e si riparte con il solito tran tran quotidiano.

I graffi sulla natica fatti da Lilly sono passati in secondo piano perché a Fede ho detto che me li sono fatti a lavoro e lei mi ha creduto.

Dopo l' acquisto dei cellulari per i ragazzi e l' inizio delle attività sportive da parte loro e di Fede, si ritorna alle vecchie cose.

Forse avrei bisogno di palestra pure io. Sto leggermente mettendo un po' di pancia e quindi decido, visto che al mattino mi alzo presto, di tornare a correre.

Pure Fede mi dice che per il momento continuerà con la palestra, anche se tra i compiti da correggere e altro da fare, di tempo ne ha poco.

Poi ad ottobre arriva la mia chiamata.

Si parte il 2 dicembre e si torna il 25 febbraio.

Cazzo! Manco il Natale a casa mi fa fare. Che cattiveria! Non era cosi! I soldi... i soldi l' hanno cambiata.

Appena lo dico a casa restano sgomenti.
Fede e i ragazzi sono molti delusi e allora mia moglie per rincuorarli gli dice che eventualmente staranno tutti insieme a Roma oppure, a loro scelta, si fanno Natale a Roma e Capodanno a Londra.

E subito nella mia testa...

Eccola la. Li porta a conoscere Luke.
Ha anticipato di un bel po'. Speravo che almeno arrivasse a 18 anni e invece...

Ormai sono talmente assuefatto dal destino che non chiedo nulla a Fede.
Come se non bastasse, lei deve andare a Bologna per fare quel servizietto al Mauro di Milano.
Weekend con gala' e tutto il resto.
Parte venerdi 18 novembre con ritorno il 20.

Dico ai ragazzi che deve andare a Londra per Diana. Noi ci divertiremo ad Ancona e che poi andremo a riprenderla in stazione.

La sera, prima di partire, si prepara il bagaglio.
La vedo assorta nello scegliere gli indumenti e include anche tre completini nuovi di zecca.
Completini veramente sexy.
Chiude la valigia e la mette da una parte bella che pronta, cosi l' indomani esce dalla scuola e va direttamente in stazione con un taxi.

A letto...

"Mauro, vuoi fare qualcosa?"

"No, tranquilla! Avrai tanto da fare questo weekend che ti prenderà fuoco."

"Ahahahah! Fuoco! Non mi far ridere.
Non è tanto equipaggiato. Diciamo che la tua macchina piace pure a me e non mi pesa affatto questo servizio.
Anzi, fammi prendere un po' di condom. Mi piacciono i miei.
E poi, almeno un pompino e una ripassata al culo gradirei tu me la dessi."

Un quarto d' ora di inculata. Ma cazzo quanto le piace prenderlo nel culo; le piace veramente tanto.

Il weekend passa e domenica andiamo a riprenderla in stazione.

La sera pizza, poi a letto e a bassa voce...

"Fede, non vorrei essere invasivo nei tuoi confronti, ma come è andata a Bologna."

"Vuoi sapere come è andato il gala' o vuoi sapere cosa ho fatto con lui?"

"Tutte e due le cose."

"Ti piace che la tua mogliettina scopi con altri, vero porcellino!? Allora, questa specie di gala', mi è sembrata una cazzata pazzesca. Almeno per me. A loro credo, sia piaciuta parecchio. Non mi dire di cosa trattasse perché non lo so proprio.
E lui, a letto, poca roba, veramente poca roba.
Un ciucciotto e la fica la prima sera e la seconda ha voluto subito il culo perché lo aveva gia dritto.
Non mi ha fatto neanche divertire.
Ora intanto, se vuoi, ci divertiamo un po' noi e se non ti spiacesse, martedi vado con Stefano."

"Ok Fede."

Scende subito con la mano sul mio cazzo, dicendo: "Oooohhh! Finalmente questo é un cazzo non quello dell'altro Mauro.
Ora mi ci diverto proprio".

Inizia con il classico pompino e poi mi fa uno smorzacandela.
Probabilmente la palestra da i suoi frutti.
Sembra instancabile e dopo una decina di minuti la riempio.

"Aaahhhh! Oohhh siiiii! Oh no Mauro! Perché non me lo hai detto? Lo volevo in bocca.
Pazienza! Almeno cosi sono venuta un'altra volta."

"Scusa Fede. Potevi dirmelo?"

"Non c' ho pensato. Nessun problema."

"Fede, hai parlato con nostra figlia in merito a........"

"Mauro, sa più cose di me. Te l' ho detto che internet é una tragedia.
Siamo andate pure dalla ginecologa.
Ho fatto quello che dovevo fare e spero che non sia come me."

"Beh, tu non lo speri, ma il suo futuro ragazzo se lo augura."

"Ahahahah! Mauroooo, e daiiii!"

"Quando andrai a Londra?"

"Non lo so! Prima aspetto che torni te e poi vedrò.
Mauro, ti senti bene? Nel senso che se dovessi incontrarla, che cosa ti potrebbe accadere?"

"Ora si, ora sto bene. Sulla scogliera ci vado poco perché mi dedico alla vettura che mia moglie mi ha regalato utilizzando il suo bancomat. Ahahah!"

"Mauro, non scherzare. Sto parlando seriamente. Lo so che tu vuoi fuorviare dal discorso, ma io ho paura.
Paura per te che sei lontano e ti confesso anche per me."

"Si, hai ragione. Scusami! Se dovessi incontrarla non lo so Fede. Non so proprio come potrei prenderla.
Ma ci sei te! Ti chiamerei subito, nonostante le diverse ore di differenza del fuso orario.
Ti chiedo soltanto di tenere acceso il cellulare. Ti prego, tienilo acceso!"

"Sarà sempre acceso, Mauro. Sempre!
In quei tre mesi non andrò in palestra e mi dedicherò ai nostri figli e a te.
Dovresti scaricarti uno di quei programmi per le videochiamate, cosi almeno, se dovessi mancarti, potrei farti vedere qualcosina. Che ne pensi?"

"Mica male come idea. Ma potrebbe anche essere pericoloso. Vedremo quando sarò giù.
Poi non so se starò solo in stanza o se c'è anche Giulio con me."

"Ti porti Giulio?"

"Per forza! Marco ha detto che non gli va più di fare questi viaggi.
Lino deve aiutare Clara.
Giulio, nonostante sia sposato da un paio di anni, non ha ancora figli e un bel po' di soldi in più gli fanno comodo.
E poi, da quello che ho visto, è bravo. Molto bravo.
Inoltre per lui é solo un mese, pertanto..."

"Un mese? Perché solo un mese?"

"Non ci crederai! Vogliono fare economia. Incredibile! Più ne hanno e meno spendono."

"Va bene Mauro. Tu sai quello che devi fare. Io non sono esperta nel tuo lavoro. So fare bene solo il mio."

"Quale dei due?"

"Mauroooo!"

Si getta sopra di me riempiendomi di baci.

I giorni passano e arriva purtroppo, il giorno della partenza.

Abbiamo festeggiato gli altri compleanni, ma non quello di mia moglie o di Marisa.
Ho gia dato ordine al fioraio di inviarle delle rose rosse per quel giorno. A Marisa farò una telefonata di auguri.

Ce ne andiamo con Giulio a Fiumicino.
Facciamoci tutte queste ore di volo e vediamo cosa ci aspetta.
Fede mi ha preparato due bagaglioni.
Cosa che odio, però ha ragione lei.
Sono tre mesi e non ci sono vacanze, né a Natale e né Capodanno.
É un solo giorno di festa. Solo uno.

L' aereo decolla e in queste ore il cervello comincia a girare, girare e girare.

Poi si ferma e la testa mi va sul fatto che porterà i ragazzi a Capodanno a Londra.

Se glieli presenta é fatta.
Ciao Mauro. Ci vedremo nella prossima vita. Anzi no! La prossima, se non ha cambiato idea, é con Shuli.
La prossima ancora, allora.

La prossima vita!

Già lo ha detto pure lei. Gli è uscito fuori questo termine. Perché?
Non mi sembra di averlo mai detto in sua presenza e però... però...
Quando torno devo chiedere una cosa ai ragazzi.

Atterriamo.

Che bello! Diluvia. Fantastico! Sto rivalutando Londra.
In compenso, qui fa caldo.

All' uscita macchina con autista che ci porta in hotel.

Minchia che hotel.

Giulio mi guarda stupito.

"Non ti ci abituare amico mio. Forse oggi e domani staremo qui, poi ricordati del lavoro che fai."

Un' interprete ci aspetta nella hall.
Avrà trentanni. Carina, ma é la classica orientale.
E mentre la guardo e parlo con lei, torna la canzoncina in testa e vedo Shuli.

Ma porca puttana! Sono appena arrivato e già sto così.
Io glielo chiedo. Se risponde bene, altrimenti pazienza.

Faccio la domanda e lei senza aspettare un secondo.

"Si, si sono sposati. Si sono uniti in matrimonio a luglio, con una cerimonia privata.
Anzi, la signora é incinta.

Ho un tonfo al cuore. Sembra come se mi avessero appena ghigliottinato.

Mi fermo, immobile, mentre loro continuano a camminare fino a quando mi sento chiamare.

"Signor Mauro, é successo qualcosa?"

"No, scusate. Arrivo."

Ora mi rimane solo Fede. Se perdessi anche lei, dalla scogliera mi ci butto.

Passiamo il sabato e la domenica con Wei. Cosi si chiama.
Ci porta a visitare la città.
Poi lunedi mattino, nonostante la pioggia, si va.
Ci porta in un posto poco distante dall' hotel, hotel che rimarrà la nostra residenza per tutto il periodo di permanenza.

Una specie di sala per le riunioni e da li cominciamo a lavorare.

Me la cavo con l' inglese, non sono male. Pensavo peggio, ma invece vado bene e se qualcosa non riesco a capire o a spiegare, guardo Wei che mi aiuta.
Con Fede ci sentiamo spesso e visto che in hotel internet va bene, scarico skype.
Nonostante i vari intoppi, ci si vede quando parliamo.
Certo devo aspettare dei momenti particolari per il fuso orario, ma non ci si può lamentare.
Con Giulio abbiamo stanze diverse, quindi io, ogni tanto, sfrutto le foto di Fede per trarre piacere.
Altro non ho e non mi va di farmi vedere da Giulio che cerco altre donne.
Le faccio gli auguri per il suo compleanno e lei mi ringrazia per lo stupendo mazzo di rose.
Chiamo anche Marisa per fare gli auguri pure a lei.

E in merito alle rose: Mauro 1 Luke 1

Tutto va stranamente bene poi la doccia fredda.

Fede mi comunica che vanno a Roma a Natale e che sta seriamente pensando di portare i ragazzi a Londra per Capodanno.

"Cosi imparano a conoscere la città, Mauro. "

"Ma Fede, che bisogno hanno di conoscere la città?"

"Mauro, può sempre servire. Nella vita non si sa mai."

"E dove andrete? In hotel? Fede io..."

"So già dove vuoi arrivare e tu sai che devi stare tranquillo.
Andremo da Diana non preoccuparti."

"Va bene Fede, come vuoi te."

E dulcis in fundo, fanno ripartire Giulio per Natale. Per lui é sufficiente e non serve più .

E cosi il 23 dicembre, il ragazzo parte e io vado in sala per istruire un nuovo gruppo.

Che cazzo di Natale.
Vabbè, il lavoro é lavoro e oggi almeno non piove.

Finisco la giornata e con Wei torno in hotel. La saluto dicendole che ci saremmo rivisti il giorno dopo.

"Si Mauro, a domani. Ma niente lavoro domani.
La signora vuole che ti porti a spasso, a visitare la città."

"Wei, l' ho vista la città. Non ho bisogno di vederla ancora."

"Si, tu l' hai vista la città, ma gli altri no. Ciao Mauro. A domani. Vengo io a prendervi."

Altri no! A prendervi! Ma che cazzo dice? Si é rincoglionita. Mangia troppe banane, secondo me.

Salgo al piano, apro la porta della stanza e...

"Sorpresa! "

I ragazzi mi saltano addosso con mia moglie che ci guarda piangendo.

Si é emozionata e lo sono anche io.

"Fede, io... io... perché? Perché questa sorpresa?"

"Non potevamo lasciarti solo a Natale e Capodanno e cosi..."

"Ma da quando avete deciso di venire?"

"Da quando si é presentato un signore a casa, il lunedi, dopo che sei partito, dicendoci: questi sono i biglietti. Per il resto é tutto pronto in loco. Preparate i passaporti.
Buon viaggio."

"E tu mi hai preso in giro con Londra e tutto il resto."

"Beh, non potevo farti capire. Mi era stato detto che doveva essere una sorpresa."

Guardo fuori dalla vetrata e penso a Shuli.
Non mi hai dimenticato. Grazie bambolina, grazie!

Cambiamo la stanza. Andiamo in matrimoniale con una doppia attaccata per i ragazzi e il giorno seguente presento Wei a tutti.
Ci porta a spasso per la citta.

Poi la sera c'è la cena di Natale.
Posso passarla, grazie a Shuli, con la mia famiglia.
Abbraccio Fede con i ragazzi e vedo, nonostante il sorriso, uno sguardo assente di Wei.

"Wei, perché quello sguardo? Cosa è successo?"

"Niente Mauro. Io sarò sola questa sera."

"No Wei. Tu sarai con noi. Stasera tu non sarai sola."

"Ma non voglio disturbare."

Subito i miei figli le vanno vicino.

"Tu non disturbi mai. É solo un mese che ti conosco, ma tu fai parte della mia famiglia."

E cosi passiamo tutti insieme le festività natalizie e il Capodanno.

Logicamente io il 27 torno a lavoro e loro ancora a spasso per la città insieme a Wei.

Shuli le ha detto che deve andare con loro e di non lasciarli mai soli.
Al mio fianco ho un uomo come traduttore.
Inoltre ha messo a loro disposizione un' auto con autista.

Lo sapevo che non si era dimenticata. Lo sapevo!

La mia bambolina orientale.

La sera al loro rientro si va a mangiare.
Wei ormai é diventata una loro cara amica.
Poi torniamo in hotel. Tutti a dormire.
I ragazzi perche sono stanchi e io e Fede, dopo una stupenda galoppata, ci mettiamo a chiacchierare.

"La tua amica é veramente fantastica, Mauro.
Non mi sarei mai aspettata che ci facesse stare con te a Natale e Capodanno.
Oggi Wei ci ha mostrato la sua villa e avere una villa qui é solo da ricchi.
Però Wei, mi ha detto pure che lei non ci sta quasi mai, perché vive in un paese qui vicino.
Si Mauro, la tua Shuli é veramente una grande donna e spero che nella prossima vita tu possa incontrarla."

La guardo stupito.

"Come fai a sapere il suo nome, Fede?
Te lo ha detto Wei?
E perché mi parli della prossima vita?
É gia la seconda volta che me lo dici e tu non credi a questo?"

"Si Mauro. Me lo ha detto Wei e mi ha detto pure che è incinta.
Credo proprio che ti apprezzi tanto e che ti ami tantissimo.
Rinunciare a chi ami perché sai che altrimenti avresti fatta la cosa sbagliata e solo da donne con un cuore immenso.
Le sarò sempre grata per questo.
Le sarò grata perché non ha tolto un marito ad una moglie innamorata e un padre ai figli.
E la prossima vita, l' ho detto cosi, non lo so perché.
Mi è venuta in mente la prossima vita. Facciamo una vita a testa. Questa con me e la prossima con la tua Shuli."

"Già me lo hai detto questo Fede e ora me lo stai ripetendo.
Fede, io credo di doverti dire che..."

"Non devi dirmi nulla, Mauro. Va bene cosi! Godiamoci questa vacanza che non facciamo come famiglia da quando siamo stati a Zanzibar e ti confesso che vivere cosi mi piace."

"Hai ragione Fede. Ma i soldi non danno la felicità."

"No Mauro. Non danno la felicità, ma l' aiutano tanto!
Però ti ripeto, a scanso di equivoci, anche acqua e noccioline, ma sempre al tuo fianco."

"Grazie Fede. Al vostro ritorno in Italia, starete con i tuoi?"

"Mauro, i miei e i tuoi, stanno passando le feste insieme.
I miei torneranno il 2 gennaio e verranno a prenderci a Fiumicino.
Poi il 3 ci riaccompagneranno a Ciampino."

"A Ciampino? A che fare?"

"Te lo avevo detto. Porto i ragazzi a Londra. Non ci sono né Luca e Stefania e né Manu con Ale. Cosa farebbero da soli?
Li porto a Londra a visitare la città e così stiamo con Diana. Siamo ospiti a casa sua.
Perché mi guardi cosi?"

"Fede, io... io... oh cazzo! Penso sempre alle parole del professorucolo. Il suo parlare dei ragazzi, del divorzio, di portarli a Londra e... ho paura Fede. Ho paura!"

Sorridendo mi accarezza i capelli e poi mi bacia.
Prende la mia mano e la poggia vicino al suo seno, all'altezza del cuore.

"Amore mio, tu sei qui dentro. Non farei mai una cosa del genere e non lo farei mai senza dirtelo, se fosse.
Ma non è cosi! Non é come tu pensi.
Diana ha fatto togliere tutte le mie immagini dagli schermi del locale.
Locale dove noi non ci avvicineremo neanche.
Non avranno incontri con nessuno di quell' ambiente, a parte me e Diana, e tu non devi preoccuparti.
Sai benissimo che per me prima ci siete voi e poi tutto il resto.

Se lo ha fatto Shuli che non è la madre, io che lo sono, posso farlo ancora di più.
Stai tranquillo.
A proposito, ancora non te lo hanno detto.
La loro scuola organizza per gennaio, una gita di tre giorni a Roma.
Io avrei pensato, per farli stare un po' con chi tu sai, di farli prendere dai miei genitori e poi la domenica li riporta a casa papà.
E poi per febbraio hanno chiesto se possono andare insieme ai loro compagni in settimana bianca?"

"Ma certo, perché no! Avresti 5 giorni liberi a gennaio e una settimana a febbraio. In quei giorni, tu, che faresti?"

"Non so! Potrei chiedere a Lilly uno scambio di professori oppure giocare con Stefano e Andrea? C'è Samir. O no! Dammi il numero di Omar. Potrei portarmi a letto l' istruttore della palestra?"

"Fede, ma stai scherzando? Ti fai scopare dall' istruttore? Ti avevo det..."

"Non strillare. Ti sentono. Certo che sto scherzando.
Neanche vado più in palestra. Non ho il tempo.
Tra i ragazzi e la scuola non ce la faccio e non vado.
Eppoi te l' ho detto.
A casa nostra, sai con chi vado e non ne cerco altri.
Poi quando torni te vedremo.
Ti va di fartene un' altra?"

"Sei proprio incontentabile Fede. Fammelo rizzare, dai, porcellina adorabile."

"Porcellina adorabile mi mancava."

"Fede, ma in questo periodo, come hai saziato la fame che hai? E quando tornerai a casa, con chi andrai? "

"Tre volte Stefano, una volta Andrea e una Samir.
Se mi dessi il numero di Pascal, potrei approfittarne.
É tanto che non scopo con un colored. Anzi, visto che ci sei, dammi pure il cellulare di Omar.
Fino a febbraio, troppi cazzi ho da prendere."

"Sei proprio una gran maiala.
Se li vuoi, ricordami di darteli e non scordarti i messaggi se hai extra.
Anzi mandameli anche quando vai con chi conosci. Mi scrivi solo il nome.
E ora dai, fammi scopare mia moglie."

"Porco che non sei altro. Ahahah! Vuoi pure i messaggi quando mi faccio fottere da chi conosci? Magari.
Non ho il tempo manco di respirare.
Quali cazzi! Non ho proprio il tempo materiale per andare a scopare.
Ti stavo prendendo in giro e ho dovuto accontentarmi delle dita e di qualche frutto.
E ora scopami. Mettimelo in fica. Anzi no, la fica no. Solo nel culo.
Ora lo voglio solo nel culo. Adoro prenderlo dietro.
Mi credi che quando spingo il pulsante della posizione spero che sia il culo. Mi piace proprio tanto. E ci godo pure..."

"Oh perdinci! Trova un ritaglio di tempo e fattela una scopata. Vedi te di riuscirci. E poi, Fede, una cosa che mi son chiesto: ma se dovesse capitare un cazzo come quello di Stefano o di Samir ed esce la posizione del culo, tu cosa faresti?"

"No, fermo. Non è obbligatorio. Se vedo un cazzo del genere e io dico no, il locale provvede in altra maniera.
E che mi faccio rompere il culo. Non ci penso proprio."

"Però sono sicuro che quello di Samir entrerebbe."

"Maurooooo! Ora zitto e fammi lavorare."

Mi ammutolisco perché lo ha in bocca ed é stupendo. Se facessero una gara di bocchini, sono sicuro potrebbe vincere, anche se confesso , che pure Diana non è affatto male.
E Marisa!? Noooo! Marisa ha perso punti rispetto a Fede.
Ora la mia mogliettina spogliarellista troia, è veramente brava e se continua cosi va a finire che le vengo in bocca.

"Basta Fede, basta!"

Si ferma e mi guarda.

"Ma... ma... come basta? Non ti piace?!"

"No, mi piace troppo e c'è il rischio che ti venga in bocca."

"No no. Lo voglio al culo. Mettimecelo."

Si volta e si mette a 90 gradi sul letto aspettando la penetrazione, che dopo una bella leccata di fica e una sputacchiata alla rosa anale, non tarda ad avvenire.

Ma cazzo! Pure con il culo la sento. Se mi fermo sento qualcosa sull' asta che si stringe e si allarga.
É brava! Veramente brava! É una vera professionista.
Una vera puttana da combattimento.
Ti credo che é molto ricercata anche come escort.
Non le manca nulla.
É una gran bella donna. Ottime abilità sessuali. Si concede e fa tutto sessualmente. Che cosa vuoi di più da una donna?
Da una donna? Da una puttana, é più giusto dire.
É la macchina da sesso che ho sempre desiderato.

E i giorni scorrono tra la felicità dei ragazzi e di mia moglie di visitare un paese come questo, ma purtroppo, tutto ha inizio e tutto ha fine.
Arriva il giorno della partenza.
Fortuna ha voluto che il Capodanno cadesse di domenica e pertanto qui é festa anche il 2.

Accompagniamo, insieme a Wei, i ragazzi e mia moglie in aeroporto.

In auto sta sempre con la sua testa sulla mia spalla e mi tiene la mano tra le sue.

"Dai Fede, due mesi passano in fretta."

Con due lacrime che le scendono dagli occhi...

"Si Mauro, lo spero."

La abbraccio e lei mi stringe forte.

Poi mi lascia e mentre i ragazzi vengono a salutarmi, lei parlottola con Wei e le da una lettera o almeno é quello che credo sia.




Continua...

Auguro a tutti i miei fedeli e affezionati lettori e alle loro famiglie, di trascorrere un sereno e felice Natale e un buon anno nuovo.
Vi ringrazio e vi ringrazierò sempre per la fiducia che avete riposto nei miei scritti.
Grazie per la community di commentatori che si é creata, perché é grazie a voi che continuo a raccontare questa telenovela.

Grazie.

Con affetto.

Maurox



























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scritto il
2025-12-22
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