Come tutto ebbe inizio... Cap 33
di
Maurox
genere
corna
Tutto come prima.
Cazzo! Sta cominciando a piovere abbastanza forte.
Continuo a guardare la stanza da letto del villino di Gabriella illuminata.
Sto per godere.
"Fede, sto per sborrare."
"Si si! In bocca, lo voglio in bocca."
Glielo tolgo dall'ano. Lei si gira e si mette davanti al cazzo con la bocca aperta, segandomelo a due mani.
Partono 5 sghizzi che lei accoglie in bocca e come al solito inghiotte.
Si alza, sembra soddisfatta!
Con la lingua si pulisce un labbro ancora sporco di sperma.
"Fede, entriamo, che sta piovendo di brutto e siamo bagnatissimi. Sei soddisfatta!? "
"Per ora si! Va meglio."
Ed ecco i fulmini e l' acqua che scende copiosa dal cielo. Rientriamo in casa e andiamo ad asciugarci. Nel frattempo smette di piovere. I classici cinque minuti di temporale estivo.
"Bene! Io devo andare a controllare il villino di Gabriella. Guarda! C'é la luce della camera accesa e lei non mi ha detto nulla."
"Porca miseria! Spengi questa faretto. Ho fatto la troia pure. Mi avranno sentito e vista?"
"E allora?! Non è che sei una una donna che si vergogna a mostrarsi nuda agli altri. E poi abbastanza troia lo sei, pertanto dove è il problema?"
"No, solo per i vicini."
"Capirai! Se ti vedesse nuda il signor Aldo, si farebbe tre seghe al giorno.
Rimani qui. Vado a controllare. Mi hanno riferito che ci sono dei ladruncoli."
"Mi lasci sola? No no! Vengo con te."
"Hai paura ti violentino?"
"Fosse solo quello non sarebbe un problema. É il dopo la violenza. Che ne so cosa ti fanno? No no, vengo con te."
"Come vuoi. Io vado intanto."
Scendo le scale di corsa, prendo le chiavi di casa di Gabriella e la torcia.
Esco in giardino e tramite il cancelletto laterale entro nella pinetina.
Sono 100 metri che ci metto.
Dopo trenta metri sento un rumore.
Mi volto e accendo la torcia illuminando la sagoma dietro di me.
"Fede, cazzo! Ma sei ancora nuda?"
"Non mi hai dato il tempo di prendere nulla e io da sola ho paura."
"L'ombrello lo hai preso, però. Sei nuda, non hai preso nulla per coprirti e prendi l'ombrello per la pioggia?
Sei incredibile!
Poi con quelle scarpe! Ah, Fede Fede! Prendi la mia maglietta che fa fresco."
Mi tolgo la maglietta e gliela passo. Almeno ora é un po' coperta.
Cazzo! Mi ricorda quando siamo andati alla Badia a far le foto.
Wow! Vero! Ora che Gabriella non c'è potremmo farle qui le foto, in pinetina.
I vicini di Gabriella non ci sono e i miei sono anziani.
Anziani?! Il signor Aldo lo vedevo a volte parlare con Fede e si, faceva il galletto.
Un sessantottenne che fa il galletto con mia moglie.
Anche se non hanno i denti, la fame non passa mai.
Mi volto.
Ci sono una serie di case a schiera. Quelle si, con una buona illuminazione ci avrebbero visti ora.
Si avvicina a me. Mi prende sottobraccio e proseguiamo il cammino verso casa di Gabriella.
"Ti piace fare la zoccola nuda, vero!?"
"Lo sai che sono esibizionista. Ma per fare le esibizioni serve un pubblico e qui il pubblico non c'é .
Ho solo avuto paura e ti sono venuta dietro."
"Nuda? Sei proprio una gran troia. Ti piace esibirti nuda. E se ti dicessi che puoi fare un film porno, lo faresti?"
"Ma tu non vuoi!"
"Se ti dicessi di si, ma solo uno e a volto coperto, ti andrebbe bene?"
"Poi ne parliamo. Ora pensiamo a questa luce."
Arriviamo al cancelletto di casa di Gabriella, lo apro e entriamo nel suo giardino.
É tutto spento.
Fede, mi segue.
Mi avvicino alla porta di casa. Infilo la chiave nella toppa e comincio a girarla.
La porta si apre.
É buio, ma non sento voci.
Salgo le scale con Fede che mi segue. Cazzo! Pensa te se veramente ci fossero dei ladri.
Se mi bloccassero e la vedono così, non so proprio cosa potrebbero farle.
A bassissima voce: "Fede, mettiti dietro quella porta e aspettami".
"Non mi lasciare sola. Ho paura!"
"Cazzo! Perché non sei rimasta a casa? Mannaggia a te. Seguimi."
Arriviamo sul piano superiore, apro la porta della camera e...
Vuoto! Non c'è nessuno, ma la luce é accesa. Non capisco!
Prendo il cellulare e chiamo Gabriella.
Mi dice che il figlio c'è stato il giorno prima e probabilmente ha lasciato la luce accesa.
Pericolo scampato, ma mi incazzo con mia moglie.
"Ok, hai paura! Ti chiudi in casa da noi. Mi vuoi seguire? Cavolo, copriti con qualsiasi cosa."
Mi guarda contrita e mi chiede scusa, ma non posso fare a meno di notare il luccichio del suo liquido umorale sulla coscia.
Si é eccitata! La situazione l'ha eccitata.
La prendo per mano e torniamo a casa.
Mangiamo le pizze che ormai sono fredde e poi lei in doccia e a dormire perché é stanca.
Si addormenta subito.
Le chiudo la porta della camera e scendo in salotto per sapere le ultime notizie dell'attentato a Londra.
Mentre guardo la tv penso a Fede.
Alla sua fame di cazzo.
Alla voglia irrefrenabile di sesso che ha dentro.
Ma a Londra, finito il fioretto, che avrà fatto?
E se ha fatto qualcosa, con chi lo avrà fatto?
Ma poi, sono proprio sicuro che lo abbia fatto?
Ci penso e poi...
Beh, si! Col tizio la notte del 1 luglio c'è stata. Poi?
E poi ci sono stato sempre io, tranne le notti del 4, del 5, del 6.
L'unico modo per saperlo é accendere il pc e controllare.
Salgo in studio e accendo il portatile. Posso farlo, non ho sonno e Fede dorme tranquilla.
Con tutto lo stress che ha avuto oggi é meglio che dorma.
Apro la sua posta.
Ci sono solo delle mail del 6 di luglio già aperte.
E quando cavolo le ha viste?
Giusto il cellulare non gli funzionava e sicuramente iAltroierl 7 mattino, prima di partire.
Sono di Luke, Miss pussy e un certo Cuore pazzo.
Apro quella di Luke.
Tradotta perché in inglese.
'Ciao Federica. Come mi hai chiesto l'altro ieri notte, ho annullato il tuo ritorno. Fammi sapere quando gradiresti tornare ad esibirti. Ricordati che ho due inaugurazioni da fare, una a Berlino e l'altra a Madrid. Spero tu mi dia la disponibilità. Dobbiamo ancora parlare di tuo marito, ma eri troppo occupata a fare altro per parlarne. Ciao.'
Bene! Quindi con Luke c'è stata a letto e ha impegni con gli spettacoli e le presentazioni.
Vediamo la risposta di Fede.
'Grazie tesoro. Grazie anche per l'auto che mi ha accompagnata in aeroporto. Ho dormito un paio di ore in più.
Fammi sapere le date delle inaugurazioni e vedo se potrò liberarmi e che scusa inventarmi con mio marito. Per gli spettacoli, appena tornerò a Londra ne farò tre a settimana. Il mercoledi, il venerdi e il sabato. Vedi te se vuoi farmene fare uno insieme a Diana? In quello del sabato, per farmi perdonare, metti pure la doppia estrazione, cosi facciamo contento il pubblico, tu farai il pienone e la gente tornera' ad amare The teacher. Un bacio dove vuoi tu.'
Capito! A me ha detto che è andata in metro a prendere il treno per l'aeroporto e invece gli ha mandato la macchina. Bravo Luke! Hai fatto bene. Questa tua decisione potrebbe averla salvata. Scopatela pure quanto ti pare.
E ora quella di Miss pussy.
Vediamo cosa le dice Miss pussy. Fortuna questa è scritta in italiano o quasi. Ma ci sta provando. É da ammirare. Brava Diana.
'Cara amica mia. Ho provato a telefonarti ma il tuo cellulare é spento.
Hai voluto tornare a casa per stare vicino a tuo marito perché hai paura di perderlo e hai fatto bene.
Mi chiedo adesso come esaudirai le tue voglie di cazzo che hai soppresso per un anno, a parte qualche intermezzo. Mi hai detto che non vedevi l'ora di tornare ad esibirti, di fare la modella, la escort. E ora? A Londra ti saresti saziata di cazzo. Avresti saziato la tua fame arretrata, ma hai Voluto tornare a casa.
Va bene, hai fatto bene. Se questo ti sei sentita di fare, hai fatto bene.
Per quel che riguarda il mio amico, hai fatto centro.
É perdutamente cotto di te. Ma cosa cavolo gli hai fatto?
Ha gia inviato quella cosa dove tu gli hai chiesto ed è pronto ad inviarne altri quando sarai nuovamente disponibile.
Ok. Ti saluto e buon viaggio. Pensa al tuo Mauro perché qui a Londra farebbero carte false per lui.
P. S. Attenta alla coordinatrice. Sono certa che metterebbe molto volentieri le famose grinfie su tuo marito e nel nostro conto comune hai un bel gruzzoletto. Ciao cara amica mia.'
Bene! Hai capito?! Grazie mamma e papà che mi avete fatto cosi.
Ha un gruzzoletto? Certo, quello che fa in qualche maniera ha un suo introito e ha le sue spese che deve coprire. Ecco dove ha preso i soldi del mio cellulare.
Dal conto che ha insieme a Diana. E quelli con Angelo? Dove li mette? Che misteri!
Vediamo Fede cosa risponde a Diana.
'Ciao Diana. Non ho cellulare. Non si accende, quindi sono costretta a risponderti via mail.
Al tuo amico ho fatto semplicemente quello che faccio a tutti gli uomini che vengono a letto con me.
Servizio full!
Mi dici che è contento e addirittura é cotto di me?
Digli che va bene! Se ha fatto quello che doveva fare e al mio rientro me lo dimostra, allora non mancherà occasione di un nuovo incontro.
Si, hai ragione in merito alla voglia di cazzo. Mi sono accorta che solo fare l' amore con mio marito non mi basta più. Ho bisogno di fare sesso, ho voglia di sesso.
Mi servirebbero almeno due cazzi a notte, ma è impossibile.
Non che io non riesca a trovarli, sai meglio di me di quanti uomini mi corrono dietro, ma devo fare attenzione.
Attenzione a Mauro o ai miei figli che potrebbero venire a conoscenza della mia doppia vita.
Attenzione agli studenti e ai loro genitori. Posso assicurarti che la cosa é dfficile e stressante.
L' unico relax é il sesso. Più ne faccio e più mi rilasso.
Mauro parte il 10 mattino.
Cercherò in quei giorni qualche cazzo da utilizzare. Ho una voglia pazza di essere scopata, inculata e di assaporare sperma.
Forse sono malata?!
In merito al fioretto, hai ragione!
Ho fatto una cazzata ad allungarlo ma ormai era fatta e ad Angelo non potevo dire di no.
Come non ho potuto dire di no a Luke e prima di quello, purtroppo, non ho resistito il giorno del tuo spettacolo.
Sei stata talmente porca con la doppia estrazione che non ce l' ho fatta e mi sono fatta scopare sul palchetto dal mio tesoro. Quella scopata l'ho pagata cara. Ricordi?
Cazzo! Che stronza sono stata!
Ma in quel momento non ho capito più nulla e feci la cazzata. Sono stata una stupida!
Devo ringraziare te che a gennaio mi sei stata vicina e che mi hai risolto la situazione. Avevo combinato un grande danno.
Comunque questi 5 giorni riparto e mi sfogo un po'. Ho le fiamme in mezzo alle gambe e le devo spegnere.
Questa è il programma.
Per il pomeriggio del 10 ho appuntamento con Samir al motel.
Voglio evitare, se riesco, gli incontri a casa da me.
Il giorno seguente ho uno spettacolo con Angelo al suo locale con due o tre modelli. Dipende da cosa sceglieranno i clienti.
Io ancora non lo so e ho detto ad Angelo che voglio la sorpresa.
Se sono due va bene. Se sono tre l'ho fatto una volta e lo ripeteremo.
Mi sfonderanno per bene. Ahahah!
Il 12 dopo la sgroppata della sera e sarò stanca, riposo.
Mare e micro bikini in spiaggia, ma se qualcuno ci prova e mi va, gliela do sicuramente.
Ah, non te l'ho detto?! Rocco mi ha contattata. Forse gli do l' ok per incontrarci. Dovrebbe presentarmi il suo amico regista porno, ma non so ne' quando e ne' dove.
Non dire nulla a Luke. Si arrabbierebbe.
Poi mi ha contattata Andrea che è tornato dall' america e mi ha chiesto se ci possiamo vedere un paio di giorni. Quindi ho occupato pure il 13 e il 14, qui in villa da lui.
Per finire, siccome voglio il cazzo di Stefano, gli telefono e gli dico: Bello! O me lo dai o spiffero tutto a Mauro.
Non vedo l'ora di sentire la sua risposta, ma sono sicura che per non perdere l'amicizia di mio marito, tornerà a scoparmi.
Come vedi mi do da fare pure qua o almeno ci provo.
E ora passiamo a Lilly!
Mi parli di lilly? Nooo! Conoscendo mio marito non credo che vada con Lilly. Non credo proprio.
Mauro é un maiale e Lilly é la classica donna da scopata di un minuto. Niente culo, niente pompino, pertanto sto tranquilla.
Ah, a proposito! Tornando al tuo amico. Avevi ragione!
Ha un bel cazzo e una grande quantità di sborra. Ho dovuto inghiottire tre volte per mandarla giù tutta e ha scopato per due ore di seguito. Era proprio affamato!
Ciao amica mia. Ti saluto e a presto.
Scusa, ma devo essere veloce. Rispondo al tuo amico e poi vado che ho la macchina sotto che mi aspetta.
P. S. Trova 3 o 4 giorni di tempo per venire a trovarmi. Ti porto da Antonio. Ciao.'
E brava la mogliettina! A gennaio, Diana le é stata vicina e Fede è stata una stronza. Ma per cosa? Si è fatta scopare sul palco da luke. Sai che spettacolo.
Ora ho capito perché ha allungato il fioretto.
E poi...detto da lei, menomale che non ci pensava al porno.
Sono quasi convinto che con Rocco qualcosa ha fatto pure a L. A.
Tanto ormai ci vive con le bugie.
In più é tornata a bere sborra e scopare con sconosciuti. Bah! Continua a non capire un cazzo e mi auguro che sia ancora sotto controllo medico con Angelo.
E a Lilly, cara Fede, solo per fare un sorriso beffardo al professorucolo, me la scoperei eccome.
E ora vediamo questo cuore pazzo.
'Ciao amore. Sei stata stupenda. Non ho mai goduto cosi tanto come con te. Perdonami se all'ultima che ho fatto ne è uscito poco, ma mi avevi letteralmente tolto pure l'anima. Ho fatto quello che mi hai chiesto pertanto spero che al tuo ritorno a Londra ci si possa nuovamente incontrare, anche perché mi sto innamorando di te.
Spesso sono in Italia, se vuoi potremmo incontrarci anche li. Dimmi te? Ciao amore.'
Addirittura questo la chiama amore. Ha bevuto la sua sborra e se l'ha bevuta si sarà fatta riempire in tutti i buchi.
Come ho detto prima. La lezione non le è servita. Non capisce un cazzo!
Cosa gli ha risposto? Fammi vedere.
Risposta Fede
'Ciao tesoro mio. Sono lieta ti sia piaciuto. La tua ultima venuta era la quarta e con le altre tre mi hai riempita in tutti i buchi. Tranquillo!
Con la prima e la quarta mi hai fatto fare colazione e cena.
Sono felice che io ti piaccia. So che tu vorresti portarmi via da questo mondo che a me piace.
Chiamami pure puttana, ma quello sono, pertanto non innamorarti di me, non potrei certo contraccambiare ed è per questo che non mi sono mai sposata, al contrario di te che una moglie ce l'hai. Un bacio.'
Ecco, dopo aver letto questa mail, nonostante tutto, ho paura!
Lei pensa di perdere me, ma sono purtroppo sicuro, é solo una questione di tempo, che prima o poi troverà quello giusto e allora il caro Mauro sarà solo un ricordo.
Finirà il suo amore per me! L'amore infinito che lei dice di avere nei miei confronti e mi dirà ciao.
Credo che se le piace il tipo di lavoro che fa, l' unico che può accontentarla é Luke.
Angelo si produce film hard, ma non credo la sposi. Troppo anziano per lei.
Pure Rocco e se non sbaglio pure il suo Andrea hanno amici nell' ambiente hard.
Ma Rocco é sposato e Tonia lo ucciderebbe. Forse Andrea. Ma nooo!
Non ci voglio pensare.
Mi tengo i figli, questo è sicuro, e lei può fare quello che vuole.
Mentre sto elaborando tutti questi concetti, arrivano 7 mail.
Non le apro. Non posso. Si accorgerebbe che qualcuno entra nella sua posta.
Ce ne sono due di Luke, una di Diana o Miss pussy. Una di Cuore pazzo. Una di Big dick, una di Rocco e una di Angelo.
Certo che pure Angelo...bah, non lo comprendo proprio.
A me sembra che ognuno qui pensi ai cazzi suoi.
Dovrei fare altrettanto, ma non ci riesco. Appena serve un favore , io parto ad aiutare.
Vabbè si è fatto tardi, vado a dormire.
Apro gli occhi! Guardo l' ora.
Le 7.18.
Fede non é al mio fianco.
Vado in bagno.
"Buongiorno amore. Vuoi che te lo tenga?"
"Buongiorno piccola. Ahahah! Non é cosi pesante, ancora ce la faccio. Grazie."
"Andiamo al mare, Mauro?"
"Come desideri. Devo telefonare a Stefano, cosi nel pomeriggio passiamo a comprarti un nuovo cellulare."
"Già fatto io. L' ho chiamato con il tuo cellulare. Mi ha detto che avverte il suo amico."
"Perfetto!"
"Mauro, cosa vuoi indossi in spiaggia?"
"Quello che preferisci."
"Vorrei me lo dicessi te. Scegli?"
Mi mostra una serie di microbikini, ma ai miei occhi me ne va uno in particolare. Rosso, rosso lucido.
"Questo! Indossa questo. Mi piace."
Fede lo indossa e...a bassa voce mi esce un: "Sei proprio una gran pezzo di fica"!
"Come Mauro?"
"Niente Fede, niente. Dicevo che stai benissimo."
"No Mauro, hai detto un'altra cosa. Hai detto che sono una gran pezzo di fica. Grazie del complimento e questo micro é ver....
Mauro! Cos' hai, amore mio? Ho detto qualcosa che non va? Perché gli occhi lucidi? Mauro, ma stai piangendo? Dimmi perché? Ti prego, dimmelo?"
Mi metto seduto sulla poltroncina e mi asciugo le lacrime che scendono.
Lei si avvicina a me prendendo il mio viso tra le sue mani e mi bacia in fronte. Poi si mi si mette seduta sopra, poggiando il suo capo sulla mia spalla sinistra e accarezzandomi la guancia mi sussurra: "sei veramente un gran bell' uomo. Per me sei troppo Mauro. Se stai piangendo per colpa mia, non voglio. Dimmelo e risolveremo il problema. Non voglio vederti piangere per me.
Dai Mauro, dimmelo"?
"Vuoi proprio saperlo piccola mia?"
"Certo! Te l'ho detto. Se il problema sono io, ti ringrazierò a vita per i meravigliosi anni che ho passato con te e a malincuore me ne andrò."
"No amore mio, il problema non sei te. Il problema sono io.
Ti avevo tutta e solo per me, poi..., questa cazzo di malattia di volerti vedere nuda in mezzo ad altri uomini, fare spettacoli, foto.
Addirittura di farti scopare da altri.
Solo uno scemo avrebbe potuto farlo, un pazzo, un depravato.
Tu non sai quante volte ho desiderato che tu mi avessi detto di no.
E invece anche te, alla fine, hai acconsentito.
Ti ho portata indietro nel tempo.
Ti eri bloccata e io ti ho fatto ritornare questa voglia di sesso.
Sono proprio un coglione! Un grande coglione!
Vedi, non mi interessa essere cornuto, non me ne può fregare nulla. A te piace e ti lascio fare.
Però sono convinto che presto arriverà il giorno in cui tu mi dirai: mauro, siamo stati bene, ma è finita. Sto con un altro uomo e ti lascio.
Ne sono sicuro! Ho un martello in testa che continua a battere per avvertirmi.
Come se non bastasse, non riesco a togliermela dalla testa. La canzone Fede, la canzone.
Non riesco a togliermela dalla testa.
Maledizione! Ho sempre questa cazzo di canzone in testa.
Ma lei non é qui. Ci sei te insieme a me e io ti adoro. Non voglio perderti."
"Sei innamorato di tutte e due, vero Mauro?"
"Penso proprio di si!"
"Non preoccuparti Mauro, se non ti passa, io non voglio perderti e se l'altra lo accetterà, farò il sacrificio e ti divideremo.
Non voglio separarmi da te neanche io.
L' importante é che tu ami veramente pure me e da quel che vedo col mio cuore di donna, ne sono sicura.
Ma l'altra é veramente tanto bella come mi è stato detto?"
La guardo stupito.
"Chi te lo ha detto?"
"Un amico comune, dopo averlo torturato."
"Marco?"
"Si Mauro. Marco! Mi ha detto che é di una bellezza sconvolgente.
È unica.
Ma mi ha anche detto che tu sei pazzo di me.
Che insomma, sei cotto di tutte e due.
Vabbè, con tutte quelle che ti ho combinato io, la tua ci può stare.
Vedremo il futuro cosa ci riserverà, per ora godiamocela.
Anzi, sai che ti dico: non voglio andare al mare. Andiamo a passeggiare insieme sul lungomare.
Voglio andare, se me lo consenti, mano nella mano a camminare sul lungomare insieme a mio marito?"
Le sorrido.
"Tutto quello che vuoi, piccola mia. Tutto quello che vuoi."
"Ah, te lo ricordo ancora, casomai lo avessi scordato: io non ti lascerò mai!"
"Non dire cosi Fede. Sono parole di cui un giorno potresti pentirti."
"Non ci penso proprio! Per me è cosi! Se poi vorrai farlo te è un' altra cosa.
Mi preparo.
Vestita da brava mamma, da esibizionista o da puttana? Scegli?"
"Beh, mi piacerebbe da puttana, ma sei ad Ancona, pertanto da brava mamma."
"Ok, da mamma sbarazzina allora."
Si toglie il microbikini, indossa un tanga bianco, una minigonnina plissettata e una camicetta bianca senza reggiseno.
Una bella pettinata e calzando i sandali della sera prima...
"ok maritozzo. Sono pronta. Andiamo!"
Passiamo tutta la mattinata cosi. Poi a mangiare qualcosa e appena riaprono i negozi, a comprarle un cellulare.
Entriamo nel negozio e dopo i vari saluti e i complimenti di rito a mia moglie, ci fa vedere vari cellulari.
"Mauro, io non voglio spendere tanto. É solo un cellulare! "
La vedo con gli occhi puntati su un blackberry.
"Ti piace quello?"
"Costa troppo Mauro."
"Non é un problema tuo. Ok! Prende quello e lo usa subito. Ecco la scheda."
"Ma Mauro!"
"Niente se o ma. Va bene cosi! Ti serve per il lavoro e cosi ogni volta non apri il pc.
Non puoi capire quanto io oggi sia contento di comprarti un nuovo cellulare."
Già! Per il lavoro. Ormai troppo ne ha di lavoro sia a scuola che nell' altra maniera.
Se devi fare la escort, falla con classe.
Il blackberry ci vuole.
Cosi gli mette la scheda e torniamo a casa per farlo caricare al massimo.
Lungo la strada del ritorno...
"Mauro grazie!"
"E di cosa? Me ne hai regalato uno pure te."
"Si, ma non come questo."
"Io non ho tutti gli impegni che hai te. Almeno in questa maniera, se dove vai hanno un collegamento wifi, anziché il classico sms, mi mandi una mail."
"Cioèeeeeee! Fammi capire?! Mentre ho un cazzo in bocca, in culo o in fica, ti mando una mail? Ahahahah! Se sono con un bel cazzo davanti, accontentati del messaggio."
"Dai, scherzo! Lo sai che ti adoro."
"Lo so Mauro, lo so! Scherzo pure io. Un altro marito non so se mi avrebbe tenuto ancora al suo fianco. Devi amarmi veramente tanto. Ora però, devi dirmi una cosa?"
"Cosa vuoi sapere?"
"La tua amica...so che é bella. Ma bella come me? Si, lo so che Marco mi ha detto che é bellissima, ma vorrei sentirlo da te."
"Siete due bellezze diverse. Lei mora e orientale, tu castana, se non tinta e mediterranea."
"Ah, il maritozzo ha l' amante orientale."
"Non era un amante. É stata una cotta da ragazzini. Scusami Fede, ti chiedo ancora perdono."
"Mauro, perdono di cosa? Sai, forse l' avrei presa in maniera diversa tempo addietro, ma dopo tutte quelle che ti ho fatto passare io, devo solo che stare zitta, anche se mi da molto fastidio che tu vada a letto con altre. "
"E dove vi incontrate ora?"
"Incontrare?! Dove ci incontriamo? Da nessuna parte. Non vive in Italia. É all' estero e sta per fidanzarsi con il suo capo. Non so se si sposeranno, ma non credo proprio io possa incontrarla più e non capisco perché non mi passa?"
Fede sta zitta e ascolta.
"Fortuna che ho te al mio fianco che non mi hai ancora lasciato dopo questa rivelazione. E poi...questa benedetta canzone che non mi lascia mai. É angosciante! Mi spiace per te e per i ragazzi, ma non sto bene. Non sto bene dentro di me.
Mi prende la mano e comincia a baciarla. Poi stringendola forte, volta la testa verso destra, guardando fuori dal suo finestrino. Alza la sua mano destra fino a portarsela al volto.
Si sta asciugando le lacrime. Non le vedo, ma sta piangendo, lo so.
Arriviamo a casa.
Lei si cambia, poi viene in cucina, mi abbraccia e mi bacia.
E poi, guardandomi: "Si, é vero, sono una troia. Mi piace farmi scopare e fare tutte le peggiori porcate si possano fare con un uomo.
Adoro i cazzi grandi.
Se tu mi dessi il consenso, girerei pure film hard, magari cercando col trucco o un' altra pettinatura di mascherare il mio volto. Vorrei fare tutti i giorni spettacoli come quello a cui hai assistito, ma te lo ripeto: ti voglio un bene infinito, sono innamorata di te e non ti lascerò mai.
E poi, quante pornodive ci sono sposate? Qui In italia, se ci pensi, Eva Henger sta con Schicchi e ora non lo so, ma ce ne sono sicuramente altre.
Si, dovremmo cambiare vita, ma eventualmente ce ne andremmo in California.
I ragazzi si abitueranno e vivremo tranquilli ancora.
Anche Selen non era povera, eppure si é messa a fare porno!"
"Vuoi fare porno Fede? Se vuoi, fai quel che desideri. Sai benissimo che non riesco a dirti di no! Solo, magari, fatti dare una parte mascherata, perché non credo che solo col trucco e cambiando pettinatura non ti riconoscano?
Poi, se tu volessi una cosa pubblica, allora cambierebbe tutto. Lo fai alla luce del sole e passato lo shock iniziale, uno ci si abitua."
"No no! Era solo per parlare. Non voglio fare alcun film porno."
"Come vuoi te. Esco un po' in giardino."
"Ok mauro. Preparo la cena. Insalata e petto di tacchino?"
"Si, ok. Grazie. Allora non vado in giardino e preparo la tavola."
"Comincio ad apparecchiare mentre sento lo sfrigolio del tacchino sulla piastra. Penso al suo discorso di prima in merito al porno.
Forse é un'idea mia, ma credo che mi stia preparando alla sua decisione di fare l' attrice hard."
"Mauro, hai portato i rullini a sviluppare?"
"Fede, siamo sempre stati insieme e non ho proprio pensato ai rullini."
"Già, hai ragione. Quando li porti?"
"Ma perché hai fretta?"
"No! É che voglio vedere le foto!"
Ok, voglio vedere fino a che punto arriva.
"Vuoi portarle te allo sviluppo a Senigallia?"
"Io?"
"Perché, qual' è il problema? Ti hanno visto nuda parecchie volte.
Se gli porti i rullini, magari vestita in maniera osé e dopo un' ora li vai a riprendere, non penso possa crearti problemi.
Tanto al mare ci vai mezza nuda, anzi, diciamo quasi nuda. I micro bikini che indossi non coprono nulla.
Li faresti felici. Ci sono un gruppo di pensionati che non vedono l' ora di conoscerti."
"Ma davvero?"
"Certo! Anzi potresti pure fargli un piccolo spogliarello nel negozio. Chiudono e fai lo spettacolo."
"Dai Mauro, non scherzare."
"E chi scherza! Ti preparo i rullini e ti do l' indirizzo. Fai te.
Io domattina devo passare e stare tre ore in azienda. Tu se vuoi, potresti andare. Decidi te? "
"E come mi presento? Salve, sono la moglie del signore che vi porta i rullini da sviluppare e..."
"No! Ferma. In negozio, per loro, tu non sei mia moglie."
"Ah no! E cosa sarei per loro?"
"Una mia amica a cui piace essere fotografata nuda perché ha un giro di clientela particolare e fa la escort."
"Quindi sarei una prostituta di lusso?"
"Chiamati come vuoi, ma questo loro sanno. "
"E il nome?"
"Sai, credo di non averglielo mai detto, se non sbaglio."
"Maledizione! Mi stai eccitando e mi sto bagnando. Ok, scattiamo subito altre pose. Non posso andare solo con due rullini. Se devo farlo, lo faccio per bene. Dai Mauro, é ancora giorno. Facciamo gli altri scatti in pinetina."
"In pinetina? E se ti vedessero?"
"Ma chi vuoi mi veda? Il sig. Aldo? Capirai, si rifarebbe gli occhi. Con quella moglie che ha! "
É proprio troia. Le piace essere vista nuda.
Sale in camera e ne scende dopo 10 minuti tutta truccata. Orecchini con pendenti, braccialetti ai polsi e alla caviglia destra una cavigliera di corallo rosso. Ai piedi calza dei sandali aperti senza alcun fermo, acquistati non so dove e mai visti sino ad oggi.
Indossa il vestito da mignotta che le comprai io. Quello del ristorante, e con lo smalto rosso sulle lunghe unghie delle mani e dei piedi é meravigliosa.
É proprio una escort perfetta.
"Fede, io ho già la reflex carica."
"Bene Mauro, andiamo. Quando le vedranno devono inchinarsi di fronte alla troia di Ancona. "
Mi porta in pinetina e comincio a scattare delle foto da vera baldracca. Una decina vestita, per modo di dire, con quell' abitino.
Poi le altre completamente nuda in tutte le posizioni piu oscene possibili.
Le secrezioni vaginali le fanno brillare quello spacco largo in mezzo alle gambe.
A forza di scattare, ci avviciniamo a casa di Gabriella.
Lei si mette attaccata al muro e a pecora, allargandosi le natiche, mostra i due buchi senza ritegno.
"Basta Fede, torniamo a casa. Ne facciamo alcune in giardino."
La voglio sul pozzetto, come quando la stava scopando il professorucolo. A gambe aperte. Da vera troia!
Scarico un altro rullino da 36.
Entriamo in casa e lei: "vado a mettermi qualcosa".
"E perché? Stai tanto bene cosi."
"Vuoi che rimanga cosi? Confessa che non vedi l'ora che porti i rullini al negozio? E se stessi scherzando?"
"Fede, ti piace mostrarti nuda. Tu non vedi l'ora di portarceli."
"Ormai hai capito che donna sono.
Mauro, fai ancora in tempo.
Lasciami, prendi i ragazzi e vai dalla tua nuova donna.
Tu non puoi avere una moglie come me al tuo fianco. Fallo finché sei in tempo. "
"No Fede. Sei mia moglie e io non ti lascerò mai. Tutto questo è accaduto per colpa mia, non tua.
Stai tranquilla!
E te lo ripeto, si sta fidanzando col suo capo che é un uomo ricchissimo.
Di certo non si viene a prendere un tecnico spiantato come me. In più, non toglierò mai ai miei figli, la loro madre. "
Si avvicina, mi abbraccia e baciandomi: "Grazie amore mio, grazie! Voglio fare sesso con te, ma non ora, dopo, a letto. Sesso di quello da veri maiali.
E devi essere lungo. Ti voglio sentire dentro per tanto tempo. Tanto tanto tempo.
E...ah! Da quel che vedo e sento, credo di farti ancora effetto"?
"Tu mi fai sempre effetto. Andiamo sopra, ceniamo dopo."
Grande scopata in tutte le posizioni possibili e prima volta in vita mia, le ho sborrato due volte dentro senza che il cazzo si ammosciasse.
Non mi é mai successo.
Questa donna mi tira proprio tanto. La sua troiaggine e tutto il resto hanno fatto si che si verificasse.
Al mattino, la saluto.
Scendo, poso gli altri rullini vicino ai due che stanno sulla console in sala. Esco e vado in azienda a parlare con il mio grande capo.
Più che altro a chiedere spiegazioni del perché debba andare io piuttosto che un ingegnere.
Alle 13.10 torno a casa, dopo aver fatto i miei 40 minuti sulla scogliera.
Entro e Fede non c'é. I rullini neanche.
La chiamo.
'Ciao Fede. Dove sei?'
'Ciao Mauro. Sto partendo ora da Senigallia. Il tempo di arrivare a casa.'
'Sei a Senigallia? Ma sei andata davvero a sviluppare i rullini?'
'Certo! Me lo hai chiesto e sono venuta eeeee... posso garantirti che i tuoi amici sono rimasti molto contenti dello spogliarello.'
'Ma l' hai fatto davvero?'
'Certo! Lo sai che sono esibizionista. Perché non avrei dovuto farlo?'
'Va bene! Ti aspetto.'
Arriva a casa dopo una un quaranta minuti.
Entra in garage e dopo 5 minuti entra in casa...
"Perbacco! Ma sei andata vestita cosi?"
"Ti piaccio?"
"Porca troia! Ma li hai fatti svenire tutti vestita cosi!"
Un minitubino che arriva a coprirle a malapena il seno e le natiche. Se abbassi per coprire un po' di più le natiche, si scoprono le areole delle tette.
Se lo alzi per coprire sopra, si scoprono le natiche.
I classici sandali ai piedi delle foto e tutto il resto. Dei monili, la cavigliera a destra. Bracciali, orecchini, anelli e un rossetto da vera troia. Cazzo! Sembra una puttana della provinciale.
Ma che dico? Manco loro vanno cosi.
Dopo li chiamo al negozio, ma questa cosa a Fede gliela devo dire.
"Fede, sembri proprio una mignotta!"
"Non mi vuoi cosi? Non vuoi che tua moglie sia una mignotta?
Loro non si sono lamentati, anzi, hanno gradito molto e hanno preteso gli regalassi il mio perizoma."
"Ma davvero hai portato i rullini a sviluppare vestita cosi?"
"Huee! Me lo hai chiesto te e io l' ho fatto."
"E le foto?"
"Mi hanno detto di passare domani.
Cosi, dopo che accompagno te a prendere il treno, passo al negozio, prendo le foto e mi hanno detto che mi fanno un bel regalo se mi dimostro gentile con loro.
E visto che domani non ho nulla da fare, perché no!"
Si sfila il tubino rimanendo nuda.
Mi avvicino a lei. Sono eccitatissimo.
La avvinghio per le natiche tirandola a me. La bacio e senza tanti fronzoli la metto a pecora poggiandole il ventre sulla testiera del divano, cominciando a scoparla.
Credo le piaccia essere posseduta in questa maniera perché ha la fica fradicia di umori e anche io sono talmente su di giri che nel giro di tre o quattro minuti le sborro dentro.
"Scusami Fede, non ho resistito. Mi hai fatto eccitare al solo pensiero di vederti nuda in mezzo a quei pensionati allupati."
"Ti piace sapere che tua moglie è una gran porca, vero?"
"Purtroppo si! Il problema è che piace anche a te. Non credevo che lo facessi realmente."
"E infatti non l' ho fatto!"
"Come non l' hai fatto?"
"Non l' ho fatto. I rullini sono in auto e il vestito con le scarpe l'ho messi in garage. Troia si, ma fino ad un certo punto."
Tiro un sospiro di sollievo.
"Mauro, ti vedo rilassato."
"Direi di si!"
Si avvicina a me, mi abbraccia e mi sussurra all' orecchio: "Ma non ti eccita sapere che la tua mogliettina è una maialina"?
"Si Fede, si! Ma qui ci vivi ed é meglio evitare."
"E infatti evito. Non sono stupida Mauro e non voglio farti male più di quello che ti ho fatto. I rullini li rimetto qui. Se vuoi portarli allo sviluppo, lo fai te e non io. Cosa ti hanno detto a lavoro? Perché devi andare te?"
"Perché hanno voluto me? Non mi dire per quale motivo, non l' ho capito e non lo sa ne' lui, ne' Marco. Da quello che mi hanno spiegato é piu competenza di un settore che non mi riguarda e non comprendono neanche loro il perché mandino me. Però che faccio? Il lavoro è lavoro e devo andare."
"Certo! Ci mancherebbe. Io vado a Londra per il lavoro, tu almeno vai a Roma, in sede. Come ti senti Mauro?"
"Come mi sento? A volte non bene. Se non avessi te al mio fianco non so come farei? Anche oggi mi sono fatto 40 minuti in scogliera. Poi sono venuto a casa e tu mi hai fatto questo regalino. Grazie!"
Si avvicina a me con un kleenex in mano e l' altro davanti alla vulva per non far cadere lo sperma dalla sua micia e...
"Mauro, qui la fortunata sono io e non te. Ricordalo sempre. Vado a lavarmi. Oggi mi hai riempita. Che spreco! Tutto da buttare."
Mi bacia e sale in bagno.
Ceniamo e andiamo a letto.
L' indomani mattino mi accompagna ad Ancona a prendere il treno per Roma.
"Fede, se hai timore a stare sola, vai da Clara o da Luisa o..."
"O chiamo Samir e lo faccio venire a casa. Che ne pensi?"
"Perché ti interessa un mio parere? Allora a questo punto vai da Stefano."
"Ancora! Stefano non vuole fare sesso con me. Lo sai."
"Obbligalo!"
"Obbligarlo! E come?"
"Caro Stefano, se non mi ridai il tuo uccello spiffero tutto a Mauro. Sono quasi convinto che tornerebbe a fotterti."
"Ah! Dici? Sappi che avevo pensato la stessa cosa e ora che tu mi dici cosi, quasi quasi lo faccio. Anzi, ok, ci provo. Ti crea problemi se li sfrutto tutti e due in questi 5 giorni che sono sola in casa?"
"Cambierebbe qualcosa se ti dicessi di si?
Se li porti a casa non ti far vedere da nessuno e metti la loro macchina dentro. Ciao Fede, ci vediamo il 15 pomeriggio sul tardi o il 16 mattino."
Le do un bacio e vado a prendere il treno.
Tra Samir e Stefano preferisco Stefano, cosi rimaniamo quasi in famiglia.
Ma guarda a che cazzo sto pensando.
Salgo in treno e in testa eccola la! parte la solita filastrocca, la canzoncina di Shuli.
Stavolta pero', non la canticchio come faceva lei, ma in un' altra maniera e suona molto bene.
Arrivo a Roma e vado in hotel, vicino alla mia sede, a due passi da Via Veneto.
Domani mattina ho appuntamento col mio superiore. Voglio proprio sapere cosa avrà da dirmi.
La sera cena veloce e chiamo i ragazzi.
Poi chiudo con loro e chiamo Fede.
Tanto per cambiare non risponde.
Una, due, tre volte. Nulla, non risponde.
Lascio stare e mi metto a vedere la tv.
Poi alle 23.05 squilla il cellulare. È lei.
'Mauro, scusami! Ho dimenticato il cellulare a casa.'
'Perché dove sei andata?'
'Andrea e Luisa mi hanno invitata a mangiare una pizza con loro e ho dimenticato di dirtelo. Scusami ancora.'
'Va bene! Io credevo che non volessi essere disturbata? Non sapevo con chi fossi. '
'Con nessuno Mauro, con nessuno. Non ti ho visto particolarmente entusiasta oggi quando te l' ho detto e non mi va, in questo momento, di darti ulteriori problemi.
Ho chiuso tutte le finestre e ho messo l' antifurto interno.
Lascio il cellulare acceso e...mi piace proprio tanto questo cellulare.
Grazie Mauro. É bellissimo e utile. Ora sento Diana. I ragazzi li ho chiamati prima di uscire. A domani Mauro. Fammi sapere perché hanno voluto te. Ciao!'
'Ok. Ciao!'
Mi metto a dormire e come al solito alle 4.10 apro gli occhi.
Aspetto faccia giorno e vado in società verso le 8.20.
Parlo con un paio di persone importanti, ma non mi hanno spiegato il motivo del perché sia io li e non un' altra persona più idonea al compito.
Mi viene detto che devo fare un piccolo corso ad alcuni dipendenti e che mercoledì pomeriggio avrò tutte le spiegazioni del caso. Mi danno istruzioni di dove devo recarmi per fare questo corso.
Fede mi chiama a pranzo e mi dice che la sera andrà a cena fuori con due colleghe di lavoro per parlare di alcune cose e mi comunica che, se non risponde, di non preoccuparsi che é tutto a posto.
Ok. Stasera se non sbaglio va da Angelo. Quindi non ha interrotto nulla nonostante abbia terminato il contratto. Le piace! Falla divertire. Una valvola di sfogo deve pure averla.
Lei?! E io?
E passa un' altra notte quasi insonne.
Oggi è martedi. Finisco il minicorso e torno in hotel.
Chiamo Fede la sera.
'Ciao Fede. Allora come va?'
'Ciao Mauro. Volevo andare al mare, ma sono stanca, molto stanca. Ho pulito tutta casa e sono sfinita. Ora mi faccio un bel bagno rilassante e poi mi faccio un paio di uova e vado a dormire.'
'Ok Fede. Buon bagno e buona cena. Buonanotte. Chiudi tutto bene e metti l' antifurto interno.'
'Si, si. Tranquillo e buonanotte.'
Il mercoledi pomeriggio mi convocano da chi devo andare e cosi...
"Buongiorno Dottore."
"Venga venga! Si accomodi.
Bene, finalmente la conosco. Ho dal suo superiore sempre avuto delle ottime valutazioni su di lei e sono felice di poterla conoscere di persona.
Si é ripreso ottimamente dall' incidente che ha avuto?"
"Si, grazie dottore. Sono vivo e vegeto. Credo sia la cosa più importante."
"Bene! Posso offrirle qualcosa da bere?"
"No dottore, la ringrazio. Mi scusi, ma io sono un uomo d' azione. Sono qua da dieci minuti e non mi ha ancora chiarito il motivo del perché io sia in sede. Non comprendo!"
"Ha ragione sig. Mauro! Permette che io la chiami Mauro?"
"Ma certo dottore, non è un problema. Può anche togliere il signore se vuole?"
"Bene, grazie! Allora, Mauro, lei è qui per un contratto."
"Un contratto? Ma per stipulare un contratto non vi serve un tecnico come me. Avete un settore apposito che li stipula."
"Giusto! Ma se chi stipula il contratto volesse lei alla contrattazione, la nostra azienda fa un passo indietro e chiama chi é stato chiesto sia presente per prendere accordi. Anche perché é un contratto importante."
"Dottore, io non sono in grado di poter stipulare accordi contrattuali. Forse non mi sono spiegato: io sono solo un tecnico."
"Si, un tecnico! Ma di quelli che ne sanno più di un ingegnere. Qui sappiamo che il dottor S..... ad Ancona, si fida solo di due ingegneri e dopo di loro, se non possono, in alcuni posti invia lei. Ci sarà un motivo.
Ascolti Mauro, lei ha competenza nel suo lavoro, anzi da quello che mi è stato detto é uno dei migliori nel suo settore. Pertanto..."
"Non comprendo dottore. Non comprendo perché io?"
"Gliel' ho detto. Chi stipula il contratto vuole ci sia lei qui e vorrebbe lei anche dove dovrebbe andare ad istruire le squadre e coordinarle all' inizio. Oggi qui, avrà al suo fianco i nostri avvocati per la stipula, ma non credo ci siano problemi perché basta correggere alcuni piccoli dettagli che lei dovrebbe vedere. Va bene?
Poi le firme le metteranno chi di dovere."
"Dottore, io non so se sono in grado. Mi state dando una grande responsabilità.
Mi piacerebbe proprio sapere chi vuole per forza la mia presenza."
"La responsabilità verrà premiata, questo è certo. E per quanto riguarda chi è la persona che vuole la sua presenza, non c'è problema, andiamo. Ci sta aspettando nell' ufficio del presidente.
Venga. Le ripeto che é un contratto importante e vogliono lei come istruttore. Quindi Mauro, deve solo garantire per tre mesi , la sua presenza come istruttore ai corsi che si faranno da loro."
Nell' ufficio del presidente!? Ma chi cazzo é di così importante che vuole la presenza di un semplice tecnico per firmare un contratto?
Usciamo dall' ufficio e ci dirigiamo verso una porta intarsiata in oro.
La apre ed entriamo in una stanza.
La scena mi sembra fantozziana.
Manca solo la poltrona dove si sedeva il ragioniere.
La segretaria si alza dalla sua scrivania.
"Aurora, avverta il presidente che il sig. Mauro D.... è qui."
La segretaria informa il presidente che siamo arrivati.
"Prego, il presidente vi aspetta. Potete entrare. "
Apre la porta e entriamo.
Seduto di fronte a me il presidente.
É la prima volta che lo vedo e mai in vita mia avrei pensato di incontrarlo di persona.
Davanti la sua scrivania due sedie dorate. Sedie?! Più che sedie, direi poltrone.
"Venga sig. D......, venga."
Dalle due poltrone si alzano un uomo e una donna.
Lei parla al presidente in inglese e appena lo fa...
Questa voce! Questa voce!
Ho un tonfo al cuore.
Comincia a battere all' impazzata.
I capelli! I suoi capelli!
Non può essere, non puo essere vero?!
Si volta.
Shuli! Quanto sei bella amore mio! O mio Dio, Shuli!
Vorrei saltarle addosso e baciarla ma non posso. Credo abbia visto il mio stupore sul volto.
Lei allunga la mano.
"Buongiorno sig D. , se non mi conoscesse sono l' ing. Shuli, Shuli M......"
Rimango di stucco e il mio volto cambia espressione.
Perché quest' atteggiamento? Forse perché siamo qui, in presenza dei capi?
É fredda. É formale. Forse è giusto cosi!
Le allungo la mano e non posso fare a meno di notare uno stupendo anello con, credo un diamante che sembra una ciliegia, sull' anulare della sua mano destra.
"Il piacere é mio signora. Sono Mauro, Mauro D...... e..."
"Non c' é assolutamente bisogno che lei mi dica chi é. Lo sappiamo.
Il mio capo vuole espressamente ci sia lei come istruttore, anche se io gliel' ho sconsigliato, perché sig. D..... lei non vede di buon occhio le donne e questo mi da fastidio. Però chi comanda é lui e pertanto... "
Rimango come un baccalà da questa sua frase e non mi metto a piangere solo per orgoglio.
Ha lo sguardo di ghiaccio. Come può avere dimenticato quello che c' è stato tra noi?
"Signora, mi spiace che il suo presidente non le..."
"Va bene, basta! Cominciamo la riunione, risolviamo gli ultimi intoppi e domani firmiamo il contratto."
Non mi ha fatto neanche finire di parlare.
Il presidente ci fa spostare e andiamo ad un grande tavolo. Chiedo a tutti di scusarmi, ma dovrei bere un goccio di acqua e andare in bagno. Non mi sento bene.
"Ma come un uomo grande e grosso come lei, si sente poco bene?"
"Dottore, a volte ci sono delle sorprese che ti fanno stare male."
"Beh, ha ragione! Non se lo sarebbe mai aspettato di stipulare un contratto tra due società come le nostre."
"Esatto dottore. Perdonatemi. Solo due minuti. Ho bisogno solo di due minuti."
Ma che cazzo me ne frega del contratto. Non mi aspettavo un simile trattamento da una donna che diceva di amarmi. Se non ci fosse stata di mezzo l' azienda già me ne sarei andato.
Vado in bagno a darmi una sciacquata al viso.
E penso allo sguardo della mia bambolina. Shuli era fredda. Come se non mi conoscesse.
Non pretendo che mi saltasse addosso, però un po' di cordialita' in piu' non avrebbe guastato.
Mi ha trattato male, molto male.
Beh, ormai, vedendo l' anello al dito, ha fatto la sua scelta, pertanto basta cosi.
Esco dal bagno e mentre torno nel grande salone, come in un sogno, sento in testa la sua canzoncina.
Faccio l' impossibile per togliermela dal cervello e finalmente, al tavolo, si dialoga e si parla del contratto.
Scambi di accordi tra lei, la persona al suo fianco che è un avvocato e i nostri avvocati.
Quasi un' ora di dialogo e alla fine l' accordo viene raggiunto.
Accetto di fare l'istruttore di nuove squadre per tre mesi. Posso portarmi una persona al mio fianco a mia scelta e non c' è bisogno sia un ingegnere.
Frega un cazzo! Per me è Marco. Viene Marco, deciso.
Alla fine la classica stretta di mano, mi ringraziano e mi congedano.
Allungo la mano verso Shuli per salutarla. Lei si volta senza darmela, iniziando a parlare con il presidente.
É altezzosa. Ormai lei é di rango superiore. Pazienza! Meglio cosi!
Esco dalla sede e mi avvio a piedi verso l' albergo.
Non entro e decido di andare a fare una passeggiata in Via Veneto.
Mentre sto camminando, eccola che passa con una vettura da noleggio.
La osservo con occhi tristi.
Lei mi vede mentre io continuo ad andare verso Via veneto.
Fa fermare l'auto e la fa tornare indietro con un po' di retromarcia.
Il finestrino si apre.
"Sig D..... Sono contenta di questo accordo e mi auguro lo sia pure lei. Che ne pensa?"
"Non penso nulla! Io sono un dipendente e se a voi sta bene, deve stare bene anche a me.
Le auguro un' infinita felicità ingegnere M.....
Quel che è stato è stato ed è giusto cosi. Buona serata."
"Certo! É cosi! Ho organizzato un pranzo per domani in un ristorante vicino al Pantheon. Gradirei la sua presenza."
"Non ho indumenti idonei. Non sono stato informato di nulla e non posso presenziare. Sarei solo in un luogo per me inopportuno e gradirei non esserci."
"Lei dovrà esserci, altrimenti annullo l' accordo. A domani. Mando un' auto a prenderla alle 12.45."
Dice all' autista di andare senza neanche salutarmi e io rimango come un coglione.
Un dolore tremendo mi assale.
Non sono stato cosi male neanche quando mia moglie era stata messa incinta dal professorucolo.
Torno in albergo e mi sdraio sul letto.
Non vado neanche a cena.
Fisso il soffitto e torna la canzoncina in testa.
Sono tre notti che non dormo e credo che anche questa la passerò in bianco.
Continuo a pensare a Shuli. Al suo atteggiamento nei miei riguardi. All' anello al dito.
E nel cervello riparte il ritornello.
Non ne posso più.
Domani abbiamo il pranzo.
Cosa c' entro io?
Devo essere presente per forza. Mi ha quasi obbligato. Quasi?! No! Mi ha letteralmente obbligato.
L' ha detto: Se lei non viene, annullo l' accordo. Che palle!
Dai Mauro! Almeno hai capito di tenerti stretta tua moglie.
La vita continua. Ancora due giorni a Roma e poi a casa di nuovo.
Provo a dormire.
Non ci riesco.
Accendo il pc perché voglio andare a vedere la posta di Fede.
Mentre vado a loggarmi, squilla il cellulare.
É Fede.
'Ciao tesoro. Perché questa chiamata a quest'ora?'
'Ciao amore mio. Volevo sentirti. Sono sola in casa e prima di andare a letto, volevo parlare con te. Come va?'
'Non bene Fede, non bene piccola mia.'
'Perché Mauro?'
'Ho bisogno della scogliera, Fede.
E se continua cosi va a finire che mi ci butto dalla scogliera.'
'Non dire stupidaggini! Tu guarda se adesso devo venire a controllarti quando vai lassù.'
'Sei solo?'
'Con chi vuoi che stia? E tu?'
'Tranquillo, sono sola anche io. Tra un po' chiudo con te e vado a rilassarmi in camera con due belle zucchine che ho comprato oggi.'
'Ti consoli cosi?'
'Si, oggi si! Volevo sapere il motivo del perché ti hanno chiamato in sede. Credevo mi chiamassi te, ma non l'hai fatto e ti ho chiamato io.'
'Per un contratto, Fede. Per un contratto. Domani abbiamo un pranzo di lavoro. Quando torno ti spiego.'
''Va bene, Mauro, ci sentiamo domani. Ciao e buonanotte. Spero tu riesca a dormire.'
'Lo spero anche io. Chiama Samir se ti senti sola o hai qualche voglia particolare?'
'Tranquillo! Ho solo voglia di averti qui con me, affianco a me, per poterti baciare amore mio. Ciao.'
Mi ha chiamato alle 23.42.
Sta sola veramente e non ha fatto nulla? Chi lo sa?
Spengo il pc, magari lei ha la sua mail aperta e menomale mi ha chiamato.
Mi ributto sul letto. Provo a dormire ma tanto per cambiare apro gli occhi verso le 4.30.
Mi alzo, faccio una doccia e vado a fare una passeggiata lungo le vecchie mura della città.
Alle 5.20 entro in un bar. É l' unico aperto.
Il barista, un tale Paolo, da come lo chiamano alcuni clienti, é simpatico e mi tira un po' su il morale.
Esco dal bar e torno verso l' albergo.
Oggi non ho nulla da fare.
Hanno detto che mi devo riposare.
Mi viene da ridere. Riposare?! Perché secondo loro sono stanco?
Devo aspettare che aprano i negozi per acquistare un vestito e un paio di scarpe. Poco male, lo userò per il battesimo della bimba di Alessandro.
Bella bimba. La pargola è nata ad aprile.
E così fiori per la puerpera e due completini per la piccolina con Ale che saltava di gioia insieme alla figlia più grande.
Sono felice per lui, per Manu, per la primogenita e anche per veronica.
Lo credevo uno stronzo e invece si é trasformato. Certo magari avrebbe potuto farlo prima, ma ormai é andata e non ci penso piu'.
Tanto per Fede un cazzo in più o in meno, poco cambia.
Vabbè, è ancora presto. Torno in albergo e provo a stendermi sul letto.
Torno in stanza e verso le 9.00 sento bussare.
Apro la porta. C' è un fattorino.
"Buongiorno signore. Mi hanno detto che lei era qui. Devo consegnarle questi pacchi."
"Pacchi per me?"
"Se lei è il signor Mauro D....., si, sono per lei."
"Va bene, grazie. Li poggi sul letto e aspetti che le offro un caffe."
Gli dò cinque euro e lui uscendo chiude la porta.
Pacchi per me?
Comincio ad aprire, ma capisco subito che si tratta di un completo con tanto di camicia, calzini, scarpe e cravatta. Non manca nulla.
Un biglietto. Leggo...
< Ora signor Mauro non può mancare. Se avesse problemi col vestito chiami questo numero..........
L' aspetto a pranzo altrimenti l' accordo salta.
La macchina verrà a prenderla alle 19.30.
Il vestito può tenerlo. >
É sempre formale. Vabbè, siamo in ballo e balliamo.
Mi ha pure comprato un vestito.
Squilla il cellulare.
É l' azienda che mi informa che venerdi posso partire dopo le 14.00.
Provo il vestito. Mi sta a pennello.
Certo! L' ingegnere sa bene le mie misure.
Pure le scarpe sono ok.
Attendo le 12.40 e scendo nella hall.
Dopo cinque minuti entra un signore chiedendo del signor D.......
"Eccomi, sono io. Buongiorno!"
"Buondi a lei. Ho ordine di portarla al ristorante da F............ al Pantheon. Prego signore, mi segua."
Lo seguo e mi lascia vicino al Pantheon in questo ristorante. Sono già tutti seduti.
"Buongiorno a tutti. Vi vedo tutti qui, forse ho fatto tardi? "
"No no! Siamo noi in anticipo. Si sieda pure. "
Shuli mi osserva. C' é qualcosa che oggi la cambia. Non so cosa.
Ha una ragazza al suo fianco destro e il signore di ieri che era in azienda a seguire.
Mi presentano la signorina. É la sua segretaria.
E brava Shuli. Ne hai fatta di strada.
Hai un completo di forse 3000€ addosso.
Gli anelli, tra cui quello con la ciliegia, alle dita.
Hai uno bellissima parure di gioielli.
No Shuli, in realtà sei tu che sei bellissima.
Hai fatto bene bambolina! Hai fatto bene! Domani firmerai un importante contratto e hai persino una segretaria.
Mi metto seduto e attendiamo l' arrivo delle pietanze.
Vedo parlare nella loro lingua Shuli con la segretaria.
La ragazza mi osserva e mi fa un grande sorriso.
Il pranzo termina. Saluto tutti, ringrazio e torno in taxi in hotel.
Mi faccio l' ennesima doccia perché nonostante l' aria condizionata fa caldo e ho sudato e forse la faccio anche per calmarmi.
Guardo la tv. E cosi tra un programma e l' altro squilla il cellulare.
É Fede.
'Mauro!'
'Si piccola mia, eccomi. Domani pomeriggio torno. Ti faccio sapere l' orario.
Oggi abbiamo avuto questo benedetto pranzo e, vabbè, poi ti racconto.
No! É giusto te lo dica ora.
C'era lei Fede, c' era lei!
Si è fidanzata e mi ha trattato come una pezza da piedi.
Meglio cosi Fede, meglio cosi. Sto pure bene oggi. '
'Davvero Mauro c' era lei? Dai amore mio, tutto passa. Te la faccio passare io, tranquillo.
Non ci pensare e ricordati di chi ti aspetta a casa.'
'Hai ragione, grazie Fede. Ti faccio sapere a che ora arrivo col treno. Ciao piccola.'
'Ciao Mauro. A domani.'
Dai Mauro, domani é l' ultimo giorno e poi a casa.
Quando andremo da loro non la vedrò di sicuro e ne sono felice.
Ma felice di cosa? Ho voglia di spaccare tutto. Ma questa é la vita. É giusto così. Non ci devo pensare.
Mi stendo sul letto e non so come, mi addormento.
Apro gli occhi! Sembro rincoglionito.
Le 21.15.
Cavolo! Ho dormito. Era ora! Forse ho ripreso un po' di tranquillità.
Mi faccio una doccia e poi esco a mangiare un pezzo di pizza.
Mi tolgo la maglia e vado verso il bagno, ma sento bussare alla porta.
Chi può essere a quest'ora?
Vado ad aprire.
"Shuli! Cioè, mi scusi, ing M......"
"Mauro, per favore smettila!"
Comincia a piangere.
"Sono Shuli, la tua Shuli! La tua bambolina. Sono sempre io, perdonami per ieri e per oggi. Purtroppo dovevo far vedere di essere cosi. Perdonami amore mio!
Sto rischiando a stare qui e la mia segretaria mi sta coprendo.
Non sai quante volte avrei voluto baciarti, abbracciarti, stringerti forte a me.
Ma non potevo farlo. Non ho potuto."
Continua a piangere.
Mi abbraccia e comincia a baciarmi.
"Non ci riesco a stare senza di te e per rompere questo legame ho deciso di accettare la proposta di matrimonio del mio capo.
Hai ragione te. Prima o poi gli vorrò bene. Farò dei figli con lui e loro me lo faranno apprezzare di più.
Ma tu Mauro, tu hai la tua famiglia e devi stare con loro. Non sarà Shuli, Shuli M...... a togliere il padre a dei figli e non toglierà mai un marito a una moglie.
Solo una cosa ti chiedo Mauro: un ultima notte d' amore con te. Solo questo voglio.
Poi, aspetterò con pazienza la prossima vita. Quella che passeremo insieme."
La faccio entrare e chiudo la porta.
La stringo forte a me. E comincio a baciarla.
Il suo profumo, il suo profumo mi fa impazzire.
Lei ricambia il bacio con ardore.
Comincio a spogliarla fino a farla rimanere nuda. É bellissima!
Sono già in piena erezione.
Lei si mette sul letto e mi osserva.
Tolgo il pantalone e la mutanda e le vado vicino.
Torno a baciarla fino a quando vado in mezzo alle sue gambe e piano piano la penetro cominciando a far l' amore.
Non mi stanco mai.
Mi piace! L' ho sempre detto che Shuli mi piace da impazzire.
Fede è Fede, ma Shuli e Shuli.
Ha quel qualcosa in piu che se ci fosse una scelta andrei su di lei.
La vedo felice e lo sono anche io.
Forse ho dimenticato che dopo stasera non la rivedrò più.
Non ci penso!
Sto vivendo questo momento intensamente, talmente tanto intensamente che sto per venire.
"Shuli, amore sto venendo."
"Anche io tesoro. Dentro, fallo dentro. Riempimi del tuo seme. Falloooooooohhhhhhh, siiiiiii, godoo. Ti sento, ti sento dentrooo."
Mi bacia.
Io faccio altrettanto e dopo dieci minuti di effusioni sono nuovamente dentro di lei.
É fantastico! Non finisco mai. Mi piace talmente tanto che questa donna mi fa quest' effetto.
Lei, dai suoi movimenti e dallo sguardo, credo abbia goduto quattro o cinque volte.
E dopo averla nuovamente riempita ci addormentiamo abbracciati l' uno all' altra.
Apro gli occhi.
Le 7,10.
Ho dormito, finalmente ho dormito. Allungo il braccio per toccare la mia bambolina. Ma non la sento.
Volto la testa.
É vuoto! Il suo lato del letto è vuoto.
Un senso di sconforto mi assale distruggendo dentro di me l' ultimo barlume di speranza che avevo.
É finita! Ormai è finita. É giusto cosi! Ho due figli e una moglie.
Mi metto seduto sul bordo del letto.
Ho ancora vivo il ricordo della serata passata e sento ancora il suo odore.
Piccola bambolina. Grazie! Grazie per quello che mi hai fatto vivere.
Mi alzo!
Devo andare in bagno.
Cosa è quello?
C' è qualcosa sul comodino.
Un foglio di carta. No, é un post it.
Lo prendo e leggo.
< Amore mio, grazie! Grazie per quello che mi hai dato e per quello che mi hai insegnato. Non ci vedremo più, come è giusto che sia. Fai la tua vita con la tua famiglia e io proverò a fare la mia.
Ti amo e avrai sempre un posto nel mio cuore. La tua Shuli.
Ti aspetto nella prossima vita. Addio! >
Cazzo! Comincio a lacrimare come un bambino, poi alzo la testa.
Questa vita deve continuare, forza Mauro. Hai una bella moglie e due ragazzi stupendi.
In più una marea di amici che ti aiuteranno a dimenticarla.
Entro in bagno.
Sullo specchio un cuore fatto con il rossetto e la scritta ti amo.
Cancello tutto con l' asciugamani e poi mi butto in doccia con le lacrime che scendono.
Rimango con l' acqua che mi scroscia in testa forse un dieci minuti.
Un senso di impotenza e di vuoto assoluto mi prende.
Esco, mi asciugo e comincio a vestirmi.
Preparo la valigia e apro la porta della camera.
Mi volto e guardo il letto utilizzato per l'ultima notte d' amore con Shuli.
Scendo nella hall, consegno le chiavi ed esco dall' hotel per andare in società .
E all' uscita...
"Mauro!"
"Fede! Che ci fai qui?"
"Ti dispiace che io sia qui?"
"Assolutamente no! Non ho mai desiderato tanto vederti come oggi."
La stringo forte a me.
"Cosa è successo Mauro, perché mi stringi così forte?"
Ringrazio il cielo che ci sia lei, altrimenti oggi non so proprio che cosa avrei combinato.
"Mi sei mancata Fede, mi sei mancata.
Sei in auto?"
"Si Mauro."
"Porto il bagaglio in auto, poi vado in azienda e vediamo che cosa cazzo altro vogliono."
"Va bene mauro. Ti aspetto qui! Vai tranquillo! Stai bene amore mio?"
"No Fede, no! Per niente, proprio per niente. Menomale che sei qui perché altr..."
"Altrimenti cosa? Ci siamo noi. Devi pensare a noi e vedrai che presto sarà solo un ricordo. Un bel ricordo vissuto. Vai Mauro, ti aspetto."
Annuisco col capo e mentre mi giro per andarmene vedo i suoi occhi colmi di liquido lacrimale.
Ha ragione povera donna. Che cosa le sto facendo? Sono un coglione! E ma lo fa anche lei.
Si, ma io me lo sono cercato, lei no.
In società mi ringraziano e mi dicono che posso anche tornare a casa.
Vado da Fede e andiamo al mare dai ragazzi.
Lungo la strada Fede non parla. Capisce il momento e oggi sono io che guardo fuori dal finestrino.
Arriviamo a Passoscuro e l' abbraccio dei ragazzi colma un pochino quel senso di vuoto che ho dentro di me.
Andiamo a trovare Manuela con la bimba.
Sono tutti pronti per la partenza e per la vacanza da noi.
Passiamo il pomeriggio in famiglia e poi la sera, dopo cena, i ragazzi escono.
Fede mi dice che è stanca e va a dormire.
Io invece voglio andare in spiaggia.
Non c'è la luna piena. Forse è un quarto, ma i suoi raggi sull' acqua calma del mare, illuminano leggermente la zona.
Mi metto seduto su un pedalò di salvataggio e osservo quella falce luminosa in cielo.
Sto fermo, immobile da dieci minuti e poi sento due braccia che mi stringono forte e la voce di Fede: "Nella prossima vita Mauro, nella prossima vita sarai con lei. Poi nella prossima tornerai da me. Faremo una vita a testa e staremo sempre con te fino a quando non ti stancherai di noi".
Mi volto e l' abbraccio forte.
"Non mi stancherò mai di voi, amore mio. Mai!
Lei presto si sposerà e a me passerà perché ho te e i ragazzi vicino. Vi voglio un mondo di bene.
Sai cosa ha detto? Ha detto che non sarà lei a togliere a una moglie e due figli il marito e il padre. Aspetterà, come dici te, la prossima vita."
Le prendo la mano e con l' altra che la stringe a me, ci incamminiamo lungo la riva.
"Fede, quello che dissi quando ti diedi l' anello non l' ho dimenticato, come non ho dimenticato la mia promessa il giorno delle nozze. Tu sei mia moglie e lo rimarrai per tutto il resto della mia vita, sempre se tu lo vorrai?"
"E perché dovrei non volerlo? Per questa vita sei mio."
"Grazie Fede, grazie amore mio."
Il suo braccio sinistro si avvolge intorno alla mia vita, portando la sua mano destra che è ancora nella mia sul suo cuore e poggiando la testa sulla spalla...
"Mauro, per me tu sei qui dentro. Non riesco e non riuscirò mai a farti uscire, sei parte di me.
Ma ricorda, nella prossima vita tu sarai dell'altra e in quella dopo tu tornerai da me. Ti prego, non mi far aspettare più di una vita. Non lo sopporterei.
Una vita con me e una vita con lei.
Non voglio sapere nulla, non devi dirmi nulla. Se fosse accaduto qualcosa tienilo per te, conservalo nel tuo cuore e lascia un piccolo spazio per questa moglie sciagurata che hai."
Non ce ne siamo accorti, ma siamo ben oltre gli stabilimenti balneari.
"Grazie amore mio. Vieni."
"Dove vuoi andare?"
"In acqua, vieni con me."
Si spoglia completamente nuda mettendo quelle quattro cose che indossa sulla sabbia.
Faccio altrettanto.
Entro in acqua e lei comincia a sghizzarmi, ridendo.
La prendo e la faccio volare facendola finire sott' acqua.
Non la vedo piu. Non riemerge.
"Fede, Fede dove sei? "
Non risponde.
Oh cazzo, si è fatta male e mentre sto per preoccuparmi sento una bocca attorno al mio cazzo.
Abbasso lo sguardo.
Una testa con dei capelli che fa avanti e indietro.
Un pompino in acqua mi mancava.
Ho scopato e sono stato segato in acqua, ma il pompino mi mancava.
Fede risale.
"Scusa! Ho bisogno di prendere fiato e torno sotto."
La blocco!
"Ferma!"
La guardo! É bella! É bella pure lei. Si, é una grande troia, ma è mia moglie. É bella e mi ha dato due figli.
La porto fuori dall'acqua e a riva, con le onde leggere, la sdraio e le allargo le gambe cominciando a leccargliela.
Poi mi giro col classico sessantanove e continuando a leccargliela le faccio scendere il mio cazzo in bocca.
Inizia a farmi un bocchino e in contemporanea le scopo la bocca.
Mi fermo e la metto a pecorina con il mormorio delle onde in sottofondo.
Comincio a scoparla, dapprima lentamente, poi accellero il ritmo.
Mi piace anche lei, mi piace tanto.
Ma forse mi piace proprio perché è una porca incredibile.
Chi lo sa cosa ha combinato per prolungare il fioretto e cosa ha fatto di cosi grave?
"Fede sto venendo! "
"Siiiiii, Mauro, siiii, anche io. O mio Dio, o mio Dio, siiiii! Go...d...oooo!
Continua...
Cazzo! Sta cominciando a piovere abbastanza forte.
Continuo a guardare la stanza da letto del villino di Gabriella illuminata.
Sto per godere.
"Fede, sto per sborrare."
"Si si! In bocca, lo voglio in bocca."
Glielo tolgo dall'ano. Lei si gira e si mette davanti al cazzo con la bocca aperta, segandomelo a due mani.
Partono 5 sghizzi che lei accoglie in bocca e come al solito inghiotte.
Si alza, sembra soddisfatta!
Con la lingua si pulisce un labbro ancora sporco di sperma.
"Fede, entriamo, che sta piovendo di brutto e siamo bagnatissimi. Sei soddisfatta!? "
"Per ora si! Va meglio."
Ed ecco i fulmini e l' acqua che scende copiosa dal cielo. Rientriamo in casa e andiamo ad asciugarci. Nel frattempo smette di piovere. I classici cinque minuti di temporale estivo.
"Bene! Io devo andare a controllare il villino di Gabriella. Guarda! C'é la luce della camera accesa e lei non mi ha detto nulla."
"Porca miseria! Spengi questa faretto. Ho fatto la troia pure. Mi avranno sentito e vista?"
"E allora?! Non è che sei una una donna che si vergogna a mostrarsi nuda agli altri. E poi abbastanza troia lo sei, pertanto dove è il problema?"
"No, solo per i vicini."
"Capirai! Se ti vedesse nuda il signor Aldo, si farebbe tre seghe al giorno.
Rimani qui. Vado a controllare. Mi hanno riferito che ci sono dei ladruncoli."
"Mi lasci sola? No no! Vengo con te."
"Hai paura ti violentino?"
"Fosse solo quello non sarebbe un problema. É il dopo la violenza. Che ne so cosa ti fanno? No no, vengo con te."
"Come vuoi. Io vado intanto."
Scendo le scale di corsa, prendo le chiavi di casa di Gabriella e la torcia.
Esco in giardino e tramite il cancelletto laterale entro nella pinetina.
Sono 100 metri che ci metto.
Dopo trenta metri sento un rumore.
Mi volto e accendo la torcia illuminando la sagoma dietro di me.
"Fede, cazzo! Ma sei ancora nuda?"
"Non mi hai dato il tempo di prendere nulla e io da sola ho paura."
"L'ombrello lo hai preso, però. Sei nuda, non hai preso nulla per coprirti e prendi l'ombrello per la pioggia?
Sei incredibile!
Poi con quelle scarpe! Ah, Fede Fede! Prendi la mia maglietta che fa fresco."
Mi tolgo la maglietta e gliela passo. Almeno ora é un po' coperta.
Cazzo! Mi ricorda quando siamo andati alla Badia a far le foto.
Wow! Vero! Ora che Gabriella non c'è potremmo farle qui le foto, in pinetina.
I vicini di Gabriella non ci sono e i miei sono anziani.
Anziani?! Il signor Aldo lo vedevo a volte parlare con Fede e si, faceva il galletto.
Un sessantottenne che fa il galletto con mia moglie.
Anche se non hanno i denti, la fame non passa mai.
Mi volto.
Ci sono una serie di case a schiera. Quelle si, con una buona illuminazione ci avrebbero visti ora.
Si avvicina a me. Mi prende sottobraccio e proseguiamo il cammino verso casa di Gabriella.
"Ti piace fare la zoccola nuda, vero!?"
"Lo sai che sono esibizionista. Ma per fare le esibizioni serve un pubblico e qui il pubblico non c'é .
Ho solo avuto paura e ti sono venuta dietro."
"Nuda? Sei proprio una gran troia. Ti piace esibirti nuda. E se ti dicessi che puoi fare un film porno, lo faresti?"
"Ma tu non vuoi!"
"Se ti dicessi di si, ma solo uno e a volto coperto, ti andrebbe bene?"
"Poi ne parliamo. Ora pensiamo a questa luce."
Arriviamo al cancelletto di casa di Gabriella, lo apro e entriamo nel suo giardino.
É tutto spento.
Fede, mi segue.
Mi avvicino alla porta di casa. Infilo la chiave nella toppa e comincio a girarla.
La porta si apre.
É buio, ma non sento voci.
Salgo le scale con Fede che mi segue. Cazzo! Pensa te se veramente ci fossero dei ladri.
Se mi bloccassero e la vedono così, non so proprio cosa potrebbero farle.
A bassissima voce: "Fede, mettiti dietro quella porta e aspettami".
"Non mi lasciare sola. Ho paura!"
"Cazzo! Perché non sei rimasta a casa? Mannaggia a te. Seguimi."
Arriviamo sul piano superiore, apro la porta della camera e...
Vuoto! Non c'è nessuno, ma la luce é accesa. Non capisco!
Prendo il cellulare e chiamo Gabriella.
Mi dice che il figlio c'è stato il giorno prima e probabilmente ha lasciato la luce accesa.
Pericolo scampato, ma mi incazzo con mia moglie.
"Ok, hai paura! Ti chiudi in casa da noi. Mi vuoi seguire? Cavolo, copriti con qualsiasi cosa."
Mi guarda contrita e mi chiede scusa, ma non posso fare a meno di notare il luccichio del suo liquido umorale sulla coscia.
Si é eccitata! La situazione l'ha eccitata.
La prendo per mano e torniamo a casa.
Mangiamo le pizze che ormai sono fredde e poi lei in doccia e a dormire perché é stanca.
Si addormenta subito.
Le chiudo la porta della camera e scendo in salotto per sapere le ultime notizie dell'attentato a Londra.
Mentre guardo la tv penso a Fede.
Alla sua fame di cazzo.
Alla voglia irrefrenabile di sesso che ha dentro.
Ma a Londra, finito il fioretto, che avrà fatto?
E se ha fatto qualcosa, con chi lo avrà fatto?
Ma poi, sono proprio sicuro che lo abbia fatto?
Ci penso e poi...
Beh, si! Col tizio la notte del 1 luglio c'è stata. Poi?
E poi ci sono stato sempre io, tranne le notti del 4, del 5, del 6.
L'unico modo per saperlo é accendere il pc e controllare.
Salgo in studio e accendo il portatile. Posso farlo, non ho sonno e Fede dorme tranquilla.
Con tutto lo stress che ha avuto oggi é meglio che dorma.
Apro la sua posta.
Ci sono solo delle mail del 6 di luglio già aperte.
E quando cavolo le ha viste?
Giusto il cellulare non gli funzionava e sicuramente iAltroierl 7 mattino, prima di partire.
Sono di Luke, Miss pussy e un certo Cuore pazzo.
Apro quella di Luke.
Tradotta perché in inglese.
'Ciao Federica. Come mi hai chiesto l'altro ieri notte, ho annullato il tuo ritorno. Fammi sapere quando gradiresti tornare ad esibirti. Ricordati che ho due inaugurazioni da fare, una a Berlino e l'altra a Madrid. Spero tu mi dia la disponibilità. Dobbiamo ancora parlare di tuo marito, ma eri troppo occupata a fare altro per parlarne. Ciao.'
Bene! Quindi con Luke c'è stata a letto e ha impegni con gli spettacoli e le presentazioni.
Vediamo la risposta di Fede.
'Grazie tesoro. Grazie anche per l'auto che mi ha accompagnata in aeroporto. Ho dormito un paio di ore in più.
Fammi sapere le date delle inaugurazioni e vedo se potrò liberarmi e che scusa inventarmi con mio marito. Per gli spettacoli, appena tornerò a Londra ne farò tre a settimana. Il mercoledi, il venerdi e il sabato. Vedi te se vuoi farmene fare uno insieme a Diana? In quello del sabato, per farmi perdonare, metti pure la doppia estrazione, cosi facciamo contento il pubblico, tu farai il pienone e la gente tornera' ad amare The teacher. Un bacio dove vuoi tu.'
Capito! A me ha detto che è andata in metro a prendere il treno per l'aeroporto e invece gli ha mandato la macchina. Bravo Luke! Hai fatto bene. Questa tua decisione potrebbe averla salvata. Scopatela pure quanto ti pare.
E ora quella di Miss pussy.
Vediamo cosa le dice Miss pussy. Fortuna questa è scritta in italiano o quasi. Ma ci sta provando. É da ammirare. Brava Diana.
'Cara amica mia. Ho provato a telefonarti ma il tuo cellulare é spento.
Hai voluto tornare a casa per stare vicino a tuo marito perché hai paura di perderlo e hai fatto bene.
Mi chiedo adesso come esaudirai le tue voglie di cazzo che hai soppresso per un anno, a parte qualche intermezzo. Mi hai detto che non vedevi l'ora di tornare ad esibirti, di fare la modella, la escort. E ora? A Londra ti saresti saziata di cazzo. Avresti saziato la tua fame arretrata, ma hai Voluto tornare a casa.
Va bene, hai fatto bene. Se questo ti sei sentita di fare, hai fatto bene.
Per quel che riguarda il mio amico, hai fatto centro.
É perdutamente cotto di te. Ma cosa cavolo gli hai fatto?
Ha gia inviato quella cosa dove tu gli hai chiesto ed è pronto ad inviarne altri quando sarai nuovamente disponibile.
Ok. Ti saluto e buon viaggio. Pensa al tuo Mauro perché qui a Londra farebbero carte false per lui.
P. S. Attenta alla coordinatrice. Sono certa che metterebbe molto volentieri le famose grinfie su tuo marito e nel nostro conto comune hai un bel gruzzoletto. Ciao cara amica mia.'
Bene! Hai capito?! Grazie mamma e papà che mi avete fatto cosi.
Ha un gruzzoletto? Certo, quello che fa in qualche maniera ha un suo introito e ha le sue spese che deve coprire. Ecco dove ha preso i soldi del mio cellulare.
Dal conto che ha insieme a Diana. E quelli con Angelo? Dove li mette? Che misteri!
Vediamo Fede cosa risponde a Diana.
'Ciao Diana. Non ho cellulare. Non si accende, quindi sono costretta a risponderti via mail.
Al tuo amico ho fatto semplicemente quello che faccio a tutti gli uomini che vengono a letto con me.
Servizio full!
Mi dici che è contento e addirittura é cotto di me?
Digli che va bene! Se ha fatto quello che doveva fare e al mio rientro me lo dimostra, allora non mancherà occasione di un nuovo incontro.
Si, hai ragione in merito alla voglia di cazzo. Mi sono accorta che solo fare l' amore con mio marito non mi basta più. Ho bisogno di fare sesso, ho voglia di sesso.
Mi servirebbero almeno due cazzi a notte, ma è impossibile.
Non che io non riesca a trovarli, sai meglio di me di quanti uomini mi corrono dietro, ma devo fare attenzione.
Attenzione a Mauro o ai miei figli che potrebbero venire a conoscenza della mia doppia vita.
Attenzione agli studenti e ai loro genitori. Posso assicurarti che la cosa é dfficile e stressante.
L' unico relax é il sesso. Più ne faccio e più mi rilasso.
Mauro parte il 10 mattino.
Cercherò in quei giorni qualche cazzo da utilizzare. Ho una voglia pazza di essere scopata, inculata e di assaporare sperma.
Forse sono malata?!
In merito al fioretto, hai ragione!
Ho fatto una cazzata ad allungarlo ma ormai era fatta e ad Angelo non potevo dire di no.
Come non ho potuto dire di no a Luke e prima di quello, purtroppo, non ho resistito il giorno del tuo spettacolo.
Sei stata talmente porca con la doppia estrazione che non ce l' ho fatta e mi sono fatta scopare sul palchetto dal mio tesoro. Quella scopata l'ho pagata cara. Ricordi?
Cazzo! Che stronza sono stata!
Ma in quel momento non ho capito più nulla e feci la cazzata. Sono stata una stupida!
Devo ringraziare te che a gennaio mi sei stata vicina e che mi hai risolto la situazione. Avevo combinato un grande danno.
Comunque questi 5 giorni riparto e mi sfogo un po'. Ho le fiamme in mezzo alle gambe e le devo spegnere.
Questa è il programma.
Per il pomeriggio del 10 ho appuntamento con Samir al motel.
Voglio evitare, se riesco, gli incontri a casa da me.
Il giorno seguente ho uno spettacolo con Angelo al suo locale con due o tre modelli. Dipende da cosa sceglieranno i clienti.
Io ancora non lo so e ho detto ad Angelo che voglio la sorpresa.
Se sono due va bene. Se sono tre l'ho fatto una volta e lo ripeteremo.
Mi sfonderanno per bene. Ahahah!
Il 12 dopo la sgroppata della sera e sarò stanca, riposo.
Mare e micro bikini in spiaggia, ma se qualcuno ci prova e mi va, gliela do sicuramente.
Ah, non te l'ho detto?! Rocco mi ha contattata. Forse gli do l' ok per incontrarci. Dovrebbe presentarmi il suo amico regista porno, ma non so ne' quando e ne' dove.
Non dire nulla a Luke. Si arrabbierebbe.
Poi mi ha contattata Andrea che è tornato dall' america e mi ha chiesto se ci possiamo vedere un paio di giorni. Quindi ho occupato pure il 13 e il 14, qui in villa da lui.
Per finire, siccome voglio il cazzo di Stefano, gli telefono e gli dico: Bello! O me lo dai o spiffero tutto a Mauro.
Non vedo l'ora di sentire la sua risposta, ma sono sicura che per non perdere l'amicizia di mio marito, tornerà a scoparmi.
Come vedi mi do da fare pure qua o almeno ci provo.
E ora passiamo a Lilly!
Mi parli di lilly? Nooo! Conoscendo mio marito non credo che vada con Lilly. Non credo proprio.
Mauro é un maiale e Lilly é la classica donna da scopata di un minuto. Niente culo, niente pompino, pertanto sto tranquilla.
Ah, a proposito! Tornando al tuo amico. Avevi ragione!
Ha un bel cazzo e una grande quantità di sborra. Ho dovuto inghiottire tre volte per mandarla giù tutta e ha scopato per due ore di seguito. Era proprio affamato!
Ciao amica mia. Ti saluto e a presto.
Scusa, ma devo essere veloce. Rispondo al tuo amico e poi vado che ho la macchina sotto che mi aspetta.
P. S. Trova 3 o 4 giorni di tempo per venire a trovarmi. Ti porto da Antonio. Ciao.'
E brava la mogliettina! A gennaio, Diana le é stata vicina e Fede è stata una stronza. Ma per cosa? Si è fatta scopare sul palco da luke. Sai che spettacolo.
Ora ho capito perché ha allungato il fioretto.
E poi...detto da lei, menomale che non ci pensava al porno.
Sono quasi convinto che con Rocco qualcosa ha fatto pure a L. A.
Tanto ormai ci vive con le bugie.
In più é tornata a bere sborra e scopare con sconosciuti. Bah! Continua a non capire un cazzo e mi auguro che sia ancora sotto controllo medico con Angelo.
E a Lilly, cara Fede, solo per fare un sorriso beffardo al professorucolo, me la scoperei eccome.
E ora vediamo questo cuore pazzo.
'Ciao amore. Sei stata stupenda. Non ho mai goduto cosi tanto come con te. Perdonami se all'ultima che ho fatto ne è uscito poco, ma mi avevi letteralmente tolto pure l'anima. Ho fatto quello che mi hai chiesto pertanto spero che al tuo ritorno a Londra ci si possa nuovamente incontrare, anche perché mi sto innamorando di te.
Spesso sono in Italia, se vuoi potremmo incontrarci anche li. Dimmi te? Ciao amore.'
Addirittura questo la chiama amore. Ha bevuto la sua sborra e se l'ha bevuta si sarà fatta riempire in tutti i buchi.
Come ho detto prima. La lezione non le è servita. Non capisce un cazzo!
Cosa gli ha risposto? Fammi vedere.
Risposta Fede
'Ciao tesoro mio. Sono lieta ti sia piaciuto. La tua ultima venuta era la quarta e con le altre tre mi hai riempita in tutti i buchi. Tranquillo!
Con la prima e la quarta mi hai fatto fare colazione e cena.
Sono felice che io ti piaccia. So che tu vorresti portarmi via da questo mondo che a me piace.
Chiamami pure puttana, ma quello sono, pertanto non innamorarti di me, non potrei certo contraccambiare ed è per questo che non mi sono mai sposata, al contrario di te che una moglie ce l'hai. Un bacio.'
Ecco, dopo aver letto questa mail, nonostante tutto, ho paura!
Lei pensa di perdere me, ma sono purtroppo sicuro, é solo una questione di tempo, che prima o poi troverà quello giusto e allora il caro Mauro sarà solo un ricordo.
Finirà il suo amore per me! L'amore infinito che lei dice di avere nei miei confronti e mi dirà ciao.
Credo che se le piace il tipo di lavoro che fa, l' unico che può accontentarla é Luke.
Angelo si produce film hard, ma non credo la sposi. Troppo anziano per lei.
Pure Rocco e se non sbaglio pure il suo Andrea hanno amici nell' ambiente hard.
Ma Rocco é sposato e Tonia lo ucciderebbe. Forse Andrea. Ma nooo!
Non ci voglio pensare.
Mi tengo i figli, questo è sicuro, e lei può fare quello che vuole.
Mentre sto elaborando tutti questi concetti, arrivano 7 mail.
Non le apro. Non posso. Si accorgerebbe che qualcuno entra nella sua posta.
Ce ne sono due di Luke, una di Diana o Miss pussy. Una di Cuore pazzo. Una di Big dick, una di Rocco e una di Angelo.
Certo che pure Angelo...bah, non lo comprendo proprio.
A me sembra che ognuno qui pensi ai cazzi suoi.
Dovrei fare altrettanto, ma non ci riesco. Appena serve un favore , io parto ad aiutare.
Vabbè si è fatto tardi, vado a dormire.
Apro gli occhi! Guardo l' ora.
Le 7.18.
Fede non é al mio fianco.
Vado in bagno.
"Buongiorno amore. Vuoi che te lo tenga?"
"Buongiorno piccola. Ahahah! Non é cosi pesante, ancora ce la faccio. Grazie."
"Andiamo al mare, Mauro?"
"Come desideri. Devo telefonare a Stefano, cosi nel pomeriggio passiamo a comprarti un nuovo cellulare."
"Già fatto io. L' ho chiamato con il tuo cellulare. Mi ha detto che avverte il suo amico."
"Perfetto!"
"Mauro, cosa vuoi indossi in spiaggia?"
"Quello che preferisci."
"Vorrei me lo dicessi te. Scegli?"
Mi mostra una serie di microbikini, ma ai miei occhi me ne va uno in particolare. Rosso, rosso lucido.
"Questo! Indossa questo. Mi piace."
Fede lo indossa e...a bassa voce mi esce un: "Sei proprio una gran pezzo di fica"!
"Come Mauro?"
"Niente Fede, niente. Dicevo che stai benissimo."
"No Mauro, hai detto un'altra cosa. Hai detto che sono una gran pezzo di fica. Grazie del complimento e questo micro é ver....
Mauro! Cos' hai, amore mio? Ho detto qualcosa che non va? Perché gli occhi lucidi? Mauro, ma stai piangendo? Dimmi perché? Ti prego, dimmelo?"
Mi metto seduto sulla poltroncina e mi asciugo le lacrime che scendono.
Lei si avvicina a me prendendo il mio viso tra le sue mani e mi bacia in fronte. Poi si mi si mette seduta sopra, poggiando il suo capo sulla mia spalla sinistra e accarezzandomi la guancia mi sussurra: "sei veramente un gran bell' uomo. Per me sei troppo Mauro. Se stai piangendo per colpa mia, non voglio. Dimmelo e risolveremo il problema. Non voglio vederti piangere per me.
Dai Mauro, dimmelo"?
"Vuoi proprio saperlo piccola mia?"
"Certo! Te l'ho detto. Se il problema sono io, ti ringrazierò a vita per i meravigliosi anni che ho passato con te e a malincuore me ne andrò."
"No amore mio, il problema non sei te. Il problema sono io.
Ti avevo tutta e solo per me, poi..., questa cazzo di malattia di volerti vedere nuda in mezzo ad altri uomini, fare spettacoli, foto.
Addirittura di farti scopare da altri.
Solo uno scemo avrebbe potuto farlo, un pazzo, un depravato.
Tu non sai quante volte ho desiderato che tu mi avessi detto di no.
E invece anche te, alla fine, hai acconsentito.
Ti ho portata indietro nel tempo.
Ti eri bloccata e io ti ho fatto ritornare questa voglia di sesso.
Sono proprio un coglione! Un grande coglione!
Vedi, non mi interessa essere cornuto, non me ne può fregare nulla. A te piace e ti lascio fare.
Però sono convinto che presto arriverà il giorno in cui tu mi dirai: mauro, siamo stati bene, ma è finita. Sto con un altro uomo e ti lascio.
Ne sono sicuro! Ho un martello in testa che continua a battere per avvertirmi.
Come se non bastasse, non riesco a togliermela dalla testa. La canzone Fede, la canzone.
Non riesco a togliermela dalla testa.
Maledizione! Ho sempre questa cazzo di canzone in testa.
Ma lei non é qui. Ci sei te insieme a me e io ti adoro. Non voglio perderti."
"Sei innamorato di tutte e due, vero Mauro?"
"Penso proprio di si!"
"Non preoccuparti Mauro, se non ti passa, io non voglio perderti e se l'altra lo accetterà, farò il sacrificio e ti divideremo.
Non voglio separarmi da te neanche io.
L' importante é che tu ami veramente pure me e da quel che vedo col mio cuore di donna, ne sono sicura.
Ma l'altra é veramente tanto bella come mi è stato detto?"
La guardo stupito.
"Chi te lo ha detto?"
"Un amico comune, dopo averlo torturato."
"Marco?"
"Si Mauro. Marco! Mi ha detto che é di una bellezza sconvolgente.
È unica.
Ma mi ha anche detto che tu sei pazzo di me.
Che insomma, sei cotto di tutte e due.
Vabbè, con tutte quelle che ti ho combinato io, la tua ci può stare.
Vedremo il futuro cosa ci riserverà, per ora godiamocela.
Anzi, sai che ti dico: non voglio andare al mare. Andiamo a passeggiare insieme sul lungomare.
Voglio andare, se me lo consenti, mano nella mano a camminare sul lungomare insieme a mio marito?"
Le sorrido.
"Tutto quello che vuoi, piccola mia. Tutto quello che vuoi."
"Ah, te lo ricordo ancora, casomai lo avessi scordato: io non ti lascerò mai!"
"Non dire cosi Fede. Sono parole di cui un giorno potresti pentirti."
"Non ci penso proprio! Per me è cosi! Se poi vorrai farlo te è un' altra cosa.
Mi preparo.
Vestita da brava mamma, da esibizionista o da puttana? Scegli?"
"Beh, mi piacerebbe da puttana, ma sei ad Ancona, pertanto da brava mamma."
"Ok, da mamma sbarazzina allora."
Si toglie il microbikini, indossa un tanga bianco, una minigonnina plissettata e una camicetta bianca senza reggiseno.
Una bella pettinata e calzando i sandali della sera prima...
"ok maritozzo. Sono pronta. Andiamo!"
Passiamo tutta la mattinata cosi. Poi a mangiare qualcosa e appena riaprono i negozi, a comprarle un cellulare.
Entriamo nel negozio e dopo i vari saluti e i complimenti di rito a mia moglie, ci fa vedere vari cellulari.
"Mauro, io non voglio spendere tanto. É solo un cellulare! "
La vedo con gli occhi puntati su un blackberry.
"Ti piace quello?"
"Costa troppo Mauro."
"Non é un problema tuo. Ok! Prende quello e lo usa subito. Ecco la scheda."
"Ma Mauro!"
"Niente se o ma. Va bene cosi! Ti serve per il lavoro e cosi ogni volta non apri il pc.
Non puoi capire quanto io oggi sia contento di comprarti un nuovo cellulare."
Già! Per il lavoro. Ormai troppo ne ha di lavoro sia a scuola che nell' altra maniera.
Se devi fare la escort, falla con classe.
Il blackberry ci vuole.
Cosi gli mette la scheda e torniamo a casa per farlo caricare al massimo.
Lungo la strada del ritorno...
"Mauro grazie!"
"E di cosa? Me ne hai regalato uno pure te."
"Si, ma non come questo."
"Io non ho tutti gli impegni che hai te. Almeno in questa maniera, se dove vai hanno un collegamento wifi, anziché il classico sms, mi mandi una mail."
"Cioèeeeeee! Fammi capire?! Mentre ho un cazzo in bocca, in culo o in fica, ti mando una mail? Ahahahah! Se sono con un bel cazzo davanti, accontentati del messaggio."
"Dai, scherzo! Lo sai che ti adoro."
"Lo so Mauro, lo so! Scherzo pure io. Un altro marito non so se mi avrebbe tenuto ancora al suo fianco. Devi amarmi veramente tanto. Ora però, devi dirmi una cosa?"
"Cosa vuoi sapere?"
"La tua amica...so che é bella. Ma bella come me? Si, lo so che Marco mi ha detto che é bellissima, ma vorrei sentirlo da te."
"Siete due bellezze diverse. Lei mora e orientale, tu castana, se non tinta e mediterranea."
"Ah, il maritozzo ha l' amante orientale."
"Non era un amante. É stata una cotta da ragazzini. Scusami Fede, ti chiedo ancora perdono."
"Mauro, perdono di cosa? Sai, forse l' avrei presa in maniera diversa tempo addietro, ma dopo tutte quelle che ti ho fatto passare io, devo solo che stare zitta, anche se mi da molto fastidio che tu vada a letto con altre. "
"E dove vi incontrate ora?"
"Incontrare?! Dove ci incontriamo? Da nessuna parte. Non vive in Italia. É all' estero e sta per fidanzarsi con il suo capo. Non so se si sposeranno, ma non credo proprio io possa incontrarla più e non capisco perché non mi passa?"
Fede sta zitta e ascolta.
"Fortuna che ho te al mio fianco che non mi hai ancora lasciato dopo questa rivelazione. E poi...questa benedetta canzone che non mi lascia mai. É angosciante! Mi spiace per te e per i ragazzi, ma non sto bene. Non sto bene dentro di me.
Mi prende la mano e comincia a baciarla. Poi stringendola forte, volta la testa verso destra, guardando fuori dal suo finestrino. Alza la sua mano destra fino a portarsela al volto.
Si sta asciugando le lacrime. Non le vedo, ma sta piangendo, lo so.
Arriviamo a casa.
Lei si cambia, poi viene in cucina, mi abbraccia e mi bacia.
E poi, guardandomi: "Si, é vero, sono una troia. Mi piace farmi scopare e fare tutte le peggiori porcate si possano fare con un uomo.
Adoro i cazzi grandi.
Se tu mi dessi il consenso, girerei pure film hard, magari cercando col trucco o un' altra pettinatura di mascherare il mio volto. Vorrei fare tutti i giorni spettacoli come quello a cui hai assistito, ma te lo ripeto: ti voglio un bene infinito, sono innamorata di te e non ti lascerò mai.
E poi, quante pornodive ci sono sposate? Qui In italia, se ci pensi, Eva Henger sta con Schicchi e ora non lo so, ma ce ne sono sicuramente altre.
Si, dovremmo cambiare vita, ma eventualmente ce ne andremmo in California.
I ragazzi si abitueranno e vivremo tranquilli ancora.
Anche Selen non era povera, eppure si é messa a fare porno!"
"Vuoi fare porno Fede? Se vuoi, fai quel che desideri. Sai benissimo che non riesco a dirti di no! Solo, magari, fatti dare una parte mascherata, perché non credo che solo col trucco e cambiando pettinatura non ti riconoscano?
Poi, se tu volessi una cosa pubblica, allora cambierebbe tutto. Lo fai alla luce del sole e passato lo shock iniziale, uno ci si abitua."
"No no! Era solo per parlare. Non voglio fare alcun film porno."
"Come vuoi te. Esco un po' in giardino."
"Ok mauro. Preparo la cena. Insalata e petto di tacchino?"
"Si, ok. Grazie. Allora non vado in giardino e preparo la tavola."
"Comincio ad apparecchiare mentre sento lo sfrigolio del tacchino sulla piastra. Penso al suo discorso di prima in merito al porno.
Forse é un'idea mia, ma credo che mi stia preparando alla sua decisione di fare l' attrice hard."
"Mauro, hai portato i rullini a sviluppare?"
"Fede, siamo sempre stati insieme e non ho proprio pensato ai rullini."
"Già, hai ragione. Quando li porti?"
"Ma perché hai fretta?"
"No! É che voglio vedere le foto!"
Ok, voglio vedere fino a che punto arriva.
"Vuoi portarle te allo sviluppo a Senigallia?"
"Io?"
"Perché, qual' è il problema? Ti hanno visto nuda parecchie volte.
Se gli porti i rullini, magari vestita in maniera osé e dopo un' ora li vai a riprendere, non penso possa crearti problemi.
Tanto al mare ci vai mezza nuda, anzi, diciamo quasi nuda. I micro bikini che indossi non coprono nulla.
Li faresti felici. Ci sono un gruppo di pensionati che non vedono l' ora di conoscerti."
"Ma davvero?"
"Certo! Anzi potresti pure fargli un piccolo spogliarello nel negozio. Chiudono e fai lo spettacolo."
"Dai Mauro, non scherzare."
"E chi scherza! Ti preparo i rullini e ti do l' indirizzo. Fai te.
Io domattina devo passare e stare tre ore in azienda. Tu se vuoi, potresti andare. Decidi te? "
"E come mi presento? Salve, sono la moglie del signore che vi porta i rullini da sviluppare e..."
"No! Ferma. In negozio, per loro, tu non sei mia moglie."
"Ah no! E cosa sarei per loro?"
"Una mia amica a cui piace essere fotografata nuda perché ha un giro di clientela particolare e fa la escort."
"Quindi sarei una prostituta di lusso?"
"Chiamati come vuoi, ma questo loro sanno. "
"E il nome?"
"Sai, credo di non averglielo mai detto, se non sbaglio."
"Maledizione! Mi stai eccitando e mi sto bagnando. Ok, scattiamo subito altre pose. Non posso andare solo con due rullini. Se devo farlo, lo faccio per bene. Dai Mauro, é ancora giorno. Facciamo gli altri scatti in pinetina."
"In pinetina? E se ti vedessero?"
"Ma chi vuoi mi veda? Il sig. Aldo? Capirai, si rifarebbe gli occhi. Con quella moglie che ha! "
É proprio troia. Le piace essere vista nuda.
Sale in camera e ne scende dopo 10 minuti tutta truccata. Orecchini con pendenti, braccialetti ai polsi e alla caviglia destra una cavigliera di corallo rosso. Ai piedi calza dei sandali aperti senza alcun fermo, acquistati non so dove e mai visti sino ad oggi.
Indossa il vestito da mignotta che le comprai io. Quello del ristorante, e con lo smalto rosso sulle lunghe unghie delle mani e dei piedi é meravigliosa.
É proprio una escort perfetta.
"Fede, io ho già la reflex carica."
"Bene Mauro, andiamo. Quando le vedranno devono inchinarsi di fronte alla troia di Ancona. "
Mi porta in pinetina e comincio a scattare delle foto da vera baldracca. Una decina vestita, per modo di dire, con quell' abitino.
Poi le altre completamente nuda in tutte le posizioni piu oscene possibili.
Le secrezioni vaginali le fanno brillare quello spacco largo in mezzo alle gambe.
A forza di scattare, ci avviciniamo a casa di Gabriella.
Lei si mette attaccata al muro e a pecora, allargandosi le natiche, mostra i due buchi senza ritegno.
"Basta Fede, torniamo a casa. Ne facciamo alcune in giardino."
La voglio sul pozzetto, come quando la stava scopando il professorucolo. A gambe aperte. Da vera troia!
Scarico un altro rullino da 36.
Entriamo in casa e lei: "vado a mettermi qualcosa".
"E perché? Stai tanto bene cosi."
"Vuoi che rimanga cosi? Confessa che non vedi l'ora che porti i rullini al negozio? E se stessi scherzando?"
"Fede, ti piace mostrarti nuda. Tu non vedi l'ora di portarceli."
"Ormai hai capito che donna sono.
Mauro, fai ancora in tempo.
Lasciami, prendi i ragazzi e vai dalla tua nuova donna.
Tu non puoi avere una moglie come me al tuo fianco. Fallo finché sei in tempo. "
"No Fede. Sei mia moglie e io non ti lascerò mai. Tutto questo è accaduto per colpa mia, non tua.
Stai tranquilla!
E te lo ripeto, si sta fidanzando col suo capo che é un uomo ricchissimo.
Di certo non si viene a prendere un tecnico spiantato come me. In più, non toglierò mai ai miei figli, la loro madre. "
Si avvicina, mi abbraccia e baciandomi: "Grazie amore mio, grazie! Voglio fare sesso con te, ma non ora, dopo, a letto. Sesso di quello da veri maiali.
E devi essere lungo. Ti voglio sentire dentro per tanto tempo. Tanto tanto tempo.
E...ah! Da quel che vedo e sento, credo di farti ancora effetto"?
"Tu mi fai sempre effetto. Andiamo sopra, ceniamo dopo."
Grande scopata in tutte le posizioni possibili e prima volta in vita mia, le ho sborrato due volte dentro senza che il cazzo si ammosciasse.
Non mi é mai successo.
Questa donna mi tira proprio tanto. La sua troiaggine e tutto il resto hanno fatto si che si verificasse.
Al mattino, la saluto.
Scendo, poso gli altri rullini vicino ai due che stanno sulla console in sala. Esco e vado in azienda a parlare con il mio grande capo.
Più che altro a chiedere spiegazioni del perché debba andare io piuttosto che un ingegnere.
Alle 13.10 torno a casa, dopo aver fatto i miei 40 minuti sulla scogliera.
Entro e Fede non c'é. I rullini neanche.
La chiamo.
'Ciao Fede. Dove sei?'
'Ciao Mauro. Sto partendo ora da Senigallia. Il tempo di arrivare a casa.'
'Sei a Senigallia? Ma sei andata davvero a sviluppare i rullini?'
'Certo! Me lo hai chiesto e sono venuta eeeee... posso garantirti che i tuoi amici sono rimasti molto contenti dello spogliarello.'
'Ma l' hai fatto davvero?'
'Certo! Lo sai che sono esibizionista. Perché non avrei dovuto farlo?'
'Va bene! Ti aspetto.'
Arriva a casa dopo una un quaranta minuti.
Entra in garage e dopo 5 minuti entra in casa...
"Perbacco! Ma sei andata vestita cosi?"
"Ti piaccio?"
"Porca troia! Ma li hai fatti svenire tutti vestita cosi!"
Un minitubino che arriva a coprirle a malapena il seno e le natiche. Se abbassi per coprire un po' di più le natiche, si scoprono le areole delle tette.
Se lo alzi per coprire sopra, si scoprono le natiche.
I classici sandali ai piedi delle foto e tutto il resto. Dei monili, la cavigliera a destra. Bracciali, orecchini, anelli e un rossetto da vera troia. Cazzo! Sembra una puttana della provinciale.
Ma che dico? Manco loro vanno cosi.
Dopo li chiamo al negozio, ma questa cosa a Fede gliela devo dire.
"Fede, sembri proprio una mignotta!"
"Non mi vuoi cosi? Non vuoi che tua moglie sia una mignotta?
Loro non si sono lamentati, anzi, hanno gradito molto e hanno preteso gli regalassi il mio perizoma."
"Ma davvero hai portato i rullini a sviluppare vestita cosi?"
"Huee! Me lo hai chiesto te e io l' ho fatto."
"E le foto?"
"Mi hanno detto di passare domani.
Cosi, dopo che accompagno te a prendere il treno, passo al negozio, prendo le foto e mi hanno detto che mi fanno un bel regalo se mi dimostro gentile con loro.
E visto che domani non ho nulla da fare, perché no!"
Si sfila il tubino rimanendo nuda.
Mi avvicino a lei. Sono eccitatissimo.
La avvinghio per le natiche tirandola a me. La bacio e senza tanti fronzoli la metto a pecora poggiandole il ventre sulla testiera del divano, cominciando a scoparla.
Credo le piaccia essere posseduta in questa maniera perché ha la fica fradicia di umori e anche io sono talmente su di giri che nel giro di tre o quattro minuti le sborro dentro.
"Scusami Fede, non ho resistito. Mi hai fatto eccitare al solo pensiero di vederti nuda in mezzo a quei pensionati allupati."
"Ti piace sapere che tua moglie è una gran porca, vero?"
"Purtroppo si! Il problema è che piace anche a te. Non credevo che lo facessi realmente."
"E infatti non l' ho fatto!"
"Come non l' hai fatto?"
"Non l' ho fatto. I rullini sono in auto e il vestito con le scarpe l'ho messi in garage. Troia si, ma fino ad un certo punto."
Tiro un sospiro di sollievo.
"Mauro, ti vedo rilassato."
"Direi di si!"
Si avvicina a me, mi abbraccia e mi sussurra all' orecchio: "Ma non ti eccita sapere che la tua mogliettina è una maialina"?
"Si Fede, si! Ma qui ci vivi ed é meglio evitare."
"E infatti evito. Non sono stupida Mauro e non voglio farti male più di quello che ti ho fatto. I rullini li rimetto qui. Se vuoi portarli allo sviluppo, lo fai te e non io. Cosa ti hanno detto a lavoro? Perché devi andare te?"
"Perché hanno voluto me? Non mi dire per quale motivo, non l' ho capito e non lo sa ne' lui, ne' Marco. Da quello che mi hanno spiegato é piu competenza di un settore che non mi riguarda e non comprendono neanche loro il perché mandino me. Però che faccio? Il lavoro è lavoro e devo andare."
"Certo! Ci mancherebbe. Io vado a Londra per il lavoro, tu almeno vai a Roma, in sede. Come ti senti Mauro?"
"Come mi sento? A volte non bene. Se non avessi te al mio fianco non so come farei? Anche oggi mi sono fatto 40 minuti in scogliera. Poi sono venuto a casa e tu mi hai fatto questo regalino. Grazie!"
Si avvicina a me con un kleenex in mano e l' altro davanti alla vulva per non far cadere lo sperma dalla sua micia e...
"Mauro, qui la fortunata sono io e non te. Ricordalo sempre. Vado a lavarmi. Oggi mi hai riempita. Che spreco! Tutto da buttare."
Mi bacia e sale in bagno.
Ceniamo e andiamo a letto.
L' indomani mattino mi accompagna ad Ancona a prendere il treno per Roma.
"Fede, se hai timore a stare sola, vai da Clara o da Luisa o..."
"O chiamo Samir e lo faccio venire a casa. Che ne pensi?"
"Perché ti interessa un mio parere? Allora a questo punto vai da Stefano."
"Ancora! Stefano non vuole fare sesso con me. Lo sai."
"Obbligalo!"
"Obbligarlo! E come?"
"Caro Stefano, se non mi ridai il tuo uccello spiffero tutto a Mauro. Sono quasi convinto che tornerebbe a fotterti."
"Ah! Dici? Sappi che avevo pensato la stessa cosa e ora che tu mi dici cosi, quasi quasi lo faccio. Anzi, ok, ci provo. Ti crea problemi se li sfrutto tutti e due in questi 5 giorni che sono sola in casa?"
"Cambierebbe qualcosa se ti dicessi di si?
Se li porti a casa non ti far vedere da nessuno e metti la loro macchina dentro. Ciao Fede, ci vediamo il 15 pomeriggio sul tardi o il 16 mattino."
Le do un bacio e vado a prendere il treno.
Tra Samir e Stefano preferisco Stefano, cosi rimaniamo quasi in famiglia.
Ma guarda a che cazzo sto pensando.
Salgo in treno e in testa eccola la! parte la solita filastrocca, la canzoncina di Shuli.
Stavolta pero', non la canticchio come faceva lei, ma in un' altra maniera e suona molto bene.
Arrivo a Roma e vado in hotel, vicino alla mia sede, a due passi da Via Veneto.
Domani mattina ho appuntamento col mio superiore. Voglio proprio sapere cosa avrà da dirmi.
La sera cena veloce e chiamo i ragazzi.
Poi chiudo con loro e chiamo Fede.
Tanto per cambiare non risponde.
Una, due, tre volte. Nulla, non risponde.
Lascio stare e mi metto a vedere la tv.
Poi alle 23.05 squilla il cellulare. È lei.
'Mauro, scusami! Ho dimenticato il cellulare a casa.'
'Perché dove sei andata?'
'Andrea e Luisa mi hanno invitata a mangiare una pizza con loro e ho dimenticato di dirtelo. Scusami ancora.'
'Va bene! Io credevo che non volessi essere disturbata? Non sapevo con chi fossi. '
'Con nessuno Mauro, con nessuno. Non ti ho visto particolarmente entusiasta oggi quando te l' ho detto e non mi va, in questo momento, di darti ulteriori problemi.
Ho chiuso tutte le finestre e ho messo l' antifurto interno.
Lascio il cellulare acceso e...mi piace proprio tanto questo cellulare.
Grazie Mauro. É bellissimo e utile. Ora sento Diana. I ragazzi li ho chiamati prima di uscire. A domani Mauro. Fammi sapere perché hanno voluto te. Ciao!'
'Ok. Ciao!'
Mi metto a dormire e come al solito alle 4.10 apro gli occhi.
Aspetto faccia giorno e vado in società verso le 8.20.
Parlo con un paio di persone importanti, ma non mi hanno spiegato il motivo del perché sia io li e non un' altra persona più idonea al compito.
Mi viene detto che devo fare un piccolo corso ad alcuni dipendenti e che mercoledì pomeriggio avrò tutte le spiegazioni del caso. Mi danno istruzioni di dove devo recarmi per fare questo corso.
Fede mi chiama a pranzo e mi dice che la sera andrà a cena fuori con due colleghe di lavoro per parlare di alcune cose e mi comunica che, se non risponde, di non preoccuparsi che é tutto a posto.
Ok. Stasera se non sbaglio va da Angelo. Quindi non ha interrotto nulla nonostante abbia terminato il contratto. Le piace! Falla divertire. Una valvola di sfogo deve pure averla.
Lei?! E io?
E passa un' altra notte quasi insonne.
Oggi è martedi. Finisco il minicorso e torno in hotel.
Chiamo Fede la sera.
'Ciao Fede. Allora come va?'
'Ciao Mauro. Volevo andare al mare, ma sono stanca, molto stanca. Ho pulito tutta casa e sono sfinita. Ora mi faccio un bel bagno rilassante e poi mi faccio un paio di uova e vado a dormire.'
'Ok Fede. Buon bagno e buona cena. Buonanotte. Chiudi tutto bene e metti l' antifurto interno.'
'Si, si. Tranquillo e buonanotte.'
Il mercoledi pomeriggio mi convocano da chi devo andare e cosi...
"Buongiorno Dottore."
"Venga venga! Si accomodi.
Bene, finalmente la conosco. Ho dal suo superiore sempre avuto delle ottime valutazioni su di lei e sono felice di poterla conoscere di persona.
Si é ripreso ottimamente dall' incidente che ha avuto?"
"Si, grazie dottore. Sono vivo e vegeto. Credo sia la cosa più importante."
"Bene! Posso offrirle qualcosa da bere?"
"No dottore, la ringrazio. Mi scusi, ma io sono un uomo d' azione. Sono qua da dieci minuti e non mi ha ancora chiarito il motivo del perché io sia in sede. Non comprendo!"
"Ha ragione sig. Mauro! Permette che io la chiami Mauro?"
"Ma certo dottore, non è un problema. Può anche togliere il signore se vuole?"
"Bene, grazie! Allora, Mauro, lei è qui per un contratto."
"Un contratto? Ma per stipulare un contratto non vi serve un tecnico come me. Avete un settore apposito che li stipula."
"Giusto! Ma se chi stipula il contratto volesse lei alla contrattazione, la nostra azienda fa un passo indietro e chiama chi é stato chiesto sia presente per prendere accordi. Anche perché é un contratto importante."
"Dottore, io non sono in grado di poter stipulare accordi contrattuali. Forse non mi sono spiegato: io sono solo un tecnico."
"Si, un tecnico! Ma di quelli che ne sanno più di un ingegnere. Qui sappiamo che il dottor S..... ad Ancona, si fida solo di due ingegneri e dopo di loro, se non possono, in alcuni posti invia lei. Ci sarà un motivo.
Ascolti Mauro, lei ha competenza nel suo lavoro, anzi da quello che mi è stato detto é uno dei migliori nel suo settore. Pertanto..."
"Non comprendo dottore. Non comprendo perché io?"
"Gliel' ho detto. Chi stipula il contratto vuole ci sia lei qui e vorrebbe lei anche dove dovrebbe andare ad istruire le squadre e coordinarle all' inizio. Oggi qui, avrà al suo fianco i nostri avvocati per la stipula, ma non credo ci siano problemi perché basta correggere alcuni piccoli dettagli che lei dovrebbe vedere. Va bene?
Poi le firme le metteranno chi di dovere."
"Dottore, io non so se sono in grado. Mi state dando una grande responsabilità.
Mi piacerebbe proprio sapere chi vuole per forza la mia presenza."
"La responsabilità verrà premiata, questo è certo. E per quanto riguarda chi è la persona che vuole la sua presenza, non c'è problema, andiamo. Ci sta aspettando nell' ufficio del presidente.
Venga. Le ripeto che é un contratto importante e vogliono lei come istruttore. Quindi Mauro, deve solo garantire per tre mesi , la sua presenza come istruttore ai corsi che si faranno da loro."
Nell' ufficio del presidente!? Ma chi cazzo é di così importante che vuole la presenza di un semplice tecnico per firmare un contratto?
Usciamo dall' ufficio e ci dirigiamo verso una porta intarsiata in oro.
La apre ed entriamo in una stanza.
La scena mi sembra fantozziana.
Manca solo la poltrona dove si sedeva il ragioniere.
La segretaria si alza dalla sua scrivania.
"Aurora, avverta il presidente che il sig. Mauro D.... è qui."
La segretaria informa il presidente che siamo arrivati.
"Prego, il presidente vi aspetta. Potete entrare. "
Apre la porta e entriamo.
Seduto di fronte a me il presidente.
É la prima volta che lo vedo e mai in vita mia avrei pensato di incontrarlo di persona.
Davanti la sua scrivania due sedie dorate. Sedie?! Più che sedie, direi poltrone.
"Venga sig. D......, venga."
Dalle due poltrone si alzano un uomo e una donna.
Lei parla al presidente in inglese e appena lo fa...
Questa voce! Questa voce!
Ho un tonfo al cuore.
Comincia a battere all' impazzata.
I capelli! I suoi capelli!
Non può essere, non puo essere vero?!
Si volta.
Shuli! Quanto sei bella amore mio! O mio Dio, Shuli!
Vorrei saltarle addosso e baciarla ma non posso. Credo abbia visto il mio stupore sul volto.
Lei allunga la mano.
"Buongiorno sig D. , se non mi conoscesse sono l' ing. Shuli, Shuli M......"
Rimango di stucco e il mio volto cambia espressione.
Perché quest' atteggiamento? Forse perché siamo qui, in presenza dei capi?
É fredda. É formale. Forse è giusto cosi!
Le allungo la mano e non posso fare a meno di notare uno stupendo anello con, credo un diamante che sembra una ciliegia, sull' anulare della sua mano destra.
"Il piacere é mio signora. Sono Mauro, Mauro D...... e..."
"Non c' é assolutamente bisogno che lei mi dica chi é. Lo sappiamo.
Il mio capo vuole espressamente ci sia lei come istruttore, anche se io gliel' ho sconsigliato, perché sig. D..... lei non vede di buon occhio le donne e questo mi da fastidio. Però chi comanda é lui e pertanto... "
Rimango come un baccalà da questa sua frase e non mi metto a piangere solo per orgoglio.
Ha lo sguardo di ghiaccio. Come può avere dimenticato quello che c' è stato tra noi?
"Signora, mi spiace che il suo presidente non le..."
"Va bene, basta! Cominciamo la riunione, risolviamo gli ultimi intoppi e domani firmiamo il contratto."
Non mi ha fatto neanche finire di parlare.
Il presidente ci fa spostare e andiamo ad un grande tavolo. Chiedo a tutti di scusarmi, ma dovrei bere un goccio di acqua e andare in bagno. Non mi sento bene.
"Ma come un uomo grande e grosso come lei, si sente poco bene?"
"Dottore, a volte ci sono delle sorprese che ti fanno stare male."
"Beh, ha ragione! Non se lo sarebbe mai aspettato di stipulare un contratto tra due società come le nostre."
"Esatto dottore. Perdonatemi. Solo due minuti. Ho bisogno solo di due minuti."
Ma che cazzo me ne frega del contratto. Non mi aspettavo un simile trattamento da una donna che diceva di amarmi. Se non ci fosse stata di mezzo l' azienda già me ne sarei andato.
Vado in bagno a darmi una sciacquata al viso.
E penso allo sguardo della mia bambolina. Shuli era fredda. Come se non mi conoscesse.
Non pretendo che mi saltasse addosso, però un po' di cordialita' in piu' non avrebbe guastato.
Mi ha trattato male, molto male.
Beh, ormai, vedendo l' anello al dito, ha fatto la sua scelta, pertanto basta cosi.
Esco dal bagno e mentre torno nel grande salone, come in un sogno, sento in testa la sua canzoncina.
Faccio l' impossibile per togliermela dal cervello e finalmente, al tavolo, si dialoga e si parla del contratto.
Scambi di accordi tra lei, la persona al suo fianco che è un avvocato e i nostri avvocati.
Quasi un' ora di dialogo e alla fine l' accordo viene raggiunto.
Accetto di fare l'istruttore di nuove squadre per tre mesi. Posso portarmi una persona al mio fianco a mia scelta e non c' è bisogno sia un ingegnere.
Frega un cazzo! Per me è Marco. Viene Marco, deciso.
Alla fine la classica stretta di mano, mi ringraziano e mi congedano.
Allungo la mano verso Shuli per salutarla. Lei si volta senza darmela, iniziando a parlare con il presidente.
É altezzosa. Ormai lei é di rango superiore. Pazienza! Meglio cosi!
Esco dalla sede e mi avvio a piedi verso l' albergo.
Non entro e decido di andare a fare una passeggiata in Via Veneto.
Mentre sto camminando, eccola che passa con una vettura da noleggio.
La osservo con occhi tristi.
Lei mi vede mentre io continuo ad andare verso Via veneto.
Fa fermare l'auto e la fa tornare indietro con un po' di retromarcia.
Il finestrino si apre.
"Sig D..... Sono contenta di questo accordo e mi auguro lo sia pure lei. Che ne pensa?"
"Non penso nulla! Io sono un dipendente e se a voi sta bene, deve stare bene anche a me.
Le auguro un' infinita felicità ingegnere M.....
Quel che è stato è stato ed è giusto cosi. Buona serata."
"Certo! É cosi! Ho organizzato un pranzo per domani in un ristorante vicino al Pantheon. Gradirei la sua presenza."
"Non ho indumenti idonei. Non sono stato informato di nulla e non posso presenziare. Sarei solo in un luogo per me inopportuno e gradirei non esserci."
"Lei dovrà esserci, altrimenti annullo l' accordo. A domani. Mando un' auto a prenderla alle 12.45."
Dice all' autista di andare senza neanche salutarmi e io rimango come un coglione.
Un dolore tremendo mi assale.
Non sono stato cosi male neanche quando mia moglie era stata messa incinta dal professorucolo.
Torno in albergo e mi sdraio sul letto.
Non vado neanche a cena.
Fisso il soffitto e torna la canzoncina in testa.
Sono tre notti che non dormo e credo che anche questa la passerò in bianco.
Continuo a pensare a Shuli. Al suo atteggiamento nei miei riguardi. All' anello al dito.
E nel cervello riparte il ritornello.
Non ne posso più.
Domani abbiamo il pranzo.
Cosa c' entro io?
Devo essere presente per forza. Mi ha quasi obbligato. Quasi?! No! Mi ha letteralmente obbligato.
L' ha detto: Se lei non viene, annullo l' accordo. Che palle!
Dai Mauro! Almeno hai capito di tenerti stretta tua moglie.
La vita continua. Ancora due giorni a Roma e poi a casa di nuovo.
Provo a dormire.
Non ci riesco.
Accendo il pc perché voglio andare a vedere la posta di Fede.
Mentre vado a loggarmi, squilla il cellulare.
É Fede.
'Ciao tesoro. Perché questa chiamata a quest'ora?'
'Ciao amore mio. Volevo sentirti. Sono sola in casa e prima di andare a letto, volevo parlare con te. Come va?'
'Non bene Fede, non bene piccola mia.'
'Perché Mauro?'
'Ho bisogno della scogliera, Fede.
E se continua cosi va a finire che mi ci butto dalla scogliera.'
'Non dire stupidaggini! Tu guarda se adesso devo venire a controllarti quando vai lassù.'
'Sei solo?'
'Con chi vuoi che stia? E tu?'
'Tranquillo, sono sola anche io. Tra un po' chiudo con te e vado a rilassarmi in camera con due belle zucchine che ho comprato oggi.'
'Ti consoli cosi?'
'Si, oggi si! Volevo sapere il motivo del perché ti hanno chiamato in sede. Credevo mi chiamassi te, ma non l'hai fatto e ti ho chiamato io.'
'Per un contratto, Fede. Per un contratto. Domani abbiamo un pranzo di lavoro. Quando torno ti spiego.'
''Va bene, Mauro, ci sentiamo domani. Ciao e buonanotte. Spero tu riesca a dormire.'
'Lo spero anche io. Chiama Samir se ti senti sola o hai qualche voglia particolare?'
'Tranquillo! Ho solo voglia di averti qui con me, affianco a me, per poterti baciare amore mio. Ciao.'
Mi ha chiamato alle 23.42.
Sta sola veramente e non ha fatto nulla? Chi lo sa?
Spengo il pc, magari lei ha la sua mail aperta e menomale mi ha chiamato.
Mi ributto sul letto. Provo a dormire ma tanto per cambiare apro gli occhi verso le 4.30.
Mi alzo, faccio una doccia e vado a fare una passeggiata lungo le vecchie mura della città.
Alle 5.20 entro in un bar. É l' unico aperto.
Il barista, un tale Paolo, da come lo chiamano alcuni clienti, é simpatico e mi tira un po' su il morale.
Esco dal bar e torno verso l' albergo.
Oggi non ho nulla da fare.
Hanno detto che mi devo riposare.
Mi viene da ridere. Riposare?! Perché secondo loro sono stanco?
Devo aspettare che aprano i negozi per acquistare un vestito e un paio di scarpe. Poco male, lo userò per il battesimo della bimba di Alessandro.
Bella bimba. La pargola è nata ad aprile.
E così fiori per la puerpera e due completini per la piccolina con Ale che saltava di gioia insieme alla figlia più grande.
Sono felice per lui, per Manu, per la primogenita e anche per veronica.
Lo credevo uno stronzo e invece si é trasformato. Certo magari avrebbe potuto farlo prima, ma ormai é andata e non ci penso piu'.
Tanto per Fede un cazzo in più o in meno, poco cambia.
Vabbè, è ancora presto. Torno in albergo e provo a stendermi sul letto.
Torno in stanza e verso le 9.00 sento bussare.
Apro la porta. C' è un fattorino.
"Buongiorno signore. Mi hanno detto che lei era qui. Devo consegnarle questi pacchi."
"Pacchi per me?"
"Se lei è il signor Mauro D....., si, sono per lei."
"Va bene, grazie. Li poggi sul letto e aspetti che le offro un caffe."
Gli dò cinque euro e lui uscendo chiude la porta.
Pacchi per me?
Comincio ad aprire, ma capisco subito che si tratta di un completo con tanto di camicia, calzini, scarpe e cravatta. Non manca nulla.
Un biglietto. Leggo...
< Ora signor Mauro non può mancare. Se avesse problemi col vestito chiami questo numero..........
L' aspetto a pranzo altrimenti l' accordo salta.
La macchina verrà a prenderla alle 19.30.
Il vestito può tenerlo. >
É sempre formale. Vabbè, siamo in ballo e balliamo.
Mi ha pure comprato un vestito.
Squilla il cellulare.
É l' azienda che mi informa che venerdi posso partire dopo le 14.00.
Provo il vestito. Mi sta a pennello.
Certo! L' ingegnere sa bene le mie misure.
Pure le scarpe sono ok.
Attendo le 12.40 e scendo nella hall.
Dopo cinque minuti entra un signore chiedendo del signor D.......
"Eccomi, sono io. Buongiorno!"
"Buondi a lei. Ho ordine di portarla al ristorante da F............ al Pantheon. Prego signore, mi segua."
Lo seguo e mi lascia vicino al Pantheon in questo ristorante. Sono già tutti seduti.
"Buongiorno a tutti. Vi vedo tutti qui, forse ho fatto tardi? "
"No no! Siamo noi in anticipo. Si sieda pure. "
Shuli mi osserva. C' é qualcosa che oggi la cambia. Non so cosa.
Ha una ragazza al suo fianco destro e il signore di ieri che era in azienda a seguire.
Mi presentano la signorina. É la sua segretaria.
E brava Shuli. Ne hai fatta di strada.
Hai un completo di forse 3000€ addosso.
Gli anelli, tra cui quello con la ciliegia, alle dita.
Hai uno bellissima parure di gioielli.
No Shuli, in realtà sei tu che sei bellissima.
Hai fatto bene bambolina! Hai fatto bene! Domani firmerai un importante contratto e hai persino una segretaria.
Mi metto seduto e attendiamo l' arrivo delle pietanze.
Vedo parlare nella loro lingua Shuli con la segretaria.
La ragazza mi osserva e mi fa un grande sorriso.
Il pranzo termina. Saluto tutti, ringrazio e torno in taxi in hotel.
Mi faccio l' ennesima doccia perché nonostante l' aria condizionata fa caldo e ho sudato e forse la faccio anche per calmarmi.
Guardo la tv. E cosi tra un programma e l' altro squilla il cellulare.
É Fede.
'Mauro!'
'Si piccola mia, eccomi. Domani pomeriggio torno. Ti faccio sapere l' orario.
Oggi abbiamo avuto questo benedetto pranzo e, vabbè, poi ti racconto.
No! É giusto te lo dica ora.
C'era lei Fede, c' era lei!
Si è fidanzata e mi ha trattato come una pezza da piedi.
Meglio cosi Fede, meglio cosi. Sto pure bene oggi. '
'Davvero Mauro c' era lei? Dai amore mio, tutto passa. Te la faccio passare io, tranquillo.
Non ci pensare e ricordati di chi ti aspetta a casa.'
'Hai ragione, grazie Fede. Ti faccio sapere a che ora arrivo col treno. Ciao piccola.'
'Ciao Mauro. A domani.'
Dai Mauro, domani é l' ultimo giorno e poi a casa.
Quando andremo da loro non la vedrò di sicuro e ne sono felice.
Ma felice di cosa? Ho voglia di spaccare tutto. Ma questa é la vita. É giusto così. Non ci devo pensare.
Mi stendo sul letto e non so come, mi addormento.
Apro gli occhi! Sembro rincoglionito.
Le 21.15.
Cavolo! Ho dormito. Era ora! Forse ho ripreso un po' di tranquillità.
Mi faccio una doccia e poi esco a mangiare un pezzo di pizza.
Mi tolgo la maglia e vado verso il bagno, ma sento bussare alla porta.
Chi può essere a quest'ora?
Vado ad aprire.
"Shuli! Cioè, mi scusi, ing M......"
"Mauro, per favore smettila!"
Comincia a piangere.
"Sono Shuli, la tua Shuli! La tua bambolina. Sono sempre io, perdonami per ieri e per oggi. Purtroppo dovevo far vedere di essere cosi. Perdonami amore mio!
Sto rischiando a stare qui e la mia segretaria mi sta coprendo.
Non sai quante volte avrei voluto baciarti, abbracciarti, stringerti forte a me.
Ma non potevo farlo. Non ho potuto."
Continua a piangere.
Mi abbraccia e comincia a baciarmi.
"Non ci riesco a stare senza di te e per rompere questo legame ho deciso di accettare la proposta di matrimonio del mio capo.
Hai ragione te. Prima o poi gli vorrò bene. Farò dei figli con lui e loro me lo faranno apprezzare di più.
Ma tu Mauro, tu hai la tua famiglia e devi stare con loro. Non sarà Shuli, Shuli M...... a togliere il padre a dei figli e non toglierà mai un marito a una moglie.
Solo una cosa ti chiedo Mauro: un ultima notte d' amore con te. Solo questo voglio.
Poi, aspetterò con pazienza la prossima vita. Quella che passeremo insieme."
La faccio entrare e chiudo la porta.
La stringo forte a me. E comincio a baciarla.
Il suo profumo, il suo profumo mi fa impazzire.
Lei ricambia il bacio con ardore.
Comincio a spogliarla fino a farla rimanere nuda. É bellissima!
Sono già in piena erezione.
Lei si mette sul letto e mi osserva.
Tolgo il pantalone e la mutanda e le vado vicino.
Torno a baciarla fino a quando vado in mezzo alle sue gambe e piano piano la penetro cominciando a far l' amore.
Non mi stanco mai.
Mi piace! L' ho sempre detto che Shuli mi piace da impazzire.
Fede è Fede, ma Shuli e Shuli.
Ha quel qualcosa in piu che se ci fosse una scelta andrei su di lei.
La vedo felice e lo sono anche io.
Forse ho dimenticato che dopo stasera non la rivedrò più.
Non ci penso!
Sto vivendo questo momento intensamente, talmente tanto intensamente che sto per venire.
"Shuli, amore sto venendo."
"Anche io tesoro. Dentro, fallo dentro. Riempimi del tuo seme. Falloooooooohhhhhhh, siiiiiii, godoo. Ti sento, ti sento dentrooo."
Mi bacia.
Io faccio altrettanto e dopo dieci minuti di effusioni sono nuovamente dentro di lei.
É fantastico! Non finisco mai. Mi piace talmente tanto che questa donna mi fa quest' effetto.
Lei, dai suoi movimenti e dallo sguardo, credo abbia goduto quattro o cinque volte.
E dopo averla nuovamente riempita ci addormentiamo abbracciati l' uno all' altra.
Apro gli occhi.
Le 7,10.
Ho dormito, finalmente ho dormito. Allungo il braccio per toccare la mia bambolina. Ma non la sento.
Volto la testa.
É vuoto! Il suo lato del letto è vuoto.
Un senso di sconforto mi assale distruggendo dentro di me l' ultimo barlume di speranza che avevo.
É finita! Ormai è finita. É giusto cosi! Ho due figli e una moglie.
Mi metto seduto sul bordo del letto.
Ho ancora vivo il ricordo della serata passata e sento ancora il suo odore.
Piccola bambolina. Grazie! Grazie per quello che mi hai fatto vivere.
Mi alzo!
Devo andare in bagno.
Cosa è quello?
C' è qualcosa sul comodino.
Un foglio di carta. No, é un post it.
Lo prendo e leggo.
< Amore mio, grazie! Grazie per quello che mi hai dato e per quello che mi hai insegnato. Non ci vedremo più, come è giusto che sia. Fai la tua vita con la tua famiglia e io proverò a fare la mia.
Ti amo e avrai sempre un posto nel mio cuore. La tua Shuli.
Ti aspetto nella prossima vita. Addio! >
Cazzo! Comincio a lacrimare come un bambino, poi alzo la testa.
Questa vita deve continuare, forza Mauro. Hai una bella moglie e due ragazzi stupendi.
In più una marea di amici che ti aiuteranno a dimenticarla.
Entro in bagno.
Sullo specchio un cuore fatto con il rossetto e la scritta ti amo.
Cancello tutto con l' asciugamani e poi mi butto in doccia con le lacrime che scendono.
Rimango con l' acqua che mi scroscia in testa forse un dieci minuti.
Un senso di impotenza e di vuoto assoluto mi prende.
Esco, mi asciugo e comincio a vestirmi.
Preparo la valigia e apro la porta della camera.
Mi volto e guardo il letto utilizzato per l'ultima notte d' amore con Shuli.
Scendo nella hall, consegno le chiavi ed esco dall' hotel per andare in società .
E all' uscita...
"Mauro!"
"Fede! Che ci fai qui?"
"Ti dispiace che io sia qui?"
"Assolutamente no! Non ho mai desiderato tanto vederti come oggi."
La stringo forte a me.
"Cosa è successo Mauro, perché mi stringi così forte?"
Ringrazio il cielo che ci sia lei, altrimenti oggi non so proprio che cosa avrei combinato.
"Mi sei mancata Fede, mi sei mancata.
Sei in auto?"
"Si Mauro."
"Porto il bagaglio in auto, poi vado in azienda e vediamo che cosa cazzo altro vogliono."
"Va bene mauro. Ti aspetto qui! Vai tranquillo! Stai bene amore mio?"
"No Fede, no! Per niente, proprio per niente. Menomale che sei qui perché altr..."
"Altrimenti cosa? Ci siamo noi. Devi pensare a noi e vedrai che presto sarà solo un ricordo. Un bel ricordo vissuto. Vai Mauro, ti aspetto."
Annuisco col capo e mentre mi giro per andarmene vedo i suoi occhi colmi di liquido lacrimale.
Ha ragione povera donna. Che cosa le sto facendo? Sono un coglione! E ma lo fa anche lei.
Si, ma io me lo sono cercato, lei no.
In società mi ringraziano e mi dicono che posso anche tornare a casa.
Vado da Fede e andiamo al mare dai ragazzi.
Lungo la strada Fede non parla. Capisce il momento e oggi sono io che guardo fuori dal finestrino.
Arriviamo a Passoscuro e l' abbraccio dei ragazzi colma un pochino quel senso di vuoto che ho dentro di me.
Andiamo a trovare Manuela con la bimba.
Sono tutti pronti per la partenza e per la vacanza da noi.
Passiamo il pomeriggio in famiglia e poi la sera, dopo cena, i ragazzi escono.
Fede mi dice che è stanca e va a dormire.
Io invece voglio andare in spiaggia.
Non c'è la luna piena. Forse è un quarto, ma i suoi raggi sull' acqua calma del mare, illuminano leggermente la zona.
Mi metto seduto su un pedalò di salvataggio e osservo quella falce luminosa in cielo.
Sto fermo, immobile da dieci minuti e poi sento due braccia che mi stringono forte e la voce di Fede: "Nella prossima vita Mauro, nella prossima vita sarai con lei. Poi nella prossima tornerai da me. Faremo una vita a testa e staremo sempre con te fino a quando non ti stancherai di noi".
Mi volto e l' abbraccio forte.
"Non mi stancherò mai di voi, amore mio. Mai!
Lei presto si sposerà e a me passerà perché ho te e i ragazzi vicino. Vi voglio un mondo di bene.
Sai cosa ha detto? Ha detto che non sarà lei a togliere a una moglie e due figli il marito e il padre. Aspetterà, come dici te, la prossima vita."
Le prendo la mano e con l' altra che la stringe a me, ci incamminiamo lungo la riva.
"Fede, quello che dissi quando ti diedi l' anello non l' ho dimenticato, come non ho dimenticato la mia promessa il giorno delle nozze. Tu sei mia moglie e lo rimarrai per tutto il resto della mia vita, sempre se tu lo vorrai?"
"E perché dovrei non volerlo? Per questa vita sei mio."
"Grazie Fede, grazie amore mio."
Il suo braccio sinistro si avvolge intorno alla mia vita, portando la sua mano destra che è ancora nella mia sul suo cuore e poggiando la testa sulla spalla...
"Mauro, per me tu sei qui dentro. Non riesco e non riuscirò mai a farti uscire, sei parte di me.
Ma ricorda, nella prossima vita tu sarai dell'altra e in quella dopo tu tornerai da me. Ti prego, non mi far aspettare più di una vita. Non lo sopporterei.
Una vita con me e una vita con lei.
Non voglio sapere nulla, non devi dirmi nulla. Se fosse accaduto qualcosa tienilo per te, conservalo nel tuo cuore e lascia un piccolo spazio per questa moglie sciagurata che hai."
Non ce ne siamo accorti, ma siamo ben oltre gli stabilimenti balneari.
"Grazie amore mio. Vieni."
"Dove vuoi andare?"
"In acqua, vieni con me."
Si spoglia completamente nuda mettendo quelle quattro cose che indossa sulla sabbia.
Faccio altrettanto.
Entro in acqua e lei comincia a sghizzarmi, ridendo.
La prendo e la faccio volare facendola finire sott' acqua.
Non la vedo piu. Non riemerge.
"Fede, Fede dove sei? "
Non risponde.
Oh cazzo, si è fatta male e mentre sto per preoccuparmi sento una bocca attorno al mio cazzo.
Abbasso lo sguardo.
Una testa con dei capelli che fa avanti e indietro.
Un pompino in acqua mi mancava.
Ho scopato e sono stato segato in acqua, ma il pompino mi mancava.
Fede risale.
"Scusa! Ho bisogno di prendere fiato e torno sotto."
La blocco!
"Ferma!"
La guardo! É bella! É bella pure lei. Si, é una grande troia, ma è mia moglie. É bella e mi ha dato due figli.
La porto fuori dall'acqua e a riva, con le onde leggere, la sdraio e le allargo le gambe cominciando a leccargliela.
Poi mi giro col classico sessantanove e continuando a leccargliela le faccio scendere il mio cazzo in bocca.
Inizia a farmi un bocchino e in contemporanea le scopo la bocca.
Mi fermo e la metto a pecorina con il mormorio delle onde in sottofondo.
Comincio a scoparla, dapprima lentamente, poi accellero il ritmo.
Mi piace anche lei, mi piace tanto.
Ma forse mi piace proprio perché è una porca incredibile.
Chi lo sa cosa ha combinato per prolungare il fioretto e cosa ha fatto di cosi grave?
"Fede sto venendo! "
"Siiiiii, Mauro, siiii, anche io. O mio Dio, o mio Dio, siiiii! Go...d...oooo!
Continua...
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