Papà scopami 10° -
di
Andrea inc
genere
incesti
La prima a correre verso il padre al grido di "Papà!" saltandogli letteralmente addosso in un abbraccio a ventosa avvinghiandosi con le gambe strette alla sua schiena, era stata la figlia già pronta con le tumide labbra dischiuse a congiungersi alla sua bocca in un bacio che nulla aveva di paterno.
La mamma sorridendo, aveva assistita compiaciuta a quella scena che aveva immaginato chissà quante volte dopo che lei stessa, l'aveva fatta diventare donna con l'aiuto del suo amante per poi insegnarle a godere dei piaceri del sesso senza pregiudizi ne pudori.
L'incesto col padre dunque, non era che il punto d'arrivo di quel percorso ed il punto di partenza per una nuova vita famigliare.
Mentre il padre e la figlia erano congiunti in un bacio d'amore ma carico di libidine, la mamma da dietro accarezzava i capelli sciolti della ragazza e la baciava sul collo sussurrandole frasi crude e sconce alternate a dolci parole di assenso.
Quando finalmente in uno schiocco di saliva le labbra si erano staccate accompagnate da un respiro profondo degli amanti, la mamma aveva aiutato la figlia a sciogliersi da quell'abbraccio ed insieme al padre, avevano brindato con le 'Bollicine' che li aspettava sul tavolo insieme a tre bicchieri.
Alla fine del cin cin "Benvenuta nel mondo della lussuria!" la mamma, sorridendo, aveva preso il marito per mano e rivolgendosi alla figlia aveva detto:
-Barbara, tesoro di mamma, adesso mentre tuo padre fa il suo dovere di marito con me, tu finisci di preparare la cena perché, avremo tutti bisogno di una buona carica di energia per questa notte.-
Giunti in camera, senza chiudere la porta, erano saliti sul letto ed avevano fatto l'amore.
Durante i preliminari ed anche mentre copulavano, la moglie parlandogli come se si liberasse di un peso, gli aveva rivelato che lei stessa aveva suggerito alla figlia di raccontare ogni cosa della sua doppia vita e di quanto avessero fatto insieme nei loro incontri sessuali con maschi più o meno conosciuti.
Aveva poi integrato i racconti di Barbara parlando di quando Steve (Il cliente di colore super dotato di New York) infatuato dalla bellezza e dal candore della figlia Barbara in occasione del loro 'tumultuoso' incontro a Long Island, aveva approfittato della prima occasione favorevole per venire in Italia dove aveva incontrato ancora ( stavolta da solo) lei e sua figlia.
L'incontro si era svolto nel migliore dei modi.
Il nero aveva rinunciato definitivamente all'idea di sodomizzare la ragazza ed in cambio era stato compensato dall'incredibile spettacolo saffico che Barbara e la mamma gli offrivano nei momenti in cui lui, dopo essere venuto in uno degli orifizi offerti da mamma e figlia, aveva bisogno di ricaricare lo scroto.
La ragazza poi, ben istruita dalla mamma, aveva imparato ad ingoiargli il cazzone sino a farlo sborrare con l'enorme glande direttamente a contatto con le corde vocali.
Naturalmente, non riuscendo ad ingoiare tutto, presa da conati di vomito, spruzzava dappertutto parte dello sperma mentre, dopo aver ingoiato il resto, lo guardava con occhi appagati leccandosi le labbra.
La stessa conquista l'aveva fatta (Grazie alla mamma) quando lui glielo spingeva nella pancia riuscendo a farselo entrare dentro sino al contatto della cappella con la cervice uterina accogliendo con grida di piacere, i bollenti fiotti che le riempivano la fica e che le spruzzavano oltre le grandi labbra bagnando la parte di mazza ancora fuori, i testicoli, il lenzuolo e tutto ciò che gli stava intorno compreso la lingua della mamma pronta a raccogliere con la bocca quegli schizzi.
Il nero con la verga incredibilmente vibrante e dura, perdeva completamente la testa quando, impegnato in un pompino o a scopare una delle due, l'altra in ginocchio dietro di lui, gli leccava il buco del culo infilandoci anche le dita.
Naturalmente da quell'incontro erano scaturiti altri ordini ed il regalo di numerosi anellini d'oro che lui aveva chiesto di fargli trovare la prossima volta come piercing delle labbra della giovane fica di Barbara.
Gli aveva anche raccontato di quelle due giornate passate coi russi a Venezia e di come quei tipi introversi e dall'aspetto piuttosto rozzo, l'avessero trattata come una dea durante le loro visite turistiche ed a pranzo rivelandosi poi a letto, dei veri porci.. tori da monta, instancabili nel procurarle orgasmi a raffica.
Con le loro verghe scure e nodose, l'avevano presa in tutte le posizioni riempiendole ogni buco di sperma compreso alcune doppie penetrazioni - fica/culo - Fica/fica e culo/culo.. una vera goduria con quelle verghe inesauribili anche se di dotazione normali secondo la sua esperienza.
Naturalmente, essendo in coppia, la stimolavano sempre i due diverse parti del corpo contemporaneamente.
Così, mentre uno le leccava la fica o la chiavava, l'atro si faceva succhiare il cazzo o il buco del culo oppure, le leccava il seno o altre parti sensibili; Il collo, le orecchie, la rosellina anale aumentando sempre più il suo godimento ancora prima dell'orgasmo.
La cosa però che maggiormente l'aveva sorpresa ed eccitata era il fatto che già nei primi momenti, mentre uno le leccava la fica, l'altro gli succhiava il cazzo oppure, se nella postura giusta, se lo inculava.
Combinazioni simili facevano si che mentre uno la scopava, l'altro faceva il trenino inculandolo a sua volta.
Erano entrambi bisex e le avevano spiegato che nel loro paese al confine con la Mongolia, la pratica omosex era proibitissima ed a rischio di morte e dunque, i loro frequenti viaggi in Europa erano per lo più dedicati allo sfogo della loro bi-sessualità piuttosto che agli affari che pure, andavano piuttosto bene.
Che meraviglia quando uno dei due le veniva in bocca e subito dopo l'altro la baciava per condividerne il seme facendosi a sua volta succhiare sino a sborrare in bocca all'amico.
Due giorni di sublimazione assoluta del sesso in cui l'unica cosa che sarebbe mancata se loro non avessero coinvolto una escort locale che, mentre loro le montavano, si divertivano nei loro giochi saffici.
Insomma, cazzi sempre duri a go-go, sborra a piacere e succo di fica a volontà!
Naturalmente, quel racconto assai particolareggiato della moglie mentre facevano l'amore, aveva reso il cazzo di Dario duro come il marmo incapace di ritrarsi se non prima di avere esplorato e goduto in ogni buco della cedevole e viziosa moglie.
-Vi ho visti sapete!
Non ho perso neanche una scena della vostra scopata ed ho fissato tutto nella mia mente per ripeterle quando sarò tra le braccia di papà!-
Aveva subito detto la ragazza quando i suoi genitori con l'aria appagata ed ancora nudi, si erano diretti nella saletta dove la cena era stata imbandita.
Naturalmente, non essendosi lavati, entrambi i genitori portavano addossi le tracce e gli odori della lunga scopata appena terminata.
La ragazza, pur senza togliersi ciò che indossava (Poca roba in realtà essendo, sotto la camiciola di seta della mamma, completamente nuda.) prima di occuparsi di servire a tavola gli affaticati reduci di quella scopata, si era inginocchiata e da sotto, con la lingua, aveva ripulito la fica della mamma risucchiando poi per bene, i residui di sperma contenuti nel condotto uretrale del cazzo del papà lasciandogli poi la cappella, ben lucida e tersa.
La cena si era svolta secondo i canoni di una normale famiglia borghese: Niente accenni ad argomenti sessuali ma solo generici discorsi sul lavoro e sul tempo che volgeva al brutto.
La notte che li attendeva avrebbe parlato per loro!
segue
La mamma sorridendo, aveva assistita compiaciuta a quella scena che aveva immaginato chissà quante volte dopo che lei stessa, l'aveva fatta diventare donna con l'aiuto del suo amante per poi insegnarle a godere dei piaceri del sesso senza pregiudizi ne pudori.
L'incesto col padre dunque, non era che il punto d'arrivo di quel percorso ed il punto di partenza per una nuova vita famigliare.
Mentre il padre e la figlia erano congiunti in un bacio d'amore ma carico di libidine, la mamma da dietro accarezzava i capelli sciolti della ragazza e la baciava sul collo sussurrandole frasi crude e sconce alternate a dolci parole di assenso.
Quando finalmente in uno schiocco di saliva le labbra si erano staccate accompagnate da un respiro profondo degli amanti, la mamma aveva aiutato la figlia a sciogliersi da quell'abbraccio ed insieme al padre, avevano brindato con le 'Bollicine' che li aspettava sul tavolo insieme a tre bicchieri.
Alla fine del cin cin "Benvenuta nel mondo della lussuria!" la mamma, sorridendo, aveva preso il marito per mano e rivolgendosi alla figlia aveva detto:
-Barbara, tesoro di mamma, adesso mentre tuo padre fa il suo dovere di marito con me, tu finisci di preparare la cena perché, avremo tutti bisogno di una buona carica di energia per questa notte.-
Giunti in camera, senza chiudere la porta, erano saliti sul letto ed avevano fatto l'amore.
Durante i preliminari ed anche mentre copulavano, la moglie parlandogli come se si liberasse di un peso, gli aveva rivelato che lei stessa aveva suggerito alla figlia di raccontare ogni cosa della sua doppia vita e di quanto avessero fatto insieme nei loro incontri sessuali con maschi più o meno conosciuti.
Aveva poi integrato i racconti di Barbara parlando di quando Steve (Il cliente di colore super dotato di New York) infatuato dalla bellezza e dal candore della figlia Barbara in occasione del loro 'tumultuoso' incontro a Long Island, aveva approfittato della prima occasione favorevole per venire in Italia dove aveva incontrato ancora ( stavolta da solo) lei e sua figlia.
L'incontro si era svolto nel migliore dei modi.
Il nero aveva rinunciato definitivamente all'idea di sodomizzare la ragazza ed in cambio era stato compensato dall'incredibile spettacolo saffico che Barbara e la mamma gli offrivano nei momenti in cui lui, dopo essere venuto in uno degli orifizi offerti da mamma e figlia, aveva bisogno di ricaricare lo scroto.
La ragazza poi, ben istruita dalla mamma, aveva imparato ad ingoiargli il cazzone sino a farlo sborrare con l'enorme glande direttamente a contatto con le corde vocali.
Naturalmente, non riuscendo ad ingoiare tutto, presa da conati di vomito, spruzzava dappertutto parte dello sperma mentre, dopo aver ingoiato il resto, lo guardava con occhi appagati leccandosi le labbra.
La stessa conquista l'aveva fatta (Grazie alla mamma) quando lui glielo spingeva nella pancia riuscendo a farselo entrare dentro sino al contatto della cappella con la cervice uterina accogliendo con grida di piacere, i bollenti fiotti che le riempivano la fica e che le spruzzavano oltre le grandi labbra bagnando la parte di mazza ancora fuori, i testicoli, il lenzuolo e tutto ciò che gli stava intorno compreso la lingua della mamma pronta a raccogliere con la bocca quegli schizzi.
Il nero con la verga incredibilmente vibrante e dura, perdeva completamente la testa quando, impegnato in un pompino o a scopare una delle due, l'altra in ginocchio dietro di lui, gli leccava il buco del culo infilandoci anche le dita.
Naturalmente da quell'incontro erano scaturiti altri ordini ed il regalo di numerosi anellini d'oro che lui aveva chiesto di fargli trovare la prossima volta come piercing delle labbra della giovane fica di Barbara.
Gli aveva anche raccontato di quelle due giornate passate coi russi a Venezia e di come quei tipi introversi e dall'aspetto piuttosto rozzo, l'avessero trattata come una dea durante le loro visite turistiche ed a pranzo rivelandosi poi a letto, dei veri porci.. tori da monta, instancabili nel procurarle orgasmi a raffica.
Con le loro verghe scure e nodose, l'avevano presa in tutte le posizioni riempiendole ogni buco di sperma compreso alcune doppie penetrazioni - fica/culo - Fica/fica e culo/culo.. una vera goduria con quelle verghe inesauribili anche se di dotazione normali secondo la sua esperienza.
Naturalmente, essendo in coppia, la stimolavano sempre i due diverse parti del corpo contemporaneamente.
Così, mentre uno le leccava la fica o la chiavava, l'atro si faceva succhiare il cazzo o il buco del culo oppure, le leccava il seno o altre parti sensibili; Il collo, le orecchie, la rosellina anale aumentando sempre più il suo godimento ancora prima dell'orgasmo.
La cosa però che maggiormente l'aveva sorpresa ed eccitata era il fatto che già nei primi momenti, mentre uno le leccava la fica, l'altro gli succhiava il cazzo oppure, se nella postura giusta, se lo inculava.
Combinazioni simili facevano si che mentre uno la scopava, l'altro faceva il trenino inculandolo a sua volta.
Erano entrambi bisex e le avevano spiegato che nel loro paese al confine con la Mongolia, la pratica omosex era proibitissima ed a rischio di morte e dunque, i loro frequenti viaggi in Europa erano per lo più dedicati allo sfogo della loro bi-sessualità piuttosto che agli affari che pure, andavano piuttosto bene.
Che meraviglia quando uno dei due le veniva in bocca e subito dopo l'altro la baciava per condividerne il seme facendosi a sua volta succhiare sino a sborrare in bocca all'amico.
Due giorni di sublimazione assoluta del sesso in cui l'unica cosa che sarebbe mancata se loro non avessero coinvolto una escort locale che, mentre loro le montavano, si divertivano nei loro giochi saffici.
Insomma, cazzi sempre duri a go-go, sborra a piacere e succo di fica a volontà!
Naturalmente, quel racconto assai particolareggiato della moglie mentre facevano l'amore, aveva reso il cazzo di Dario duro come il marmo incapace di ritrarsi se non prima di avere esplorato e goduto in ogni buco della cedevole e viziosa moglie.
-Vi ho visti sapete!
Non ho perso neanche una scena della vostra scopata ed ho fissato tutto nella mia mente per ripeterle quando sarò tra le braccia di papà!-
Aveva subito detto la ragazza quando i suoi genitori con l'aria appagata ed ancora nudi, si erano diretti nella saletta dove la cena era stata imbandita.
Naturalmente, non essendosi lavati, entrambi i genitori portavano addossi le tracce e gli odori della lunga scopata appena terminata.
La ragazza, pur senza togliersi ciò che indossava (Poca roba in realtà essendo, sotto la camiciola di seta della mamma, completamente nuda.) prima di occuparsi di servire a tavola gli affaticati reduci di quella scopata, si era inginocchiata e da sotto, con la lingua, aveva ripulito la fica della mamma risucchiando poi per bene, i residui di sperma contenuti nel condotto uretrale del cazzo del papà lasciandogli poi la cappella, ben lucida e tersa.
La cena si era svolta secondo i canoni di una normale famiglia borghese: Niente accenni ad argomenti sessuali ma solo generici discorsi sul lavoro e sul tempo che volgeva al brutto.
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