Mai dire mai

di
genere
gay

Come tutti i giorni d'estate andavamo in spiaggia, eravamo un gruppo di 5 amici a cui si era aggiunto Luca un milanese in vacanza. Io non sono molto socievole e perciò con Luca almeno inizialmente non familiarizzai più di tanto, un lunedì tutto il gruppo andò a fare una gita in gommone e restammo a terra solo io e il milanese. Appena restammo soli mi disse che voleva andarsene all'ombra e ci spostammo verso gli arbusti che stavano in fondo alla spiaggia, mi disse che nella schiena ero completamente ustionato dal sole e c'era la pelle che andava tolta, si posizionò dietro di me e incominciò a togliere la pelle molto delicatamente, tanto delicatamente che mi eccittai e più volte il mio cazzo saltava fuori dal costume, lui se ne accorse e non si fece sfuggire l'occasione, appena il mio cazzo saltò nuovamente fuori lo prese in mano, un pò me lo aspettavo e non fui tanto sorpreso, con la mano prese ad accarezzarlo arrivando sino alle palle poi lo prendeva in mano e ricominciava, poi disse dai tocca anche tu, inconsciamente controllai prima che non ci vedesse nessuno e poi presi in mano il suo cazzo, seppur avevo avuto rapporti gay con mio cugino che si erano limitati solo alle seghe che era lui a fare a me io il suo cazzo non lo avevo nemmeno mai sfiorato, e ora avevo il cazzo di Luca in mano, che si posizionò davanti a me e mi chiese di succhiarglielo, che schifo dissi ma tu sei fuori, si mise a ridere e poi mi disse che allora voleva farmi il culo, risposi semplicemente che non lo avrei mai fatto e che non mi andava. Restai abbastanza turbato da questa scena ma non mi arrabbiai più di tanto. L'indomani continuò l'operazione di togliermi la pellicina e dopo aver finito mi chiese di prendere in mano il suo cazzo e lo accontentai ancora una volta, più tardi quando ci facemmo il bagno mi avvicinai e gli infilai la mano dentro il costume, senza freni incominciai a segarlo e sentii il suo cazzo indurirsi nella mia mano, eccittatissimo mi seguì in mezzo agli arbusti dove gli tirai una bella sega mentre con la sua mano ispezionava il mio culo. Qualche giorno dopo visto che il cielo era nuvoloso non andammo in spiaggia, e mi chiese di andare nella casa che avevano affittato i genitori, chiuse la porta a chiave della cameretta e mi saltò letteralmente addosso e seppur entrambi fossimo vestiti le nostre mani incominciarono a toccare dappertutto, si spogliò e poi mi aiutò a spogliarmi, prese a succhiarmelo e con le mani mi toccava il culo sino a sfiorare l'ano, avevo capito che era quello che voleva ma non riuscivo a dire di fermarsi, quando il suo dito incominciò a scorrere dentro di me non capivo più niente ed eccittatissimo e venni nella sua bocca, mi chiese di girarmi e mi misi alla pecorina, cominciò a infilare solo la punta piano piano, avanti e indietro finchè non sentì il mio ano strettissimo dilatarsi, al che con un colpo non troppo forte ma deciso me lo infilò tutto fino a sbattere le palle sulle mie natiche, in un attimo il suo cazzo incominciò ad andare su e giù con un ritmo regolare, mi piaceva e non capivo perché non lo avessi capito prima, non riuscivo a dire nemmeno una parola ero completamente rapito dalla visione del suo cazzo che mi stava scopando, quando venne mi disse peccato domani parto torno a Milano. L'indomani andai a cercare mio cugino, quello che mi faceva le seghe.



scritto il
2024-04-19
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