Appunti per la sceneggiatura di un film porno 3/3
di
RunningRiot
genere
sentimentali
+++++ DIECI GIORNI DOPO +++++
27) Interno-giorno, ufficio del capo del Caos. Annalisa entra chiedendo permesso e richiude dietro di sé la porta. Il capo le fa cenno di sedersi prima di terminare la lettura di alcuni fogli.
- Questa città sta diventando un casino, Annalisa.
- Perché?
- Niente, parlavo da solo. Sai, un amico mi procura i rapporti di polizia e carabinieri in tempo reale. E quando dico procura intendo proprio procura. Conosci la contessa De Berardinis?
- Marzia De Berardinis?
- Sì.
- Non sapevo che fosse contessa.
- Ma è una tua amica.
- Amica è un po’ troppo, capo.
- L’hanno trovata con il suo amante, un modello di origine africana, morti entrambi. Trafitti da un oggetto etnico di quelli che collezionava lei, una lancia.
- Trafitti entrambi dalla stessa lancia?
- Sì. Stavano scopando. Hanno anche penato per disincastrarli, un po’ per la lancia e un po’ perché… pare che lui fosse un superdotato e, sai, il rigor mortis…
- Strana storia in effetti, per ammazzarli con una lancia tutti e due ci sarà voluta un bel po’ di forza.
Qui la macchina da presa deve indugiare sul lungo sguardo che il capo delle spie rivolge alla sua subalterna.
- Abilità, Annalisa, soprattutto abilità. La lancia ha prima trapassato il cuore dell’uomo poi quello della contessa, che stava sotto. Un solo colpo, obliquo, non ha spezzato nessun osso, solo tessuti molli. Una bella fortuna o un professionista, ma di quelli bravi.
- Lei cosa pensa?
- Cosa devo pensare? Nell'appartamento non è stata trovata alcuna traccia biologica, è stato ripulito tutto. Persino i cadaveri erano stati ustionati con l'acido. Se non è un professionista è uno che non si è perso un episodio di Csi.
- Chi poteva avercela con lei?
- Secondo la polizia la contessa era al centro di un giro di prostituzione di alto livello e di droga. Roba forte e di ottima qualità: crack, morfina, oppio, cocaina di prima scelta. C'è poi questo rapporto dei carabinieri: in un casolare oltre il Raccordo hanno trovato i cadaveri di tre uomini. Erano appesi per le mani a una trave, nudi. Li avevano ridotti a brandelli a furia di frustate, se li avessero scuoiati avrebbero fatto prima, inoltre avevano i genitali completamente ustionati, forse dallo stesso acido usato sulla contessa e il suo amante ma questo ce lo diranno le analisi e il medico legale. Sembra che facessero parte del giro della De Berardinis.
- Direi che qualcuno aveva dei conti in sospeso, signore. Ma a noi che ce ne frega?
- Nulla, Annalisa, nulla di nulla. Sono cazzi di polizia e carabinieri. Allora, cosa è rimasto in giro della storia di Giovanni?
- Nulla di nulla anche in questo caso, signore. Le due chiavette Usb con le tracce dell’esistenza dell’Agenzia sono in mano nostra, così anche il computer di Giovanni. E ho pulito l’hard disk di quel giornale. Ci ho pensato personalmente.
- Brava. Mi spiace che sia stato necessario uccidere Giovanni.
- Lo sarebbe stato in ogni caso, era diventato incontrollabile. Ma anche volendo non avremmo potuto evitarlo. Uno dei nostri lo seguiva, era al piano di sotto quando ha sparato al ladro. E’ salito di corsa e Giovanni gli ha puntato la pistola addosso, ha dovuto seccarlo.
- Il ladro?
- Fulminato sul colpo signore.
- I cadaveri?
- Inceneriti, signore, letteralmente. Avrà letto dell’incendio del Ponte di Ferro…
- Abbiamo mandato a fuoco il Ponte di Ferro per far sparire due cadaveri?
- Non penso che lei vada mai a viale Marconi, signore, e nemmeno io. Quindi sticazzi. Abbiamo fatto in modo che sembrasse una fuga di gas… Comunque, deve sapere che il ladro ucciso da Giovanni non era un banale ladro.
- Ah no?
- No. Era il datore di lavoro della donna che voleva vendere ai giornali la chiavetta Usb con le ricette di cucina e il curriculum di Giovanni, quella Francesca. Ci ha confessato che il ladro voleva rubare il computer di Giovanni perché era innamorato di lei.
- E questa donna che fine ha fatto?
- Oh, la teniamo in un posto sicuro, gliene volevo appunto parlare. Lei in realtà non sa un cazzo, e soprattutto non capisce un cazzo, è proprio scema. Non rappresenta un reale pericolo. E poi giura che se le diamo i soldi per aprire un ristorante a Santo Domingo terrà la bocca chiusa per sempre.
- A Santo Domingo?
- Pare che abbia dei progetti sul personale del ristorante, signore, personale indigeno. Sembra che le piacciano gli uomini creoli.
- Oh... ma pensa te che cazzo di... ma sì, datele i soldi e leviamocela dalle palle. Oppure ammazzatela, decidete voi.
- Bene signore. Nonostante tutto, penso che il caro vecchio colpo alla nuca sia la soluzione migliore.
- Sì, fate così. E che ne è stato della moglie di Giovanni e del suo... sì insomma, del suo amante, quel Giorgio?
- Una storia triste, signore.
- Cioè?
- L'uomo è andato a vivere da lei... per meglio dire è andato a fare lo schiavo. Ha lasciato il lavoro perché Mati lo ha costretto a occuparsi della casa, duecentocinquanta metri quadri, da tirare a specchio ogni giorno da cima a fondo. Pare che la donna fosse una fissata, tipo che pretendeva che gli interstizi tra le piastrelle del bagno fossero puliti con lo spazzolino... più tutto il resto.
- Cioè cucina, terrazzo e cose del genere?
- Beh, ovvio, ma intendevo un'altra cosa. La doveva scopare tre volte al giorno. Quattro, nel weekend. Era diventata insaziabile.
- Come le sappiamo tutte queste cose?
- Microspie, signore. E cam nascoste.
- Uhm, certo. Continua, perché hai detto che è una storia triste? Hanno già rotto?
- Beh, Giorgio era un uomo forte, anche se non credo che avrebbe retto a lungo quei ritmi. Comunque è durato tutto poco più di una settimana.
- Come mai?
- Aveva un aneurisma cerebrale, signore, gli è scoppiato mentre facevano sesso.
- Cazzo! E la donna?
- Morta anche lei, era una sessione di sesso estremo. Aveva una corda legata alle gambe, rivolte all'indietro, e dall'altro capo al collo, è rimasta così dopo che Giorgio ha perso i sensi ed è morto. Ha presente l'incaprettamento dei mafiosi? Quando non ce l'ha fatta più a tenere le gambe piegate si è strangolata da sola. Ci avrà messo una giornata intera.
- Una morte orribile... come mai non ha chiesto aiuto? Avrà gridato.
- Già, lo dico sempre che non bisogna giocare con il collo... la stanza era stata appena insonorizzata, signore. Forse per i vicini. Tra l’altro abbiamo saputo, ma proprio per caso, che anche la moglie di questo Giorgio è morta mentre era in tournée, era una violoncellista.
- Come è morta?
- Non ne so molto… una emorragia, pare.
- Che cazzo di storia, Annalisa...
- Concordo signore.
- Che cosa ne hai dedotto?
- Che i terroristi islamici sono molto più razionali, signore.
- Vero. E poi?
- Beh, che noi cerchiamo di capire le cause degli avvenimenti, il loro presumibile svolgimento, le possibili conseguenze. E’ il nostro lavoro. Ma quando letteralmente non capisci cosa cazzo stia succedendo e tutti agiscono come pazzi è molto più difficile, non hai difese.
- Sì, penso che tu abbia ragione, Annalisa. Ti vorresti piegare sulla scrivania e abbassarti i pantaloni? Penso che meriti un premio.
- Oh no, non "quel" premio, signore...
- Non lo so, deciderò secondo l'ispirazione del momento. In ogni caso è meglio che tu sappia che la nuova posizione che ho in mente per te comporta onori ma anche oneri...
- Quale nuova posizione?
- Pensavo di farti nominare dirigente superiore, ecco brava, mettiti così, ma in realtà quando dico "posizione" in questo momento intendo "a novanta". Stai già colando, ragazza, sarà un piacere...
(Nota: decidete voi come deve essere la scena conclusiva, anche in base alle vostre strategie di marketing. Nel caso in cui optiate per l'anale, e nel caso in cui accettaste la mia offerta di ricoprire la parte di Annalisa, vi prego di prendere nota che - anche se si tratta di un hard porn - la scena dovrà essere simulata. Se ritenete che i dettagli siano indispensabili vi pregherei di ingaggiare una controfigura, grazie).
3 - FINE
27) Interno-giorno, ufficio del capo del Caos. Annalisa entra chiedendo permesso e richiude dietro di sé la porta. Il capo le fa cenno di sedersi prima di terminare la lettura di alcuni fogli.
- Questa città sta diventando un casino, Annalisa.
- Perché?
- Niente, parlavo da solo. Sai, un amico mi procura i rapporti di polizia e carabinieri in tempo reale. E quando dico procura intendo proprio procura. Conosci la contessa De Berardinis?
- Marzia De Berardinis?
- Sì.
- Non sapevo che fosse contessa.
- Ma è una tua amica.
- Amica è un po’ troppo, capo.
- L’hanno trovata con il suo amante, un modello di origine africana, morti entrambi. Trafitti da un oggetto etnico di quelli che collezionava lei, una lancia.
- Trafitti entrambi dalla stessa lancia?
- Sì. Stavano scopando. Hanno anche penato per disincastrarli, un po’ per la lancia e un po’ perché… pare che lui fosse un superdotato e, sai, il rigor mortis…
- Strana storia in effetti, per ammazzarli con una lancia tutti e due ci sarà voluta un bel po’ di forza.
Qui la macchina da presa deve indugiare sul lungo sguardo che il capo delle spie rivolge alla sua subalterna.
- Abilità, Annalisa, soprattutto abilità. La lancia ha prima trapassato il cuore dell’uomo poi quello della contessa, che stava sotto. Un solo colpo, obliquo, non ha spezzato nessun osso, solo tessuti molli. Una bella fortuna o un professionista, ma di quelli bravi.
- Lei cosa pensa?
- Cosa devo pensare? Nell'appartamento non è stata trovata alcuna traccia biologica, è stato ripulito tutto. Persino i cadaveri erano stati ustionati con l'acido. Se non è un professionista è uno che non si è perso un episodio di Csi.
- Chi poteva avercela con lei?
- Secondo la polizia la contessa era al centro di un giro di prostituzione di alto livello e di droga. Roba forte e di ottima qualità: crack, morfina, oppio, cocaina di prima scelta. C'è poi questo rapporto dei carabinieri: in un casolare oltre il Raccordo hanno trovato i cadaveri di tre uomini. Erano appesi per le mani a una trave, nudi. Li avevano ridotti a brandelli a furia di frustate, se li avessero scuoiati avrebbero fatto prima, inoltre avevano i genitali completamente ustionati, forse dallo stesso acido usato sulla contessa e il suo amante ma questo ce lo diranno le analisi e il medico legale. Sembra che facessero parte del giro della De Berardinis.
- Direi che qualcuno aveva dei conti in sospeso, signore. Ma a noi che ce ne frega?
- Nulla, Annalisa, nulla di nulla. Sono cazzi di polizia e carabinieri. Allora, cosa è rimasto in giro della storia di Giovanni?
- Nulla di nulla anche in questo caso, signore. Le due chiavette Usb con le tracce dell’esistenza dell’Agenzia sono in mano nostra, così anche il computer di Giovanni. E ho pulito l’hard disk di quel giornale. Ci ho pensato personalmente.
- Brava. Mi spiace che sia stato necessario uccidere Giovanni.
- Lo sarebbe stato in ogni caso, era diventato incontrollabile. Ma anche volendo non avremmo potuto evitarlo. Uno dei nostri lo seguiva, era al piano di sotto quando ha sparato al ladro. E’ salito di corsa e Giovanni gli ha puntato la pistola addosso, ha dovuto seccarlo.
- Il ladro?
- Fulminato sul colpo signore.
- I cadaveri?
- Inceneriti, signore, letteralmente. Avrà letto dell’incendio del Ponte di Ferro…
- Abbiamo mandato a fuoco il Ponte di Ferro per far sparire due cadaveri?
- Non penso che lei vada mai a viale Marconi, signore, e nemmeno io. Quindi sticazzi. Abbiamo fatto in modo che sembrasse una fuga di gas… Comunque, deve sapere che il ladro ucciso da Giovanni non era un banale ladro.
- Ah no?
- No. Era il datore di lavoro della donna che voleva vendere ai giornali la chiavetta Usb con le ricette di cucina e il curriculum di Giovanni, quella Francesca. Ci ha confessato che il ladro voleva rubare il computer di Giovanni perché era innamorato di lei.
- E questa donna che fine ha fatto?
- Oh, la teniamo in un posto sicuro, gliene volevo appunto parlare. Lei in realtà non sa un cazzo, e soprattutto non capisce un cazzo, è proprio scema. Non rappresenta un reale pericolo. E poi giura che se le diamo i soldi per aprire un ristorante a Santo Domingo terrà la bocca chiusa per sempre.
- A Santo Domingo?
- Pare che abbia dei progetti sul personale del ristorante, signore, personale indigeno. Sembra che le piacciano gli uomini creoli.
- Oh... ma pensa te che cazzo di... ma sì, datele i soldi e leviamocela dalle palle. Oppure ammazzatela, decidete voi.
- Bene signore. Nonostante tutto, penso che il caro vecchio colpo alla nuca sia la soluzione migliore.
- Sì, fate così. E che ne è stato della moglie di Giovanni e del suo... sì insomma, del suo amante, quel Giorgio?
- Una storia triste, signore.
- Cioè?
- L'uomo è andato a vivere da lei... per meglio dire è andato a fare lo schiavo. Ha lasciato il lavoro perché Mati lo ha costretto a occuparsi della casa, duecentocinquanta metri quadri, da tirare a specchio ogni giorno da cima a fondo. Pare che la donna fosse una fissata, tipo che pretendeva che gli interstizi tra le piastrelle del bagno fossero puliti con lo spazzolino... più tutto il resto.
- Cioè cucina, terrazzo e cose del genere?
- Beh, ovvio, ma intendevo un'altra cosa. La doveva scopare tre volte al giorno. Quattro, nel weekend. Era diventata insaziabile.
- Come le sappiamo tutte queste cose?
- Microspie, signore. E cam nascoste.
- Uhm, certo. Continua, perché hai detto che è una storia triste? Hanno già rotto?
- Beh, Giorgio era un uomo forte, anche se non credo che avrebbe retto a lungo quei ritmi. Comunque è durato tutto poco più di una settimana.
- Come mai?
- Aveva un aneurisma cerebrale, signore, gli è scoppiato mentre facevano sesso.
- Cazzo! E la donna?
- Morta anche lei, era una sessione di sesso estremo. Aveva una corda legata alle gambe, rivolte all'indietro, e dall'altro capo al collo, è rimasta così dopo che Giorgio ha perso i sensi ed è morto. Ha presente l'incaprettamento dei mafiosi? Quando non ce l'ha fatta più a tenere le gambe piegate si è strangolata da sola. Ci avrà messo una giornata intera.
- Una morte orribile... come mai non ha chiesto aiuto? Avrà gridato.
- Già, lo dico sempre che non bisogna giocare con il collo... la stanza era stata appena insonorizzata, signore. Forse per i vicini. Tra l’altro abbiamo saputo, ma proprio per caso, che anche la moglie di questo Giorgio è morta mentre era in tournée, era una violoncellista.
- Come è morta?
- Non ne so molto… una emorragia, pare.
- Che cazzo di storia, Annalisa...
- Concordo signore.
- Che cosa ne hai dedotto?
- Che i terroristi islamici sono molto più razionali, signore.
- Vero. E poi?
- Beh, che noi cerchiamo di capire le cause degli avvenimenti, il loro presumibile svolgimento, le possibili conseguenze. E’ il nostro lavoro. Ma quando letteralmente non capisci cosa cazzo stia succedendo e tutti agiscono come pazzi è molto più difficile, non hai difese.
- Sì, penso che tu abbia ragione, Annalisa. Ti vorresti piegare sulla scrivania e abbassarti i pantaloni? Penso che meriti un premio.
- Oh no, non "quel" premio, signore...
- Non lo so, deciderò secondo l'ispirazione del momento. In ogni caso è meglio che tu sappia che la nuova posizione che ho in mente per te comporta onori ma anche oneri...
- Quale nuova posizione?
- Pensavo di farti nominare dirigente superiore, ecco brava, mettiti così, ma in realtà quando dico "posizione" in questo momento intendo "a novanta". Stai già colando, ragazza, sarà un piacere...
(Nota: decidete voi come deve essere la scena conclusiva, anche in base alle vostre strategie di marketing. Nel caso in cui optiate per l'anale, e nel caso in cui accettaste la mia offerta di ricoprire la parte di Annalisa, vi prego di prendere nota che - anche se si tratta di un hard porn - la scena dovrà essere simulata. Se ritenete che i dettagli siano indispensabili vi pregherei di ingaggiare una controfigura, grazie).
3 - FINE
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