Malformazione eccitante 5.

Dopo che ci siamo sdraiati, Donatella mi abbraccia e mi dice che vuole sapere da me la verità sul mio parere riguardante il suo camminare claudicando e subito la abbraccio con passione e le confermo che il suo camminare mi eccita moltissimo perchè così ancheggia rendendo la cosa arrapante e, dopo che le ho acciuffato una natica, la stringo a me carezzandole i seni tosti, ben gonfi e insomma, poi le faccio palpare il cazzo che già s'irrigidisce e lei, riconoscente per il mio comportamento, s'inchina subito e prende il cazzo in bocca e lo ciuccia ansimando, sospirando intensamente. Dopo che mi ha fatto sborrare, la stringo nuovamente e le dico che ora ci vuole una scopata come si deve ed allora lei spalanca le coscione e prende il cazzo per infilarselo tutto dentro ed io la penetro a fondo e intanto la bacio sul collo, sui seni che subito fanno indurire i capezzoli e dopo le stringo i capezzoli coi denti ma con delicatezza e, quando lei comincia a emettere gemiti ed urletti, allora le dico che vorrei tanto possederla di nuovo nel culone e lei mi guarda dandomi del depravato ma ci ride sopra ed io la faccio mettere a pancia sotto e la bacio leccandole l'ano e mordicchiandole le natiche. Rimaniamo abbracciati a lungo ma poi il mio cazzone reclama il culo così le appoggio il glande e la penetro deciso, voglioso di sentirla gridare di piacere e, quando l'ho scopata a lungo, lascio un fiume di sborra dentro di lei. Dopo la focosissima inculata, sentiamo rientrare in casa Laura che, certa di trovarci ancora a letto, entra in camera e rapidamente si spoglia e s'infila sotto le lenzuola ma non fa in tempo a prendermi in mano il cazzo perchè il suo cellulare squilla e deve riuscire di casa nuovamente. Lai si riveste e parte subito e noi due ci sentiamo d'improvviso eccitati a fare un "sessantanove". Ce la godiamo a lungo ma poi io dichiaro di essere fuori forma e così terminano i giochi che però riprogrammiamo per domani.