Mildred e Patrick capitolo 10° - finale

Scritto da , il 2019-03-28, genere dominazione

"Come sai di solito non ti do nessuna spiegazione su ciò che intendo fare, ma questa volta è diverso, ed è per questo che siamo al ristorante, in modo da poter parlare al di fuori dei nostri ruoli."
Patrick doveva essere ancora sconvolto per quello che avevo fatto, non solo non portava alcuno strumento di tortura, ma gli avevo dato il permesso di rivolgersi a me chiamandomi per nome e usando il tu.
"Non ho mai capito perchè tu hai ancora un certo timore verso Roxanne, che non solo non ha mai capito chi sei, ma ti ha scaricato da vera stronza, solo perchè ha incontrato uno più ricco di te. So bene che con me sei arrivato ad un livello di sottomissione che lei non sa neppure che esiste, ma questo era quello che tu stesso volevi, e se sei sincero con te stesso ora sei molto più felice di quando facevi il cornuto e contento con Roxanne, non è vero ?"
"Sì Mildred hai ragione su tutto, e davvero non so spiegarti come il solo sentire il suo nome mi metta in uno strano stato d'agitazione." mi rispose con una calma che gli era insolita.
"E' mia volontà che Roxanne non solo comprenda i suoi errori, ma che li paghi, ed è per questo che con Tessa gli stiamo preparando uno scherzetto niente male. La tua ex è così scema che crede che io la possa introdurre in un mondo di ricchi guardoni, che la vogliono mantenere solo per permetterle di fare ciò che vuole, e stasera Tessa la porterà da noi per una specie d'esame d'ammissione. Ovviamente all'inizio non le faremo capire quello che vogliamo, e tu potrai guardare solo attraverso il monitor. Quando e se ti chiameremo sarà solo per farle capire la verità, ma anche dopo di ciò non potrai fare nulla se non assistere in silenzio alla sua giusta punizione." gli spiegai mentre mangiavo lentamente i mie gamberi.
"Posso chiederti perchè lo fai." mi domandò forse stupito del mio piano.
"Perchè un uomo potrà anche essere un servo, ma non per questo dev'essere trattato come un fazzolettino di carta. Fare la puttana è fin troppo semplice, apri le cosce e prendi il cazzo. Essere una Mistress invece comporta delle responsabilità, in primis verso chi domini che è sempre un essere umano. Come ben sai godo a punirti e umiliarti, ma non per questo non ti rispetto, tanto è vero che non ho voluto farlo davanti ad altri, se non persone fidate o che già conoscevano le tue abitudini come Kyron. Impazzisco quando ti scopo vestito da donna, ben sapendo che il cazzo ti sta esplodendo dentro la cintura di castità. Detto ciò mi piace andare in giro con te, e non solo per far spese ma anche per vedere un museo o assistere ad un'opera. A volte mi fisso a guardarti quando lavori, e fra mille foglie trovi sempre quello che cerchi per poi avere la soluzione al problema. Roxanne non s'è fermata neanche all'apparenza, ma solo ad un aspetto della vita, e per questo voglio punirla. Ora se non hai altre domande cambiamo discorso."
"Domani andiamo a fare shopping ?" mi rispose con un gran sorriso.

Per far cadere senza problemi Roxanne in trappola, Tessa ed io organizzammo l'incontro nel mio appartamento, poiché la ragazza conosceva quello di Patrick. La mia amica portò la ragazza in orario, e fui subito colpita dall'aspetto volgare di Roxanne, che non solo si era rifatta un seno enorme, ma si era truccata in modo esageratamente appariscente, tanto che feci fatica a non riderle in faccia.
"Roxanne ma sei splendida !" le dissi cercando di mentire in modo convincente "Tessa mi aveva detto che sei una bellissima ragazza, ma la realtà va oltre ogni immaginazione. Vieni sul divano così parliamo in tutta comodità."
La feci accomodare fra Tessa e me per poi spiegarle quello che cercavo.
"Vedi io metto insieme ricchi guardoni con ragazze che amano fare del buon sesso, senza alcun problema se qualcuno le guarda mentre sono con ragazzi molto dotati. Spesso questi uomini non partecipano neanche ai rapporti, ed il loro unico interesse è avere una ragazza che soddisfi le loro voglie da voyeur, ricambiando con ricchi regali. Può succedere che questi uomini vogliano assistere a piccole orge , o vedere del sesso lesbo, ma normalmente si tratta di rapporti con ragazzi che sanno quel che devono fare. Ad essere sincera un paio di sono sposati la loro preferita, anche per garantirle per sempre una vita agiata, ma questo è in fondo il sogno d’ogni donna, trovare il fesso che la mantiene e le permette di fare ciò che vuole."
Roxanne mi guardava estasiata, quasi non credendo a quello che sentiva, essendo fin troppo chiaramente interessata a ciò che le stavo proponendo.
"Scusa ma come devo fare per entrare in questo giro ?" mi chiese dimostrando d'esser caduta in trappola.
"Devi prima fare una specie d'esame, ed è per questo che Tessa ti ha portato da me." le risposi passandole un dito lungo la profonda scollatura del miniabito che indossava "Anche se sono più che sicura che tu hai tutto ciò che chiedono i miei amici."
Lei non disse nulla quando le abbassai le spalline del vestito e del reggiseno, scoprendole così le tette rifatte che sfiorai con le labbra prima di baciarla, infilandole la lingua in bocca.
"Alzati e togliti il vestito." le dissi spostandomi leggermente all'indietro.
Roxanne non solo si tolse il miniabito, ma anche il reggiseno, prima di sedersi davanti a Tessa, che s'impadronì subito con le mani delle sue tette. Per sembrare il più perversa possibile, le tolsi i sandali per poter giocare con i suoi piedi, che baciai di sfuggita prima di portarmeli sul seno.
“Mi piaci davvero tanto.” le dissi per adularla “Scommetto che hai una fica bellissima.”
Lei si sfilò il perizoma per poi allargarsi la passera con le dita, aspettando che mi ci lanciassi contro.
“Non sai quanti uomini hanno perso la testa per questa.” mi disse sfiorandosela come se fosse l'unica donna ad averne una.
“Ci credo.” le rispose Tessa alzandosi per potersi spogliare anche lei “Adesso però mettiti in ginocchio sul divano, così possiamo esaminarti meglio.” concluse sorridendo la mia amica.
Anch'io mi tolsi il vestito per poi mettermi come Tessa al fianco di Roxanne, ed iniziare con lei a far eccitare la ragazza toccando e baciando tette e fica.
“Mio Dio quanto sei calda.” le dissi infilandole un dito nella passera “Gli uomini impazziranno solo per vederti toccare da sola, figuriamoci guardarti mentre ti fai scopare da qualche stallone di razza. Dai girati che voglio guardarti bene il culo, anche se ho già visto che è splendido.”
Roxanne si girò subito mettendosi carponi sul divano, e allargando quel tanto che basta per permettere a Tessa e me di continuare a giocare con la sua passera.
“Mildred ma hai visto che gran culo !” mi disse Tessa sorridendo sapendo che Roxanne non poteva vederla “Fossi un uomo lo vorrei sempre riempire di cazzo, e se proprio l'avrei piccolo pagherei per vedere mentre qualcuno lo fa al posto mio, e segarmi davanti a quello spettacolo.”
“Hai proprio ragione.” le risposi soffocando a stento le risate, e facendo cadere un po' di saliva sul buchetto, per poterci fare entrare un dito senza fare alcuna fatica “E' bello sodo e non per nulla sfondato come quello di certe troiette che ci sono in giro, che hanno già preso metri di cazzo. Ora però è il momento di farci capire quanto sei brava con la bocca, quindi leccami la fica e vediamo se sai farmi godere.”
Un po' dispiaciuta per non essere più il centro dell'attenzione, Roxanne s'inginocchiò fra le mie gambe ed iniziò a passare la lingua sulla mia passera, ma nonostante il suo impegno si rivelò fin da subito un'incapace di prima grandezza nel donare piacere.
“No no così non ci siamo proprio.” le dissi fingendomi dispiaciuta “Forse è la posizione che non va bene, prova a sdraiarti così mi metto sopra io.”
Roxanne ubbidì, ma anche col più classico dei sessantanove la situazione non migliorò in alcun modo, e dopo uno sguardo d'intesa con Tessa, decisi si passare alla fase successiva.
“Forse è meglio che mi lecchi il culo facendo finta che sia quello di qualche stallone che vuoi far eccitare prima che ti sfondi.” le dissi mettendomi dritta su di lei e facendo sì che si trovasse il mio buchetto davanti alla bocca.
“Non essere cattiva.” mi rispose Tessa avvicinandosi a me “Secondo me ha solo bisogno di un po' di tempo per imparare ad essere una puttana di gran classe.”
“Hai ragione però io voglio godere, quindi devi provvedere tu.”
Tessa iniziò a masturbarmi con la sua consueta maestria, e non mi rimase che ricambiare tale attenzione facendo la stessa cosa. Dopo un po' scivolai all'indietro per permettere a Tessa di farsi leccare la passera da Roxanne, e anche lei convenne che la ragazza era molto maldestra.
“Magari è brava col cazzo.” mi disse Tessa quasi ridendo della ragazza “Che ne dici di prendere un paio di strap-on così vediamo se ho ragione ?”
“Mi hai preceduta d'un soffio.” le risposi andando a prenderne due che avevo messo in un cassetto poco prima del loro arrivo “Dai indossalo perchè ho proprio voglia di vedere quanto è brava Roxanne”
La ragazza si ritrovò in ginocchio per terra, con Tessa e me che le facevamo simulare dei pompini, spingendole in gola i falli.
“Vedi che la bocca la sa usare ?” mi disse la mia amica ridendo di nascosto “Questa ragazza ha talento, sei tu che non lo vuoi capire.”
“Non mi hai ancora convinta, anche se però manca poco. Dai Roxanne rimettiti e pecora così ti scopiamo tutte e due.”
Convinta d'esser arrivata alla fine del presunto esame, Roxanne si mise carponi per terra, portando la bocca verso Tessa che non esitò un attimo a metterle il fallo in bocca. A me non rimase che infilarle il mio nella fica, che con mia gran sorpresa era bagnatissima.
“Tessa non ci crederai, ma la ragazza ha un lago fra le gambe.” esclamai un po' stupita “Questa con un vero cazzo fra le mani farà furore !”
“Te l'avevo detto di darle fiducia.” mi rispose lei sorridendo “A leccare una fica potrà sempre imparare, intanto per prender cazzi ha una vera vocazione.”
Iniziammo così a scopare Roxanne, senza però mai smettere di darle della poco di buono, anche senza farlo mai in maniera diretta, sino a quando non decisi di prendermi anche il suo bel culo, infilandole tutto il fallo nel retto, con pochi e decisi affondi.
“Devi vedere come lo prende nel culo ! Non ho fatto in tempo a metterle dentro la cappella, che s'è risucchiata tutta la mazza neanche avesse dentro una ventosa ! Ora però smettiamo di giocare e facciamo capire a questa cretina chi è perchè è chiaro che è solo una troia piuttosto scema.”
“Ma che cazzo stai dicendo !” mi urlò Roxanne dopo essersi divincolata da Tessa e me “Ma si può sapere chi siete e che cazzo volete ?”
“Semplice rovinarti.” le risposi con calma “Perchè devi capire che abbiamo registrato tutto, e non so quanto sarà contento il cretino che ti mantiene, quando vedrà un video dove dici che vuoi mollarlo per metterti con uno più ricco di lui. Quindi ora non solo farai adesso esattamente quello che vogliamo, ma diventerai la troia di Tessa che non vede l'ora di farti scopare da chiunque paghi per farlo.”
“Inizierai facendo la puttana coi soliti vecchi carichi di viagra.” le disse Tessa mettendo subito le carte in tavola “Poi passerai agli spettacoli facendo uno strip, poi ti masturberai fica e culo con dei grossi falli, ed infine potrai godere prendendo più cazzi insieme, e credimi non saranno mai meno di quattro. Inoltre ti metterò a disposizione di chiunque voglia usarti come meglio credimi, e sappi subito che le donne sanno essere di un sadismo unico al mondo. Infine ti userò come carta di credito nei negozi dove so che gli piace scambiare vestiti o scarpe con una sana scopata.”
La ragazza era sconvolta, anche perchè aveva compreso in che guai s'era infilata, ma soprattutto che non aveva alcuna via d'uscita se non soccombere al nostro ricatto.
“Posso almeno chiedere il perchè di tutto ciò.” disse mentre piangeva.
“Certamente. Ti ricordi Patrick, il ragazzo che ti divertivi ad umiliare ? Bene adesso lui è il mio schiavo felice, perchè non solo ha compreso in pieno chi è e cosa vuole, ma non solo ha trovato una donna che l'accetta per quello che è, ma che gode con lui proprio perchè l'ha sottomesso. Mentre tu sei solo una puttanella che si diverte a farsi vedere mentre scopa, insomma una scema o poco più.”
“Adesso basta parlare.” m'interruppe Tessa impaziente di torturare Roxanne “Tu troia sdraiati per terra, così vediamo subito quanto hai il culo sfondato.”
Non appena la ragazza fu nella posizione voluta da Tessa, questa gli si sedette sopra mettendole il sedere sulla faccia, mentre io iniziai a giocare col suo ano usando un grosso plug.
“Quello non lo sente neanche.” mi disse ridendo la mia amica “Prova ad infilarle almeno quattro dita nel culo così la apri per bene.”
Seguii il consiglio di quella che per me rimaneva una maestra della dominazione, e provando poi un sottile piacere mentre le allargavo sempre di più lo sfintere usando le dita a cuneo.
“Che cosa proponi la sfondiamo subito, o ci vogliamo divertire un po' prima ?” mi chiese Tessa ben sapendo la mia risposta.
“Ma che domanda ! Divertiamoci, solo prima riempi di nuovo il culo della troia.”
Dopo aver rimesso il plug nell'ano di Roxanne, mi andai poi a sedere al fianco di Tessa, la quale ordinò alla neo-schiava di leccarmi i piedi, atto di devozione che lei compì in modo inadeguato, scatenando così l'ira dell'esperta Mistress.
“Sei proprio una cagna incapace.” le urlò contro Tessa dandole quasi un calcio sul seno “Ma credimi farò di te una puttana perfetta a costo di frustarti tanto da toglierti la pelle ! Mildred passami due paia di manette così sistemo la troia.”
Passai le manette a Tessa che legò i polsi alle caviglie di Roxanne, prima d'iniziare a fustigarla col flogger, colpendo sempre le natiche.
“Fermati un attimo, voglio che il culo le bruci il più possibile.” dissi a Tessa afferrando un fallo dotato di un lungo manico.
Tolsi quindi il plug a Roxanne, per poi sodomizzarla col fallo, e subito dopo Tessa riprese a frustarla con ancora più forza di prima.
“Basta pietà !” urlò alla fine Roxanne “Sarò per sempre la vostra puttana, ma non picchiatemi più.”
“Scommetto che adesso vorresti solo farti scopare.” le domandò Tessa prendendola in giro “Magari da un bel cazzo di trenta centimetri, non è vero ?”
“Si scopatemi, basta che non mi frustate più.”
Quando vidi prendere a Tessa due strap-on di dimensioni extra-large, non seppi trattenermi dal ridacchiare, ben sapendo che li avremo usati entrambe per tutta la loro grandezza.
“Se vuoi il cazzo t'accontento subito.” disse Tessa a Roxanne mentre la penetrava usando lo strap-on “Secondo me fra un po' inizia anche a godere.”
L'esperta Mistress iniziò a muoversi con estrema calma, facendo sì sentire tutto il fallo alla ragazza, ma senza usare alcuna violenza, come se davvero volesse vederla godere, e non punire per la sua troiaggine. Roxanne da parte sua riuscì solo in parte, e per poco tempo, a mascherare il piacere che iniziava a provare, e a quel punto mi scatenai contro di lei.
“E' inutile che stai zitta per non gemere di piacere brutta puttana che non sei altro.” le dissi infilandole buona parte del mio strap-on in bocca “Ti abbiamo inculata, frustata e umiliata, ma tu non appena hai la fica piena godi peggio di una cagna. Voglio proprio vedere se godi anche mentre ti sfondo questo culo di merda.”
Tessa si fece subito indietro lasciandomi campo aperto, così non mi rimase che mettermi dietro Roxanne e poggiare la punta del fallo contro il suo ano, oramai ben dilatato dalle penetrazioni precedenti. Far entrare la cappella del cazzo di gomma fu abbastanza semplice, decisamente più complicato fu far entrare tutto il resto, ma alla fine fra un urlo di dolore e una spinta più forte della precedente, raggiunsi il mio obbiettivo.
“Ora fammi vedere come godi con una gran mazza nel culo o riprendiamo a frustarti peggio di prima.” le dissi senza avere in realtà alcuna voglia di dar seguito alle mie minacce.
Nonostante le dimensioni del fallo, Roxanne iniziò a muoversi all'inizio con una certa cautela, per poi darsi un buon ritmo da sola, accompagnando poi il suo incedere con piccoli gemiti di piacere, che non potevamo non sentire.
“Te l'avevo detto che era un gran troia !” mi disse Tessa, anche lei sorpresa dell'atteggiamento di Roxanne “Basta chiederle di aprire le gambe e prendere dei cazzi, di più non sa fare, ma a me basta e avanza.”
Iniziammo così a scopare le ragazza alternandoci dietro di lei, e cambiando spesso apertura dove infilare il fallo, sino a quando non decisi di compiere l'ultimo passo.
“Tessa sdraiati e tu impalati su di lei.”
Roxanne compre immediatamente ciò che volevo fare, ma non s'oppose in alcun modo, anche perchè non n’aveva i mezzi.
“Ti prego, fa piano.” mi pregò dopo essersi infilata tutto il fallo di Tessa dentro la passera, per poi piegarsi un po' in avanti.
“Perchè hai paura di non godere.” le risposi affondando metà strap-on nel suo retto “Pensa a quando Tessa ti porterà a battere e non potrai dire nulla, se non chiedere altro cazzo.”
Per sua fortuna le dimensioni dei due strap-on erano tali da impedire alcun eccesso, ma nonostante ciò sia Tessa che io riuscimmo a scoparla a lungo, facendole avere alla fine anche un orgasmo.
“Peccato che s'è fatto tardi.” le disse Tessa togliendosi lo strap-on “Altrimenti ti porterei subito da Riley, per farti fare qualche marchetta. Puoi stare però tranquilla che da domani farai la puttana tutte le sere, anche perchè sei capace solo a far quello. Prima di venire con me dovrai farti un paio di clisteri per avere il culo bello pulito, poi ti passerò a prendere alle nove in punto, e t'avverto non sopporto ritardi per alcun motivo. ”
Roxanne non rispose, oramai rassegnata al suo nuovo ruolo di prostituta, con una vera Mistress come 'protettrice', che l'avrebbe portata a conoscere ogni forma di perversione esistente.
“Dimmi amica mia hai qualche idea particolare per iniziare la troia alla sua nuova vita ?” chiesi a Tessa mentre si rivestivano.
“No a parte farla andare con qualche panzone pieno di soldi, che me ne darà parecchi per metterglielo nel culo un paio d'ore.” mi rispose sorridendo
Tessa non fece rimettere il perizoma alla ragazza, ma in compenso le infilò un bel plug nell'ano, per poi uscire con lei, così potei andare da Patrick che trovai nudo in un bagno di sudore.
“Ma cos'è successo ?”
“Nulla di che.” mi rispose stringendo le spalle “S'è rotto il climatizzatore, ed è inutile dire che non so il perchè, così mi sono spogliato per non morire dal caldo.”
Esplosi in una risata senza fine, con lui che mi venne dietro, finendo col doverci appoggiare l'un l'altro per non cadere per terra.
“Dimmi hai sempre paura di Roxanne o credi che con lei hai solo perso tempo.” gli chiesi quando riuscii a riprendere fiato.
“Avevi ragione tu, ma del resto è sempre così. Tu sei una vera dominatrice, lei solo una brava a darla a chi ha più soldi.” mi rispose un po' sconsolato.
“Sono sincera non ti ho chiamato perchè non sapevo come avresti reagito vedendola ridotta peggio d'una serva, ma adesso vieni con me perchè voglio farti un regalo.”
Lo presi per mano per portarlo in camera dove lo feci sedere sul bordo del letto. Con calma m'inginocchiai fra le sue gambe, che aprii per bene, prima d'iniziare a leccargli il buchetto, facendogli subito rizzare il pene.
“Mio Dio così mi fai impazzire.” mi disse gemendo
“Stai zitto e godi, perchè stasera faremo l'amore anche se alla mia maniera.”
Gli leccai l'ano sino a farci entrare dentro un po' di saliva, poi m'alzai per prendere uno strap-on senza cinghie, di quelli che hanno un piccolo plug che s'infila nella passera. Nonostante l'avessi scopato più volte, e con oggetti ben più grandi di quel fallo, lo penetrai con dolcezza, gustandomi le sue smorfie di piacere ogni volta che gli entravo dentro sempre più.
“Padrona io..”
“Adesso sono Mildred stupido che non sei altro.” gli risposi prima di dargli un bacio in bocca.
Lo scopai a lungo, senza mai metterci troppa foga, anzi rallentando o fermandomi del tutto ogni volta che stava per venire. Lo feci perchè a modo mio volevo ringraziarlo per avermi fatto scoprire chi ero dentro, una persona ben diversa dalla donna che si stava per sposare per poi ritrovarsi piena di dubbi. Diventando mio schiavo Patrick aveva fatto uscire la mia anima dominatrice, ma non per questo non rimaneva in me nessuna traccia di romanticismo, anzi mi sentivo molto più femmina di prima. Durante quello strano rapporto non cambiammo mai posizione, non tanto perchè volevo in qualche modo mantenere il controllo, ma perchè godevo nel vederlo godere. Provai un piacere nuovo quasi esclusivamente mentale, anche se il plug che avevo nella passera mi martellava direttamente il cervello con la sua vibrazione. Sentivo quell'uomo mio come non mi era mai successo, nonostante l'avessi posseduto più volte, e cercai di prolungare il più possibile quei bellissimi momenti.
“Mildred cosa stai facendo...” mi domandò incredulo.
“Sto facendo l'amore con te, e non m'importa se sono io a scopare te e non l'opposto. Voglio godere con te e voglio solo che non ti tocchi il cazzo perchè altrimenti vieni subito.”
Continuai a scopare Patrick coprendolo di baci, mentre le sue mani correvano lungo la mia schiena come per stringermi a se, facendomi sentire un po' sua. In quei momenti mi resi conto che l'amavo, e che non m'importava nulla del fatto che la sua mascolinità rasentava lo zero. Davanti a me c'era un uomo che godeva come me, e che non volevo più solo come schiavo, ma come compagno per tutta la vita. Pensai anche che non potevo in alcun modo costringerlo a provare i sentimenti che avevo verso di lui, e che anzi il mio essere la sua padrona lo spingeva forse in tutt'altra direzione.
Alla fine lui venne schizzandosi il seme sulla pancia, ed ebbi subito l'istinto di togliermi lo strap-on per poter spalmare quello sperma sulla mia passera. Patrick non disse nulla, ma del resto non ce n'era bisogno, ma prese lo strap-on ancora acceso, ed iniziò a masturbarmi con quello mentre mi leccava la passera. Ebbi un orgasmo sconvolgente, il primo d'una serata a base di sesso e perversione, che mi lasciò esausta al centro del letto, con lui che ancora non sapeva come comportarsi.
“Se fai il bravo domani ti porto a vedere Roxanne che fa la puttana.” gli dissi sorridendo anche per rompere un silenzio che stava diventando pesante.
“Come vuoi tu, anche se in fondo è qualcosa che ho già visto.”
“Adesso se tu che hai ragione, quindi proponi tu.”
“Mildred mi vuoi sposare.”
Rimasi basita e solo dopo alcuni interminabili momenti riuscii a chiedere il perchè di quella richiesta.
“Perchè ti amo, c'è forse bisogno di dire altro.” mi rispose quasi vergognandosi della semplicità di quelle parole.
“Anch'io ti amo, ma voglio esser chiara. Non desidero affatto che tu sia solo il mio schiavo o la mia sissy, il sesso in fondo è solo una componente di una rapporto e sono certa che sapremo gestirlo. Magari prima o poi avrò voglia di farmi una bella scopata, ma non farò mai nulla di nascosto e tu potrai stare con me oppure no, e questa sarà solo una tua scelta. Non credo infatti che si possa andare avanti tutta la vita facendo io la Mistress e tu lo schiavo, perchè diciamocelo è qualcosa di troppo riduttivo, che alla lunga può solo stancare. Voglio invece che tu sia il mio uomo per tutto il resto, e t'avverto intendo nel senso più tradizionale del termine, compreso anche il dimenticarsi dell'anniversario di matrimonio.” conclusi sorridendo.
Rimanemmo abbracciati per ore a fantasticare del nostro matrimonio, per poi addormentarci forse ancora un po' increduli di come fosse cambiato il nostro rapporto.

Fine


Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
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