Famiglia Cristiana I

Scritto da , il 2018-09-20, genere tradimenti

Jessica ascoltava con finto interesse l’Omelia di padre Paolo, in realtà non vedeva l’ora di abbracciare il suo amico di colore, essere una assidua frequentatrice della Parrocchia le aveva permesso di ritrovare l’amore tra le braccia del giovane assistente del parroco.
Miguel era un giovane di origini Cubane e che nel mentre aspettava di prendere i voti faceva d’assistente in parrocchia e qui che aveva conosciuto Jessica assidua frequentatrice della chiesa e organizzatrice di attività parrocchiali.
Tra i due dopo un breve flirt scoccò subito la scintilla d’amore, non fu facile all’inizio, per Jessica cattolica praticante farsi travolgere dal vertice della passione cercò di resistere con tutte le sue forze, ma presto si ritrovarono a consumare la loro relazione clandestina proprio tra le pareti della canonica.
Mentre pensava a tutto ciò guardo svogliatamente alla propria destra, sua figlia Jennifer giaceva pigramente sulla panca con la faccia assonnata, a 16 anni era già una gran troia, cambiava ragazzi con la stessa velocità con cui si cambia un assorbente, suo marito Andrea era assorto tra mille problemi con lui non aveva rapporti da più di tre anni vivevano oramai da separati in casa.
Venne il suo turno per leggere la lettera degli apostoli, mentre leggeva aveva il fuoco che divampava fra le sue cosce pregustava il momento in cui si sarebbe incontrata con il suo svago preferito, con la faccia da finta santarellina cercò di non perdere il controllo di se.
Quando tornò a sedere sulla panca aveva il tanga fradicio di umori strusciò le cosce accavallo le gambe, non vedeva l’ora di spegnere quel fuoco che divampava dentro di lei stava quasi per venire li davanti a tutti in chiesa. Quel fuoco stava per spegnersi, aveva appuntamento con Miguel proprio nei bagni della chiesa durante l’eucarestia.

Jennifer non riusciva a tenere gli occhi aperti dopo i bagordi della sera precedente, non trovava la posizione giusta su quella panca fosse stato per lei sarebbe rimasta a dormire ma i suoi l’avevano costretta a quello strazio.
Ripensava ancora alla sera prima a quella festa, ai fiumi di birra erba e coca che si erano fatti, a lei china a 90° a tirare una pista mentre da dietro Haziz ,il pusher marocchino,se la faceva. Adesso gli ci voleva proprio un bel tiro, si ricordò di avere una bustina di coca in tasca, in quel momento sentì una fitta alla vescica, gli balenò subito un idea in mente.

“Devo Pisciare” disse sotto voce alla madre “tienitela” ebbe per tutta risposta, “me la faccio sotto” rispose , se fosse andata al bagno avrebbe scoperto la sua tresca e probabilmente avrebbe finito per andarci lei con Miguel, quella troia, e questo Jessica non poteva permetterlo.
“Prima vado io poi tu Ok?” Jennifer annui poco convinta.
Jessica approfittò dell’eucarestia per recarsi in bagno dove ad aspettarla c’era proprio il suo svago preferito.
Si avvinghiò su di lui senza pensarci, gli tirò fuori dalle mutande il grosso membro ed inizio a segarlo “Aspetta chiudi la porta del cesso al meno” disse lui se qualcuno fosse entrato in quel momento nel antibagno la situazione non avrebbe lasciato spazio ad equivoci.
La messa stava per giungere al termine non vedendo la madre tornare Jennifer dicesi di andare lo stesso al bagno, tirò fuori di tasca la bustina di coca e pregustava il momento in cui sarebbe fatta la sua pista, per non farsi beccare dalla madre decise di andare proprio nel cesso degli uomini prospiciente la sacrestia.
Era intenta a sistemare la coca sul piano del lavandino dell’antibagno quando sentì dei gemiti provenire dalla stanza dei cessi.
Andrea intanto spazientito si chiedeva dove fossero finite sua moglie e sua figlia, non le sopportava più quelle troie, fosse stato per lui avrebbe chiesto il divorzio il giorno dopo e se la sarebbe data a gambe con la sua giovane collega, invece per salvare le apparenze e il portafoglio era costretto a restare in quella finzione.
Quando aprì la porta vide sua madre sbattuta sul muro del cesso con le gambe che cingevano il corpo del giovane frate, i jeans e le mutandine giacevano per terra, vedeva un lago sgorgare dalla figa di Jessica. “Lo sapevo che eri una gran puttana” disse Jennifer ad alta voce.

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