Il tappeto del piacere per il mio compleanno

di
genere
feticismo

Amo camminare scalza e calpestare ogni schifezza trovi per strada.
Merde di cani, pisciate di cani o di uomini, vomiti, sputi catarri, resti di cicche.
Tutto questo mi eccita, quando calpesto quelle schifezze, sentire quelle cose oscene che si schiacciano sotto le mie piante dei piedi il mio cazzo si entusiasma.
Non di rado concludo una serata passata a camminare scalza eccitata allo spasimo e sborro sull'asfalto per calpestare anche quel liquido stimolante.
Per il mio compleanno mia sorella e il ristretto circolo di amici con cui condividiamo le nostre perversioni hanno deciso di farmi una bella sorpresa.
La mattina del mio compleanno mia sorella mi ha frustata ferocemente, dandomi molto piacere; insistendo molto sulle piante dei piedi.
Poi mi ha rinchiusa nello sgabuzzino sporco e puzzolente; credevo che il giono del mio compleanno sarebbe finito così.
Un trattamento più doloroso del solito ed il resto della giornata a soffrire per i dolori legata nello stretto e soffocante sgabuzzino.
Invece ad un certo punto la porta dello stanzino si apre improvvisamente; i miei occhi feriti dalla luce improvvisa ci mettono un poco a riprendersi.
Poi quando comincio a rivederci per bene vedo il volto di mia sorella e dell'amico Marco e con grandi sorrisi mi augurano buon compleanno.
Mi fanno uscire dal bugigattolo, mi legano le mani dietro la schiena,e mi mettono dei morsetti ai capezzoli.
Comprendo che mi hanno organizzato qualcosa.
Mi spingono sul retro della casa; appena esco dalla porta vedo tre amici che si mettono ad applaudire vedendomi.
Sono contenta, mi rendo conto di essere oscena, nuda, legata con i morsetti ai capezzoli.
Spero di eccitare i miei amici con la mia visione; le loro urla e strilli di apprezzamento confermano le mie impressioni.
Sia gli astantimaschili che quelli femminili cominciano a toccarsi,mentree mi augurano il buon compleanno.
Poi mia sorella mi espone il regalo fattomi dagli amici; lo stradello dietro la casa era coperto di stronzi, piscio, cicche di sigaretta.
Mia sorella mi disse che gli amici avevano coperto quello stradello con le loro feci per farmi piacere.
Avevano realizzato un autentico "tappeto del piacere", per una depravata come me.
Io mi sentii commossa per quello splendido regalo di compleanno.
Guardai quel simpatico sentiero coperto di feci con desideio e contentezza per quegli amici che mi avevano donato quella sorpresa di compleanno.
Cominciai sorridente ad avviarmi verso quel tappeto di merda; cercando di calpestare il piùèossibile gli stronzi; alcuni ancora caldi altri freddi.
Gli amici già parecchio brilli per le bevute, applaudivano ed esultavano ad ogni mio passo.
Io cominciai a schiacciare quelle merde sotto i miei piedi godendo come una bestia sapendo che era roba uscita dall'intestino dei miei amici e amiche.
Gli stronzi ancora caldi mi piavevano di più, ma anche quelli gia freddi mi davano piacere, e mi paiceva rotolarli sotto le piante dei piedi.
Ma godevo moltissimo ad alternare i passi sulla merda a quelli rinfrescanti sulle chiazze di piscio.
Mentre procedevo su quel tappeto di piacere, gli amici e le amiche mi sputavano addosso; sputavano sui miei piedi.
Quanto ero felice di quel regalo di compleanno
Qualcuno cominciò ad urinare con del piscio caldo sui miei piedi.
Ero sempre più eccitata, contenta delle attenzioni dei miei amici; dei loro sputi del loro piscio caldo sui miei piedi.
Per finire il regalo di compleanno venne sparsa della ghiaia su quanto rimaneva della merda.
I miei piedi già doloranti e coperti di feci calpestarono con un magnifico dolore quella ghiaia sporca di escrementi.
Mentre io mi ecitavo manifestando a tutti il mio cazzo duro per dimostrare a tutti e tutte il mio apprezzamento per il regalo di compleanno.
Una delle amiche, mi sembra Ambra, si avventa sul mio cazzo, e comincia spompinarmi; una sorpresa piacevolissima.
Ma per aumentare il mio piacere dopo un istante Francesco, mi pare, mi spinge in bocca il suo cazzo duro.
In ginocchio sulla merda, vengo spompinata e spompino in mezzo agli applausi ed alle urla oscene degli altri amici.
Ambra mi fà arrivare e dopo poco sento il fiotto di sperma di Francesco riempirmi la bocca.
A quel punto vengo abbandonata in mezzo all merda vedo che gli altri amici e amiche cominciano a chiavare tra loro indifferenti a me.
Io sono soddisfatta, il mio cazzo ha eiaculato appieno.
E sporca di merda guardavo lo sviluppo di quella festa di compleanno.







scritto il
2025-11-30
2 5 5
visite
2
voti
valutazione
2
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La cornuta sadica e arrabiata

racconto sucessivo

Strascicata nel fango

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.