Avventure asiatiche 05
di
RackHammer
genere
confessioni
Premessa:
in questi racconti parlo di incontri realmente accaduti, anche se parecchio tempo fa, che mi sono rimasti per un motivo o per un altro impressi nella memoria eo nel cuore.
I vari racconti non sono in ordine cronologico e gli eventuali nomi non hanno gran valore se non per me, visto che le ragazze tendevano a cambiarli in base al posto di lavoro.
Si parla del centro dove poi conobbi Koko.
La prima volta che andai non avevo molto informazioni su questo negozio.
Avevo letto che le ragazze erano particolarmente belle e brave nel fare i massaggi.
Qua e là avevo letto anche di possibili risvolte piccanti ma di certi commenti erano meglio fidarsi più di tanto.
Comunque quel giorno ero in giro e decisi di passare a provarlo.
Venni preso in incarico da una ragazza affascinante. Magra, lungi capelli neri e carnagione chiara. Con un modo di fare che posso definire solo sinuoso, non so se però rende l’idea che ho in mente.
Mi portò in una stanza e concordato tempi e costi mi spogliai.
Mentre facevo la doccia lei preparò il lettino e, asciugato, mi fece accomodare.
Mi sembrava un po’ su le sue ma evitai dire o fare qualcosa che potesse darle fastidio.
Inizio a farmi un massaggio veramente buono, sentivo i muscoli rilassarsi e mi abbandonai al suo tocco.
Dopo una ventina di minuti la sentii iniziare a baciarmi la schiena dal basso, risalendo fino al collo.
Ogni tanto avvertivo anche la sua lingua sulla pelle.
Dopo una breve pausa sentì il suo corpo premere contro la mia schiena, pelle contro pelle.
Iniziò a strofinare il suo seno in un body massage eccitante.
Mi fece girare e me la trovai davanti nuda e splendida.
Non aveva un seno grande, forse una seconda, ma aveva una forma che lo si poteva definire solo bello.
Riprese a baciarmi il petto e stuzzicarmi i capezzoli con la lingua.
Con una mano iniziò a stimolare il mio membro che era già parzialmente rigido.
Si mise in ginocchi tra le mie gambe e iniziò a dedicarsi a lui con più impegno.
Ogni tanto mi guardava negli occhi e sorrideva.
Sarà che ero già eccitato per il massaggio o il suo modo di fare, ma comunque ci misi poco a venire.
Lei mi diede una pulita e, probabilmente visto che c’era ancora tempo, riprese a farmi il massaggio alle gambe.
Passarono un paio di minuti ed entrò in stanza un altra ragazza.
Dal modo di fare probabilmente era la titolare.
Mi chiese come andava e, scambiato qualche parola in cinese all’altra ragazza, si mise dal lato della mia testa e iniziò a massaggiarmi le spalle.
Vedendo il mio stupore aggiunse che era un regalo e mi limitai a ringraziarla.
Andarono avanti così per qualche minuto.
Ogni volta che la nuova arrivata si spingeva a massaggiare il mio petto, il suo prosperoso seno (almeno una quarta) finiva per premere contro il mio viso e dal sorrisino che mi capitò di intravedere mentre si tirava su la cosa era intenzionale.
Ad un tratto si scambiarono di posto.
Quella nuda si mise accanto a me sul lettino e, mentre mi accarezzava il petto, si chinò su di me iniziando a baciarmi ed io iniziai ad accarezzarne il corpo.
L’altra si mise tra le mie gambe.
Vedendo il mio membro che iniziava a riprendersi decise di aiutarlo stimolandolo con le mani, poi dopo avermi chiesto se mi piacessero le tette, ma senza darmi il tempo di rispondere, se le tirò fuori dalla maglietta e reggiseno. Ogni tanto ci si strofinava contro il mio membro che ormai era bello rigido e in breve venni di nuovo.
Con aria soddisfatta la ragazza si diede una pulita al seno e, detto qualcosa in cinese all’altra uscì dalla stanza salutandomi.
L’altra mi diede un minuto poi mi chiese sa volevo fare la doccia.
Sciacquato e rivesto venni accompagnato all’uscita.
Mi capitò spesso di rimuginare sull’esperienza vissuta, un pò amareggiato per essere stato troppo passivo.
Alla fine un paio di settimane dopo, essendo in zona, decisi di tornarci per prendermi una rivincita anche se essere sconfitto di nuovo era un alternativa altrettanto piacevole.
Fortuna volle che mi prese in consegna la stessa ragazza della volta precedente.
Non so se si ricordasse di me o era particolarmente in vena ma quel giorno mi sembrò più espansiva.
Entrati in stanza mi diede un bacio e iniziò ad aiutarmi a spogliarmi.
Tolto tutto sia io che lei mi prese per mano mi accompagnò nella doccia/vasca.
Ci entriamo insieme e regolata l’acqua mi diede e si diede una sciacquato per poi iniziare ad insaponarmi il petto.
Voltandosi appoggiò la schiena contro il mio petto e i glutei contro il mio membro e iniziò a strofinarsi contro di me.
Prese le mie mani e se le portò ai suoi seni invitandomi ad insaponarli. Lo feci con piacere e nel frattempo iniziai a baciarle il collo. A quel punto prese una mia mano e se la face scivolare giù lungo il corpo, giù sul ventre, fin tra le gambe e iniziò a muovermela per farsi insaponare anche lì.
La situazione mi stava già eccitando parecchio.
Lei però si staccò e voltandosi mi diede un leggero bacio e preso il doccino, iniziò a sciacquarmi e sciacquarsi.
Usciamo dalla vasca e ci asciughiamo rapidamente.
Mi prese di nuovo per mano e mi portò fino al lettino dove iniziammo a baciarci, con nostri corpi nudi che premevano l’uno contro l’altro.
A quel punto si sedette sul bordo del lettino e, attirandomi verso di se, ci si stese lentamente sorridendomi.
Non so bene cosa si aspettasse da me, ma mi sembrò sorpresa vedendomi chinarmi e iniziare a baciarle l’interno coscia.
Mi portai le sue gambe alle spalle e affondai il viso tra di esse fin contro la sua intimità.
Iniziai a leccargliela avidamente, lei posò una a mano sulla mia testa e sembrò comunque gradire le mie attenzioni.
Proseguì per un tempo indefinito, finche non tirò giù le gambe dalle mie spalle e mi fece salire sul lettino.
Riprendemmo a baciarci e accarezzarci. Il tutto si fece un po’ confuso e, non so come, ad un tratto ci ritrovammo in un 69 inverso, con me sopra.
La sentivo armeggiare con il mio membro, sia con la bocca che con le mani.
Io tornai a dedicarmi alla sua intimità con la bocca, cercando di non abbassare il bacino per paura di spingerle troppo il membro in bocca e darle fastidio. Ma comunque riuscì a dedicarmi a lei e dopo un po’ la sentì lasciare il mio membro, così potei mettermi un po’ più comodo.
In tutto questo non ci dicemmo una parola, Lei era un tipo silenzioso e non riuscivo bene a capire se stava apprezzando i miei sforzi, anche se alcuni movimenti del corpo sembrano dire di si.
Comunque proseguì finche lei non volle cambiare posizione.
Mi fece sdraiare e mi sali sopra. Ci baciamo, poi recuperato un preservativo mi incappucciò e si fece penetrare.
Iniziò a muoversi su di me, le presi i fianchi e ne accompagnai i movimenti.
Ero eccitatissimo ma, o forse anche per questo, il mio membro non sembrava volerne sapere si venire.
Lei mi crollò addosso e sembrò veramente stanca.
Mi fece uscire da se e ,vedendo che non ero venuto, mi tolse il gommino e fece per mettersi di nuovo all’opera ma la fermai.
La baciai e la feci sdraiare contro di me, iniziando ad accarezzarle i capelli e la schiena mentre continuo a baciarla.
In quel momento entrò la titolare con la scusa di portare degli asciugamani puliti, ma credo più che altro perché avevamo quasi finito il tempo e voleva capire se avessimo finito.
Vedendoci abbracciati ridacchiò dicendo che sembravamo due fidanzati, poi chiede come era andata.
Al che la ragazza le disse che io non avevo concluso, ma che lei era già venuta tre volte.
Io fui sorpreso e le chiesi se avevo capito bene.
Llei annuisce, abbandonandosi sul lettino con un sospiro in modo un po’ teatrale, poi mise un finto broncio e rimarcò che io invece non ero venuto, come se questo fosse un insulto nei suoi confronti.
Io le sorrisi dicendo che andava va bene così e che mi era piaciuto molto il tempo passato con lei, poi le diedi un breve bacio.
Nel frattempo la titolare era uscita dalla stanza, dicendo qualcosa in cinese, che non avevo capito, ma dal tono doveva essere un invito a concludere in fretta. Quindi mi alzai seguito da lei.
Ci rivestimmo e, prima di lasciare la stanza e accompagnarmi all’uscita, lei mi abbracciò e baciò brevemente.
La volta successiva che andai fui affidato ad un altra ragazza e lei non la vidi e poi iniziò a capitarmi sempre Koko.
in questi racconti parlo di incontri realmente accaduti, anche se parecchio tempo fa, che mi sono rimasti per un motivo o per un altro impressi nella memoria eo nel cuore.
I vari racconti non sono in ordine cronologico e gli eventuali nomi non hanno gran valore se non per me, visto che le ragazze tendevano a cambiarli in base al posto di lavoro.
Si parla del centro dove poi conobbi Koko.
La prima volta che andai non avevo molto informazioni su questo negozio.
Avevo letto che le ragazze erano particolarmente belle e brave nel fare i massaggi.
Qua e là avevo letto anche di possibili risvolte piccanti ma di certi commenti erano meglio fidarsi più di tanto.
Comunque quel giorno ero in giro e decisi di passare a provarlo.
Venni preso in incarico da una ragazza affascinante. Magra, lungi capelli neri e carnagione chiara. Con un modo di fare che posso definire solo sinuoso, non so se però rende l’idea che ho in mente.
Mi portò in una stanza e concordato tempi e costi mi spogliai.
Mentre facevo la doccia lei preparò il lettino e, asciugato, mi fece accomodare.
Mi sembrava un po’ su le sue ma evitai dire o fare qualcosa che potesse darle fastidio.
Inizio a farmi un massaggio veramente buono, sentivo i muscoli rilassarsi e mi abbandonai al suo tocco.
Dopo una ventina di minuti la sentii iniziare a baciarmi la schiena dal basso, risalendo fino al collo.
Ogni tanto avvertivo anche la sua lingua sulla pelle.
Dopo una breve pausa sentì il suo corpo premere contro la mia schiena, pelle contro pelle.
Iniziò a strofinare il suo seno in un body massage eccitante.
Mi fece girare e me la trovai davanti nuda e splendida.
Non aveva un seno grande, forse una seconda, ma aveva una forma che lo si poteva definire solo bello.
Riprese a baciarmi il petto e stuzzicarmi i capezzoli con la lingua.
Con una mano iniziò a stimolare il mio membro che era già parzialmente rigido.
Si mise in ginocchi tra le mie gambe e iniziò a dedicarsi a lui con più impegno.
Ogni tanto mi guardava negli occhi e sorrideva.
Sarà che ero già eccitato per il massaggio o il suo modo di fare, ma comunque ci misi poco a venire.
Lei mi diede una pulita e, probabilmente visto che c’era ancora tempo, riprese a farmi il massaggio alle gambe.
Passarono un paio di minuti ed entrò in stanza un altra ragazza.
Dal modo di fare probabilmente era la titolare.
Mi chiese come andava e, scambiato qualche parola in cinese all’altra ragazza, si mise dal lato della mia testa e iniziò a massaggiarmi le spalle.
Vedendo il mio stupore aggiunse che era un regalo e mi limitai a ringraziarla.
Andarono avanti così per qualche minuto.
Ogni volta che la nuova arrivata si spingeva a massaggiare il mio petto, il suo prosperoso seno (almeno una quarta) finiva per premere contro il mio viso e dal sorrisino che mi capitò di intravedere mentre si tirava su la cosa era intenzionale.
Ad un tratto si scambiarono di posto.
Quella nuda si mise accanto a me sul lettino e, mentre mi accarezzava il petto, si chinò su di me iniziando a baciarmi ed io iniziai ad accarezzarne il corpo.
L’altra si mise tra le mie gambe.
Vedendo il mio membro che iniziava a riprendersi decise di aiutarlo stimolandolo con le mani, poi dopo avermi chiesto se mi piacessero le tette, ma senza darmi il tempo di rispondere, se le tirò fuori dalla maglietta e reggiseno. Ogni tanto ci si strofinava contro il mio membro che ormai era bello rigido e in breve venni di nuovo.
Con aria soddisfatta la ragazza si diede una pulita al seno e, detto qualcosa in cinese all’altra uscì dalla stanza salutandomi.
L’altra mi diede un minuto poi mi chiese sa volevo fare la doccia.
Sciacquato e rivesto venni accompagnato all’uscita.
Mi capitò spesso di rimuginare sull’esperienza vissuta, un pò amareggiato per essere stato troppo passivo.
Alla fine un paio di settimane dopo, essendo in zona, decisi di tornarci per prendermi una rivincita anche se essere sconfitto di nuovo era un alternativa altrettanto piacevole.
Fortuna volle che mi prese in consegna la stessa ragazza della volta precedente.
Non so se si ricordasse di me o era particolarmente in vena ma quel giorno mi sembrò più espansiva.
Entrati in stanza mi diede un bacio e iniziò ad aiutarmi a spogliarmi.
Tolto tutto sia io che lei mi prese per mano mi accompagnò nella doccia/vasca.
Ci entriamo insieme e regolata l’acqua mi diede e si diede una sciacquato per poi iniziare ad insaponarmi il petto.
Voltandosi appoggiò la schiena contro il mio petto e i glutei contro il mio membro e iniziò a strofinarsi contro di me.
Prese le mie mani e se le portò ai suoi seni invitandomi ad insaponarli. Lo feci con piacere e nel frattempo iniziai a baciarle il collo. A quel punto prese una mia mano e se la face scivolare giù lungo il corpo, giù sul ventre, fin tra le gambe e iniziò a muovermela per farsi insaponare anche lì.
La situazione mi stava già eccitando parecchio.
Lei però si staccò e voltandosi mi diede un leggero bacio e preso il doccino, iniziò a sciacquarmi e sciacquarsi.
Usciamo dalla vasca e ci asciughiamo rapidamente.
Mi prese di nuovo per mano e mi portò fino al lettino dove iniziammo a baciarci, con nostri corpi nudi che premevano l’uno contro l’altro.
A quel punto si sedette sul bordo del lettino e, attirandomi verso di se, ci si stese lentamente sorridendomi.
Non so bene cosa si aspettasse da me, ma mi sembrò sorpresa vedendomi chinarmi e iniziare a baciarle l’interno coscia.
Mi portai le sue gambe alle spalle e affondai il viso tra di esse fin contro la sua intimità.
Iniziai a leccargliela avidamente, lei posò una a mano sulla mia testa e sembrò comunque gradire le mie attenzioni.
Proseguì per un tempo indefinito, finche non tirò giù le gambe dalle mie spalle e mi fece salire sul lettino.
Riprendemmo a baciarci e accarezzarci. Il tutto si fece un po’ confuso e, non so come, ad un tratto ci ritrovammo in un 69 inverso, con me sopra.
La sentivo armeggiare con il mio membro, sia con la bocca che con le mani.
Io tornai a dedicarmi alla sua intimità con la bocca, cercando di non abbassare il bacino per paura di spingerle troppo il membro in bocca e darle fastidio. Ma comunque riuscì a dedicarmi a lei e dopo un po’ la sentì lasciare il mio membro, così potei mettermi un po’ più comodo.
In tutto questo non ci dicemmo una parola, Lei era un tipo silenzioso e non riuscivo bene a capire se stava apprezzando i miei sforzi, anche se alcuni movimenti del corpo sembrano dire di si.
Comunque proseguì finche lei non volle cambiare posizione.
Mi fece sdraiare e mi sali sopra. Ci baciamo, poi recuperato un preservativo mi incappucciò e si fece penetrare.
Iniziò a muoversi su di me, le presi i fianchi e ne accompagnai i movimenti.
Ero eccitatissimo ma, o forse anche per questo, il mio membro non sembrava volerne sapere si venire.
Lei mi crollò addosso e sembrò veramente stanca.
Mi fece uscire da se e ,vedendo che non ero venuto, mi tolse il gommino e fece per mettersi di nuovo all’opera ma la fermai.
La baciai e la feci sdraiare contro di me, iniziando ad accarezzarle i capelli e la schiena mentre continuo a baciarla.
In quel momento entrò la titolare con la scusa di portare degli asciugamani puliti, ma credo più che altro perché avevamo quasi finito il tempo e voleva capire se avessimo finito.
Vedendoci abbracciati ridacchiò dicendo che sembravamo due fidanzati, poi chiede come era andata.
Al che la ragazza le disse che io non avevo concluso, ma che lei era già venuta tre volte.
Io fui sorpreso e le chiesi se avevo capito bene.
Llei annuisce, abbandonandosi sul lettino con un sospiro in modo un po’ teatrale, poi mise un finto broncio e rimarcò che io invece non ero venuto, come se questo fosse un insulto nei suoi confronti.
Io le sorrisi dicendo che andava va bene così e che mi era piaciuto molto il tempo passato con lei, poi le diedi un breve bacio.
Nel frattempo la titolare era uscita dalla stanza, dicendo qualcosa in cinese, che non avevo capito, ma dal tono doveva essere un invito a concludere in fretta. Quindi mi alzai seguito da lei.
Ci rivestimmo e, prima di lasciare la stanza e accompagnarmi all’uscita, lei mi abbracciò e baciò brevemente.
La volta successiva che andai fui affidato ad un altra ragazza e lei non la vidi e poi iniziò a capitarmi sempre Koko.
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