Il giocattolo - Seconda parte

di
genere
etero

La mattina del giorno lo dopo passai in un stato di febbrile eccitazione.
Non facevo altro che ripensare a quanto successo il giorno prima e a fantasticare su quello che poteva succedere nel pomeriggio.
Tornato a casa mangiai in fretta e attesi con ansia che mia madre uscisse per andare a lavoro.
Mi dovetti trattenere dall’uscire subito dopo di lei.
Riuscì ad attendere per dieci minuti prima di uscire di casa e in breve mi presentai come promesso di nuovo da lei.
Appena chiuse la porta alle mie spalle mi attirò a se.
Sentì la sua lingua farsi strada tra le mie labbra, ne assecondai i movimenti con la mia, la sensazione che mi dava era molto più intensa del giorno prima e quando si staccò da me mi ritrovai senza fiato.
Senza dire niente mi prese per mano e mi portò in salotto, fino al divano, e mi disse di restare in piedi lì.
Lei si accomodò sul divano davanti a me e mi guardò.
“Spogliati”
Ero sorpreso ma, ubbidendo, inizia a togliermi tutto lasciandolo cadere a terra accanto a me, quando rimasi con i soli boxer esitai un attimo, ma lei disse “tutto” e io tolsi anche quelli.
Lei mi fissò per un attimo con un espressione compiaciuta.
“Mettiti in ginocchio davanti a me e toglimi i pantaloni”
Mi avvicinai e mi inginocchiai, poi iniziai a sfilarle i pantaloni e subito notai che anche questa volta non aveva la biancheria.
Appena tolti completamente i pantaloni lei allargò le gambe e, portata una mano sulla sua intimità, iniziò ad accarezzarsela, ne allargò le labbra con le dita facendomela ammirare completamente.
Lentamente si spinse due dita dentro.. poi fuori.. di nuovo dentro.. continuò così per un po’ di volte poi, tirate fuori completamente le dita, me le porse.
“Leccale” io obbedì incapace di fare altro.
Sentii il sapore del suo piacere sulla lingua.
Glie le leccai un paio di volte e lei me le spinse in bocca.. mi ritrovai a succhiargliele finché, soddisfatta, non me le tolse dalla bocca e le portò di nuovo alla sua intimità.
Aprendola di nuovo con le dita mi sorrise.
“Leccala dentro”
Mi chinai tra le sue gambe e spinsi la lingua dentro di lei.. iniziai a muoverla.. il suo sapore mi eccitava..
La sentì ansimare.. poi dire “di più” e l’altra sua mano si appoggiò sulla mia testa spingendomi di più verso di lei.. mi mancava quasi l’aria d quanto mi teneva premuto a lei ma continuai a muovere la lingua facendola premere contro le pareti e esplorandola.
Dopo un tempo indefinito, mi fa staccare e posso riprendere fiato.. lei è rossa in viso..
Si toglie la maglietta mettendo in mostra i seni piccoli e sodi. I capezzoli sono turgidi e se li stuzzica con le dita.
Mi dice di spingere due dita dentro di lei e muoverle come mi aveva fatto vedere prima e io lo faccio..
Mi fa leccare il clitoride, me lo fa succhiare..
Mi dice che le piace.. che sono bravo e io sono felice..
Mentre continuo a darle piacere ogni tanto la guardo, ne seguo i movimenti delle sue mani sul corpo.
Della lingua sulle sue labbra.
Il suo corpo si inarca, la sento gemere e venire.. per un attimo continuo, ma sentendo il suo corpo rilassarsi mi fermo e resto in attesa ammirandola eccitato.
Restiamo così per qualche momento poi lei si rimette seduta, mi butta le braccia intorno al collo e mi attira a se.. mi bacia con passione.
Il suo corpo caldo preme contro il mio, le mie mani scivolano sui suoi fianchi attirandola verso di me desiderandola sentire di più.. Stacca la bocca dalla mia, ma non si allontana..
“Sei stato bravo.. ora tocca a me farti godere” e inizia a baciarmi il collo.
Le sue mani scivolano lungo il mio corpo, sul petto, giù verso il ventre.
Porta la bocca sui capezzoli e me li stuzzica, li lecca.
Io sto tremando dal desiderio.
Le sue mani arrivano alla mia eccitazione, la afferra con una mano mentre l’altra la fa scivolare sui genitali. La punta del mio membro si strofina contro la sua intimità, non resisto e accenno a spingerlo di più contro ma lei mi ferma..
“Questo ancora no” e mi sorride..
Mi fa sdraiare a terra.
Si china sul mio membro, lo percorre con la lingua scendendo poi la sui genitali, li prende tra le labbra. Torna a leccare l’asta e, arrivata in cima, se lo fa scivolare in bocca.
Mi fa impazzire. La sua bocca e’ cosi calda. Sento la sua lingua muoversi.
Mi sfugge un gemito e lei inizia a succhiarlo, a muoversi. Sono in estasi. Il mio corpo si tende e.. non resisto oltre e le riempio la bocca del mio piacere.
La sento mandare già tutto e continuare a succhiare svuotandomi del tutto.
Si stacca e si passa la lingua sulle labbra. Mi sorride e si sdraia su di me.
Guarda l’ora.
Torna a concentrarsi su di me baciandomi il collo, me lo accarezza, gioca con il mio orecchio con la lingua. Mi sussurra che le piace giocare con me, che ci sono ancora tante cose che mi vuole far provare.. cose tanto piacevoli.
Io non so cosa dirle, ma mi sento di nuovo eccitato e le accarezzo la schiena e lei preme di più il proprio corpo contro il mio e mi bacia.
Poco dopo si stacca e si alza con mio dispiacere. Probabilmente mi si leggeva in faccia che vorrei restare con lei ancora.
Lei fa una risatina e mi chiede “Ci vediamo domani?” e senza esitare dico “Si”.
scritto il
2025-12-31
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