Il giocattolo - Prima parte
di
RackHammer
genere
etero
“Se vuoi puoi venire a vederlo un altro giorno.”
la guardai stupito. Lo aveva detto veramente?
Guardai di sfuggita mio padre, sembrava imbarazzato.
Lei rise e rise pure lui.
Poi raggiunsero mia madre sul balcone.
Io rimasi lì a guardare quella cassetta sopra la libreria.
Ha detto che posso venire a vederlo.
Si trattava di un film porno, come aveva tranquillamente ammesso la padrona di casa quando mio padre, vedendomi annoiato, le aveva chiesto se potevo vedere quel film.
Lui non poteva saperlo. La custodia era anonima e senza titolo visibile.
Però tenere un film del genere in salotto.. certo era in alto questo era vero però..
Almeno la noia era svanita. Buttai un altra occhiata a quella cassetta, poi raggiunsi tutti sul balcone.
Quella domenica eravamo stati invitati a pranzo a casa da un amica di mia madre.
Non so esattamente come i miei l’abbiano conosciuta, personalmente l’ho incontrata la prima volta a casa mia, quando ci ha fatto visita in un pomeriggio come tanti, e mia madre me l’aveva presentata.
Grazia era una donna sui 30 anni, non particolarmente bella o affascinante.
Non la si poteva definire brutta ma, il fisico magro, il poco seno e il culo piatto non la rendevano il tipo di donna su cui ti soffermi con lo sguardo.
Comunque aveva un carattere estroverso e la parlantina sciolta la faceva risultare simpatica.
Era sposata e aveva un figlio che andava alle elementari, per quel poco che avevo capito le cose con il marito non andavano particolarmente bene e mi era capitato di sentirla lamentare con mia madre del fatto che avvolte non rientrasse a casa da lavoro la sera o che, come quel giorno, se ne andasse via nel weekend.
Ad ogni modo quel giorno eravamo andati noi da lei e finito di pranzare mi ero ritrovato seduto sul divano senza niente da fare. Mio padre aveva notando la mia aria annoiata e si era guardato in giro finchè non aveva visto la cassetta..
Ripensai alle parole della padrona di casa.
Avevo il coraggio di presentarmi qui da solo per vedere quel film?
Se lo avessi fatto cosa avrebbe pensato lei?
Però era stata lei a dirlo. Probabilmente era stata solo una battuta e non si aspetta che lo possa fare realmente.
Si, probabilmente era così. Decisi di non pensarci più.
Il giorno dopo, tornato da scuola verso l'una, pranzai come al solito. Mio padre era da poco uscito per andare a lavoro.
Mia madre uscii anche lei per andare a lavoro poco dopo che finii di mangiare.
Ero da solo in casa da qualche minuto e mi tornò in mente le parole di lei.
Se vuoi puoi venire a vederlo.
Se fossi uscito i miei non lo avrebbe neppure saputo.
Lei non abitava lontano. In dieci minuti sarei potuto essere lì.
Mentre ci pensavo avevo già messo le scarpe e preso le chiavi.
Ormai a farmi muovere era l’eccitazione. Vedere un film vietato e fare qualcosa di nascosto.. mi davano una sensazione che non capivo del tutto.
In breve arrivai da lei. Suonai al portone e le dissi chi ero. Lei mi aprii subito e io salì fino al suo piano.
Lei mi accolse con un sorriso e mi fece entrare.
Mi chiese come mai fossi passato e, un pò in imbarazzo le chiesi se potevo vedere il film di cui aveva parlato ieri.
Lei mi sorrise di nuovo e senza dire altro mi accompagno in sala.
Prese la cassetta da sopra il mobile e la mise nel lettore.
Regolò il volume, quindi mi diede il telecomando e mi augurò buona visione.
L'attrice era una bionda molto provocante che ci mise poco a rimanere senza vestiti e a darsi da fare prendendo in bocca l’ enorme arnese di un tizio.
Sentivo la mia eccitazione premere in modo fastidioso dentro i pantaloni, avrei voluto liberarlo e darmi piacere per bene ma non osavo.
Mentre la protagonista del film veniva messa a novanta e penetrata con forza, la padrona di casa riapparve con il suo solito sorrisino. Io mi stavo giusto toccando da sopra i pantaloni e mi sistemai un po’ imbarazzato.
"Ti dispiace se lo guardo insieme a te?" senza aspettare una risposta si sedette sul divano alla mia destra.
Non era molto vicina, ma abbastanza da essere visibile nella mia coda dell'occhio.
Cercai di far finta di niente, la casa e il film erano suoi infondo, però da quel momento non riuscivo ad evitare di prestare attenzione più a lei che al film, soprattutto quando da quello che potevo vagamente notare fui quasi sicuro che aveva iniziato a toccarsi.
Non resistetti alla tentazione di voltarmi un po’ per vedere meglio quello che stava facendo.
Per prima cosa notai che aveva infilato la mano dentro i propri pantaloni e la stava muovendo lentamente, accarezzandosi, mi chiesi che espressione stesse facendo mentre si toccava e spostai lo sguardo lentamente più su ma la trovai a fissarmi.
"non sarebbe meglio se lo tirassi fuori?" lo disse tranquillamente indicandomi tra le gambe.
io spostai lo sguardo tra le mie gambe e iniziai a slacciarmi la cintura. Sbottonai i pantaloni ma a quel punto mi fermai indeciso se farlo veramente, lei vedendo la mia esitazione si lasciò sfuggire una risatina.
"aspetta ti aiuto io" e senza esitazione si protese verso di me, infilò la mano nei miei pantaloni e me lo tirò fuori.
Sentire la sua mano calda che me lo stringeva mi fece sfuggire un sospiro di piacere e la cosa doveva esserle piaciuta perché iniziò a muovere la mano lentamente.
Non sapevo cosa fare e rimasi immobile godendo della sensazione che mi stava dando.. mi abbandonai contro il divano.. la vidi chinarsi davanti a me e sentì le sue labbra avvolgere il mio membro.. erano così calde.. la bocca era umida.. potevo sentire la sua lingua muoversi..
Non resistetti oltre e venni.. la sentii succhiare e mandare giù tutto per poi tirarsi su sorridendo.
Si mise in piedi davanti a me.
"Visto che ti ho fatto godere che ne dici di ricambiare?" mentre lo diceva lasciò scivolare a terra i pantaloni.. sotto non aveva intimo. Mise un piede accanto a me sul divano e mi ritrovai con la sua intimità proprio davanti al viso.
"Leccala"
Io, senza nemmeno pensarci, mi protesi in avanti e iniziai a leccargliela lentamente.
Sentii la sua solita risatina e un “bravo” , poi una sua mano si posò sulla mia testa e mi spinse di più contro di se. Continui a leccarla per diverso tempo, ogni tanto tra un gemito e un sospiro lei mi dava qualche indicazione o mi diceva che le piaceva. Il suo sapore mi riempiva la bocca e mi inebriava.
Quando fu soddisfatta mi spinse indietro contro il divano e chinandosi mi infilò la lingua in bocca in un profondo bacio.
Si sedette su di me.. io ero di nuovo eccitato e lei lo notò subito.
Si spostò in modo da far premere la sua intimità bagnata contro il mio membro e iniziò a strofinarsi per un po’ mentre la sua lingua giocava con la mia.
Si staccò un attimo per guardare un orologio alla parete e sospirò.
Si sporse di nuovo su di me, appoggiando completamente il suo corpo sul mio.
"tra poco devo andare a prendere mio figlio a scuola, quindi dobbiamo fermarci..ti va di riprendere un altro giorno?"
io annui poi bagnandomi le labbra con la lingua riuscii a chiedere se andava bene il giorno dopo.
lei mi sorrise e mi diede un altro lungo bacio.
"a domani allora.. vedrai ti insegnerò tante cose"
Poi si rimise in piedi e presi i pantaloni uscii dalla stanza.
Io rimasi un attimo immobile, ancora un po’ stordito da quanto successo, poi mi alzai e mi diedi una sistemata. Tolsi la cassetta e la rimisi via.
Uscimmo di casa insieme.
Tornato a casa mi dovetti chiudere in bagno per un po’.
la guardai stupito. Lo aveva detto veramente?
Guardai di sfuggita mio padre, sembrava imbarazzato.
Lei rise e rise pure lui.
Poi raggiunsero mia madre sul balcone.
Io rimasi lì a guardare quella cassetta sopra la libreria.
Ha detto che posso venire a vederlo.
Si trattava di un film porno, come aveva tranquillamente ammesso la padrona di casa quando mio padre, vedendomi annoiato, le aveva chiesto se potevo vedere quel film.
Lui non poteva saperlo. La custodia era anonima e senza titolo visibile.
Però tenere un film del genere in salotto.. certo era in alto questo era vero però..
Almeno la noia era svanita. Buttai un altra occhiata a quella cassetta, poi raggiunsi tutti sul balcone.
Quella domenica eravamo stati invitati a pranzo a casa da un amica di mia madre.
Non so esattamente come i miei l’abbiano conosciuta, personalmente l’ho incontrata la prima volta a casa mia, quando ci ha fatto visita in un pomeriggio come tanti, e mia madre me l’aveva presentata.
Grazia era una donna sui 30 anni, non particolarmente bella o affascinante.
Non la si poteva definire brutta ma, il fisico magro, il poco seno e il culo piatto non la rendevano il tipo di donna su cui ti soffermi con lo sguardo.
Comunque aveva un carattere estroverso e la parlantina sciolta la faceva risultare simpatica.
Era sposata e aveva un figlio che andava alle elementari, per quel poco che avevo capito le cose con il marito non andavano particolarmente bene e mi era capitato di sentirla lamentare con mia madre del fatto che avvolte non rientrasse a casa da lavoro la sera o che, come quel giorno, se ne andasse via nel weekend.
Ad ogni modo quel giorno eravamo andati noi da lei e finito di pranzare mi ero ritrovato seduto sul divano senza niente da fare. Mio padre aveva notando la mia aria annoiata e si era guardato in giro finchè non aveva visto la cassetta..
Ripensai alle parole della padrona di casa.
Avevo il coraggio di presentarmi qui da solo per vedere quel film?
Se lo avessi fatto cosa avrebbe pensato lei?
Però era stata lei a dirlo. Probabilmente era stata solo una battuta e non si aspetta che lo possa fare realmente.
Si, probabilmente era così. Decisi di non pensarci più.
Il giorno dopo, tornato da scuola verso l'una, pranzai come al solito. Mio padre era da poco uscito per andare a lavoro.
Mia madre uscii anche lei per andare a lavoro poco dopo che finii di mangiare.
Ero da solo in casa da qualche minuto e mi tornò in mente le parole di lei.
Se vuoi puoi venire a vederlo.
Se fossi uscito i miei non lo avrebbe neppure saputo.
Lei non abitava lontano. In dieci minuti sarei potuto essere lì.
Mentre ci pensavo avevo già messo le scarpe e preso le chiavi.
Ormai a farmi muovere era l’eccitazione. Vedere un film vietato e fare qualcosa di nascosto.. mi davano una sensazione che non capivo del tutto.
In breve arrivai da lei. Suonai al portone e le dissi chi ero. Lei mi aprii subito e io salì fino al suo piano.
Lei mi accolse con un sorriso e mi fece entrare.
Mi chiese come mai fossi passato e, un pò in imbarazzo le chiesi se potevo vedere il film di cui aveva parlato ieri.
Lei mi sorrise di nuovo e senza dire altro mi accompagno in sala.
Prese la cassetta da sopra il mobile e la mise nel lettore.
Regolò il volume, quindi mi diede il telecomando e mi augurò buona visione.
L'attrice era una bionda molto provocante che ci mise poco a rimanere senza vestiti e a darsi da fare prendendo in bocca l’ enorme arnese di un tizio.
Sentivo la mia eccitazione premere in modo fastidioso dentro i pantaloni, avrei voluto liberarlo e darmi piacere per bene ma non osavo.
Mentre la protagonista del film veniva messa a novanta e penetrata con forza, la padrona di casa riapparve con il suo solito sorrisino. Io mi stavo giusto toccando da sopra i pantaloni e mi sistemai un po’ imbarazzato.
"Ti dispiace se lo guardo insieme a te?" senza aspettare una risposta si sedette sul divano alla mia destra.
Non era molto vicina, ma abbastanza da essere visibile nella mia coda dell'occhio.
Cercai di far finta di niente, la casa e il film erano suoi infondo, però da quel momento non riuscivo ad evitare di prestare attenzione più a lei che al film, soprattutto quando da quello che potevo vagamente notare fui quasi sicuro che aveva iniziato a toccarsi.
Non resistetti alla tentazione di voltarmi un po’ per vedere meglio quello che stava facendo.
Per prima cosa notai che aveva infilato la mano dentro i propri pantaloni e la stava muovendo lentamente, accarezzandosi, mi chiesi che espressione stesse facendo mentre si toccava e spostai lo sguardo lentamente più su ma la trovai a fissarmi.
"non sarebbe meglio se lo tirassi fuori?" lo disse tranquillamente indicandomi tra le gambe.
io spostai lo sguardo tra le mie gambe e iniziai a slacciarmi la cintura. Sbottonai i pantaloni ma a quel punto mi fermai indeciso se farlo veramente, lei vedendo la mia esitazione si lasciò sfuggire una risatina.
"aspetta ti aiuto io" e senza esitazione si protese verso di me, infilò la mano nei miei pantaloni e me lo tirò fuori.
Sentire la sua mano calda che me lo stringeva mi fece sfuggire un sospiro di piacere e la cosa doveva esserle piaciuta perché iniziò a muovere la mano lentamente.
Non sapevo cosa fare e rimasi immobile godendo della sensazione che mi stava dando.. mi abbandonai contro il divano.. la vidi chinarsi davanti a me e sentì le sue labbra avvolgere il mio membro.. erano così calde.. la bocca era umida.. potevo sentire la sua lingua muoversi..
Non resistetti oltre e venni.. la sentii succhiare e mandare giù tutto per poi tirarsi su sorridendo.
Si mise in piedi davanti a me.
"Visto che ti ho fatto godere che ne dici di ricambiare?" mentre lo diceva lasciò scivolare a terra i pantaloni.. sotto non aveva intimo. Mise un piede accanto a me sul divano e mi ritrovai con la sua intimità proprio davanti al viso.
"Leccala"
Io, senza nemmeno pensarci, mi protesi in avanti e iniziai a leccargliela lentamente.
Sentii la sua solita risatina e un “bravo” , poi una sua mano si posò sulla mia testa e mi spinse di più contro di se. Continui a leccarla per diverso tempo, ogni tanto tra un gemito e un sospiro lei mi dava qualche indicazione o mi diceva che le piaceva. Il suo sapore mi riempiva la bocca e mi inebriava.
Quando fu soddisfatta mi spinse indietro contro il divano e chinandosi mi infilò la lingua in bocca in un profondo bacio.
Si sedette su di me.. io ero di nuovo eccitato e lei lo notò subito.
Si spostò in modo da far premere la sua intimità bagnata contro il mio membro e iniziò a strofinarsi per un po’ mentre la sua lingua giocava con la mia.
Si staccò un attimo per guardare un orologio alla parete e sospirò.
Si sporse di nuovo su di me, appoggiando completamente il suo corpo sul mio.
"tra poco devo andare a prendere mio figlio a scuola, quindi dobbiamo fermarci..ti va di riprendere un altro giorno?"
io annui poi bagnandomi le labbra con la lingua riuscii a chiedere se andava bene il giorno dopo.
lei mi sorrise e mi diede un altro lungo bacio.
"a domani allora.. vedrai ti insegnerò tante cose"
Poi si rimise in piedi e presi i pantaloni uscii dalla stanza.
Io rimasi un attimo immobile, ancora un po’ stordito da quanto successo, poi mi alzai e mi diedi una sistemata. Tolsi la cassetta e la rimisi via.
Uscimmo di casa insieme.
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