Avventure asiatiche 04 - Lisa

di
genere
confessioni

Premessa:
in questi racconti parlo di incontri realmente accaduti, anche se parecchio tempo fa, che mi sono rimasti per un motivo o per un altro impressi nella memoria eo nel cuore.
I vari racconti non sono in ordine cronologico e gli eventuali nomi non hanno gran valore se non per me, visto che le ragazze tendevano a cambiarli in base al posto di lavoro.

Si parla di ben oltre dieci anni fa.
Erano gli anni in cui iniziavano a diffondersi i centri massaggi.
Ne scoprii uno non troppo lontano da casa e iniziai a frequentarlo, un po’ per curiosità che per altro e fu il primo centro che frequentai con assiduità.
All’epoca non era permesso toccare le ragazze, figuriamoci ottenere qualche extra.
Non che in giro non ci fossero posti del genere ma era rari.
Comunque un paio di ragazze disposte a concedere un così detto "Happy ending" manuale mi capitarono, naturalmente per una mancia sotto banco e di nascosto dalla titolare.
Poi un annetto dopo o qualcosa di più, ci fu un cambio di gestione e arrivò Lisa.
Lei era una ragazza magra, intorno al 1.60 o poco meno. Non era particolarmente bella ma devo dire che quando ti sorrideva mi piaceva. Notai abbastanza presto che sembrava avermi preso in simpatia.
Era il tipo di ragazza a cui piace parlare e con me si perdeva a farlo abbastanza da far superare di parecchio l’ora stabilita.
Mi preoccupai che la cosa le potesse creare dei problemi ma poi scoprii che non era semplicemente una massaggiatrice, ma era quella che gestiva il negozio per il proprietario, che poi mi disse essere un suo Zio anche se ho ancora dubbi a proposito.
Dopo quasi un anno di frequentazione l’"Happy ending" diventò una consuetudine e poco dopo, chiusa la porta della stanza, iniziò a lasciarsi toccare e scoprire un po’. Il tutto nel prezzo del massaggio il cui tempo, se non arrivavano altri clienti, si dilatò fino a superare le due ore da quando ero entrato.
La maggior parte di quel tempo andava via parlando.
Spesso spettegolava sulle relazioni delle altre ragazze, oppure mi chiedeva chiarimenti su alcune parole in italiano o tentava di insegnarmi qualche parola in cinese, il tutto condito da carezze e baci a stampo.
Più passava il tempo e più sembrava che si sentisse sentisse sempre più a suo agio con me, arrivando a chiedermi un aiuto per la pubblicazione degli annunci on-line e mi ritrovai ad andare in negozio più spesso.
All’inizio insistette per pagarmi per il mio aiuto, ma la cosa mi dava un po’ fastidio e alla fine optammo per una mezzora di massaggio gratis. Massaggio che mi faceva esclusivamente lei .
Dopo che iniziai ad aiutarla, con il passare del tempo le cose si fecero sempre più.. intense durante il massaggio, arrivando anche al petting spinto.
La svolta definitiva arrivò una sera.
Ero appena rientrato a casa da lavoro quando ricevetti una sua chiamata.
Mi chiese se potessi passare dal negozio quella sera per darle una mano, visto che non riusciva più ad accedere al solito sito dove pubblicava gli annunci pubblicitari.
Ricordo che fui stupito dalla sua chiamata a quell’ora, non era mai successo prima e sinceramente non avevo granché voglia di uscire di nuovo di casa, ma mi aveva dato l'impressione di essere proprio in difficoltà e mi ritrovai ad accettare.
Come promesso, poco dopo le 22 ero al negozio.
Mi abbraccio ringraziandomi di essere passato e mi fece strada fino ad una stanza che faceva da cucina e sala da pranzo. Sul tavolo in quel momento c'era un portatile acceso.
Mi fece accomodare davanti al computer, mi si sedette accanto e, prendendo il taccuino su cui si era segnata le procedure che le avevo spiegato le volte precedenti, mi disse cosa aveva fatto e quale era il problema che le dava.
Ci misi una ventina di minuti a risolvere e lei rimase tutto il tempo li accanto a segnarsi cosa facevo.
Spento il pc mi alzai pronto a salutarla e a tornarmene a casa, ma un’altra ragazza presente in negozio la chiamò e dovette uscire dalla stanza, mi sembrò di capire per salutare e far pagare il cliente che stava andando via.
Rientrò nella stanza chiacchierando in cinese con l'altra ragazza, la quale mi diete un occhiata e mi fece un sorrisino malizioso. Io mi ero già messo la giacca e feci per salutare Lisa che però mi propose di ristare per fare la mezzora di massaggio gratis come al solito.
Vista l'ora non pensavo che ne avesse veramente voglia quindi le dissi che non c'era bisogno, ma lei insistette e alla fine mi lascia accompagnare in una delle stanze.
Dopo avermi detto di spogliarmi e accomodarmi, uscì dalla stanza.
L'idea di un massaggio a conclusione della giornata non mi dispiaceva, quindi accettai quella svolta fortunata, mi spogliai e mi misi sul lettino a pancia in giù.
In quel momento sentì l'avvolgibile del negozio che veniva abbassato e poi notai che le luci dell'insegna e dell'ingresso venivano spente.
Poco dopo lei tornò nella stanza, si era cambiata mettendo abiti comodi, le chiesi conferma di quello che avevo sentito e lei mi disse che l'altra ragazza era andata a casa e che aveva preferito chiudere tutto per evitare che arrivasse qualche cliente.
Recuperò da un cassetto un lenzuolo e me lo mise addosso, dicendo che a quell'ora faceva un po’ fresco e così sarei stato meglio. Trovai la cosa un po’ strana, ma non dissi niente.
Lei mi scoprì la schiena e iniziò a massaggiarmi. Le sue mani mi davano una piacevole sensazione e in breve mi abbandonai al suo tocco. Mentre mi massaggiava mi ringraziò ancora per l’aiuto che le davo, dicendo che ero un uomo molto gentile. Io mi limitai a ringraziarla per il complimento, un po’ imbarazzato.
Qualche minuto dopo le sue mani lasciarono la mia schiena, che tornò a coprire con il lenzuolo, e mi scopri le gambe fine ai glutei iniziando a massaggiarmele. Poco dopo sollevò ancora un po’ il lenzuolo sopra i glutei e proseguì con il massaggio.
Ogni tanto la sua mano scivolava tra le mie gambe sfiorando il membro e non potei evitare che reagisse a quei tocchi.
Quando tornò a coprirmi le gambe la sentì chinasi su di me e sussurrare all’orecchio di girarmi.
Voltandomi la prima cosa che notai fu il suo viso un arrossato e sorridente molto vicino al mio, poi notai la pelle chiara del suo corpo, i sui piccoli seni e i capezzoli particolarmente lunghi e turgidi.. era completamente nuda.
Mi sorrise e senza darmi il tempo di dire niente mi baciò.. un lungo bacio appassionato che mi ritrovai a ricambiare completamente, anche se un po’ sorpreso.
Lentamente tornai a sdraiarmi sul lettino e la sentì salire su di me, infilandosi sotto il lenzuolo.
ll suo corpo premeva completamente contro il mio, pelle contro pelle, le mie mani scivolavano lungo la sua schiena.
La mia eccitazione sali rapidamente alle stelle e premeva contro la sua intimità, lei iniziò a muovere i fianchi strofinandola contro di me.
Le nostre labbra si separarono e la sentì lasciarsi sfuggire un gemito.
Iniziai a baciarle una spalla e il collo, lei piegò la testa dall'altro lato invitandomi a continuare.
Mi sentivo inebriato dal desiderio e l'unica cosa che riuscivo a pensare era che la volevo.
Lei dovette pensare la stessa cosa, sii tirò su, prese il mio membro e mi fece entrare in se.
I nostri corpi si tesero e iniziammo a muoverci, lei su di me e io dentro di lei, le mie mani sulle cosce assecondavano i suoi movimenti.
Quando lei si piegò su di me per baciarmi le presi i fianchi tenendola ferma mentre mi muovevo sotto di lei penetrandola con forza.
Le sue braccia si strinsero dietro il mio collo, le nostre labbra si separarono incapaci di trattenere i gemiti di piacere. Venimmo insieme e lei mi si abbandonò addosso.
Il suo viso premeva contro il mio collo e il suo respiro mi accarezzava la pelle.
La strinsi a me baciandole la fronte, le accarezzai i capelli, la schiena.
Rimanemmo per un po’ così, poi ci ritrovammo a chiacchierare e ridere di nulla e tutto.
Ci baciammo ancora e lei mi propose di passare l’intera notte lì con lei.
L'idea di passare la notte con lei mi piaceva ma non quella di restare li, su quel lettino per massaggi, sopratutto visto che l'indomani sarei dovuto andare a lavoro.
Glie lo spiegai alla meglio e sembrò un po’ delusa ma non insistette.
Mi disse che sarebbe rimasta comunque lì a dormire perché si era fatto tardi e non voleva fare la strada da sola, ma mi offri subito di portarla io a casa e la cosa sembrò rasserenarla.
Da quella sera,per diversi mesi, ogni venerdì la andavo a prendere al negozio verso le 23 e me la portavo a casa, dove passavamo la notte a fare l’amore, poi la mattina la riportavo in negozio.
Se capitava che uno di noi due non potesse, andavo in negozio come cliente o mi chiamava lei con la scusa di darle una mano e ogni volta ci ritrovavano a farlo sui quei lettini.
Facemmo gli amanti per oltre un anno, poi lo ”Zio” rilevò un altro negozio e mandò lei a gestirlo.
Vista la distanza, i nostri incontri iniziarono a diminuire.
Poi Lei conobbe un connazionale che aveva un ristorante.
Iniziarono a frequentarsi e io potei solo farmi da parte, avendo già messo in chiaro di non avere intenzione di sposarla a meno di un cambio di lavoro da parte sua.
L’ultima che tornai in quel negozio chiesi sue notizie e mi fu detto che era passata a lavorare con il marito al ristorante ed era in attesa di una bambina.
scritto il
2025-12-16
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