Un'estate in alto mare 2

di
genere
incesti

Un’estate in alto mare 2
Mi scuso per gli eventuali errori e per il mio modo di scrivere
Appena potevamo io e Chiara andavamo al mare insieme e armati di sup ci dirigevamo al largo, mettevamo una borsa dove Chiara teneva sia la sua crema solare, che il top del costume quando poi se ne sarebbe sbarazzata. Io avevo optato per cominciare ad indossare i costumi a calzoncino, per cercare di camuffare l’eccitazione nel vederla spalmare la crema sui suoi seni. I primi due giorni le facevo dei massaggi nelle tempie e sulle spalle per ambientarla a quella situazione che per lei ancora era un po' imbarazzante, ma lo era anche per me, che inoltre dovevo stare attento a non farmi beccare mentre le fissavo i seni.
Quel giorno non aveva messo tanta crema e usando l’arma fatta ad occhi di bambi, sorniona mi chiese –Alex sento che sto cominciando ad arrossarmi, non è che mi riesci a prendere la lozione e me la spalmi un po' tanto si abituato a farmi i massaggi…. per favooooore- all’inizio gelato dalla richiesta per poi sciogliermi per il modo che usava per chiederlo, raggiunsi la crema me la misi un po' sulle mani e cominciai dalle clavicole spalle braccia, per circumnavigare il suo seno, Chiara aveva cominciato ad ansimare più forte e presa una mia mano me la pose sul suo seno –avevi detto che eri abituato con Claudia giusto- mi disse ridendo lasciando la mia mano lì che accarezzava il suo seno stuzzicandone i capezzoli, era una gioiosa tortura.
Dopo quei primi giorni Chiara si faceva sempre mettere la lozione da me sapendo che piaceva entrambi. quel fine settimana si era aggiunta anche Claudia sotto il nostro ombrellone, e non volendone nascondere proprio tutto le avevo detto che portavo mia sorella a prendere il sole in topless, ed il perché, non so se per solidarietà femminile o perché Chiara le stava molto simpatica (quando sono insieme amano prendermi in giro), aveva accettato la cosa senza tanti problemi.
Ci avrebbe aspettato sotto l’ombrellone col suo tablet mentre stava cominciando a programmare la prima vacanza che avremmo fatto insieme. Io e chiara la lasciammo accanto due ragazze che erano lì solo per quel fine settimana, si erano messe vicino a noi e che sembravano divorarla con gli occhi. Noi partimmo e arrivati al largo eravamo nella solita posizione, e ormai le mie mai non indugiavano più e amavano riempirsi di quei seni sentendo ansimare mia sorella sotto di me. Di certo la cosa ancora dava i suoi problemi, avevo per parte di quell’esperienza il cazzo a mille.
Quel giorno mentre frizionavo le tette di Chiara la sentii rantolare di più del solito per poi osservarla fremere sotto le mie dita, era venuta, avevo esagerato? Chiara si stava alzando e guardandomi dritto negli occhi mi disse grazie baciandomi, prima con un po' di impaccio poi più fluidamente mentre la tenevo stretta. Si staccò da me sorridendo e disse –la prossima volta devo portare un caschetto o questo qui finirà per bucarmi la testa- come finì di dirlo mi accarezzò il cazzo da sopra il costume per poi chiedermi -posso? -
Si distese lungo la tavola mentre io non avevo proferito parola mentre me lo tirava fuori, prima con fare maldestro, osservandone la forma per poi soppesarne le palle tutto mentre a volte mi baciava l’interno coscia, cominciò finalmente il suo lavoro di mano. Non era esperta ma quello che mi affascinava è che era lei i suoi occhi da bambi le sue mani, le sue tette tutto mi stava entrando nel cervello ritmato da quella manina che vagava sulla mia asta. In un istinto di curiosità avvicino il suo volto cominciando a annusare il cazzo come per capire che profumo avesse, o come fanno i gatti per capire se qualcosa è buono, in un raptus le afferrai a nuca e l’unica frase che riuscii a dire fu –per favore- ma non era tenero e indifeso come i suoi, ero al limite ne avevo bisogno ero supplichevole-
Chiara mi sorrise cominciando prima a percorrere la mia asta con la lingua, arrivata la cappella se la portò in bocca deglutendo come per capire se le potesse piacere, poi guardandomi negli occhi giocò sulla mia cappella per poi cominciare a prenderlo in bocca. Claudia ea bravissima nel giocare col mio cazzo, nell’esplorarci a vicenda dei primi periodi scoprì che le piaceva soprattutto per come mi vedeva gemere, ma nonostante l’inesperienza la titubanza ora Chiara mi stava facendo gemere di più, la avvertii e sparai il mio carico sulle sue tette, eravamo abbracciati mentre ci baciavamo appassionatamente, fino a calmarci ricomponendoci mentre andavamo verso la riva dove facemmo un bagno e ci dirigemmo verso Claudia.
Da lontano mi sembrava come se le nostre vicine si stessero sistemando ma non capivo bene, avvicinatomi a Claudia la trovai rossa in viso forse era dovuto al caldo, aveva una notizia bella e una brutta, aveva trovato una città in Grecia dove volendo si poteva arrivare imbarcando la mia macchina, mi fece vedere delle foto ed era bellissima, -ma la cattiva?- chiesi, praticamente i loro genitori ancora non si fidavano a mandarci soli, volevano che qualcuno, una ragazza dormisse con Claudia, magari dovevamo chiedere ad un’altra coppia ma i suoi non erano stupidi potevamo poi dormire ognuno col proprio partner.
Claudia ritornando rossa guardandomi in modo strano, -sai oggi mi è venuta un’idea, vieni da me stasera i miei sono fuori a cena io gli ho detto che sono dalla mia amica Viky e a casa vuota ne parliamo- quel a casa vuota lanciava molti segnali, non vedevo l’ora che arrivasse la sera
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2025-08-22
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