Se questa è una nonna! 4 - 🤪💖il bacio alla francese farcito di sperma.

di
genere
incesti

-Grazie Gigi! Dio come mi hai fatta godere... grazie, grazie nipotino bello di nonna!-

Aveva sussurrato ancora ansimante mentre distesa supina accanto a me a cosce larghe, dalla sua fica aperta, uno zampillo di sperma colava sul lenzuolo.

Dio mio, mia nonna che mi stava finalmente rendendo uomo esaltando la mia virilità, mi stava ringraziando per averla fatta godere mentre ero io, a doverle essere grato per tutta la vita per quello che stava facendo per me.

Avevamo fatto l'amore sino all'alba.

In verità, devo precisare che erano vere e proprie lezioni di sesso giacché ogni volta mi faceva godere in modo diverso esplorando ogni tipo di posizione e trasgressioni che non avrei mai neanche potuto immaginare, se l'avessi fatto con una mia coetanea.

Nel cuore della notte, dopo che le avevo riempito la fica per la terza volta, mi aveva portato in bagno dove mi aveva fatto un clistere dopo che lei stessa si era svuotata il retto con uno speciale enteroclisma emolliente e profumato.

Tornati sul letto, mi aveva fatto posizionare a pecora ed in quella postura, mi si era inginocchiata dietro ed aveva cominciato a leccarmi l'ano mentre con una mano da sotto, mi masturbava la verga tornata dura.

Dio che sensazione, la sua lingua che mi pennellava il buco del culo mentre le sue dita di velluto scorrevano sull'asta sino a titillare il frenulo teso come la corda di un violino e la cappella livida dal troppo uso.

Quando il cazzo cominciava a contrarsi tra le sue dita, lei si fermava ed aumentava la pressione della lingua come a volermi inculare.

Quel giochino mi faceva impazzire ed ancora più piacere mi dava quando, riprendendo a segarmi, mi aveva infilato un dito e poi due nel culo, Che goduria!

Infine, quando si era accorta che davvero ero sul punto di venire, sgusciando sotto di me come una serpe, aveva invertito le posture sino a che, me l'ero trovata davanti al viso pronta a farsi leccare tra le chiappe.

Scorrendo con la lingua tra la fica e il buco del culo (Come mi chiedeva lei) l'avevo fatta godere ancora e lei, rantolando ed in un impeto di lussuria, mi aveva ordinato: "Inculami Gigi, mettimelo nel culo e montami come fossi la tua cagna, montami e mettimi incinta!"

Dio che porca la nonna e che peccato non poterla ingravidare davvero!

Io ero talmente eccitato, che dopo averla penetrata con un affondo secco e poche potenti spinte pelviche, me ero venuto scaldandole il retto e strappandole urla di godimento accompagnate da irripetibili parole di incitamento ad incularla più forte.

Ci eravamo addormentati così di fianco, attaccati a cucchiaio col mio cazzo ancora dentro il suo culo.

Al mattino mi aveva svegliato con un delicato bacio sulla fronte bisbigliandomi poi nell'orecchio: " Sveglia porcellino, qui c'è il caffè senza colazione. Vai a fare la doccia che ti ho preparato un pranzetto sostanzioso per farti recuperare le energie che hai speso stanotte."

Dopo il pranzo davvero ricco di vitamine e calorie per il recupero delle forze ed anche afrodisiache per i giochi che mia nonna aveva in mente a completamento le mie conoscenze erotiche.

Nel pomeriggio, dopo lunghi ed estenuanti preliminari di mani, di bocca e con l'uso di qualche ortaggio in cui mia nonna aveva avuto orgasmi a raffica, quando anch'io ero ormai sul punto di non ritorno, mia nonna aveva allargato le cosce e mi aveva guidato dentro la sua fica bagnatissima.

Mi faceva impazzire quando mi chiedeva di chiavarla alla missionaria potendo così godere della vista delle sue stupende tette e della sua espressione che, carica di libidine, si trasformava in maniera incredibile.

Proprio con quella espressione da troia gaudente, mentre il mio cazzo aveva cominciato a contrarsi dentro di lei, con uno strattone se lo era sfilato: "Gigi, vienimi su e mettimelo tra le poppe che voglio farti una spagnola e farmi sborrare in bocca!"

Dio che porca mia nonna!

Sentire il cazzo scivolare tra le tette mi faceva impazzire e nel momento dell'acme, con voce roca mia nonna mi aveva gridato: "Mettimelo in bocca... Gigi, sborrami in bocca!"

Dio che sborrata!

Come aveva sempre fatto, quando sfinito mi ero rilassato, me lo aveva strizzato e pulito con la lingua e poi, con un movimento brusco, con le mani sotto le mie ascelle, mi aveva tirato a se per baciarmi con la bocca ancora piene del mio stesso sperma.

Ogni mio tentativo di sottrarmi a quel disgustoso ed osceno bacio era risultato vano a causa delle sue mani che mi stringevano dietro la nuca ed anche perché, il frullare della sua lingua nella mia bocca impastata di sborra e saliva, me lo aveva fatto tornare ancora duro.

Che troia mia nonna!

Per provare piacere e far godere il suo maschio, ne sapeva più del demonio!

E il bello doveva ancora venire.

segue
scritto il
2025-11-24
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