Brividi di Passione Notturna
di
Luisa Damore
genere
confessioni
uisa Damore uscì dalla discoteca con il cuore che le martellava nel petto, il vestito aderente che si appiccicava alla pelle sudata. L’aria della notte era fresca, ma il calore che sentiva dentro di sé era inarrestabile. Il profumo di alcol e sudore le aleggiava ancora intorno, mescolandosi al suo profumo dolce e seducente. I suoi occhi, brillanti di desiderio, si posarono sull’auto parcheggiata poco distante, come se fosse l’unica cosa al mondo che contasse in quel momento. Ogni passo che faceva verso di essa era carico di aspettativa, il battito del suo cuore che risuonava nelle orecchie come un tamburo.
Lui era già lì, appoggiato al cofano, il sorriso malizioso che le accendeva un fuoco nello stomaco. Non c’erano parole necessarie, solo sguardi che parlavano più di qualsiasi frase. Luisa si avvicinò con una grazia che contrastava con la frenesia che sentiva dentro, il vestito che si muoveva con lei, rivelando appena la curva delle sue gambe. Quando fu abbastanza vicina, lui la afferrò per la vita, tirandola a sé con una forza che le tolse il fiato. Le loro labbra si incontrarono in un bacio affamato, come se fossero stati separati per anni invece che per poche ore.
Le mani di lui scivolarono lungo il suo corpo, sotto la gonna, trovando la pelle nuda e già umida. Luisa sospirò contro la sua bocca, il respiro caldo che si mescolava al suo. Il desiderio era palpabile, un’energia elettrica che li avvolgeva entrambi. Senza dire una parola, lei si spostò, salendo sopra di lui con una sicurezza che la sorprendeva persino a se stessa. Il vestito si sollevò appena, rivelando il suo corpo mentre si posizionava sopra di lui, guidando il suo cazzo duro dentro di sé con un gemito soffocato.
L’auto tremò leggermente sotto il loro peso, i sedili di pelle che scricchiolavano mentre i loro corpi si muovevano all’unisono. Il ritmo era frenetico, il piacere che montava con ogni spinta. Luisa si lasciò andare, i suoi capelli che cadevano in disordine intorno al viso, gli occhi chiusi mentre il piacere la travolgeva. Lui la teneva per i fianchi, guidandola con una forza che contrastava con la dolcezza del momento. L’aria nell’auto era densa di gemiti e respiri affannosi, il suono dei loro corpi che si fondevano in un’unica sinfonia.
Il rischio di essere scoperti aggiungeva un brivido in più, un’eccitazione che amplificava ogni sensazione. Luisa sapeva che qualcuno avrebbe potuto passare, vedere l’auto tremare, sentire i loro gemiti, ma non le importava. In quel momento, l’unica cosa che contava era il piacere, il modo in cui i loro corpi si muovevano insieme, come se fossero stati creati per quel preciso istante. E poi, l’orgasmo arrivò, un’esplosione che li lasciò senza fiato, i loro corpi che si arcuavano in un’ultima spinta prima di crollare uno sull’altro.
Quando finalmente si staccarono, il silenzio nell’auto era carico di emozione, i loro respiri che lentamente tornavano normali. Luisa si lasciò scivolare accanto a lui, il vestito che ora le sembrava troppo stretto, troppo opprimente. Lui le accarezzò il viso, il sorriso soddisfatto che le riscaldò il cuore. Ma il desiderio non era ancora spento, anzi, sembrava solo essere cresciuto.
“Andiamo a casa,” mormorò lui, la voce roca di passione.
Luisa annuì, il corpo ancora tremante mentre scendeva dall’auto. La breve camminata verso casa fu un’agonia, ogni passo che sembrava durare un’eternità. Appena varcata la soglia, lui la spinse contro il muro, le gambe di lei che si avvolsero intorno alla sua vita senza esitazione. La penetrazione fu immediata, il suo cazzo che la riempiva di nuovo, i loro gemiti che riempirono la stanza.
Le mani di lui affondarono nei suoi capelli, tirandoli leggermente mentre la spingeva contro il muro con una forza che le fece mordere il labbro per trattenere un grido. Luisa si aggrappò a lui, le unghie che gli graffiavano la schiena mentre il piacere la travolgeva di nuovo. Ma non era abbastanza, non ancora.
“Il letto,” ansimò lei, la voce che tremava di desiderio.
Lui la sollevò senza sforzo, portandola in camera con passi decisi. Appena posata sul letto, Luisa si mise a quattro zampe, il culo in aria, i capelli che le cadevano sulla schiena. Lui non perse tempo, posizionandosi dietro di lei, afferrandole i fianchi con forza mentre la penetrava di nuovo. I colpi erano profondi e relentless, il suono della carne che si scontrava che riempiva la stanza.
“Luisa,” mormorò lui, il suo nome che usciva dalla sua bocca come una preghiera.
Lei gemette, il piacere che la travolgeva ancora una volta, il corpo che si arcuava ad ogni spinta. Il letto scricchiolava sotto di loro, le lenzuola che si attorcigliavano intorno ai loro corpi mentre si muovevano in un ritmo che sembrava non voler finire mai. E poi, l’orgasmo arrivò di nuovo, più intenso del precedente, un’esplosione che li lasciò esausti, i loro corpi che crollavano sul letto in un groviglio di arti e respiri affannosi.
Quando finalmente si guardarono, il silenzio era carico di emozione, le loro mani che si intrecciarono senza una parola. Il respiro lentamente tornò normale, ma il calore tra di loro rimaneva, un’energia che non voleva spegnersi. Luisa sorrise, gli occhi che brillavano di una luce che andava oltre il desiderio fisico. Era qualcosa di più, un’intesa che non aveva bisogno di parole, un segreto che solo loro potevano capire.
Lui le accarezzò il viso, il pollice che le sfiorò le labbra in un gesto tenero che contrastava con la passione che avevano appena condiviso. “Sei incredibile,” mormorò, la voce che era poco più di un sussurro.
Luisa si avvicinò, posando la fronte sulla sua, il respiro che si mescolava di nuovo. “Non è ancora finita,” rispose, il sorriso malizioso che le illuminò il viso.
E in quel momento, sapevano che non lo sarebbe stato. La notte era solo all’inizio, e il loro desiderio era lontano dall’essere soddisfatto.
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Io sono Luisa Damore e il mio libro "Dentro di me Deluxe" di Luisa Damore, lo trovi su Amazon. Un viaggio intimo e personale, che ti porterà per mano a conoscermi e conoscerti
Lui era già lì, appoggiato al cofano, il sorriso malizioso che le accendeva un fuoco nello stomaco. Non c’erano parole necessarie, solo sguardi che parlavano più di qualsiasi frase. Luisa si avvicinò con una grazia che contrastava con la frenesia che sentiva dentro, il vestito che si muoveva con lei, rivelando appena la curva delle sue gambe. Quando fu abbastanza vicina, lui la afferrò per la vita, tirandola a sé con una forza che le tolse il fiato. Le loro labbra si incontrarono in un bacio affamato, come se fossero stati separati per anni invece che per poche ore.
Le mani di lui scivolarono lungo il suo corpo, sotto la gonna, trovando la pelle nuda e già umida. Luisa sospirò contro la sua bocca, il respiro caldo che si mescolava al suo. Il desiderio era palpabile, un’energia elettrica che li avvolgeva entrambi. Senza dire una parola, lei si spostò, salendo sopra di lui con una sicurezza che la sorprendeva persino a se stessa. Il vestito si sollevò appena, rivelando il suo corpo mentre si posizionava sopra di lui, guidando il suo cazzo duro dentro di sé con un gemito soffocato.
L’auto tremò leggermente sotto il loro peso, i sedili di pelle che scricchiolavano mentre i loro corpi si muovevano all’unisono. Il ritmo era frenetico, il piacere che montava con ogni spinta. Luisa si lasciò andare, i suoi capelli che cadevano in disordine intorno al viso, gli occhi chiusi mentre il piacere la travolgeva. Lui la teneva per i fianchi, guidandola con una forza che contrastava con la dolcezza del momento. L’aria nell’auto era densa di gemiti e respiri affannosi, il suono dei loro corpi che si fondevano in un’unica sinfonia.
Il rischio di essere scoperti aggiungeva un brivido in più, un’eccitazione che amplificava ogni sensazione. Luisa sapeva che qualcuno avrebbe potuto passare, vedere l’auto tremare, sentire i loro gemiti, ma non le importava. In quel momento, l’unica cosa che contava era il piacere, il modo in cui i loro corpi si muovevano insieme, come se fossero stati creati per quel preciso istante. E poi, l’orgasmo arrivò, un’esplosione che li lasciò senza fiato, i loro corpi che si arcuavano in un’ultima spinta prima di crollare uno sull’altro.
Quando finalmente si staccarono, il silenzio nell’auto era carico di emozione, i loro respiri che lentamente tornavano normali. Luisa si lasciò scivolare accanto a lui, il vestito che ora le sembrava troppo stretto, troppo opprimente. Lui le accarezzò il viso, il sorriso soddisfatto che le riscaldò il cuore. Ma il desiderio non era ancora spento, anzi, sembrava solo essere cresciuto.
“Andiamo a casa,” mormorò lui, la voce roca di passione.
Luisa annuì, il corpo ancora tremante mentre scendeva dall’auto. La breve camminata verso casa fu un’agonia, ogni passo che sembrava durare un’eternità. Appena varcata la soglia, lui la spinse contro il muro, le gambe di lei che si avvolsero intorno alla sua vita senza esitazione. La penetrazione fu immediata, il suo cazzo che la riempiva di nuovo, i loro gemiti che riempirono la stanza.
Le mani di lui affondarono nei suoi capelli, tirandoli leggermente mentre la spingeva contro il muro con una forza che le fece mordere il labbro per trattenere un grido. Luisa si aggrappò a lui, le unghie che gli graffiavano la schiena mentre il piacere la travolgeva di nuovo. Ma non era abbastanza, non ancora.
“Il letto,” ansimò lei, la voce che tremava di desiderio.
Lui la sollevò senza sforzo, portandola in camera con passi decisi. Appena posata sul letto, Luisa si mise a quattro zampe, il culo in aria, i capelli che le cadevano sulla schiena. Lui non perse tempo, posizionandosi dietro di lei, afferrandole i fianchi con forza mentre la penetrava di nuovo. I colpi erano profondi e relentless, il suono della carne che si scontrava che riempiva la stanza.
“Luisa,” mormorò lui, il suo nome che usciva dalla sua bocca come una preghiera.
Lei gemette, il piacere che la travolgeva ancora una volta, il corpo che si arcuava ad ogni spinta. Il letto scricchiolava sotto di loro, le lenzuola che si attorcigliavano intorno ai loro corpi mentre si muovevano in un ritmo che sembrava non voler finire mai. E poi, l’orgasmo arrivò di nuovo, più intenso del precedente, un’esplosione che li lasciò esausti, i loro corpi che crollavano sul letto in un groviglio di arti e respiri affannosi.
Quando finalmente si guardarono, il silenzio era carico di emozione, le loro mani che si intrecciarono senza una parola. Il respiro lentamente tornò normale, ma il calore tra di loro rimaneva, un’energia che non voleva spegnersi. Luisa sorrise, gli occhi che brillavano di una luce che andava oltre il desiderio fisico. Era qualcosa di più, un’intesa che non aveva bisogno di parole, un segreto che solo loro potevano capire.
Lui le accarezzò il viso, il pollice che le sfiorò le labbra in un gesto tenero che contrastava con la passione che avevano appena condiviso. “Sei incredibile,” mormorò, la voce che era poco più di un sussurro.
Luisa si avvicinò, posando la fronte sulla sua, il respiro che si mescolava di nuovo. “Non è ancora finita,” rispose, il sorriso malizioso che le illuminò il viso.
E in quel momento, sapevano che non lo sarebbe stato. La notte era solo all’inizio, e il loro desiderio era lontano dall’essere soddisfatto.
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