Sogni di Desiderio
di
Luisa Damore
genere
tradimenti
Luisa giaceva nuda tra le lenzuola di seta, il suo corpo avvolto in un morbido abbraccio di luce lunare che filtrava dalla finestra. Il suo fidanzato, Marco, era disteso sopra di lei, il suo peso piacevole e familiare mentre il suo corpo premuto contro il suo. Le sue mani scivolavano lungo la pelle liscia di Luisa, accarezzando ogni curva con una tenerezza che avrebbe dovuto farla sentire al sicuro, amata. Lui la baciava con passione, i suoi baci caldi e umidi che scendevano lungo il suo collo, lasciando una scia di brividi che le facevano sussultare la pelle. Le sue dita esploravano il suo corpo, accarezzando i suoi seni pieni, i capezzoli già duri e sensibili al suo tocco. Luisa gemette piano, il piacere che si diffondeva in tutto il suo corpo, ma la sua mente, testarda e ribelle, vagava altrove.
I suoi pensieri si volsero a lei, a Sofia, la sua amante donna. Immaginò le sue labbra morbide, la sua lingua esperta, il modo in cui sapeva toccarla e farla sentire viva, desiderata in un modo che Marco non poteva comprendere. Ricordò il calore delle sue mani, la pressione delle sue dita lunghe e affusolate che esploravano il suo corpo con una conoscenza intima, come se sapessero esattamente dove trovare il suo piacere. Il ricordo dei loro incontri segreti, dei baci rubati in angoli bui, delle carezze proibite sotto i tavoli, la fece tremare. Era un desiderio proibito, una fiamma che bruciava dentro di lei, eppure non poteva spegnerla.
Marco entrò in lei, il suo cazzo duro e pulsante che riempiva il suo sesso umido, già pronto ad accoglierlo. Luisa chiuse gli occhi, ma invece del viso di Marco, vide quello di Sofia. Immaginò di essere penetrata da lei, dalle sue dita lunghe e affusolate, dalla sua lingua calda e vogliosa che tracciava percorsi di piacere lungo il suo corpo. I suoi gemiti si fecero più intensi, il piacere che si mescolava alla colpa e al desiderio proibito. Il suo corpo si muoveva all'unisono con quello di Marco, ma la sua mente era altrove, persa nei ricordi dei loro momenti insieme, dei sussurri caldi all'orecchio, delle promesse di piacere infinito.
Marco la spingeva più a fondo, il suo cazzo che la riempiva completamente, il ritmo che diventava più incalzante. Luisa immaginò di essere presa da Sofia, di sentire il suo respiro caldo sul collo, le sue labbra che sussurravano parole sporche e volgari, parole che Marco non avrebbe mai osato dire. "Sei mia," immaginò di sentire, la voce di Sofia roca e piena di desiderio. "Tutta mia." Il suo orgasmo si avvicinava, un'onda di piacere che la travolse, mentre il suo corpo si contorceva e si dimenava sotto il peso di Marco. I suoi gemiti si trasformarono in urla di piacere, la voce che si perdeva nel buio della stanza.
Marco raggiunse il suo apice, il suo corpo che si irrigidiva mentre riempiva Luisa con il suo sperma caldo. Ma mentre il suo fidanzato si abbandonava al piacere, Luisa immaginò di essere riempita da Sofia, dal suo amore, dalla sua passione. Si lasciò andare, il corpo che tremava e si rilassava, mentre la sua mente era ancora persa nei pensieri di lei. Il piacere fisico era intenso, ma era il desiderio proibito, il pensiero di Sofia, che la faceva sentire veramente viva.
Luisa aprì gli occhi, il respiro affannoso mentre il corpo di Marco si appesantiva su di lei. Guardò il soffitto, il cuore che batteva forte nel petto, e si sentì divisa. Amava Marco, ma il pensiero di Sofia era come una droga, un'ossessione che non poteva ignorare. Si voltò verso di lui, il suo viso tranquillo e soddisfatto, e sorrise debolmente. "Sei stata fantastica," mormorò lui, baciandole la fronte. Luisa chiuse gli occhi, il sorriso che svaniva. "Grazie," rispose, la voce bassa e lontana.
Ma nella sua mente, era ancora con Sofia, immaginando il suo tocco, il suo sapore, il suo amore proibito. Si sentì in colpa, ma non poteva negare il desiderio che la consumava. Era una danza pericolosa, un gioco di piacere e colpa, ma Luisa non poteva fare a meno di continuare a ballare, anche se sapeva che prima o poi sarebbe caduta.
La stanza era immersa in un silenzio carico di tensione, interrotto solo dal respiro affannoso di Marco e dal battito del cuore di Luisa. Lei si voltò verso di lui, il suo sguardo che si perdeva nel buio, mentre la sua mano scivolava lungo il suo corpo, come se cercasse conforto nel tocco fisico. Ma non era Marco che voleva toccare, non era il suo corpo che desiderava. Era Sofia, la sua amante, la donna che la faceva sentire completa in un modo che Marco non poteva comprendere.
Luisa si alzò lentamente, il corpo ancora tremante per l'orgasmo, e si diresse verso la finestra. La luna illuminava il suo corpo nudo, le ombre che danzavano sulla sua pelle come se volessero raccontare i suoi segreti. Guardò fuori, il paesaggio notturno che si stendeva davanti a lei, e si sentì piccola, divisa tra due mondi. Da una parte c'era Marco, la stabilità, l'amore sicuro e prevedibile. Dall'altra c'era Sofia, il desiderio proibito, la passione che la consumava.
"Che stai pensando?" chiese Marco, la sua voce che la riportò alla realtà. Luisa si voltò verso di lui, il sorriso forzato sulle labbra. "A nulla," mentì, ma i suoi occhi tradivano la verità. Marco la guardò a lungo, come se cercasse di capire i suoi pensieri, ma alla fine si arrese e si addormentò, il respiro che diventava regolare e profondo.
Luisa rimase alla finestra, il cuore pesante, la mente che vagava tra i ricordi dei momenti con Sofia. Ricordò il loro primo incontro, lo sguardo intenso di Sofia che l'aveva catturata, la sensazione di essere vista, veramente vista, per la prima volta. Ricordò i loro baci, le loro carezze, il modo in cui Sofia sapeva farla sentire desiderata, amata in un modo che andava oltre le parole.
Si sentì in colpa, ma non poteva negare il desiderio che la consumava. Era una lotta costante, un conflitto interiore che la logorava, ma Luisa sapeva che non poteva continuare così. Doveva fare una scelta, ma non sapeva se era pronta a rinunciare a uno dei due mondi. Per ora, l'unica cosa che poteva fare era abbandonarsi ai ricordi, ai sogni proibiti, e sperare che un giorno avrebbe trovato il coraggio di vivere la vita che desiderava.
La notte proseguì, il silenzio rotto solo dal respiro di Marco e dai pensieri di Luisa. Lei rimase alla finestra, il corpo nudo illuminato dalla luna, il cuore diviso tra due amori, due desideri, due vite. E mentre il mondo dormiva, Luisa sognava, immaginando un futuro in cui non doveva più scegliere, in cui poteva essere se stessa, completamente e senza paura. Ma per ora, era solo un sogno, un desiderio proibito che la teneva sveglia nella notte, mentre il resto del mondo dormiva, ignaro dei suoi segreti.
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Io sono Luisa Damore, e il mio libro "Dentro di me" di Luisa Damore, è disponibile Su Amazon. Il mio mondo intimo lo trovi li.
I suoi pensieri si volsero a lei, a Sofia, la sua amante donna. Immaginò le sue labbra morbide, la sua lingua esperta, il modo in cui sapeva toccarla e farla sentire viva, desiderata in un modo che Marco non poteva comprendere. Ricordò il calore delle sue mani, la pressione delle sue dita lunghe e affusolate che esploravano il suo corpo con una conoscenza intima, come se sapessero esattamente dove trovare il suo piacere. Il ricordo dei loro incontri segreti, dei baci rubati in angoli bui, delle carezze proibite sotto i tavoli, la fece tremare. Era un desiderio proibito, una fiamma che bruciava dentro di lei, eppure non poteva spegnerla.
Marco entrò in lei, il suo cazzo duro e pulsante che riempiva il suo sesso umido, già pronto ad accoglierlo. Luisa chiuse gli occhi, ma invece del viso di Marco, vide quello di Sofia. Immaginò di essere penetrata da lei, dalle sue dita lunghe e affusolate, dalla sua lingua calda e vogliosa che tracciava percorsi di piacere lungo il suo corpo. I suoi gemiti si fecero più intensi, il piacere che si mescolava alla colpa e al desiderio proibito. Il suo corpo si muoveva all'unisono con quello di Marco, ma la sua mente era altrove, persa nei ricordi dei loro momenti insieme, dei sussurri caldi all'orecchio, delle promesse di piacere infinito.
Marco la spingeva più a fondo, il suo cazzo che la riempiva completamente, il ritmo che diventava più incalzante. Luisa immaginò di essere presa da Sofia, di sentire il suo respiro caldo sul collo, le sue labbra che sussurravano parole sporche e volgari, parole che Marco non avrebbe mai osato dire. "Sei mia," immaginò di sentire, la voce di Sofia roca e piena di desiderio. "Tutta mia." Il suo orgasmo si avvicinava, un'onda di piacere che la travolse, mentre il suo corpo si contorceva e si dimenava sotto il peso di Marco. I suoi gemiti si trasformarono in urla di piacere, la voce che si perdeva nel buio della stanza.
Marco raggiunse il suo apice, il suo corpo che si irrigidiva mentre riempiva Luisa con il suo sperma caldo. Ma mentre il suo fidanzato si abbandonava al piacere, Luisa immaginò di essere riempita da Sofia, dal suo amore, dalla sua passione. Si lasciò andare, il corpo che tremava e si rilassava, mentre la sua mente era ancora persa nei pensieri di lei. Il piacere fisico era intenso, ma era il desiderio proibito, il pensiero di Sofia, che la faceva sentire veramente viva.
Luisa aprì gli occhi, il respiro affannoso mentre il corpo di Marco si appesantiva su di lei. Guardò il soffitto, il cuore che batteva forte nel petto, e si sentì divisa. Amava Marco, ma il pensiero di Sofia era come una droga, un'ossessione che non poteva ignorare. Si voltò verso di lui, il suo viso tranquillo e soddisfatto, e sorrise debolmente. "Sei stata fantastica," mormorò lui, baciandole la fronte. Luisa chiuse gli occhi, il sorriso che svaniva. "Grazie," rispose, la voce bassa e lontana.
Ma nella sua mente, era ancora con Sofia, immaginando il suo tocco, il suo sapore, il suo amore proibito. Si sentì in colpa, ma non poteva negare il desiderio che la consumava. Era una danza pericolosa, un gioco di piacere e colpa, ma Luisa non poteva fare a meno di continuare a ballare, anche se sapeva che prima o poi sarebbe caduta.
La stanza era immersa in un silenzio carico di tensione, interrotto solo dal respiro affannoso di Marco e dal battito del cuore di Luisa. Lei si voltò verso di lui, il suo sguardo che si perdeva nel buio, mentre la sua mano scivolava lungo il suo corpo, come se cercasse conforto nel tocco fisico. Ma non era Marco che voleva toccare, non era il suo corpo che desiderava. Era Sofia, la sua amante, la donna che la faceva sentire completa in un modo che Marco non poteva comprendere.
Luisa si alzò lentamente, il corpo ancora tremante per l'orgasmo, e si diresse verso la finestra. La luna illuminava il suo corpo nudo, le ombre che danzavano sulla sua pelle come se volessero raccontare i suoi segreti. Guardò fuori, il paesaggio notturno che si stendeva davanti a lei, e si sentì piccola, divisa tra due mondi. Da una parte c'era Marco, la stabilità, l'amore sicuro e prevedibile. Dall'altra c'era Sofia, il desiderio proibito, la passione che la consumava.
"Che stai pensando?" chiese Marco, la sua voce che la riportò alla realtà. Luisa si voltò verso di lui, il sorriso forzato sulle labbra. "A nulla," mentì, ma i suoi occhi tradivano la verità. Marco la guardò a lungo, come se cercasse di capire i suoi pensieri, ma alla fine si arrese e si addormentò, il respiro che diventava regolare e profondo.
Luisa rimase alla finestra, il cuore pesante, la mente che vagava tra i ricordi dei momenti con Sofia. Ricordò il loro primo incontro, lo sguardo intenso di Sofia che l'aveva catturata, la sensazione di essere vista, veramente vista, per la prima volta. Ricordò i loro baci, le loro carezze, il modo in cui Sofia sapeva farla sentire desiderata, amata in un modo che andava oltre le parole.
Si sentì in colpa, ma non poteva negare il desiderio che la consumava. Era una lotta costante, un conflitto interiore che la logorava, ma Luisa sapeva che non poteva continuare così. Doveva fare una scelta, ma non sapeva se era pronta a rinunciare a uno dei due mondi. Per ora, l'unica cosa che poteva fare era abbandonarsi ai ricordi, ai sogni proibiti, e sperare che un giorno avrebbe trovato il coraggio di vivere la vita che desiderava.
La notte proseguì, il silenzio rotto solo dal respiro di Marco e dai pensieri di Luisa. Lei rimase alla finestra, il corpo nudo illuminato dalla luna, il cuore diviso tra due amori, due desideri, due vite. E mentre il mondo dormiva, Luisa sognava, immaginando un futuro in cui non doveva più scegliere, in cui poteva essere se stessa, completamente e senza paura. Ma per ora, era solo un sogno, un desiderio proibito che la teneva sveglia nella notte, mentre il resto del mondo dormiva, ignaro dei suoi segreti.
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