Lino La settimana bianca e la moglie al pepe 1

di
genere
corna

Capitolo 1 – Arrivo in hotel
La macchina si arrampica lenta lungo i tornanti innevati. Dentro, Lino sbuffa: pancetta stretta nella cintura, berretto col ponpon che gli scivola sugli occhi.
— «Amò, ma chi ce l’ha fatta fa’? Io so’ nato per la spiaggia, col cocco gelato e la briscola. Qua me viene la bronchite solo a guardà la neve!»
La moglie, invece, splende. Occhialoni da diva, labbra rosse, tuta da sci bianca lucida e aderente che lascia poco spazio all’immaginazione. Quando scende dall’auto davanti all’hotel, sembra che sia arrivata una star del cinema. I camerieri fanno cadere i vassoi, due sciatori si schiantano contro un palo, persino il portiere resta imbambolato con la bocca aperta.
Lino, con aria offesa:
— «Oh, ma che siete matti? Non l’avete mai vista una donna bella? E io? Io non conto niente? Io so’ invisibile come la dieta nelle feste de Natale!»
La moglie ride maliziosa, abituata a quell’effetto. Gli prende il braccio e lo trascina verso la reception.
All’interno, moquette morbida, lampadari di cristallo, atmosfera calda. Ma appena lei si toglie la pelliccia, la hall si blocca di nuovo: la tuta è talmente aderente che sembra dipinta sul corpo, e ogni curva balza all’occhio come una pista nera pronta da scendere.
Lino suda freddo.
— «Amò, coprite, che qua me fai diventà cornuto prima ancora de mette piede in camera!»
Il receptionist balbetta accogliendoli. Non riesce a staccare gli occhi dal décolleté che si intravede dalla zip abbassata fino a metà.
— «Ben… benvenuti… s-s-signora… e signore.»
Lino sbatte un pugno sul bancone.
— «Signora e signore, eh? Ricordatelo bene, che io so’ il marito! E mica uno qualunque, eh: io so’ un campione… de briscola! E pure a scala quaranta!»
Tutti ridono sottovoce. La moglie gli dà una carezza sulla guancia come si fa coi bambini.
Salendo in camera, Lino la osserva di lato: i fianchi che ondeggiano, le gambe fasciate nella tuta, il sorriso furbetto.
— «Ahò… ma io chi me so’ sposato? Una moglie o una calamita per guardoni?»
Lei si volta, con voce melliflua:
— «Amore, rilassati… siamo qui per divertirci. Fidati, sarà una settimana indimenticabile.»
Lino sospira e borbotta:
— «Eh, questo c’ho paura pure io… che sarà indimenticabile… ma per i motivi sbagliati!»

di
scritto il
2025-09-28
8 2 4
visite
6
voti
valutazione
7.2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

I due trombamici

racconto sucessivo

Settimana bianca Lezione di sci
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.