Settimana bianca Lezione di sci

Capitolo 2 – L’incontro con Markus
La mattina seguente, la hall dell’hotel pullula di turisti con sci, bastoncini e tute colorate. Lino appare goffo, con addosso un completo anni ’80 verde fosforescente e un paio di sci presi a noleggio che sembrano due assi da stiro.
La moglie invece è uno spettacolo: tuta rossa attillatissima, casco bianco con pelliccia, occhiali specchiati. Sembra uscita da un calendario. Tutti si girano a guardarla.
Ed ecco che appare Markus.
Biondo, fisico scolpito, pelle abbronzata nonostante la neve. Sorriso che potrebbe vendere dentifrici in tutta Europa. La voce vellutata.
— «Guten Morgen… buongiorno! Io sono Markus, il maestro di sci. Oggi guiderò voi sulle piste.»
Lino lo squadra dall’alto in basso, ringhiando tra sé:
— «Guiderò voi… ma che è, parla pure come se fosse un generale. Ma guarda che fisico… sembra scolpito… e io invece pare che me so’ scolato tutta la cantina!»
Markus prende la mano della moglie per aiutarla a sistemare i guanti. Le dita si sfiorano, restano più del dovuto intrecciate.
Lei ride civettuola:
— «Piacere, io sono…»
— «Piacere mio» la interrompe Markus, guardandola negli occhi.
Lino sbotta:
— «E io? Piacere, io so’… suo marito! Non te scordà sto dettaglio, bello mio, che nun è secondario!»
Markus, con un sorrisetto ironico, lo ignora e si abbassa per regolare gli scarponi da sci della moglie. Le sue mani risalgono lungo i polpacci, fino al ginocchio.
Lei si piega un po’ all’indietro, ridendo:
— «Oh, maestro… è molto… preciso!»
— «È il mio mestiere, signora. Io tocco… solo per insegnare.»
Lino mette le mani sui fianchi:
— «Aho! Ma che je devi insegnà? A scià o a fa’ ginnastica da camera?»
Tutti intorno ridono. La moglie lo fulmina con lo sguardo e sussurra:
— «Amò, smettila di fare sceneggiate!»
Ma intanto Markus la cinge per aiutarla a camminare con gli sci, stringendola un po’ troppo. Lei scivola di proposito, finendo dritta contro il petto muscoloso dell’istruttore.
Lui la sorregge forte:
— «Non si preoccupi, sono qui io.»
Lei arrossisce e abbassa gli occhi.
Lino, in fondo alla pista, li osserva con la faccia stravolta:
— «Eh… qua nun me insegna lo sci… qua me stanno a insegna’ le corna artistiche!»