L'amica di mia nipote - parte 1

di
genere
etero

“Sai che Silvia ha un debole per te?” mia nipote Lisa la buttò lì senza preamboli, con non curanza.
Silvia era una sua amica con cui ogni tanto veniva a casa per studiare, vedere un film o solo per chiacchierare, visto che vivevo a metà strada dalle loro case per loro era comodo vedersi qui e a me non dispiaceva avere un pò di rumore in casa.
Mi misi a ridere.
“Figurati, potrei essere suo padre.”
Lei non disse altro al riguardo e io feci altrettanto, lasciando così cadere l’argomento.
Però qualche giorno dopo, quando passò con Silvia per casa come aveva fatto altre volte, la cosa mi tornò in mente e non riuscii ad evitare di sentirmi un po’ a disagio.
Gli sguardi, i sorrisi e alcuni suoi atteggiamenti di Silvia, a cui di solito non facevo caso o non davo peso, ora ai miei occhi assumevano un altro significato e non capivo se era solo una mia impressione o meno.
Come al solito poco dopo il loro arrivo lasciai la sala tutta per loro e mi spostai nella mia camera a lavorare al pc. Anche da lì potevo sentirle ridere e chiacchierare anche se non potevo capire di cosa.
Ad un tratto alla porta aperta, fece capolino Silvia.
Lei era una ragazza molto carina e simpatica, forse fin troppo estroversa e con l’indiscusso fascino della giovane età.
“Mia nipote ti ha lasciata da sola?” lo chiesi tanto per dire. Ogni volta che capitava, vuoi per una telefonata o per altro, lei passava a salutarmi.
“E’ dovuta andare in bagno. Che fai di bello?” senza aspettare una risposta si avvicinò a me, piegandosi per sbirciando il pc.
Solitamente mi sarei scostato un po’ per farle spazio ma quella volta rimasi bloccato e involontariamente il mio sguardo cadde nel generoso spacco della sua maglietta.
In quella posizione potei vedere per un attimo le curve del suo seno sodo prima di distogliere rapidamente lo sguardo.
Lei si rimise su e voltandomi a guardarla notai sul suo viso un sorrisino malizioso con un espressione stranamente soddisfatta.
Sembrava sul punto di dire qualcosa quando sentimmo la porta del bagno aprirsi, quindi mi salutò e andò via.
La situazione continuò così per qualche settimana, con io sempre più conscio del fascino di Lei ma indeciso sul come comportarmi e Lei invece che sembrava divertirsi a creare situazioni o conversazioni ambigue che mi mettevano in difficoltà.

Poi un giorno, avevo da poco pranzato e stavo sorseggiando un caffè, suonarono alla porta e mi ritrovai Silvia davanti.
Quando mi spostai per farla entrare, notai che era da sola.
Chiesi di mia nipote e Lei mi disse di essere arrivata troppo presto rispetto al loro appuntamento.
Pensando che sarebbe arrivata da li a poco accantonai la cosa e, fatta accomodare, le offrii da bere.
Chiacchierammo del più e del meno ma presto mi ritrovai un po’ in difficoltà, non sapendo esattamente di cosa parlare con una ragazza così giovane, quindi quando lei iniziò a parlarmi di una nuova serie che stava vedendo, la assecondai anche se non la conoscevo.
Aveva un paio di episodi in una chiavetta e mi chiese se volevo dargli un occhiata mentre aspettavamo l’arrivo di Lisa. Accettai di buon grado e messa la chiavetta nel pc feci partire il video. Lei mi si sedette accanto, quasi appoggiata contro la mia spalla.
La serie partiva come una storia romantica ma mentre l’episodio procedeva diventava sempre più spinto. Non arrivava ad essere un porno ma in alcune scene ci si avvicinava molto. In quei punti mi ritrovavo a buttare un occhio a lei per vedere la sua reazione ma la trovai a gustarsi la scena con le guancie un po’ arrossate.
Finito l’episodio mi chiese il mio parere e le risposi onestamente che non sembrava male anche se a tratti era un po’ troppo spinto. Lei rise e mi disse che in effetti c’erano scene molto eccitanti. Non so se fu il modo in cui lo disse o la sua espressione ma provai un fremito di eccitazione.
Stavamo ancora parlando dell’episodio quando il suo cellulare inizio a squillare.
Quando riattaccò mi disse che doveva andare a raggiungere Lisa e ci salutammo.
Mi lasciò la chiavetta facendomi promettere di vedere l’altro episodio, così ne avremmo parlato la volta successiva.
Lavorai per un paio d’ore poi decisi di fare una pausa.
La chiavetta era ancora collegata quindi andai a vermi il secondo episodio.
Il livello era lo stesso solo che, non essendoci più bisogno di un introduzione, le scene spinte erano di più e partivano quasi da subito.
Circa a metà lo chiusi. Mi aveva stancato. Le battute dopo un po’ non facevano più ridere e le scene diventavano ripetitive. Ma forse il problema principale era che, senza di lei accanto a vederlo, lo trovavo meno stimolante.
Oltre ai due video nella chiavetta c’era anche una cartella denominata Selfie.
Incuriosito andai a vedere il contenuto e dentro trovai una decina di file immagine.
Ne aprii una e come c’era da immaginare era una foto di Silvia fatta con il cellulare, ma in quella foto Lei indossava solo la biancheria intima ed era in una posa che metteva bene in mostra le sue forme.
Mi ritrovai a scorrere le altre immagini. Erano tutte dello stesso tipo. Una addirittura in accappatoio, semi aperto in modo da mettere bene in mostra le curve dei seni e le gambe.
Le guardai diverse volte e fui tentato di copiarmene alcune sul pc ma mi trattenni.
Chiuso tutto, staccai la chiavetta.

Il giorno dopo Lei si ripresentò circa alla stessa ora e la feci entrare.
“In anticipo anche oggi?”
“No, non ho appuntamento con Lisa. Sono passata a prendere la chiavetta. Visto il secondo episodio?”
“Si, ma solo una parte. Dopo un pò diventa ripetitivo e viene a noia.”
“Capisco.. e per caso hai visto.. altro nella chiavetta?” la guardai in viso. Non sembrava preoccupata, anzi sorrideva maliziosamente e aveva anche il viso arrossato. Esitai un secondo.
“Intendi le tue foto? Si le ho viste.. molto sensuali ..ma spero che non le fai vedere in giro.”
“No tranquillo.. in verità le avevo fatte per te ma ero indecisa se fartele vedere”
“E cosa ti ha fatto decidere?”
“Tu. Mi è sembrato che nell’ultimo periodo hai iniziato a.. notarmi.. a vedermi..” a quelle parole non sapevo cosa ribattere e rimasi in silenzio.
Lei si avvicinò di più a me, fermandosi giusto a qualche passo di distanza.
“Visto che ti piaciute le mie foto, se mi dai il tuo numero posso mandartene altre, magari fatte sul momento”
“Grazie, ma certe cose le preferisco dal vivo..” lo dissi tanto per fare una battuta
“Davvero?” lei mi guarda per un attimo, poi rapidamente si sfilò la maglietta.
Sotto aveva un reggiseno nero, niente di particolarmente sexy ma era ben riempito dal suo seno.
Io la fissai stupito, lei mi sorrise e si piega un pò in avanti appoggiando le mani alle gambe.
“Che ne dici?” ha il viso ancora più arrossato e non capisco se per l’imbarazzo e l’eccitazione.
“Hai un fisico niente male.” non riesco a dire altro e dalla mia voce si nota che sono in imbarazzo e la cosa sembra divertirla.
Si toglie le scarpe e fa scivolare a terra i pantaloni.
Liberati i piedi, fa un giro su se stessa per farsi vedere meglio.
Ha un tanga nero, il cui filo dietro scompare tra le sue natiche sode.
“Adesso che mi hai visto dal vivo cosa vuoi fare? Ti piacerebbe farmi qualche foto o magari vorresti toccarmi un po’?” Mentre lo dice mi si avvicina e io non riesco a staccarle gli occhi da dosso.
“Sei molto sensuale.. se dovessi iniziare a toccarti.. probabilmente finirei per toglierti anche quel poco che ti rimane addosso.” mentre lo dico mi sforzo di distogliere lo sguardo, ma lei mi si avvicina ancora e mi butta le braccia intorno al collo. Sento il suo seno premere contro il mio petto, il suo respiro sul mio viso.
Mi irrigidisco.. in tutti i sensi.
“Puoi farlo. Toccarmi. Toglimi tutto. Farmi tua.. io Voglio essere tua.” la guardo negli occhi e il mio autocontrollo va in pezzi.
Le prendo i fianchi e la attiro a me.
Lei mi sorride e io la bacio. Prima dolcemente poi con più passione e desiderio.
Le mie mani scivolano sul suo corpo. La sua pelle calda e liscia freme sotto le mie dita.
Le afferro i glutei e la attiro contro di me, facendole avvertire la mia eccitazione premere contro di lei.
La faccio girare e appoggiare la schiena contro il mio petto.
Le mie labbra scivolano sulla sua spalla e sul collo.
Una mia mano risale da un fianco fino al suo seno.
Lo libero dal reggiseno e ne stimolo i capezzoli con le dita.
L’altra mano scivola sul suo ventre, poi giù sui suoi slip.
La accarezzo finché non avverto il tessuto un pò umido sotto le dita, dopo di che spingo la mano dentro gli slip.
Le mie dita iniziano a stimolarla esternamente, sui bordi.
Il suo corpo freme. Le sue mani si aggrappano alle mie braccia. La sento gemere.
Spingo due dita dentro di lei, mentre con il pollice stimolo il clitoride.
Il suo corpo si inarca. i suoi gemiti si fanno più intensi. le nostre labbra si trovano e si fondono in un profondo bacio.
Mi faccio prendere dall’eccitazione e divento più irruento.
La sua bocca lascia la mia. Geme. Gode fino a raggiungere l’orgasmo.
Il suo corpo si abbandona contro il mio.
La sorreggo. Bacio dolcemente il suo collo e il suo viso.
Si volta. Mi butta le braccia intorno al collo e mi bacia con passione e ricambio.
Sento le sue mani scivolare sulle mie spalle e scendere sul mio petto.
Inizia a sbottonarmi la camicia. Lascia le mie labbra e inizia a baciarmi il petto, scendendo man mano che mi scopre.
Arrivata a metà, si mette in ginocchio davanti a me e inizia a sbottonarmi i pantaloni.
Li apre e li abbassa fino a poter tirare fuori il mio membro dai boxer.
lo accarezza. lo bacia diverse volte, poi guardandomi negli occhi lo prende in bocca.
Mi sfugge un ansimo di piacere, lei sorride e inizia ad andare più infretta.
Io le accarezzo i capelli e il viso.
Ormai sono al limite e glie lo dico ma lei continua con più foga, finché non le vengo in bocca.
mi devo reggere al muro per non cadere. Lei ingoia tutto e lasciato il mio membro, si passa la lingua sulle labbra e si rimette in piedi.
Ci abbracciamo. Restiamo così, mezzi nudi, ad accarezzarci e baciarci con dolcezza, senza dire niente per qualche minuto.
Poi lei dice di dover tornare a casa.
Ci rimettiamo in ordine e la accompagno alla porta.
Prima di uscire mi bacia e con un sorriso mi saluta.
scritto il
2025-09-17
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